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Degustando la legalità. Domani iniziativa di Libera
Fervono i preparativi a Scilla per la seconda edizione di Degustando la legalità, che si svolgerà venerdi 29 in piazza San Rocco. Centinaia di signore scillese cucineranno pietanze tipiche schigghitane, contribuendo così al fine sociale della manifestazione : degustare insieme la legalità. Con il ricavato della serata, il presidio locale di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie intende, infatti, continuare l'attività di educazione alla legalità, iniziata lo scorso anno, in collaborazione con la scuola media G. Minasi e intensificare le iniziative di sensibilizzazione sul territorio. Una manifestazione ricca che unisce in unica serata divertimento, arte, musica e buona cucina locale, ma soprattutto un grande momento di aggregazione sociale che dà occasione al gruppo di Libera di rilanciare il tema della corresponsabilità.
Questo il programma: alle ore 18.30 gli appassionati d'arte avranno occasione di esprimere la propria creatività in un laboratorio pop art, all'interno di cui sarà sviluppato il tema Liberi e Corresponsabili e sarà reso omaggio a Rita Atria, testimone di giustizia che si tolse la vita dopo la strage di via d'Amelio. Alle ore 20.30 avrà inizio la manifestazione con gli interventi da parte dei referenti del coordinamento reggino di Libera e proiezioni sull'attività svolta a Scilla durante l'anno. La serata procederà con la degustazione e si concluderà con il concerto tributo al cantautore calabrese Rino Gaetano con i Nuntereggae sound. Giusy Nuri (Calabria Ora 28/07/11) torna sopra
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Scilla, pronto soccorso dell'arte. Idea del gruppo parrocchiale Beni culturali per non disperdere il patrimonio
Un pronto soccorso dell'arte. È questa l'ultima idea del gruppo parrocchiale Beni Culturali, guidato dal parroco don Francesco Cuzzocrea e coordinato da Pietro Bova, che ha il fine di non fare disperdere l'enorme patrimonio artistico-culturale presente negli otto edifici di culto scillesi. Un vero e proprio laboratorio dove le opere d'arte riceverebbero le prime cureper arrestare il degrado per poi indirizzare al restauro le più significative tele e statue marmoree. L'attività di restauro in loco si avvalerebbe dell'assistenza della prestigiosa struttura dell'Opificio delle Pietre Dure, a cui la parrocchia si è rivolta per chiedere una collaborazione. L'idea, che potrebbe rappresentare anche un valido sbocco occupazionale per i giovani, necessita di essere fatta propria da Regione e Provincia, considerata anche l'assenza di esperienze di questo tipo nel territorio provinciale.
Intanto che maturano idee e progetti, ci sono dipinti che troveranno a breve l'antico splendore .Il quadro di Maria di Porto Salvo è stato consegnato di recente alla restauratrice cosentina Simona Feraudo. Il restauro della tela si inserisce nell'opera di valorizzazione del patrimonio artistico avviato dalla Sovraintendenza B.S.A.E della Calabria con i fondi F.A.S che interesserà 10 dipinti nella Provincia di Reggio Calabria, tra cui, appunto, il quadro che troneggia nell'altare maggiore della chiesa di Maria SS di Porto Salvo. La tela di notevoli dimensioni (metri 3 x 2) che raffigura la Vergine di Portosalvo in gloria con i Santi Cosma e Damiano, risale verosimilmente alla metà del XVIII secolo, epoca in cui venne istituita la confraternita di Santa Maria di Portosalvo fra le persone del ceto dei pescatori, marinai e patroni di barche e feluche del quartiere Chianalea. Il tempo previsto per il restauro è di sei mesi, trascorsi i quali il dipinto tornerà nella sua tradizionale collocazione. Giusy Nuri
(Calabria Ora 28/07/11) torna sopra
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Comunità montane, Micari sollecita confronto
Si rivolge ad Antonio Eroi chiedendo un incontro con tutti i presidenti per il rilancio
Non cancellazione delle comunità montane ma rilancio. È l'appello del presidente della comunità montana Versante dello Stretto , Antonio Micari che, preoccupato dagli ultimi tagli ai finanziamenti alle comunità montane, tramite missiva, si rivolge al presidente del consiglio provinciale di Reggio Calabria, Antonio Eroi a cui chiede di <<convocare un incontro con tutti i Presidenti delle Comunità Montane della Provincia di Reggio Calabria al fine di determinare un momento di confronto unitario da cui far maturare una strutturazione stabile del rapporto tra Provincia ed Enti montani>>. Una miope politica di costanti tagli , a cui si aggiunge per Micari <<una campagna di stampa orchestrata da chi sicuramente non conosce nulla della vita della montagna>> che li fa apparire come enti inutili ed inefficienti, ha mortificato le energie politiche di governo di questi organismi. Il risultato evidente di questa progressiva marginalizzazione delle funzioni e del ruolo delle Comunità Montane è sotto gli occhi di tutti: processo ulteriore di dissesto idrogeologico, decadimento della rete stradale interpoderale e di interazione tra le comunità insediate nel territorio montano, abbandono delle strade di penetrazione nel territorio montano e di accesso nei centri turistici montani, scarsi interventi per sostenere le attività economiche tipiche della montagna, tagli ai servizi vitali (poste, sanità, trasporti, sicurezza, scuola, ecc.). <<Oggi, - denuncia-infine, dopo che lo Stato ha decretato il taglio di ogni finanziamento per le Comunità Montane, rovesciandone il peso interamente sulle Regioni, la situazione degli Enti è pesantemente penalizzata ed addirittura si ipotizza la possibile loro cancellazione. Tale ipotesi, ove si concretizzasse, sarebbe un colpo grave nella governance della montagna calabrese e darebbe un colpo mortale al territorio montano ed alle sue popolazioni>>.
