RASSEGNA STAMPA - Gennaio 2008
In questa pagina verranno riproposti gli articoli, pubblicati dai quotidiani locali,
che ci perverranno, riguardanti Scilla.
Si accettano suggerimenti da parte dei Gent.mi lettori
a cura di arbitrio editori:
arbitrioeditori@arbitrio.it
Pino d'Amico
Rocco Bellantone
Pietro Bellantoni
Scilla venerdì 25
Inaugurazione del locale circolo di AZIONE GIOVANI
Domenica 27 gennaio alle ore 11 a Scilla, in via Umberto I n. 94, si terrà l'inaugurazione del locale circolo di AZIONE GIOVANI, movimento giovanile di alleanza nazionale. Interverranno il Senatore di An Giuseppe Valentino, Alberto Ribuffo presidente del circolo, Daniele Romeo presidente provinciale di azione giovani; Beniamino Scarfone, dell'esecutivo nazionale di azione giovani.
Il circolo nasce dall'esigenza di dare un punto di riferimento alla "destra" e alla politica scillese, ormai annientata dai vari movimenti elettorali e liste civiche. La nostra rivolta è contro un malcostume locale che vede la politica limitata alle sole agitazioni pre-elettorali, contro uno stato di fatto che non considera le reali esigenze della cittadinanza. Vogliamo ristabilire di nuovo serietà e rigore, con un'entità permanente sul territorio sempre disposta a tener conto dei problemi cittadini. Il paese necessita di interventi forti, e noi non mancheremo mai di ripeterlo, mettendo in campo le nostre proposte, idee e programmi.
Crediamo in questo progetto, che rappresenta per noi un impegno di costanza e disponibilità; una nuova occasione per la diffusione dei valori della destra. Invitiamo la cittadinanza scillese a intervenire numerosa all'inaugurazione.
Il presidente del circolo Alberto Ribuffo
Scilla venerdì 25
Sabato 26 gennaio in programma al Castello Ruffo di Scilla una conferenza stampa per la presentazione del bando per il Master in Europrogettazione e Cooperazioone Internazionale.
Il Castello Ruffo di Scilla culla di cultura, innovazione e sviluppo. La rocca che domina lo Stretto ospiterà oggi, con inizio alle 16, una conferenza stampa mirata alla presentazione del bando per la seconda edizione del Master in Europrogettazione e Cooperazione Internazionale. L’iniziativa, patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri, è organizzata dall’Istituto Superiore Calabrese di Politiche internazionali, in collaborazione con la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Calabria. L’ente di riferimento è l’ECSA (European Center for Space Application), che si impegna ad assumere i migliori otto partecipanti in concorso. Obiettivo del prestigioso Master è quello di formare esperti in grado di sviluppare e mettere in pratica le possibilità che l’Unione Europea offre alla Calabria, affinché diventi un punto di riferimento per l’intera area del Mediterraneo. Trenta i posti in lizza, di cui dieci riservati ai Comuni ed alle Aziende aderenti all’ISCaPI (Istituo Superiore Calabrese di Politiche Internazionali), a cui anche Scilla è associata nel ruolo di socio fondatore. La conferenza stampa sarà introdotta dal sindaco di Scilla Gaetano Ciccone e dall’assessore al turismo Antonino Vita. Seguiranno gli interventi di Giorgio Giraudi, docente della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Arcavacata, e di Lorenzo Mari e Salvatore La Porta, rispettivamente Coordinatore tecnico e Presidente dell’ISCaPI. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, Giovedì 24
Nuova pubblicazione del gruppo consiliare di minoranza Uniti per rinnovare.
