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RASSEGNA STAMPA - Maggio 2013
In questa pagina verranno riproposti gli articoli, pubblicati dai quotidiani locali,
che ci perverranno, riguardanti Scilla.
Si accettano suggerimenti da parte dei Gent.mi lettori
a cura di arbitrio editori:

arbitrioeditori@arbitrio.it
Giusy Nuri

Saranno eseguiti lavori su due chiese scillesi
Pesca sullo Stretto, fallito incontro capitolino
Ricordando Sarino. La moglie: mi batterò perché tutto questo non sia vano.

La Provincia si fa avanti e salva il finanziamento

Consegnati i lavori per mettere al sicuro Scirò

«Sciogliere subito il Comune».

Bilancio, Caratozzolo esclude lo scioglimento Scioglimento o non scioglimento?

Sorpresa al consiglio «Per il bilancio superati i tre mesi dalla dichiarazione di dissesto»
Oggi in conferenza dei servizi il progetto contro le frane

Mentre il Duomo cade a pezzi Affida ad una lettera aperta,
Consiglio comunale. Al vaglio lo schema di bilancio
Un tariffario per l’utilizzo dello storico maniero

Incontri su dipendenze e illegalità
Rifiuti, Ciccone: «Irregolarità». Il sindaco: «avvisi da correggere»

Saranno eseguiti lavori su due chiese scillesi
Ha smosso le acque la lettera aperta scritta qualche giorno fa dal parroco di Scilla, Don Francesco Cuzzocrea, come denuncia al disinteresse delle istituzioni alle richieste provenienti dalla comunità scillese per la salvaguardia del patrimonio architettonico e artistico scillese. Nel giro di pochi giorni sono arrivate alcune delle tanto attese risposte. Dopo la disponibilità della Provincia a sostituirsi al Comune di Scilla come soggetto contraente il mutuo e attuatore dell’intervento urgente di messa in sicurezza della Chiesa Matrice e l’interessamento della Commissione Speciale di Vigilanza per quanto riguarda il restauro della Madonnina del Mare, altre buone notizie giungono dal parroco. Il Servizio di tutela del Patrimonio Architettonico - Direzione Generale del Mibac ha invitato la Soprintendenza a valutare positivamente l’ipotesi di inserire uno o più lavori indicati nella lettera tra gli interventi da proporre alla Direzione Regionale per la prossima programmazione LL.PP. 2014. Un importante traguardo per don Cuzzocrea, che ha molto apprezzato il riconoscimento pervenuto dai vertici ministeriali rispetto all’impegno di un popolo “attento e rispettoso del proprio patrimonio”. Il parroco ha immediatamente risposto segnalando l’intervento di completamento della facciata della Chiesa Matrice e il restauro conservativo della chiesa di San Giuseppe. Per entrambe le proposte ha,inoltre, offerto disponibilità a contribuire con gli studi e i documenti tecnici prodotti. Ultima risposta che manca all’appello è quella dell’Assessorato regionale alla Cultura, rispetto ai tanti progetti presentati come quello del Museo, del rilancio del salone parrocchiale, della valorizzazione della chiesa baracca di san Giovanni, ma che vengono sistematicamente esclusi dai bandi regionali. Giusy Nuri (Calabria Ora 29/05/13) torna sopra
Pesca sullo Stretto, fallito incontro capitolino
Anche Scilla in prima linea per la pesca. In particolare,il consigliere, delegato alla pesca, Mariano Giordano, insieme ad una delegazione di politici, è stato a Roma nel Ministero competente a parlare della questione che più di ogni altra ha fatto indispettire i pescatori dello Stretto: i divieti dell’uso delle reti nella pesca al pesce spada. L’esito dell’incontro si può sintetizzare in una parola sola:fallimento. «Le speranze del popolo meridionale sono state poste davanti ad un funzionario che per bocca sua asseriva che non capisce nulla di pesca». È l’amara considerazione di Giordano, che da più di un anno denuncia il rischio della scomparsa di questa fiorente attività, a causa di norme comunitarie restrittive e penalizzanti per i pescatori. Inoltre, da oltre un decennio, come spiega il consigliere, la Comunità europea non rilascia nuove licenze di pesca alle piccole imbarcazioni, a causa dell’esaurimento delle risorse ittiche del nostro mare. Nonostante “queste assurde decisioni” i pesci nel nostro mare stanno scomparendo. Cos’è che non funziona? «La pesca va lasciata com’è-spiega Giordano-ha bisogno solo di correttivi e controlli per fermare le speculazioni, così nel giro di pochi anni ritornerà l’abbondanza con migliaia di posti di lavoro». Meno pesca, infatti, più disoccupazione per i giovani del Sud. Per tali ragioni Giordano lancia un appello a tutti politici meridionali: «Campania, Basilicata, Puglia, Calabria,Sicilia e Sardegna devono fare sinergia affinché da subito si apra una vertenza con la Presidenza del Consiglio dei Ministri». Per il consigliere, il meridione con il mondo della pesca non solo può produrre ricchezza per sé, ma può investire, a beneficio delle aziende del Nord che sono in totale sofferenza.Giusy Nuri (Calabria Ora 29/05/13) torna sopra
Ricordando Sarino. La moglie: mi batterò perché tutto questo non sia vano.