Al contrario, Micari è convinto che occorre procedere ad un effettivo rilancio delle Comunità Montane <<quali strumenti già efficienti ed unici in grado di programmare e gestire la politica territoriale della montagna nell'ambito delle politiche di sviluppo e di difesa del territorio montano che la Regione, con il concorso delle Provincie, dovrà attivare in Calabria>>. Per programmare risposte concrete ai fenomeni di abbandono, di emarginazione e di spopolamento della montagna,Micari chiede al presidente Eroi che tali problematiche diventino oggetto di confronto approfondito nel Consiglio Provinciale, con il Presidente della Provincia e con l'organo esecutivo, <<da cui trarre la decisa linea politica di sostegno e di valorizzazione delle Comunità Montane anche nella gestione di specifiche competenze e programmi provinciali in favore della montagna>>. Nel sollecitare l'azione del presidente del consiglio provinciale, ricorda che in questa direzione troverà la sicura sinergia con il Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, che su tale argomento si è ampiamente e con chiarezza pronunciato nel senso della necessità di <<prevedere un forte orientamento sinergico tra l'azione delle Comunità Montane e la Provincia>>, nonchè sulla importanza e necessità della <<interlocuzione tra Provincia e Comunità Montane per predisporre programmi di intervento selezionati in un disegno di sviluppo unitario e non particolaristico che incida sugli assetti del territorio provinciale>>. Giusy Nuri (Calabria Ora 27/07/11) torna sopra
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A Scilla è arrivato il trenino turistico
L'iniziativa del sindaco Caratozzolo per fronteggiare il problema dei parcheggi
Da ieri fra le strade del paese circola un trenino che porta su e giù turisti e residenti dal quartiere di Marina Grande a Sa Giorgio (fino via Parco). Il caratteristico mezzo portato nella cittadina della Costa Viola da una ditta privata ha subito incuriosito i turisti presenti che non hanno esitato a fare un giro con tanto di foto ricordo, ma anche i residenti che potranno approfittare di questo servizio per raggiungere la spiaggia, snellendo così il traffico in via marina. Il trenino effettuerà corse per tutta la giornata fino alla ore 23 di sera e il biglietto per ogni singola corsa avrà il costo di 1 euro, anche se probabilmente ci sarà la possibilità di fare degli abbonamenti familiari. Il nuovo servizio non andrà a sostituirsi a quello classico della navetta che effettua il collegamento Melia-Scilla, che sarà attivo a breve, con il contributo della Regione Calabria. Quella del trenino è stata una soluzione studiata dal sindaco Caratozzolo e dalla nuova amministrazione proprio per offrire un servizio ai turisti ma soprattutto per dare una boccata d'ossigeno al problema dell'intasamento dei parcheggi in via marina, ancora insufficienti per coprire l'afflusso di autovetture durante il periodo estivo. Una carenza che sarà in parte sollevata dai nuovi 90 posti macchina del nuovo parcheggio nell'ex piazzale delle FS, mentre in via Marina sono entrati da due giorni in funzione i parcheggi a pagamento dalle ore 9 alle 21, con le classiche tariffe di 1 euro all'ora, con l'opportunità di abbonamenti. Buoni e abbonamenti sono acquistabili nei siti indicati nei cartelli. Non ci saranno più quindi i parcheggiatori, ma i controlli saranno effettuati dal corpo di vigili urbani, incrementato dalla collaborazione con il corpo di Reggio Calabria e Villa San Giovanni e ausiliari del traffico, per cui è prevista una convenzione con l'associazione ANPANA. Giusy Nuri (Calabria Ora 23/07/11) torna sopra
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SCILLA. Tutto pronto per la 2ª edizione di Degustando la Legalità
SCILLA. Dalle ore 20:30 di venerdì 29 luglio alle ore una di sabato 30 luglio, si terrà in piazza San Rocco la seconda edizione di Degustando la Legalità. Nel corso dellevento, organizzato dallassociazione Libera Scilla, si potranno gustare i prodotti tipici scigghitani e ascoltare della buona musica. E infatti prevista lesibizione del gruppo Nuntereggae Sound, cover band di Rino Gaetano. Uno spazio di Degustando la Legalità sarà occupato dal un laboratorio artistico sul tema "Liberi e Corresponsabili" che omaggerà Rita Atria, la collaboratrice di giustizia siciliana, che si tolse la vita la settimana successiva alla strage di via DAmelio. Proiezioni, interventi e nuovi progetti da condividere completeranno la manifestazione scillese. Quindi, tutti in piazza San Rocco per uno scopo sociale di legalità. Pubblicato da Pino d'Amico a 21/07/11 . 16:16 torna sopra |
Scilla, Ciccone non ci sta. Querelata l'intera Giunta Casse comunali, l'ex sindaco: <<Solo somme da riscuotere>>
<<Non esiste alcun debito ma solo somme da riscuotere>>. È questa la risposta dell'ex sindaco Gaetano Ciccone al recente manifesto pubblicato dalla nuova amministrazione comunale, in cui venivano elencate le partite debitorie dell'ente comunale per un ammontare complessivo di 19.683.271,61 euro. Una risposta che va oltre le dichiarazioni rese nella conferenza stampa svoltasi ieri nel proprio studio legale, ma che si è già concretizzata in una querela, presentata al Comando dei Carabinieri di Scilla, contro il sindaco Caratozzolo, gli assessori Mollica, Bova, Perina e Santacroce, a cui si contesta il reato di diffamazione, in quanto <<nel manifesto veniva reclamizzata una falsa situazione finanziaria circa i conti del Comune alla data 30 giugno 2011>>. Nel corso della conferenza, Ciccone con il manifesto in mano ha contestato dato per dato tutti i numeri resi pubblici dalla neoinsidiata amministrazione con un'analisi che sarà resa nota alla cittadinanza con un contro manifesto, in cui intende ristabilire la verità. Una situazione finanziaria, così come appare nel manifesto a cura dell'amministrazione, messa in discussione anche dal responsabile comunale del servizio finanziario Rodolfo Fontana, che in seguito alla pubblicazione del documento che porta la sua firma nella certificazione, ha chiesto una nuova pubblicazione con i numeri reali, in quanto, da come si legge nella missiva inviata al sindaco e a tutti i consiglieri comunali,<< i dati da me fornitovi sono stati utilizzati in modo parziale e distorto, tanto da generare nell'opinione pubblica la falsa convinzione di una gestione deficitaria e di un buco nei conti>>.