L’ammodernamento della autostrada A3, lo stato comatoso dell’ospedale Scillesi d’America, la riqualificazione dell’ex Scoglio d’Ulisse, ed ancora i richiami della Corte dei Conti, l’aumento delle tasse comunali ed il fallimento della raccolta differenziata. Questo e molto altro all’interno del pamphlet redatto in questi giorni dal gruppo consiliare di minoranza Uniti per rinnovare, ed a portata della cittadinanza a partire da domenica prossima. In apertura un affondo deciso nei confronti dell’amministrazione comunale, colpevole di non vigilare adeguatamente sui lavori che interessano il tratto di autostrada che attraversa il comune di Scilla. <<Noi non possiamo consentire che si faccia del nostro territorio un uso indiscriminato al servizio di imprese che dopo aver tratto il massimo profitto se ne andranno lasciando disagi e disastri nel nostro territorio ed in particolare nelle nostre campagne. Occorre istituire un tavolo permanente di lavoro a cui dovrebbe partecipare tutto il Consiglio comunale con l’aggiunta di tecnici ed esperti locali, dei responsabili e dei Dirigenti dell’ANAS e delle Imprese esecutrici>>. Nel mirino della minoranza anche la situazione di stasi creatasi attorno al nosocomio della Costa Viola. Il gruppo Uniti per rinnovare, dichiaratosi da sempre disponibile alla collaborazione per la salvaguardia dell’ospedale, sottolinea come <<ad oggi non esiste un documento unitario in cui le proposte di rilancio di questa struttura siano presentate ai diretti interlocutori>>. Preoccupano, ovviamente, anche gli avvisi indirizzati al comune dalla Corte dei Conti. A destare perplessità è, in particolare, la fresca delibera del nove gennaio scorso, elaborata dalla giunta per la definizione dei limiti all’esecuzione forzata per il primo semestre 2008 di 964.318 euro. Si tratta, in pratica, di denaro messo in cascina per garantire gli stipendi ai dipendenti, far fronte alle varie spese comunali, pagare le rate dei mutui e dei prestiti obbligazionari. <<La nostra ferma convinzione – attacca la minoranza – però è che ormai questo ennesimo stratagemma serva a poco, il dissesto finanziario purtroppo è imminente e nulla può nascondere l’evidente>>. Una nota conclusiva riguarda le richieste di pagamento, relative agli allacci idrici e fognari ed ai passi carrabili, fatte pervenire dalla Provincia a molti cittadini residenti nelle vie De Nava, Umberto I, Matteotti e sulla provinciale Scilla-Melia. <<A che titolo è dovuto tale tributo dell’Amministrazione Provinciale, dato che fino ad oggi nessuno ne ha mai conosciuto l’esistenza o preteso il pagamento>>?Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, venerdì 18
É morto un grande scillese
Jo Bettina è morto. Scilla deve essere più triste. Non era il sindaco, non era un assessore, non ha mai ricoperto alcuna carica, ma era un’istituzione. Nonchè un grande scillese.
Viveva ai margini, ma svolgeva da sempre il ruolo di aggregatore sociale. Era un uomo solo, ma non c’è scillese che non sapesse chi era, che non conoscesse il suo passato, che non si sia fermato qualche minuto a parlare con lui. La sua vita è trascorsa tra le strade di Scilla, tra le sue vie, nella sua piazza. Jo Bettina, alias Giuseppe Picone, ha creato l’istituto della parola: parlava, faceva solo questo, parlare. Piazza San Rocco era il luogo della sua missione, la sua mano tesa cercava un’altra mano, per stringerla, per tenerla qualche secondo. Se l’inutile frenesia degli uomini gli permetteva di esprimersi, attaccava a raccontare qualcosa, ti parlava del mondo, di come lo vedeva, ti diceva che nessuno è solo. Rincorreva la gente, a volte. Fermava le auto solo per salutare. Senza saperlo, senza che ne avesse coscienza, il suo era uno sprono filosofico a considerare l’altro, tutto il suo essere si giustificava in questo rapporto. Diceva sempre di essere nato per parlare. E si parla sempre con qualcuno. Perché, forse, il senso dell’essere qui lo si può scorgere e inseguire solo in questa condivisione. Non imponeva verità, ma socraticamente domande, nel tentativo di diradare la coltre che avvolge il cielo degli uomini. Magari sprofondati nei loro pensieri, gli scillesi venivano costretti da questo piccolo uomo ad alzare gli occhi, a dare la mano, a sentire ciò che aveva da dire l’“altro”. Con la sua figura rappresentava la necessità del dialogo e della parola, dello scambio incessante di sensazioni fra gli uomini che calcano la stessa terra. Al fine di interrogare il senso dell’esistenza. L’interazione continua, era questa la sua missione.