Ricordando Sciarrone, l’operaio vittima del lavoro sull’A3. Mariangela: cerco verità e giustizia Palloncini bianchi e rossi e mongolfiere colorate sono volati in cielo da piazza San Rocco in ricordo di Sarino Sciarrone, operaio vittima del lavoro sull’A3. Un gesto d’affetto nei confronti del giovane scomparso ma soprattutto un gesto visibile a tutti per dire: «Morti bianche no fantasmi». È questa la scritta che compare nelle magliette e nello striscione, esibiti dai familiari e amici, nel giorno dell’anniversario del tragico evento, che ha sconvolto l’intera comunità scillese. Una vita spezzata a soli trentecinque anni per un incidente nel corso dei lavori per la costruzione della galleria Pacì sull’A3, dalle dinamiche ancora non chiare. Oltre il ricordo anche una forte denuncia parte da Mariangela, la moglie rimasta sola con due figli, di due e cinque anni. «Mi batterò perché la tua morte non sia invano, né tantomeno il tuo sacrificio dimenticato ma ricordato. Mi batterò perché si consegnino alla giustizia i responsabili di questa tragedia, perché si garantiscano i livelli di sicurezza necessari per tutelare la vita e l’incolumità dei lavoratori, perché confido nella giustizia divina e poi in quella umana». Sono queste le parole cariche di commozione di Mariangela, nel corso della celebrazione di commemorazione del marito defunto. Il dolore che si trasforma in impegno per verità e giustizia. Per questo motivo anche il parroco don Francesco Cuzzocrea, nel corso della sua omelia, ha ringraziato Mariangela per la sua ricerca di giustizia, «perché sono in tanti gli operai che ancor oggi lavorano in quegli stessi cantieri e non si può morire per lavoro». Intanto, a distanza da un anno dalla tragedia ancora nulla è emerso dalle indagini. Mariangela ha anche richiesto all’Anas che la commemorazione di Sarino fosse ancora più incisiva e si svolgesse proprio sull’autostrada, in quello stesso punto dove è avvenuto l’incidente. Richiesta ancora senza risposta. Un altro desiderio è stato espresso dalla moglie: l’intitolazione a Serafino Sciarrone di quella stessa galleria, che gli è costata la vita all’amato marito. Giusy Nuri (Calabria Ora 27/05/13) torna sopra
La Provincia si fa avanti e salva il finanziamento
«Un grazie sentito e vibrante al presidente Giuseppe Raffa per aver dato disponibilità come Provincia a sostituirsi al nostro Comune per contrarre il mutuo e così salvare il finanziamento della Regione Calabria per i lavori di messa in sicurezza del Duomo di Scilla. Un sentito grazie anche al nostro sindaco e a tutti quelli che fin qui hanno contribuito e contribuiranno con i fatti in questa preziosa e indispensabile opera di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio scillese». Sono queste le parole di don Francesco Cuzzocrea, parroco di Scilla, che alcuni giorni fa in una lettera aperta aveva denunciato il disinteresse da parte delle istituzioni nei confronti del patrimonio artistico e architettonico scillese, nonostante le continue