Quello che in sintesi non è andato giù a Ciccone è che dalla lettura del manifesto emerge un buco di 14.608.281,61 euro, mentre non appare l'ammontare del credito che vanta il Comune che non è di 5.075.000,00 ma di 13.302.273,00 euro. Inoltre il debito finanziario a medio e lungo termine, da onorarsi entro il 2026, non può essere sommato al debito corrente e sottolinea che alcune somme sono state conteggiate due volte. Tra le partite debitorie, infine, debbono essere considerate quelle che sono state formalmente contestate e per le quali sono pendenti giudizi, come quelle relative al contenzioso con la Fata Morgana. Nessun debito, quindi per l'ex sindaco, che più volte ribadisce che il Comune , da lui guidato negli ultimi 10 anni, può vantare un pareggio di bilancio, per cui è stato anche premiato dal Ministero dell'Interno.
Secondo Ciccone, quindi, l'operazione svolta dalla nuova amministrazione <<non è null'altro che un pessimo tentativo di denigrare in modo inaccettabile l'operato della passata amministrazione>>, nonché un alibi per giustificare eventuali fallimenti. Intanto mentre la cittadinanza si chiede da che parte sta la verità, si attende il prossimo passo dell'amministrazione Caratozzolo, mentre la magistratura procederà con le indagini. Giusy Nuri (Calabria Ora 21/07/11) torna sopra
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SCILLA. Mollica: «A Melia occorre interrare i cavi dellelettrodotto Sorgente Rizziconi»
SCILLA. LAmministrazione comunale guidata dal dottor Pasquale Caratozzolo e in particolare il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Domenico Mollica (nella foto), pongono particolare attenzione ai lavori per il nuovo elettrodotto Sorgente Rizziconi, in fase di realizzazione da parte della società Terna. Lopera, che unisce Sicilia e Calabria con il più lungo cavo sottomarino al mondo in corrente alternata, è la più tecnologica infrastruttura elettrica mai realizzata in Italia. La Sorgente-Rizziconi, una volta ultimata, avrà notevoli benefici per il sistema elettrico italiano, in primis a livello economico. Nulla da eccepire sotto laspetto tecnologico e delle positive ricadute economiche, quello che non convince il vice sindaco Mollica è la questione della salvaguardia della salute pubblica. «È necessario tenere conto dei cavi ad alta tensione che attraversano tutto labitato della frazione Melia. spiega Domenico Mollica - Per questa parte di tracciato si era concordato di procedere all'interramento dei cavi a tutela della salute dei cittadini. LAmministrazione comunale è determinata a fare rispettare gli accordi». Pubblicato da Pino d'Amico a 02:33 del 21/07 torna sopra
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SCILLA. Duro intervento del vice sindaco Mollica sulla questione A3
SCILLA. Sono tante le criticità, che investono il territorio della cittadina della Costa Viola, appuntante sul taccuino del vice sindaco Domenico Mollica (nella foto). Amministratore sempre attento e disponibile, Mollica analizza attentamente una delle principali problematiche: lammodernamento dellautostrada. Già nel novembre 2008, lattuale vice sindaco con delega ai Lavori pubblici, con la sensibilità che nel caso specifico lo contraddistingue ha affrontato lo scottante argomento. «Nella tratta Bagnara-Scilla-Santa Trada, convivono una serie di criticità: grossi disaggi agli utenti, gravi problemi ambientali, nessun impatto socio-economico per le comunità locali. afferma Domenico Mollica Nel dicembre 2008, 230 operai sono stati posti in cassa integrazione e mai più reintegrati. Nel maggio 2009 lo svincolo di Scilla è stato chiuso e arrivato linverno le frane hanno ostruito la Statale 18 e non solo, il paese sede fra laltro di un ospedale, è rimasto completamente isolato. Nellottobre dello scorso anno, è stata inventata linterdittiva antimafia". Con questa iniziativa tutte le imprese locali sono state estromesse. Allo stato attuale non esistono più imprese e nemmeno manodopera impiegata presso i cantieri operanti. Tutto è appannaggio dell' Impregilo. Se si aggiunge, a tutto questo che il territorio non ha goduto di alcuna opera di compensazione volta a riqualificarlo e a valorizzarlo, si ha l'idea generale dei benefici derivati da questa opportunità». Siamo tentati, dice lesponente dellesecutivo Caratozzolo, ad andare oltre chiedendoci: che fine ha fatto il primo progetto relativo alla svincolo di Scilla la cui realizzazione avrebbe, anche, consentito l'allargamento dellattuale cimitero?; che fine ha fatto lintesa per la realizzazione della strada che avrebbe consentito una più razionale comunicazione con la contrata di Jeracari e la Statale 18?; perchè non si è voluta trovare la soluzione per consentire la discarica a mare di tutto il, compatibile, materiale di risulta che avrebbe notevolmente contribuito al ripascimento delle spiagge? Lattenzione del vice sindaco Mollica si sposta alle stradine interpoderali. Opera dei precedenti lavori autostradali degli anni 70 oggi notevolmente danneggiate e alcune totalmente intransitabili creano grandi disaggi ai possessori dei terreni. «Non è più tollerabile il continuo scarica barile tra il V e il VI macrolotto del quale il sottoscritto in diverse occasione ha dovuto prendere atto e della mancanza in modo particolare del V macrolotto più volte sollecitato in relazione alla questione della strada del torrente Scirò. rimarca il vice sindaco - Dove sono i Verdi e gli Ambientalisti relativamente al disastro ambientale del territorio in modo particolare, dei torrenti che sono stati irrimediabilmente saccheggiati e disastrati? Cosa ci rimane? Il mare! Avvelenato dagli incontrollati scarichi degli inerti con i loro potentissimi e velenosissimi additivi. A questo punto, auspico, insieme a tutta lAmministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Caratozzolo, un imminente incontro con tutte le parti in causa per riconsiderare i vari aspetti del problema e conseguentemente individuare delle idonee soluzioni volte a valorizzare il territorio del Comune». Pubblicato da Pino d'Amico 17/07 a 13:11 torna sopra
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Frana, Sgroi propone un percorso alternativo
Scilla, la disamina:<<Piccoli egoismi contribuiscono a squilibrare l'assetto>>
Il recente evento franoso verificatosi a Scilla nel vallone Scirò ha provocato non poche preoccupazioni tra i cittadini e amministratori, i quali, insieme alle istituzioni ed enti competenti, si sono messi in moto per affrontare l'emergenza idrica causata dalla frana e a studiare soluzioni per la messa in sicurezza del costone. Un percorso alternativo per far fronte al rischio stabilità della condotta di alimentazione idrica di Scilla viene proposto da Mimmo Sgroi, cittadino scillese candidato nelle ultime provinciali con il PSI, che tramite comunicato stampa, lancia un vero e proprio allarme sul possibile perpetrarsi di questi eventi. <<Un'idea - si va avanti Sgroi-potrebbe essere quella di collegare la sorgente con la corsia lato mare della vecchia sede autostradale ( di cui è prevista la demolizione), che va da Favazzina a Scilla. Sulla stessa è prevista la realizzazione del progetto Parco Solare Sud>>. L'ultimo grave evento franoso ha portato il geometra scillese a fare un'analisi complessiva del fenomeno. Un territorio, dal particolare profilo geologico e una zona sismica ad alto livello, che oltre con la natura deve fare i conti con <<i piccoli egoismi che contribuiscono a squilibrare il delicatissimo assetto idrogeologico>>.