Sarebbe un atto dovuto da parte del sindaco porre in quella piazza dove è vissuto, in cui ha donato l’esempio di una parola necessaria, una targa che lo ricordi. Sarebbe doveroso un necrologio in rappresentanza della popolazione tutta che esprimesse il senso di questa perdita. Giuseppe Picone, poeta e filosofo inconsapevole. Da oggi tutti gli scillesi sono un po’ più soli. Pietro Bellantoni - torna susu
Scilla, venerdì 18
La Sezione Comunale Avis di Scilla sul web. In programma per sabato pomeriggio un incontro con gli scout di Scilla.
L’Avis Scilla sbarca sul web. La sezione comunale della cittadina della Costa Viola, che aderisce dal 1998 all’Associazione Volontari Italiani Sangue, ha dato il via in questi giorni all’apertura di un sito internet. L’indirizzo da cliccare è www.avisscilla.altervista.org, da cui è possibile prendere visione dell’organigramma e delle iniziative promosse dall’associazione, ed ottenere informazioni utili circa il processo ed i benefici della donazione del sangue. L’ingresso in rete supportato da un servizio costantemente aggiornato può garantire visibilità al progetto ed alle prerogative dell’Avis, e permetterebbe di raggiungere anche l’interesse del mondo dei giovani, che in internet giocano in casa. L’appuntamento per le donazioni è fissato, invece, per tutti i martedì dalle 8.15 alle 11.15, presso l’unità operativa dell’ospedale “Scillesi d’America”. L’Avis Scilla prosegue, inoltre, nell’attività di sensibilizzazione all’interno delle scuole ed instaurando sinergie con altre associazioni cittadine. E’ infatti in programma, per sabato pomeriggio alle 16, un incontro con i ragazzi del Gruppo Scout di Scilla. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, giovedì 17
Deturpata la vegetazione nei pressi della stazione ferroviaria di Scilla.
Scempio ambientale nei giardinetti adiacenti il binario sud della stazione ferroviaria di Scilla. L’allarme è pervenuto in questi giorni dai cittadini e dai pendolari, che si recano giornalmente alla stazione per raggiungere scuole e posti di lavoro. Ma lo scenario cui si può assistere da lunedì scorso è ben diverso rispetto a quello usuale. Agli occhi di passanti e viaggiatori si mostrano, infatti, gli effetti devastanti di un’anomala operazione di ripulitura della stazione. Sono stati rasi al suolo due pini marini, un abete e tre pioppi, oltre ad oleandri ed arbusti di varie specie che decoravano il piazzale antistante i binari. Ma apostrofare come anomala una vera e propria mattanza, che si è abbattuta su di una vegetazione rigogliosa, non renderebbe bene l’idea. Da una serie di notizie assunte, sembrerebbe che sia stata la Direzione Compartimentale Infrastrutture di Reggio Calabria ad ordinare di far “piazza pulita” alla stazione di Scilla. A monte della decisione, la presunta pericolosità di alcuni rami troppo sporgenti che avrebbero potuto essere di pregiudizio alla linea aerea di contatto. Un normale lavoro di potatura e di pulizia delle aiuole, che nei fatti si è trasformato in un disboscamento totale. Alberi e piante sono stati letteralmente tagliati alla base, senza alcun criterio e senza nessuna possibilità di ricrescita. A frittata fatta, ciò che lascia maggiormente perplessi è come un probabile difetto di comunicazione tra l’Ente e la ditta appaltante i lavori di pulitura, abbia generato un così grave deturpamento ambientale, senza che i responsabili FS né alcuna autorità locale abbiano potuto impedire che il disastro assumesse una portata così devastante. Alle direzioni competenti il dovere di fare chiarezza sulla intricata vicenda. Rimane comunque l’interrogativo circa le condizioni in cui da anni versa la stazione di una cittadina turistica come Scilla. Da risorsa quale poteva essere per il paese, l’area oggi altro non è se un non ricovero per diseredati e luogo in cui si è di recente sistemato l’ennesimo ripetitore di telefonia mobile. Il luogo in cui dovevano sbocciare iniziative di caratura culturale e sociale, rappresenta oggi un corpo estraneo sul quale pare che nessuna autorità abbia patrocinio. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, venerdì 11
Scilla Volley, il bilancio del 2007 di coach Franca Donato.