richieste d’aiuto da parte della comunità per fronteggiare il rischio del progressivo degrado. Sembra che la denuncia del parroco non abbia lasciato indifferenti alcuni rappresentanti delle istituzioni. I primi a rispondere all’appello è la Provincia, che, fra l’altro, si era già interessata alla rifusione della campana maggiore del Duomo. Da parte del presidente Raffa vi è stato un ulteriore impegno:assumere il mutuo di 90 mila euro per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della Chiesa Madre. Essendo il Comune di Scilla in dissesto finanziario e non potendo, quindi, contrarre mutui, il presidente Raffa ha dato la disponibilità,già manifestata alla Regione Calabria, di sostituirsi all’ente comunale. Un gesto molto apprezzato dal parroco don Cuzzocrea e dalla comunità, che rischiava di perdere un’opportunità unica per la ristrutturazione della Chiesa Madre, dove permane da circa due anni uno stato di rischio caduta cornicioni. Giusy Nuri (Calabria ora 23/05/13) torna sopra
Consegnati i lavori per mettere al sicuro Scirò
Consegnati i lavori relativi all’intervento integrato di “mitigazione del rischio frana” e di messa in sicurezza di località Scirò del Comune di Scilla. Il lavoro è stato finanziato con un contributo di settecentomila euro dall’Amministrazione provinciale. L’intervento riguarda il fenomeno franoso che ha interessato l’area del versante sinistro del torrente Scirò, situata a monte del cantiere della Salerno-Reggio Calabria in atto interessato alla costruzione dell’omonimo viadotto. L’impresa che si è aggiudicata i lavori, la s.r.l Costruzioni di Antonio Giuseppe Silvestro, deve completare l’intervento entro quest’anno. L’adempimento si è svolto ieri mattina nel Municipio di Scilla, alla presenza del presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, del vicepresidente Giovanni Verduci, dell’assessore Giuseppe Pirrotta, di tecnici della Provincia e degli amministratori comunali. Particolarmente soddisfatto il sindaco di Scilla, Pasquale Caratozzolo per il sostegno dell’ente provinciale nell’affrontare le continue emergenze che interessano il territorio. «La frana Scirò-dichiara- ha destato grande preoccupazione e ancora oggi è oggetto di osservazione da parte del Comune e della Protezione Civile. Grazie alla Provincia, nel giro di un anno, sono state percorse tutte le tappe dell’iter tecnico-amministrativo: dalla progettazione all’appalto, alla consegna dei lavori». Nel suo intervento, Raffa ha sottolineato che questo è soltanto uno degli aspetti dell’impegno per Scilla. «Nei confronti della cittadina dello Stretto-dichiara- c’è un’attenzione particolare, perché la riteniamo fondamentale per lo sviluppo dell’intera Area dello Stretto». Inoltre, come ha informato il vicepresidente Verduci, la Provincia ha disposto una serie di progetti già completati dall’Università Mediterranea per il ripascimento della Spiaggia di Marina Grande. Giusy Nuri (Calabria ora 23/05/13) torna sopra
«Sciogliere subito il Comune».