<<A tale proposito- analizza - bisogna ricordare che i numerosi interventi sulle sedi viarie comunali e provinciali, che non hanno tenuto conto delle regole d'artesulla regimentazione delle acque, hanno provocato nel passato recente con un'altra famosa frana l'erosione del Vallone Oliveto, spazzando via la nota attività produttiva Cofeal, mettendo a rischio l'abitato a valle. Stesso fenomeno, anche se non di identica portata, si è verificato nel Vallone Livorno>>. Queste le conclusioni sulle cause dell'ultimo evento: <<Secondo il mio modesto avviso, il fenomeno di distacco di oltre 5 cm della condotta che ha generato la frana va imputato anche e soprattutto ad un lento ma certo degrado del versante di Scagnato, che rimasto senza piede a valle per effetto di quell'erosione potrebbe successivamente far ripetere il fenomeno recente>>.
Un'altra soluzione, che richiede per il geometra la stessa urgenza con cui si sta intervenendo per far defluire il mini bacino nel vallone Scirò, sarebbe <<un intervento di saldatura dell'intero margine dell'area franata per impedire che, in mancanza di solidarietà della placca franata, con l'arrivo delle prime piogge, ma forse anche senza, le aree limitrofe potrebbero ulteriormente franare e stavolta portare giù la condotta idrica con un effetto ancora più grave>>. Giusy Nuri (Calabria Ora 17/07/11) torna sopra
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Scilla, spuntano cestini per una spiaggia pulita
A Scilla i cestini della spazzatura hanno preso parola. É l'iniziativa messa in campo da Prospettiva Giovani, Libera Scilla, Gruppo Scout Agesci Scilla 1, Pantere Verdi - Protezione Civile)che hanno promosso una campagna di sensibilizzazione alla pulizia delle spiagge, iniziando proprio dalle cose mancanti, come appunto i cestini dell'immondizia, posti nel mezzo della spiaggia libera di Marina Grande. Progetto dal titolo Spiaggia amica nato in seguito all'ultima giornata ecologica, dove l'idea di far parlare i cestini accompagnandoli a simpatici slogan impressi nei cartelli, ha subito fatto gran presa tra i giovani. Dopo una selezione sulle pagine di Facebook sono stati scelti i più apprezzati, adesso usami come sai fare tu, lasciate qui ogni rifiuto o voi che andate e persino uno poliglotta per tutte le nazionalità. L'intento è catturare l'attenzione del bagnante affinchè non trascuri di lasciare l'immondizia in spiaggia. Lungo le coste della località turistiche come Scilla la cura la pulizia delle spiagge e degli altri luoghi pubblici, sono note dolenti: nel periodo estivo, l'aumento della popolazione e l'affollamento dei litorali da parte dei bagnanti sono causa dello stato di incuria e sporcizia in cui versano alcuni dei luoghi più belli e della cittadina tirrenica. Ma anche i più volenterosi che vorrebbero gettare i propri rifiuti evitano di farlo, perché il cestino più vicino si trova a centinaia di metri. Per questo sono stati collocati a Scilla 10 cestini per i rifiuti nei luoghi più frequentati: spiaggia di Marina Grande, Villa Comunale e belvedere Scoglio di Ulisse che si trova a ridosso del paese. Un oggetto semplice al cui acquisto hanno contribuito molte attività commerciali e turistiche del paese che con una modesta somma (20 euro) hanno dato il loro importante contributo alla tutela dell'ambiente e alla valorizzazione del proprio paese. Giusy Nuri (Calabria Ora 17/07/11) torna sopra
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Scilla, si monitora la zona. Nessuna perdita d'acqua
Lo smottamento verificatosi venerdi mattina Scilla, nella zona Scirò, ha tenuto impegnati Vigili del Fuoco e Protezione Civile in un'azione di monitoraggio continuo. Dalla montagna franata, che si trova a ridosso del cantiere della A3, nei pressi dello svincolo autostradale, si è distaccato un'enorme massa di fango , che ha percorso diversi metri prima di finire a mare. Una zona impervia e alquanto delicata che ha allertato enti e istituzioni locali, che sabato sera hanno aperto un tavolo di crisi in Prefettura. Il movimento franoso rischiava infatti di avvicinarsi alla linea ferroviaria e alla Statale 18, a ridosso di alcune villette non abitate. Per motivi precauzionali le Ferrovie dello Stato hanno disposto il rallentamento dei treni lungo il tratto interessato. Inoltre, l' unità di Comando avanzato dei Vigili del Fuoco ha provveduto a sorvegliare la zona ed applicare eventuali procedure di emergenza, in caso di necessità. In un primo momento sembrava che la causa dello smottamento fosse da attribuirsi alla rottura della condotta idrica facente parte dell'acquedotto Tremuse, ma dopo il monitoraggio compiuto dalla Sorical, in seguito al decespugliamento di tutta la zona, sembra messa da parte l'ipotesi delle perdite,mentre è sempre più accreditata quella dell'esistenza di microfalde, sulla cui natura sono in corso indagini. Una squadra Saf (Speleo Alpino Fluviale) del Comando di Reggio Calabria ha oggi ridisceso il versante della frana raggiungendo la piccola diga contenente circa 10mila litri d'acqua e perlustrato dall'alto i luoghi non praticabili, con il supporto aereo del 5° Reparto volo della Polizia di Stato. Il bacino naturale non desta grosse preoccupazioni, in quanto il deflusso dell'acqua viene garantito dalla sua lenta e costante esondazione, lungo la cima dell'invaso. Intanto, buone notizie per i cittadini, che dopo esser rimasti a secco per circa 48 h, hanno avuto già da ieri erogata l'acqua. Ci vorrà ancora qualche giorno per stabilizzare definitivamente la situazione, il tempo necessario perchè tutti i serbatoi vengano riempiti.