Un 2007 da incorniciare per la Scilla Volley. Dodici mesi vissuti ai massimi livelli per la compagine della cittadina della Costa Viola, guidata nella fenomenale cavalcata verso la serie D, e nella difficile missione salvezza di quest’anno, dall’esperta Franca Donato. <<Si può certamente parlare di un bilancio abbastanza positivo – commenta l’allenatrice>>. <<E’ stato un anno importante, ed il passaggio in serie D ci permette di confrontarci con ostacoli ancora più proibitivi>>. La striscia negativa di fine anno sarà dura da digerire, ma la Donato è convinta che i ko subiti, se ben assorbiti, potranno far reagire in positivo la squadra. <<Le ultime sconfitte potrebbero creare alle ragazze qualche disagio, ma io penso che potrebbero anche spronarle a fare meglio>>. La regular season volge alle battute finali, e per la Scilla Volley si prospetta il difficile impegno dei play out. <<Non sarà facile – afferma la Donato – ma lotteremo per rimanere in serie D>>. Il discorso scivola successivamente sulla mancanza di una struttura adeguata, per una realtà che invece si pone sempre più come isola felice dello sport a Scilla. <<Se restassimo in D, si ripresenterebbe la necessità di giocare in un campo regolamentare, e quello della palestra della scuola media non è a norma. E’ un handicap a nostro sfavore, anche se a Catona, dove veniamo ospitati per le gare casalinghe, sono tutti molto cordiali con noi. L’appello che faccio agli amministratori è quello di puntare sullo sviluppo delle attività sportive, perché lo sport, se praticato bene, eviterebbe a tanti giovani di stare in mezzo alla strada, ed offrirebbe alla comunità un contributo sociale non indifferente. Servono perciò strutture ed investimenti, non solo per la pallavolo ma anche per le altre discipline>>. Un augurio conclusivo Franca Donato lo rivolge alle sue atlete. <<Sono ragazze fantastiche e formidabili giocatrici. Auguro loro di ritrovare quella grinta e quella compattezza della stagione scorsa>>.Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, venerdì 11
Situazione di stasi per l’ecomostro Scoglio d’Ulisse.
<<Ecomostro a chi>>! Fu questa la reazione perentoria di molti cittadini scillesi alla notizia, ufficializzata un anno fa, circa l’abbattimento dello storico Scoglio d’Ulisse. La decisione assunta nei primi mesi del 2007 dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, non fu infatti accolta col sorriso dalla cittadina del basso Tirreno, che assistette con rassegnazione alla demolizione della struttura, e che oggi attende, tra mille perplessità, l’evolversi dei lavori di riqualificazione dell’area circostante, colpevolmente abbandonata a se stessa da circa sei mesi a questa parte. La politica del “lasciare le cose a metà” sembrerebbe dunque aver riservato un triste destino anche a questa piccola oasi scillese. Lo Scoglio d’Ulisse vanta un passato glorioso. La sua epoca d’oro risale al periodo compreso a cavalo tra gli anni Sessanta e Settanta, prima del tracollo accentuatosi negli ultimi trent’anni a causa dell’incuria e del disinteresse da parte delle istituzioni preposte a salvaguardarne la conservazione. A distanza di decenni, il futuro dell’intera zona continua così ad essere incerto. L’inserimento dello Scoglio d’Ulisse nella lista nera dei relitti architettonici della Calabria, non è stato affatto gradito in riva allo Stretto. Le prime fasi dei lavori, iniziate nel marzo 2007 e concernenti l’abbattimento del fabbricato e la ristrutturazione del costone lato mare all’ingresso del porto, non hanno peraltro pienamente convinto. La zona si è infatti trasformata in un’area adibita al parcheggio, con ruderi, spranghe di ferro e tubi elettrici lasciati scoperti, a fare da cornice allo spiazzale antistante il cadavere della costruzione. Il programma delle opere