Il gruppo “Insieme per il progresso” presenta un esposto al Ministero Sarà presentato oggi dai consiglieri del gruppo di minoranza “Insieme per il progresso” un esposto al Ministero dell’Interno, alla Prefettura e a tutti i soggetti competenti affinché si attivino le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Scilla. Scioglimento, che dovrebbe essere per i consiglieri l’inevitabile conseguenza dell’approvazione fuori dai termini dell’ipotesi di bilancio riequilibrato. Inadempienza, che è stata rilevata nel corso dell’ultima assise, mediante l’esibizione di una lettera del Ministero dell’Interno inviata alla Prefettura, dove si comunica che l’ente non ha provveduto nei termini all’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato. Nell’incertezza di quello che succederà a giorni e di quali siano le misure che adotteranno gli organi competenti, una cosa è certa: la minoranza vuole andare fino in fondo alla questione, rivolgendosi, se sarà il caso, anche alla giustizia amministrativa. Lo fanno sapere gli stessi consiglieri Ciccone, Paladino, Scarano e Vita, in una conferenza stampa, dove danno lettura dell’istanza che sarà recapitata oggi alle istituzioni chiamate in causa e dove si ripercorre tutta la vicenda, tra cui quella di come i consiglieri siano venuti in possesso della missiva ministeriale giunta in Prefettura, ma mai pervenuta al Comune di Scilla. “I consiglieri comunali sono venuti comunque a conoscenza della nota attraverso comunicazioni telefoniche con gli uffici dell’Ufficio addetto al Risanamento degli Enti locali dissestati e hanno più volte reiterato inutilmente richiesta di essere informati dell’esistenza della suddetta missiva agli Uffici della Prefettura di Reggio Calabria. Infine i sottoscritti riuscivano ad averne contezza ed ad ottenerne, attraverso un’email, inviata dagli uffici della Prefettura, soltanto in data 15.05.2013, una copia”. Aldilà delle procedure disattese e dei risvolti della vicenda, che sarà messa nelle mani delle istituzioni competenti, il problema di fondo rimane sempre lo stesso: l’inefficienza dell’attuale amministrazione comunale. “Un’amministrazione che si possa chiamare tale- dichiara Ciccone- non avrebbe fatto passare più di tre mesi per fare approvare un ipotesi di bilancio. Gli amministratori, dunque, dovrebbero prendere atto della loro incapacità e dimettersi”. Giusy Nuri (Calabria Ora 20/05/13) torna sopra
Bilancio, Caratozzolo esclude lo scioglimento Scioglimento o non scioglimento?
È questo il tam tam che circola in questi giorni fra i cittadini scillesi in riferimento al consiglio comunale, il cui scioglimento, secondo la tesi del gruppo di minoranza “Insieme per il progresso”, dovrebbe essere imminente. Nel corso dell’ultima assise, infatti, i consiglieri di minoranza hanno esibito una lettera del Ministero dell’ Interno-Ufficio risanamento degli enti dissestati, indirizzata alla Prefettura di Reggio Calabria, dove si comunica che l’ente non ha provveduto nei termini all’approvazione di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Secondo l’art. 259 Tuel, tale obbligo deve essere adempiuto nel termine perentorio di tre mesi dalla data di emanazione del decreto di dissesto e la cui inosservanza, sempre in base alla normativa sugli enti dissestati, comporta lo scioglimento del consiglio comunale. Se da un lato la minoranza è certa che l’attuale organo consiliare abbia i giorni contati, dall’altra il sindaco Pasquale Caratozzolo esclude totalmente l’ipotesi di uno scioglimento. “Non si è mai verificato in Italia -spiega Caratozzolo- uno scioglimento di un consiglio comunale senza una previa diffida. Inoltre, noi siamo convinti di essere in regola, in quanto abbiamo comunicato tempestivamente al Ministero dell’Interno la rideterminazione della pianta organica e la data del consiglio comunale, ovvero il 15 maggio, in cui avremmo approvato il bilancio, senza aver ricevuto nessuna osservazione”. Appare tranquillo, quindi, il primo cittadino di Scilla, che attende dalla Prefettura di ricevere una comunicazione ufficiale in merito. Il nodo da sciogliere riguarda, infatti, la decorrenza dei termini. Secondo il sindaco, i tre mesi decorrerebbero dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del