Il vicesindaco Mollica e gli assessori Santacroce e Perina, insieme ai tecnici comunali, sono stati fin dalle prime ore della mattinata a lavoro per gestire l'emergenza, garantendo la fornitura d'acqua con autobotte in particolare alle attività commerciali, con l'importante contributo delle sezioni di Scilla delle Pantere Verdi e dell'ANPANA GEPA. Nella serata di ieri ci sarebbe stato un altro vertice in Prefettura per fare il punto della situazione.Giusy Nuri (Calabria Ora 11/07/11) torna sopra
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FRANA SCILLA. Nuovo vertice in prefettura
SCILLA. Non è stata provocata dalla rottura di una condotta dellacquedotto comunale, la frana che ha interessato un costone di Scagnato, località che sovrasta il torrente Scirò. Lo hanno stabilito i tecnici dellSorical che questa mattina hanno compiuto un sopralluogo muniti di attrezzature che hanno rilevato la presenza di alcune falde acquifere che avrebbero causato lo smottamento. Questa ipotesi, ora suffragata dai risultati delle perizie tecniche, era stata lanciata ieri dal vice sindaco Domenico Mollica che, con la dovuta cautela sempre necessaria in casi del genere, aveva indicato questa possibilità. Stamani, inoltre, i Vigili del fuoco del Nucleo Speleo Alpino Fluviale del Comando provinciale di Reggio Calabria, coordinati dallingegnere Corsaro, hanno localizzato una piccola diga in località ù passu i filippeddu. Secondo i tecnici, il piccolo invaso si sarebbe formato a causa dello smottamento dei giorni scorsi. Il bacino, presente sul versante destro della frana, è alimentato da una falda acquifera. I detriti della frana quindi hanno ostruito il naturale sfogo del piccolo ruscello. Intanto sul posto continua l'attività di monitoraggio e sorveglianza della zona che impegna i Vigili del fuoco e la Protezione civile con il coordinamento della Prefettura. Nel tardo pomeriggio, si è tenuto un vertice in prefettura presieduto dal viceprefetto vicario, Giuseppina Di Dio Datola e dal vice prefetto Francesca Crea. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti della Protezione civile regionale, della Polstato, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, della Polizia provinciale, dellAnas, delle Ferrovie e, per il comune di Scilla, il vice sindaco Domenico Mollica e lassessore alla Protezione civile Antonio Santacroce. Gli amministratori scillesi, hanno chiesto limmediata messa in sicurezza del costone e il ripristino della strada interpoderale di torrente Scirò. Pubblicato da Pino d'Amico a 21:28 torna sopra
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Lavori A3, Mollica preoccupato
Scilla, il vicesindaco chiede la salvaguardia del territorio
Lavori sull'A3 e le gravi conseguenze sul territorio. Il vicesindaco Domenico Mollica, con una nota stampa, denuncia il grave impatto dei lavori della costruenda autostrada nel comune scillese e chiede un incontro con le parti in causa per trovare soluzioni idonee alla valorizzazione del territorio. Dopo aver percorso l'iter turbolento che ha interessato il riammodernamento dell' A3 Salerno-Reggio Calabria nel tratto Bagnara-Scilla-Santa Trada che ha provocato grossi disagi agli utenti, gravi problemi ambientali e nessun impatto socio-economico per le comunità locali, pone una serie di interrogativi: <<Che fine ha fatto il primo progetto relativo alla svincolo di Scilla la cui realizzazione avrebbe,anche,consentito l'allargamento dell'attuale cimitero?E l' intesa per la realizzazione della strada che avrebbe consentito una più razionale comunicazione tra contrada di Jeracari e la statale 18? Perchè non si è voluta trovare la soluzione per consentire la discarica a mare di tutto il compatibile materiale di risulta che avrebbe notevolmente contribuito al ripascimento delle spiagge?>> Tutti interrogativi che riguardano opportunità svanite di opere compensative, che avrebbero dato un concreto rilancio al territorio scillese, come avvenne negli anni '70 con i precedenti lavori autostradali, dove furono realizzate le stradine interpoderali, oggi divenute impraticabili. Ma la denuncia del vicesindaco va oltre le occasioni perse e si spinge al disastro ambientale del territorio in modo particolare,dei torrenti che sono stati irrimediabilmente saccheggiati e disastrati, per non parlare degli incontrollati scarichi degli inerti con i loro potentissimi velenosissimi additivi, che avvelenano il mare.