pubbliche per il triennio 2008/2010, varato dalla Giunta comunale di Scilla nel novembre scorso, prevede il completamento dei lavori di riqualificazione per la fine del 2008, grazie ad un finanziamento regionale di 600.000 euro. L’area è stata destinata ad utilità pubblica, e con ogni probabilità lo spodestato Scoglio d’Ulisse verrà sostituito da una piazzetta con un suggestivo affaccio sul mare. L’idea è quella di recuperare l’intera superficie, e rendere fruibile l’ineguagliabile veduta sullo Stretto, di cui solo da qui si può godere, alla popolazione ed ai turisti. La speranza è, allora, che i lavori vengano iniziati al più presto, in modo da rendere il giusto omaggio ad uno degli scorci più caratteristici della Costa Viola.Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, mercoledì 9
Il coordinamento comunale di Forza Italia di Scilla esprime una forte critica verso l’operato dell’amministrazione Ciccone nel 2007.
E’ privo di note positive il bilancio stilato dal coordinamento comunale di Forza Italia di Scilla rispetto all’operato dell’amministrazione Ciccone nell’anno 2007. Attraverso un comunicato stampa, gli azzurri della cittadina del basso Tirreno passano in rassegna le molteplici problematiche che attanagliano il paese, evidenziando a caratteri cubitali l’inefficienza dell’attuale squadra di governo nella gestione degli affari pubblici. <<Nel corso della riunione di fine anno – si legge dalla nota – il sindaco ha fatto il resoconto di quanto svolto dall’amministrazione, dipingendo il paese di Scilla come un cantiere aperto; noi ci domandiamo: ma dove vive? Non si accorge della sporcizia del paese, non vede la condizione della rete stradale, pessima persino in Piazza San Rocco dove vi sono diverse piastrelle lacerate? Non tiene conto dell’illuminazione cittadina, o del black out che ha colpito il paese durante la vigilia di capodanno per l’ennesimo sovraccarico di energia, e certamente non a causa delle luci natalizie, quest’anno veramente scarse? Nemmeno la tradizione dell’albero di Natale è stata rispettata>>. Il riferimento va in seguito all’assenza di grandi opere finalizzate allo sviluppo del territorio. <<Certamente di grosse opere non ve ne sono state e le pecche sono sotto gli occhi di tutti, come la carente fornitura dell’acqua potabile o l’assenza del metano. Scilla, pur essendo il paese in cui approda la condotta di fornitura del metano per tutta la nazione, è l’unico a non usufruire di questo servizio. Che ne pensano i cittadini del rione Favazzina, in blocco sostenitori di questa amministrazione, di ciò che è stato fatto in relazione al contratto con la Terna per la posa dei cavi di alta tensione sulla spiaggia? Come spenderà questa amministrazione la somma erogata dalla società a titolo di risarcimento per il danno ambientale? Che fine hanno fatto il Piano regolatore ed i parcheggi>>? La polemica accesa dai forzisti trascina tutto dietro di sé, come un vero e proprio fiume in piena. <<Cosa ne pensa il sindaco dello sport? Dove è andata a finire la gloriosa Scillese? Perché la squadra di pallavolo femminile è costretta a disputare le partite interne a Catona? Dov’è finita l’associazione turistica Pro Loco, il Consorzio Costa Viola o il Parco letterario Horcynusorca tanto decantato da questa amministrazione? Che fine hanno fatto il Carnevale scillese e l’assegnazione dei premi Scilla>>? Un’ultima frecciata è rivolta all’immobilismo delle istituzioni locali di fronte al radicale ridimensionamento dello Scillesi d’America. <<Dulcis in fundo, la giunta regionale di sinistra ha deciso di chiudere i battenti dell’ospedale Scillesi d’America. Quale iniziativa intende portare avanti questa amministrazione a difesa dei diritti degli scillesi e dei nostri emigranti, che tanto hanno dato per la nascita della struttura, offrendo recentemente un’ulteriore prova del loro impegno per il mantenimento del nosocomio>>? Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, Domenica 6