decreto di nomina della commissione straordinaria di liquidazione, ovvero il 21 febbraio, invece da quanto emerge dalla missiva ministeriale, finita nelle mani dei consiglieri, dal 1 febbraio, dall’emanazione dello stesso decreto. Aldilà di una eventuale scadenza dei termini per l’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato, per il sindaco non c’è pericolo di scioglimento e definisce, quanto accaduto nell’ultimo consiglio, «l’ennesimo tentativo di terrorismo politico da parte della minoranza». Nel frattempo, sono stati depositati presso il Ministero dell’Interno il bilancio approvato e i relativi allegati. Rimane da chiarire, per il primo cittadino, “la stranezza della vicenda”, ovvero come una comunicazione ministeriale sia stata rilasciato dalla Prefettura ad un consigliere comunale, prima ancora che sia conosciuta dal Prefetto e prima che sia stato trasmessa allo stesso primo cittadino. Giusy Nuri (Calabria Ora 18/05/13) torna sopra
Sorpresa al consiglio «Per il bilancio superati i tre mesi dalla dichiarazione di dissesto»
Bilancio fuori termine, consiglio comunale sciolto? È una possibilità non tanto remota, considerato quello che è successo ieri al consiglio comunale di Scilla, dove all’ultimo punto dell’ordine del giorno vi era proprio l’approvazione di ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per l’esercizio 2012. Aldilà del contenuto del documento e delle politiche di risanamento intraprese dall’amministrazione Caratozzolo, ampiamente messe in discussione dall’opposizione, ad essere contestata è stata addirittura la tempistica dell' approvazione del bilancio, che, in base alle legge, deve avvenire entro il termine perentorio di tre mesi dall' emanazione del decreto di dissesto. È qui casca l’asino, in quanto il gruppo d’opposizione esce fuori una lettera del Ministero degli Interni che dimostra che il consiglio è stato convocato fuori dai termini. Questo creerebbe seri problemi all'amministrazione, in quanto la scadenza dei termini comporta lo scioglimento del consiglio comunale. Per l’opposizione, quindi, quello di ieri è stato l’ultimo consiglio comunale dell’attuale amministrazione, a cui la minoranza non ha mai perdonato di aver intrapreso la strada del dissesto finanziario. Spiazzata dal contenuto della lettera ministeriale, posseduta dal gruppo consiliare “Insieme per il progresso”, la maggioranza ha comunque approvato il bilancio. “Abbiamo sempre agito in buona fede –replica Caratozzolo- e lo dimostreremo con un documento pubblico, dove spiegheremo alla cittadinanza quanto è successo”. A giorni, quindi, si capirà se Caratozzolo riuscirà ad uscire da questo impasse. Altre polemiche hanno animato il consiglio, prima di entrare nel merito dei conti di un bilancio, giudicato dal consigliere Mollica “fotocopia” rispetto a quelli precedenti il dissesto e “artefatto” dalla minoranza. Il piano, predisposto dalla giunta comunale, per l’alienazione di quegli immobili che non producono reddito all’ente, come possibilità per risanare i conti non ha convinto l’opposizione. Gli immobili inseriti nel piano sono due: la Casa alloggio P. Catanoso ed un immobile sito in via Umberto I. Soprattutto, per quanto riguarda il primo immobile, da anni dato in comodato d’uso alle Suore del Volto Santo, vengono messa in risalto dai membri dell’opposizione irregolarità nella procedura di un’eventuale vendita alle stesse Suore, che aprirebbe la strada ad un contenzioso giudiziario, controproducente alla casse comunali. Giusy Nuri (Calabria Ora 16/05/13) torna sopra
Oggi in conferenza dei servizi il progetto contro le frane
Conferenza di Servizi oggi per l'approvazione del progetto relativo all'intervento di mitigazione del rischio di frana lungo il versante tra Scilla e Bagnara, incluso il ripristino dell'officiosità idraulica della fiumara di Favazzina e dei fossi contermini. I Comuni di Scilla e Bagnara, l'Autorità di Bacino, il Dipartimento Agricoltura e Foreste della Regione, la Soprintendenza Beni Ambientali, gli uffici provinciali dei settori Urbanistica e Ambiente, l'Anas e RFI sono chiamati oggi ad esprimersi sul progetto definitivo in termini di nulla osta, intese, pareri, autorizzazioni. Il progetto prevede tutta una serie di opere (pulizia della