<<Il vicesindaco, unitamente all' Amministrazione Comunale,auspica un imminente incontro con tutte le parti in causa per riconsiderare i vari aspetti del problema e conseguentemente individuare delle idonee soluzioni volte a valorizzare il territorio del Comune Scillese>>. Conclude con appello alla società Terna, che sta realizzando l'elettrodotto Sorgente-Rizziconi. <<È necessario tenere conto dei fili ad alta tensione che attraversano l'abitato di Melia di Scilla che partono dalla centrale e lo attraversano tutto,per i quali si era concordato di procedere all' interramento dei suddetti a salvaguardia della salute dei cittadini>>. Giusy Nuri (Calabria Ora 10/07/11) torna sopra
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Scilla, acquedotto rotto. Frana e rubinetti a secco
Riunione in Prefettura per fronteggiare l'emergenza
Non sembra sia passata la stagione delle frane, poiché anche nel bel mezzo di luglio i costoni non cessano di staccarsi. Non sempre le cause, però, sono da attribuirsi ai fenomeni naturali. Lo sanno bene i cittadini di Scilla, che proprio in queste ore stanno vivendo un'emergenza idrica, causata da alcune perdite di acqua potabile lungo la condotta di adduzione dell'acquedotto Tremuse,che a sua volta hanno causato un'enorme frana. Il movimento franoso, dovuto al distacco della montagna Tra Ciccio a monte del vallone Scirò, ha determinato il deflusso di fanghiglia che dal monte viene trascinata fino a mare. Si tratta di una zona inaccessibile, tanto che per individuare esattamente le perdite si è reso necessario l'ispezione in elicottero da parte dei Vigili del Fuoco. Anche la Protezione Civile si è allertata per monitorare la zona e per provvedere, così anche come i Vigile del Fuoco, a tamponare il disservizio idrico con la fornitura d'acqua dell'abitato tramite autobotte. Presenti sul posto anche il nucleo SAF di Reggio Calabria.
Intanto con un'ordinanza a firma del vicesindaco Mollica è stata disposta la chiusura della stradella che dalla SS18 conduce al pianoro Santo Stefano. Nell'ingresso della stradella (in foto) è visibile il torrente che sta trascinando tutti i detriti fangosi a mare. Inoltre, il movimento franoso è al momento
arrivato fino a 900 metri dalla linea ferroviaria e dalla statale 18 e nelle vicinanze di diverse case agricole e villette. Tutte situazioni allarmanti che hanno portato ad aprire un tavolo di crisi in Prefettura. Il vicesindaco Mollica, che ha monitorato personalmente la zona critica per tutta la giornata di ieri insieme all'assessore Santacroce hanno incontrato i rappresentanti dell'Anas, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Ferrovie dello Stato, Carabinieri, Polizia provinciale e Polizia stradale per cercare le soluzioni più idonee. Nel corso della riunione è stato deciso che già da stamattina la Sorical inizierà un'azione di decespugliamento per accertare le perdite della condotta, mentre è stata da subito attivata un monitoraggio in loco. Un bel grattacapo per la neo insediata amministrazione che si trova a gestire un'emergenza nel bel mezzo della stagione estiva. Mentre si sta indagando sulla causa delle falle, fino a ieri sera una perdita era stata individuata e riparata ma ce ne sono altre in corso di intercettazione. Per tali motivi, anche per la giornata oggi, come ha fatto sapere la Sorical, i rubinetti rimarranno a secco, ma i tempi per il ripristino non sembrano essere lunghi. Entro oggi il problema dell'erogazione dell'acqua dovrebbe essere risolto. Giusy Nuri (Calabria Ora 10/07/11) torna sopra
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Un acquedotto colabrodo provoca una frana
Una grossa frana si è verificata venerdi mattina a Scilla, precisamente nel vallone Scirò. Un movimento franoso, che ha determinato un deflusso di fanghiglia che giunge fino a mare, causato da diverse perdite di acqua potabile lungo la condotta di adduzione dell'acquedotto Tremuse. All'allarme per la messa in sicurezza della montagna e alla ricerca in corso delle perdite in una zona impervia, si aggiunge il grave disagio per la cittadinanza che è rimasta senz'acqua. Quindi tanti problemi da risolvere in queste ore per l'amministrazione comunale, da poco insediata, che si è messa in moto per appianare l'emergenza. Sono presenti sul posto i Vigili del Fuoco, Protezione Civile e nucleo SAF(speleo alpino fluviale) di Reggio Calabria. Intanto, ieri sera nella Prefettura di Reggio Calabria si è aperto un tavolo di crisi, dove insieme all'amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Mollica e assessore Santacroce, sono stati convocati Anas, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Ferrovie dello Stato. Il movimento franoso rischia, infatti, di avvicinarsi alla linea ferroviaria e dalla statale 18, dove nei pressi ci sono anche villette. Intanto con un'ordinanza del sindaco è stata disposta la chiusura della stradella che dalla SS18 conduce al pianoro Santo Stefano. Giusy Nuri (Calabria Ora 10/07/11) torna sopra
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SCILLA. Una frana si abbatte in località Scirò
SCILLA. La rottura di una condotta dellacquedotto comunale, in una zona ad alta emergenza idrogeologica, avrebbe causato la frana che si abbattuta in località Scirò. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Reggio Calabria che stanno lavorando da alcune ore insieme al Nucleo speleo alpino fluviale e a un elicottero. La frana ha provocato il deflusso di fanghiglia da monte a valle. Il movimento franoso è giunto fino a 900 metri dalla linea ferroviaria e dalla Statale 18 direzione Favazzina dove insistono diverse case agricole e villette. La rottura dell'acquedotto è avvenuta ieri sera. Per questo motivo il sindaco Pasquale Caratozzolo ha emesso un'ordinanza che vietava ai cittadini di avvicinarsi nell'area interessata, per timore di ulteriori smottamenti. Ieri sera, il primo cittadino ha convocato una riunione operativa a palazzo San Rocco, cui hanno partecipato tra gli altri i tecnici comunali, i vigili urbani e lassessore alla Protezione civile, architetto Antonio Santacroce (nella foto). A conclusione della riunione, che si è protratta sino a tarda ora, sono state adottate le prime misure di sicurezza ed è stata allertata la prefettura di Reggio Calabria e la Protezione civile regionale. Stamani, un altro tavolo di lavoro si è tenuto in prefettura per esaminare la situazione. Pubblicato da Pino d'Amico oggi a 21:55 torna sopra
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Scilla, casse vuote al Comune
Conferenza del sindaco all'indomani del documento sulla situazione finanziaria
Non naviga di certo in buone acque il Comune di Scilla, i cui 19.683.281,61 euro di debito complessivo pesano come un macigno all'appena insidiata amministrazione comunale. Un'eredità pesante con cui il sindaco Pasquale Caratozzolo e la sua squadra devono fare i conti per portare avanti la macchina amministrativa. All'indomani della pubblicazione del manifesto a cura dell'amministrazione comunale, contenente una certificazione rilasciata dall'Ufficio di Ragioneria, Caratozzolo in conferenza stampa chiarisce il contenuto di un documento, che <<nasce dall'obbligo verso i cittadini di far conoscere la situazione reale, così com'è con le sue cifre crude>>. Ma cosa farà l'attuale amministrazione per risollevare le casse comunali? <<Dobbiamo far emergere il nero che c'è nel pagamento delle imposte affinchè l'attuale dislivello possa essere riequilibrato>>. Un grande sommerso nell'ambito delle entrate, particolarmente grave per la fornitura di acqua potabile, per cui il sindaco ribadisce <<promuoveremo tutti i controlli possibili>>. Con la società Censum si sta concordando l'attuazione di nuove forme tecniche di collegamento con l'anagrafe tributaria per un censimento sulle somme dovute. <<Daremo la possibilità-aggiunge-anche al cittadino, rilasciando una password, di controllare la propria posizione nei confronti del fisco locale>>.