Approfondimento ospedale “Scillesi d’America”. Seconda puntata:
L’incomprensibilità del politichese. Il primo a suonare la carica è stato, a fine luglio 2007, il sindacalista Uil Nuccio Azzarà. Il suo monito è stato immediatamente accolto dal corpo medici e dal personale dello “Scillesi” e, successivamente, anche dai sindacati Cisl e Cgil. Al seguito, si sono aggregate anche le forze politiche locali di maggioranza ed opposizione. Il sindaco di Scilla, l’avvocato Gaetano Ciccone, ha indetto nel corso della passata estate una serie di riunioni cittadine. Politici di alta, media e piccola “taglia” non sono mancati. L’apice si è toccato il 24 settembre. A quell’assemblea cittadina parteciparono un po’ tutti: rappresentanze politiche locali, provinciali e regionali di ogni appartenenza politica, importanti figure professionali del settore, senza dimenticare l’ex assessore regionale al lavoro Nino De Gaetano, dimessosi dal proprio incarico alcuni mesi fa. Sparuta, invece, la rappresentanza dei sindaci del comprensorio. Il dispiegamento di forze, comunque, c’è stato. Proposte interessanti, un corposo dibattito, qualche incomprensione di troppo, ma tante, tante buone idee. Al termine di quell’incontro, si attendevano, come naturale conseguenza, le risposte concrete da parte del mondo politico. Peccato, però, che il camaleontico linguaggio del politichese, anche quella volta non abbia trovato traduzione nella realtà, preferendo all’azione il più comodo riecheggio dei salotti politici.
E’ lo spirito di coesione in nome dello “Scillesi d’America”? Insomma, a tre mesi di distanza, di questi proclami e, soprattutto, delle paventate “barricate” a difesa dello “Scillesi” neanche l’ombra. Lo spirito di coesione, che avrebbe dovuto animare il comitato pro-ospedale, in realtà si è risolto in un emblematico nulla di fatto. Le popolazioni del comprensorio e gli impiegati del presidio ospedaliero si sono visti abbandonati da quelle stesse istituzioni che in precedenza avevano fatto la voce grossa al cospetto del Piano Lo Moro. La comunità scillese, dal canto proprio, non è riuscita ad intraprendere un percorso di protesta autonomo, ed oggi attende con rassegnazione il triste epilogo di questa partita. C’è da dire che lo “Scillesi d’America” paga, oltre al disinteresse della politica, uno stato di decadenza, a livello strutturale e di mezzi, che lo ha facilmente posto in cima alla lista degli “sfrattati” dalla nuova politica sanitaria calabrese. Pur non funzionando come dovrebbe, è innegabile che esso rappresenti, comunque, un centro di rilevanza nevralgica per l’estesissimo territorio circostante.
L’appello degli emigrati italo-canadesi. La prospettiva del nuovo Centro di ricerca sulle cellule staminali non convince appieno. C’è il timore diffuso che esso si possa tramutare, in perfetto stile nostrano, in una fatiscente cattedrale nel deserto. Paura fondata, o endogeno pessimismo calabrese? Un segnale positivo è arrivato, tra i bagordi delle festività natalizie, dal lontano Canada. A lanciare un forte messaggio di interessamento è stato lo “Scilla Club” d’oltreoceano, il cui presidente è Giorgio Briganti. Gli emigrati scillesi in Canada tengono molto alle sorti del presidio ospedaliero, sorto oltre cinquant’anni fa anche per merito dei loro sacrifici. Proprio per questo si sono prontamente attivati con una raccolta firme per la salvaguardia dello “Scillesi”, offrendo collaborazione e sostegno in nome di questa causa. Servirà a scuotere la situazione di immobilismo generale? Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, venerdì 4
La Banda Città di Scilla compie venticinque anni di attività.