foce dei fossi, elementi antierosivi, soglie di fondo in conglomerato cementizio e reti anticolata) che, pur non annullando completamente la situazione di pericolo, riducono la frequenza e l'intensità delle situazioni di criticità, contenendo il potere distruttivo delle portate idrauliche e riducendo la vulnerabilità delle strutture ed infrastrutture presenti. Nella fascia costiera tra Scilla e Bagnara, si sono verificati, infatti, negli ultimi anni eventi pluviometrici intensi e lunghi, che hanno interessato il substrato roccioso fratturato ed i terreni di copertura dando luogo ad una serie di processi franosi. La presenza ai piedi dei versanti di infrastrutture importanti, come la Statale 18 e la ferrovia, rende questa zona ad elevato rischio. «La conferenza di servizi - dichiara il vicepresidente della Provincia Giovanni Verduci –è molto importante perché rappresenta una tappa fondamentale per la messa in sicurezza di un versante, quello tra Scilla e Bagnara, che ha delle caratteristiche uniche, anche per la presenza della rete stradale e ferroviaria. La Provincia – prosegue Verduci– lavora in stretta collaborazione con la facoltà di Architettura dell'Università Mediterranea e presto saremo in grado di presentare la fotografia complessiva dello stato in cui si trova l'intero comprensorio provinciale. Purtroppo – conclude il Vicepresidente – per assicurare interventi risolutivi necessitano somme ingenti che la Provincia non può recuperare solo in Bilancio, ma serve un proficuo rapporto di collaborazione con la Regione e il Governo centrale». Giusy Nuri (Calabria Ora 15/05/13) torna sopra
Mentre il Duomo cade a pezzi Affida ad una lettera aperta,
il parroco di Scilla, don Francesco Cuzzocrea, il suo sfogo per le tante richieste inascoltate da parte della comunità scillese rivolte alle istituzioni per la salvaguardia del ricco patrimonio architettonico e artistico scillese. “Un silenzio irresponsabile e irriverente”, come definito dallo stesso parroco, rotto da una lunga e accorata missiva, dove si susseguono una serie di interrogativi sulle diverse richieste avanzate negli ultimi anni, a cui sono seguite solo vane promesse. Dalla situazione di pericolo in cui versa il Duomo di Scilla, il cui deperimento strutturale avanza, per cui si rischia di perdere un importante finanziamento regionale per decorrenza dei termini, al salone parrocchiale, che necessita di restauro, adeguamento e qualificazione, ma pur essendo stato inserito tra le residenze teatrali è stato escluso dall’apposito bando regionale. Per non parlare dell’idea di avviare un Laboratorio di pronto intervento artistico, per il restauro dei tanti oggetti e manufatti d’arte, non appoggiata dalla Sopraintendenza e non fatta propria dagli amministratori e del progetto mai decollato del Museo, alla necessità di interventi urgenti per la salvare dal degrado opere uniche come la statua in bronzo, denominata “Madonnina del Mare”, e le sette chiese scillesi. Tra queste, la chiesa di “San Giovanni Battista”, il cui rischio crollo è stato sventato da un intervento reso possibile da un’eccezionale raccolta fondi da parte della comunità e che necessita, tra i silenzi istituzionali, di essere completato. La lunga serie di interrogativi si conclude con un’ultima domanda: «Non è compito degli amministratori servire al bene comune? E quando un popolo, con la sua partecipazione e il suo eroico contributo economico, va nettamente e visibilmente nella direzione delle chiese, i decisori politici non dovrebbero andare per quella medesima direzione?». Don Cuzzocrea, impotente di fronte all’immobilismo politico, ha deciso di non chiedere, né accettare né inviti, né incontri o altre iniziative istituzionali, in quanto di parole se ne sono sentite abbastanza ed è giunto il momento dei fatti. Intanto, alla lettera del sacerdote, l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri risponde rimbalzando la stessa missiva al dirigente regionale del settore Beni Culturali per avere delucidazioni in merito. Una risposta deludente e riduttiva per don Cuzzocrea. Come lo stesso fa sapere, non è di certo con “un copia e incolla” che si risponde ad una richiesta di aiuto che la comunità, tramite il suo parroco, chiede da anni. Giusy Nuri (Calabria ora 15/05/13) torna sopra