La mancanza di liquidità costituisce un grosso problema soprattutto per i lavori pubblici. Dalla relazione rilasciata dall'ufficio tecnico emerge che siano state erogate dalla Regione Calabria e Comunità europea somme per un totale di 3.942.292,44 euro , ma di questi neanche la metà risulta essere stata pagata per il conseguimento dei lavori pubblici. A rischio quindi i lavori in corso come l'ascensore e la scogliera sommersa di Favazzina, dove le ditte già minacciano la richiesta di rescissione a danno dell'ente. <<I nostri sforzi- precisa il sindaco- sono quelli di riuscire a far sbloccare i successivi stadi di finanziamento per poter andare avanti con i lavori>>.
Fare emergere il nero, pressione fiscale con diminuzioni solo per chi effettivamente non può pagare,censimento su tutto ciò che è illecito , accatastamento delle case. Sono alcune delle soluzioni per uscire da questo deficit, ma, in primis, l'amministrazione comunale comincerà a fare economia con la riduzione delle spese del personale. Non ci saranno, quindi per il momento, nuovi incarichi anzi l'ente avrà il sostegno dei comuni limitrofi per avere in prestito il corpo dei vigili urbani per il periodo estivo. Sempre per affrontare le problematiche estive, il comune tra le ristrettezze economiche si sta muovendo per garantire il servizi fondamentali. In particolare, per alleviare il problema parcheggio sarà imminente l'utilizzo del nuovo parcheggio nel piazzale dell'ex stazione Fs e del trenino elettrico che andrà su e giù per il paese. Giusy Nuri (Calabria Ora 09/07/11) torna sopra
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Ecco i debiti del Comune. Ammontano a 19 milioni di euro
Pubblicato documento sulla situazione finanziaria
Il comune di Scilla ha un debito complessivo di 19 milioni di euro. È il dato pubblicato dall'amministrazione comunale nell'atteso manifesto pubblico più volte preannunciato dall'attuale sindaco durante la campagna elettorale. La coalizione di Pasquale Caratozzolo aveva, infatti,nel periodo pre elettorale manifestato la volontà di fare chiarezza sulla situazione finanziaria dell'ente, di cui era nota la criticità ma di cui non si conosceva l'effettiva gravità.
Nel documento pubblicato, rilasciato dall'Ufficio di Ragioneria, è descritta nei dettagli la situazione finanziaria aggiornata allo scorso 30 giugno, da cui emerge un quadro generale non incoraggiante. Un debito complessivo di 19.683.281,63 euro , di cui 13.521.008,96 euro di debito corrente e 6.162.272,65 euro di debito a medio-lungo termine. Accertati anche i residui attivi che ammontano a 5.075.000 euro per crediti per Ici,imposta comunale sulla pubblicità, occupazione spazi ed aree pubbliche, rifiuti solidi urbani, servizio idrico integrato.
Fra le partite debitorie correnti elencate nel documento saltano all'occhio i 3.513 milioni di euro per la fornitura di acqua potabile, i 2.832 milioni di euro di fatture impagate per lavori effettuati con contributi regionali e provinciali e 1.059 milioni per lavori effettuati a carico del bilancio comunale,2.334 milioni di euro per somme incassate con specifica destinazione per lavori da eseguire. E ancora l'ente è in debito per lo smaltimento dei rifiuti urbani (803.758,37), per la fornitura di energia elettrica (714.698,12), con il tesoriere del Comune (703.201,00), per manutenzione impianti di depurazione (561.114,02) e via dicendo l'elenco scorre fino ad arrivare ad un ammontare di 13 milioni di euro per debiti correnti. Mentre vi è un debito a medio-lungo termine di 6 milioni di euro di cui 3.674 milioni per mutui contratti per finanziamento opere pubbliche e 2.697 milioni di euro per prestito obbligazionario.