Quest’anno, la consueta esibizione natalizia della banda musicale “Città di Scilla” è coincisa con i festeggiamenti per i venticinque anni di attività. Le “nozze d’argento musicali”, sono state occasione di un excursus che non poteva non esaltare l’impegno profuso negli anni nel campo della formazione musicale e le tante soddisfazioni per avere sfornato numerosi talenti “made in Scilla”. Oramai tanti anni addietro, un gruppo di appassionati, decise di rinverdire l’antica tradizione musicale scillese rifondando la Banda. Oggi, il presidente Clemente Scarano, il segretario Giuseppe Pizzarello, il capo banda Rocco De Lorenzo, Antonello Munafò, Domenico Pirrotta e tutti i componenti operano in simbiosi per migliorare l’attività musicale. Punto di riferimento essenziale è il maestro Domenico Tedesco, musicista eccellente ed insegnate capace. I risultati ottenuti dal complesso bandistico sono eloquenti. La Banda ha raggiunto traguardi considerevoli affermandosi in varie competizioni regionali e nazionali. Nel corso della manifestazione, il sindaco Gaetano Ciccone ha consegnato una targa al maestro Tedesco per l’impegno profuso nei venticinque anni di attività nel campo musicale. Il primo cittadino, inoltre, si è impegnato ad ampliare la sala della Scuola media “Giovanni Minasi”. Un intervento essenziale per il futuro della Banda che nel corso degli anni a causa di questo handicap è stata costretta ad “elemosinare” spazi in cui esibirsi. "Mi rivolgo alle istituzioni –ha detto il presidente Clemente Scarano – affinché diano più spazio a quelle attività culturali capaci di impegnare i giovani, facendoli crescere in modo sano e attivo". Il tradizionale concerto di Natale, giunto alla X edizione, ha dato l’opportunità al sindaco, all’assessore Domenico Mollica e al numerosissimo pubblico presente di constatare il livello raggiunto dai giovani strumentisti scillesi. Il Concerto, nel corso del quale sono stati eseguiti brani di Verdi, Beethoven, Provesi, Mascagni, Strauss, Bar, Weiss, Dvorak, Gounod, Lennon, Porfidi, è stato arricchito dall’esibizione del cantante Salvatore Briganti, il quale ha interpretato con padronanza “Con te partirò” di Andrea Bocelli. Pino d'Amico - torna susu
Scilla, giovedì 3
Approfondimento ospedale “Scillesi d’America”.
Quelli appena trascorsi sono stati dodici mesi vissuti in apnea per l’ospedale “Scillesi d’America”. Il nosocomio della Costa Viola saluta con un sospiro di sollievo uno degli anni più tribolati della sua cinquantenaria storia, tra i dubbi e le incertezze che gravitano sulla sanità calabrese. Il 2008 parte dai nodi da sciogliere lasciati in sospeso sul finire dell’anno passato. Bolle tanta roba nel calderone, a cominciare dalla nomina dei direttori generali dei dipartimenti e dalla scelta dei manager che guideranno le Aziende sanitarie provinciali della Calabria. In mezzo a tutto ciò, quasi schiacciato da un destino inevitabile, lo “Scillesi d’America” vive questi mesi difficili con lo stato d’animo di un malato in lista di attesa, speranzoso nella cura giusta che possa alleviarne i lancinanti dolori causati da una tremenda malattia. In attesa di conoscere l’esito delle scelte che cambieranno il volto della sanità calabrese, Calabria Ora ripercorrere, in due puntate, il difficile cammino dello “Scillesi d’America” dal luglio 2007 ad oggi.