Consiglio comunale. Al vaglio lo schema di bilancio
A circa sei mesi dal dissesto comunale, si torna a parlare di conti e di risanamento finanziario al consiglio comunale di Scilla. Un’importante scadenza attende i consiglieri: l’approvazione di ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per l’esercizio 2012. Già la scorsa seduta è stata particolarmente animata, nonostante non ci fossero rilevanti punti da approvare, adesso che si tratterà di fare i conti alle casse dissestate dell’ente e alle politiche, avviate dall’amministrazione Caratozzolo per il risanamento, non mancheranno polemiche e malumori, già, per altro, preannunciati in varie occasioni da parte dell’opposizione. Nei giorni scorsi la giunta comunale ha predisposto lo schema di ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, prevedendo le voci di entrate ed uscite, per un importo complessivo rispettivamente di 7.683.922,50 euro.  Come si legge nella relativa delibera, ai fini del risanamento dell’ente  e per assicurare il permanere del tempo degli equilibri finanziari ed economici di bilancio per gli esercizi futuri, le misure da adottarsi obbligatoriamente con valore vincolante per gli esercizi futuri sono: la determinazione delle aliquote e delle tariffe di base nella misura massima consentita, riduzione spese correnti, azione più incisiva per l’accertamento e nella riscossione dei tributi. Lo schema di bilancio risanato,adesso, dovrà passare al vaglio del revisore dei conti e, mercoledi prossimo, del consiglio comunale. Inoltre, la giunta comunale ha predisposto un piano, già deliberato che attende di essere portato in consiglio, per l’alienazione e valorizzazione degli immobili. Giusy Nuri (Calabria Ora 13/05/13) torna sopra

Un tariffario per l’utilizzo dello storico maniero
In quali occasioni e come verranno concessi i locali del castello Ruffo di Scilla? Le modalità, le tariffe e le condizioni dell’uso sono contenute in un regolamento approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale.  L’esigenza di dare una regolamentazione, come ha spiegato nella sua relazione l’assessore Santo Perina,  è sorta dalla consapevolezza che lo storico maniero è diventato un luogo sempre più ambito per la realizzazione di vari tipi di eventi, considerata la mole di richieste che pervengono quotidianamente negli uffici comunali. Già nel corso degli ultimi anni, impegnando diversi finanziamenti regionali, fondi comunitari e risorse di bilancio, il Comune di Scilla ha realizzato diversi interventi per la valorizzazione del sito e ha impegnato risorse umane e organizzative per renderlo fruibile sette giorni su sette dalle ore 8,00 alle ore 20,00. Dunque, da ora in poi, le persone fisiche, enti pubblici privati, associazioni, gruppi o comitati che vorranno usufruire per eventi temporanei dei locali dell’antico maniero, che rientrano nella disponibilità del Comune di Scilla, dovranno misurarsi con le nuove norme contenute nel regolamento. Come già di consuetudine da diversi anni, Il castello di Scilla potrà essere utilizzato per eventi culturali di vario genere (mostre, convegni, rassegne teatrali, cinematografiche) ma diventa anche il luogo ideale per eventi indimenticabili, come la celebrazione dei matrimoni civili, per il rinnovo delle promesse matrimoniali per le nozze d’oro e d’argento, per lo svolgimento di aperitivo nozze e banchetti nuziali. La vera novità del regolamento sono le tariffe previste per l’uso dei locali. Le tariffe per l’uso della sala convegni e sale espositive variano a secondo la durata dell’evento (300 € per mezza giornata, 600 € per l’intera giornata per la sala convegni; 50 € per ogni giorno di fruizione, 300 € per una settimana, 500 € per due settimane per le sale espositive). Riduzioni del 50% sono previste per le associazioni di volontariato onlus. Pronunciare il fatidico si fra le mura dello storico maniero avrà un costo, precisamente 600 € per la celebrazione del matrimonio civile, con l’esenzione per i residenti. Se al rito si aggiunge l’aperitivo o il banchetto i costi lievitano rispettivamente a 1000 € e a 4000 €. Anche  i flash nell’esclusiva location non saranno più gratis. Infatti, come prevede il regolamento, i locali del castello possono essere concessi anche per l’esecuzione di servizi fotografici professionali di moda, per riviste culturali, d’arte e in occasione di matrimonio celebrato fuori dai locali del castello. In questi casi la tariffa è di 100 €, mentre saranno esenti i residenti. Giusy Nuri(Calabria Ora 12/05/13) torna sopra