Ma dalla nota che conclude il documento sembra che i cittadini dovranno attendere ulteriori sviluppi. <<Essendo pendenti numerosi procedimenti giudiziari in cui il Comune è controparte- si legge- è stata chiesta agi uffici un'approfondita analisi anche in merito al valore del contenzioso, di cui si darà comunicazione ai cittadini appena possibile. L'amministrazione comunale- conclude- nel rispetto delle leggi vigenti, attuerà ogni adempimento di propria competenza ed ogni sforzo possibile per assicurare ai cittadini i servizi essenziali e nel contempo soddisfare le giuste esigenze dei creditori>>. Giusy Nuri (Calabria Ora 08/07/11) torna sopra
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Primo weekend di Luglio. La stagione stenta a decollare. La crisi non risparmia Scilla
Scilla continua ad essere una delle località balneari più frequentate della costa reggina e anche quella che ha il litorale più pulito della Calabria, tanto da essere consigliata da Legambiente. La Guida Blu 2011 di Legambiente e Touring Club, infatti, assegna anche quest'anno quattro vele (quasi il punteggio massimo) alla cittadina della Costa Viola, l'unica in Calabria ad avere sfiorato, insieme solo a Roccella Ionica, il massimo riconoscimento assegnato dall'associazione ambientalista alle amministrazioni che coniugano al meglio qualità del territorio, dei servizi e politiche di tutela e sostenibilità. Una collocazione nel prestigioso vademecum dell'estate che in parte consola dalla compianta bandiera blu, che dopo il 2006 non ha più sventolato sulla rocca di Scilla, in quanto la località balneare, nonostante le acque pulite, sembra essere ancora indietro sul piano della gestione della raccolta differenziata. La crisi, però, non ha risparmiato neanche la perla della Costa Viola e a notarlo sono in particolare gli operatori economici. <<Si lavora solo nei weekend>>lamentano soprattutto i commercianti dediti alle attività stagionali, secondo cui <<la stagione stenta a decollare>>.
Infatti alla tranquillità dei giorni feriali si contrappone il pienone del fine settimana, dove lidi balneari fanno il sold out e dove chioschi sulla spiaggia, attività ristorative e gelaterie lavorano a pieno ritmo. Per Enrico Pescatore, portavoce dei commercianti, <<il problema numero uno è la mancanza di parcheggio che, se non si riesce a risolvere nei prossimi anni, Scilla avrà un totale declino>>. Non tanto, quindi, meduse o carenza servizi ma il vero disincentivo anche per i più assidui frequentatori è la tanto discussa mancanza di un'ampia area parcheggio che riesca a contenere il potenziale afflusso nella cittadina. Mancanza che torna puntualmente a farsi sentire in questo periodo dove il lungomare diventa un via vai di autovetture in cerca di sosta, mentre i più giovani riescano ad evitare la fastidiosa coda raggiungendo la spiaggia in treno o in moto. Problema in parte aggravato quest'anno dai lavori in corso del costruendo ascensore di collegamento tra Scilla Alta e Scilla Bassa, i cui cantieri hanno occupato alcune aree del quartiere di Marina Grande solitamente destinate al parcheggio. Una boccata d'ossigeno potrebbe essere data dall'utilizzo del parcheggio di 80 posti auto realizzato nell'ex piazzale della stazione F.S, che è quasi ultimato e per cui i cittadini auspicano un'immediata consegna. Il concetto espresso dai commercianti viene ribadito anche dai bagnanti, che dichiarano <<Verremmo sempre volentieri a Scilla,dove si sta bene.. se avessimo dove parcheggiare la macchina>>. Giusy Nuri (Calabria Ora 04/07/11) torna sopra
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Promontorio di Scilla. Un milione e 200mil euro per la sicurezza
Vertice alla Provincia per una delle zone più critiche della Costa Viola
Reazioni senza dubbio positive provengono all'indomani della notizia della prossima realizzazione dei lavori di messa in sicurezza del Promontorio di Scilla. Soddisfatto, in primis, Giuseppe Pirrotta, consigliere provinciale eletto tra le fila del PDL, poichè <<I primi segnali di concretezza- dichiara- dell'azione di governo del Presidente Raffa non tardano ad arrivare>>. Il consigliere provinciale eletto nel collegio di riferimento ha partecipato alla riunione svoltasi nel palazzo Foti tra Provincia, Capitaneria di Porto e Comune di Scilla, dove l'amministrazione provinciale si è impegnata a garantire l'espletamento dei lavori di messa in sicurezza di una delle zone più critiche del tratto della Costa Viola. L'incontro ha visto la presenza anche del Prefetto Domenico Bagnato, Capo di Gabinetto dell'Ente, in rappresentanza del Presidente Giuseppe Raffa, e dei responsabili tecnici architetto Mezzatesta ed ingegnere Amato; per il Comune di Scilla del Sindaco Caratozzolo e degli assessori comunali Santacroce (Urbanistica) e Perina (Turismo), e,infine, per la Capitaneria di Porto, dei comandanti De Luca e Minnici.
L'intervento prevede l'impiego di risorse pari un milione e duecentomila euro. Su volontà del Presidente Raffa alcune somme saranno utilizzate per realizzare nell'immediato un intervento di recinzione e contenimento nei punti più sensibili interessati dal fenomeno erosivo. A tal proposito per l'inizio della prossima settimana si terrà un ulteriore incontro tra tecnici per esaminare insieme con il progettista esterno, ing. Saverio Infantino, quali opere potranno essere immediatamente realizzate per garantire la messa in sicurezza di un tratto viario che oltre ad essere la principale via di collegamento per la città di Scilla con gli abitati di Favazzina, Cannitello e Villa San Giovanni, rappresenta soprattutto nel periodo estivo una delle arterie viarie maggiormente interessate dai flussi di traffico legati alla forte presenza turistica concentrata in queste località.
Un territorio che sta particolarmente a cuore al consigliere Pirrotta, <<È ormai sotto gli occhi di tutti - conclude - che alla Provincia con il Presidente Raffa è iniziato un nuovo ciclo all'insegna dell'impegno fattivo per il territorio, fatto di incontri quotidiani e operativi mediante i quali si sta cercando di imprimere una notevole accelerazione agli iter già in corso ed ai progetti ancora da iniziare>>. Attualmente il Progetto Esecutivo è in corso di approvazione da parte del Genio Civile. E l'esecuzione dei lavori, che saranno affidati in appalto tramite Stazione Unica Appaltante, è prevista dopo l'estate.
Giusy Nuri (Calabria Ora 02/03/11) torna sopra
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