Nove novembre 2007. “Svendesi ospedale Scillesi d’America”! E’ quanto avranno pensato i circa 65.000 utenti del presidio sanitario della Costa Viola, al termine della riunione di Giunta regionale del 9 novembre 2007. Quel giorno la proposta di Piano Sanitario Regionale 2007-2009 ottenne, senza eccessivi patemi, l’approvazione della squadra di governo del presidente Agazio Loiero. “E’ alla fine la Lo Moro c’è l’ha fatta”, titolarono la mattina seguente le testate giornalistiche calabresi. Alla faccia di chi gufava per la debacle del programma di riforme dell’ex assessore alla sanità (sostituita nel suo incarico, a seguito del recente rimpasto di Giunta, da Vincenzo Spaziante). E invece no, perché il piano sanitario è passato, eccome, e adesso si appresta ad affrontare il giudizio della Commissione e del Consiglio Regionale. Se avrà lo stesso appoggio che Loiero e “compagni” gli hanno garantito il 9 novembre, il disegno Lo Moro supererà, con ogni certezza, anche gli ultimi ostacoli.
Il nuovo scenario sanitario del basso reggino. Sin qui strategie e decisioni del Palazzo. Ma quali sono le ripercussioni di questo piano di riforme sulle strutture sanitarie presenti sul territorio del basso reggino? La novità rilevante concerne il ridimensionamento, tra gli altri presidi, dello “Scillesi d’America”, che passa all’Azienda sanitaria reggina “Bianchi-Melacrino-Morelli”, con la nuova destinazione di “Istituto sperimentale di medicina clinica avanzata con cell factory per la produzione e applicazione delle cellule staminali”. Mica male, esclamerà qualcuno. Ed in effetti, la prospettiva di vedere sorgere a Scilla un centro di ricerca innovativo, che intende porsi come punto di riferimento per l’intera area del Mediterraneo, rappresenta una importante possibilità sulla quale è bene puntare con decisione. In più, il mantenimento delle funzioni diagnostiche di base dovrebbe garantire il giusto coefficiente di sanità quotidiana. Il futuro della piccola cittadina del basso Tirreno si tinge, così, dei colori del progresso e dell’innovazione. L’altra faccia della medaglia racconta, invece, di tanta gente che, al cospetto di tali cambiamenti, anziché sorridere ha storto il naso. A dirla tutta, in riva allo Stretto questo piano sanitario lo hanno digerito davvero in pochi, e per diversi motivi. Perché, si chiedono in tanti, ridimensionare un ospedale sul quale si riversa un bacino di utenza di 65.000 unità? Perché guardare così lontano, con la ricerca d’avanguardia sulle cellule staminali, e non preoccuparsi di migliorare, prima di tutto, le strutture ed i mezzi a disposizione di medici ed infermieri che operano, spesso, in condizioni di difficoltà estrema? Perché cedere al privato quello che dovrebbe essere, invece, un servizio pubblico, peraltro derivato direttamente dagli sforzi economici che negli anni 50’ hanno compiuto gli scillesi emigrati in America? Gli interrogativi non mancano. Il Palazzo, o non ascolta, o risponde a singhiozzo, e la protesta comincia a farsi sentire.
Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, mmercoledi 2
Gli alunni dei plessi G.Minasi e R.Piria hanno realizzato due presepi artigianali per le festività natalizie.
Le scuole di Scilla si dilettano nell’arte del presepe. Gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Scilla Capoluogo, diretto dal prof. Demetrio Romeo, hanno realizzato presso i plessi G.Minasi e R.Piria due presepi artistici costruiti artigianalmente. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività relative al laboratorio Arte ed Immagine. La docente Giuseppa Marino, coordinatrice di tali attività presso la scuola media G.Minasi, si è avvalsa della collaborazione volontaria di Franco e Luisella Vita, per la costruzione di un suggestivo presepe in gesso. Il presepe sito presso la scuola primaria R.Piria, la cui realizzazione è stata diretta dalla docente Giuseppa Gimondo, collaboratrice del plesso, è frutto invece dell’opera del maestro Giuseppe Labozzetta, che ha ideato un presepe all’interno del luntri, la tradizionale imbarcazione utilizzata un tempo per la pesca del pescespada. I presepi rimarranno esposti presso all’interno delle due scuole per tutto il mese di gennaio. Rocco Bellantone - torna susu