Incontri su dipendenze e illegalità
“Né vincitori, né vinti” è il titolo del primo incontro, che ha aperto il ciclo “Illegalità e Dipendenze”, organizzato dal presidio Libera Scilla "Lea Garofalo" e dall'Oratorio "San Filippo Neri", in collaborazione con il Ce.Re.So (Centro reggino di Solidarietà). Una serie di incontri per approfondire il tema complesso e in continua evoluzione delle dipendenze, che ha visto come protagonisti del primo appuntamento ragazzi e giovani. Sicuramente, fra quelle che maggiormente si stanno imponendo nel panorama delle nuove dipendenze vi è la ludopatia o gioco d’azzardo patologico, con risvolti sociali allarmanti, messi anche in evidenza da un recente dossier pubblicato dall’associazione Libera. Come dare una lettura critica ai messaggi pubblicitari che ci vengono propinati, quali sono gli effetti devastanti della dipendenza al gioco sulla persona e sulla società, come il business del gioco d'azzardo sia in rapida espansione e come dietro ci sia la mano nera della criminalità organizzata, che si arricchisce e adesca nuove leve. Sono questi gli argomenti trattati nel corso dell’ incontro interattivo, guidato da Lidia Caracciolo, educatrice Ce.Re.So, che ha continuamente sollecitato i ragazzi a porsi delle domande e a dare una lettura della propria realtà. Fra il pubblico presenti anche diversi adulti, tra cui anche il parroco don Francesco Cuzzocrea e il sindaco Pasquale Caratozzolo, che è intervenuto sottolineando come l’affermazione della legalità deve passare anche dall’esempio dell’amministrazione e alla sensibilizzazione alla cittadinanza verso alcune tematiche, come quelle legate all’ambiente. Il presidio Libera Scilla e l'Oratorio "San Filippo Neri" continueranno a proporre incontri e iniziative per approfondire il tema delle dipendenze, nelle sue diverse sfaccettature, dal suo stretto legame con l'illecito al proliferarsi di nuovi e insidiosi comportamenti a rischio. Giusy Nuri (Calabria Ora 9/05/13) torna sopra
Rifiuti, Ciccone: «Irregolarità». Il sindaco: «avvisi da correggere»
Non poteva non aprirsi con un commosso ricordo di Antonio Cambareri il consiglio comunale di Scilla. Al suo posto è subentrato il primo dei non eletti, Filippo Bellantone. Il nuovo consigliere di maggioranza ha occupato ieri il banco consiliare, portando con se buoni propositi: "non mi farò trascinare in corride, ma cercherò di collaborare con questa amministrazione per l’esclusivo bene della comunità" . Ma se da un lato c'è chi entra, dall'altra c’è chi restituisce le deleghe, come l’assessore Giuseppe Bova ha rimesso la delega a finanza e bilancio, mentre ha conservato quella ai servizi sociali e sanità. Tra i punti approvati: il regolamento dei controlli interni dell’ente. In tema di controlli è stato tirato fuori la questione smaltimento rifiuti. Ciccone denuncia irregolarità nella raccolta dei rifiuti e l’illegittimità degli avvisi per il pagamento dei relativi tributi, nella parte in cui indica l’obbligo di pagamento degli interessi in caso di ritardi. Il sindaco rassicura che si sta provvedendo alla correzione degli avvisi. Passa il regolamento per la concessione d’uso dei locali del castello Ruffo, per cui sono state previste le tariffe per i diversi usi. La modifica del regolamento per la distribuzione dell’acqua potabile ha fatto sollevare dubbi alla minoranza su un ulteriore aggravamento dei tributi. "Bisogna adeguare i canoni alla legge" risponde Bova. Si al progetto "Borghi vivi" e al Galbatir, "due opportunità -spiega Perina - per reperire risorse per lo sviluppo del territorio". Conclude la seduta un'interpellanza del consigliere Mollica che chiede notizie su alcune opere pubbliche (ripascimento della spiaggia, strada di collocamento con Ieracari ecc), sullo stato in cui versano i torrenti, sui provvedimenti rispetto all'inquinamento alta tensione che attraversa il territorio. Giusy Nuri (Calabria Ora 1/05/2013) torna sopra