RASSEGNA STAMPA - Luglio 2007
In questa pagina verranno riproposti gli articoli, pubblicati dai quotidiani locali,
che ci perverranno, riguardanti Scilla.
Si accettano suggerimenti da parte dei Gent.mi lettori
a cura di arbitrio editori:
arbitrioeditori@arbitrio.it
pinodamico@arbitrio.it
Rocco Bellantone
Torna in scena la Filodrammatica Scillese "Lorenzo Pontillo".
Il dott. Rocco Alberto Gioffrè interviene sulla questione dell'ospedale
No alla chiusura dell’ospedale Scillesi d’America.
Una nuova riunione contro la paventata chiusura del presidio ospedaliero
Comunicazioni del sindaco di Scilla Gaetano Ciccone.
Rocco Alberto Gioffrè, interviene con una lettera aperta indirizzata alla Lo Moro
Ospedale "Scillesi d'America". Ma di cosa si tratta esattamente?
Due importanti opere per la cittadina della Costa Viola
Oggi al Castello di Scilla si terrà l'assemblea popolare sulle sorti dell'ospedale.
Sagra del pescespada di Scilla in programma dal 10 al 12 agosto.
Un torneo di calcio a 5 in memoria di Giacomo Donato
Illecita coltivazione di canapa indiana.
La spiaggia in zona Oliveto nel comune di Scilla langue nel degrado totale.
Si è svolta nella mattina di oggi l'assemblea generale dei dipendenti dell'ospedale
Un tavolo di concertazione per la tutela del nosocomio scillese e i
Scendono in campo anche gli utenti dell’ospedale Scillesi d’America
Assemblea di tutti i dipendenti del Presidio ospedaliero scillese
Prolungata sino alla fine del mese di luglio la mostra fotografica di Pasquale Arbitrio.
“Il Castello di Scilla, mille albe e una notte” proroga fino a tutto luglio
“Il Castello di Scilla, mille albe e una notte”
Cristian Tafuro, funambolica punta della Polisportiva Scillese
Successo per il vino autoctono scillese "Quarto di luna".
Il futuro dell’ospedale disegnato dall’assessore Doris Lo Moro non convince gli scillesi.
Attivati a Scilla i servizi bus-navetta ed i parcheggi a pagamento sul lungomare.
Biologia e impiego dei progenitori endoteliali nell'arteriopatia obliterante periferica
“Segnalazioni del cittadino”
"Alba del Centenario"
Statale 18: L’Anas riapre il tratto Bagnara -Favazzina
Raduno scout a Gambarie riservato a tutti gli esploratori in attività e non.
Ospedale "Scillesi d'America" e la situazione finanziaria del comune di Scilla.
Giuseppe Pontillo indirizza una lettera di protesta al Ministero della Salute.
Chiusura del Festival dei Borghi più Belli d'Italia.
Ha riscontrato pareri positivi l'assemblea pubblica
II Festival dei Borghi più Belli d'Italia sbarca a Scilla.
II Festival dei borghi più belli d'Italia
“Non mancare, Scilla è di tutti noi”
Uniti per rinnovare" invita la popolazione a partecipare ad un'assemblea pubblica
II edizione del Festival Nazionale dei Borghi più belli d'Italia.
Viabilità A3. Il prefetto De Sena: “4 anni di emergenza”

Lui originario di Scilla, lei straniera, ...
L’onorevole Marco Lion (Verdi): "Revoca licenza a chi usa reti spadare"
Autoarticolato in fiamme sulla A3
“Scillesi d’America”. Pronto emendamento dell’assessore regionale De Gaetano
Pesce azzurro l’allarme dell’Istituto per l’ambiente marino costiero
Bonifiche aree demaniali. Il territorio di Scilla nel progetto regionale “Puliamo la Calabria”
Scilla, martedì 31
Torna in scena la Filodrammatica Scillese "Lorenzo Pontillo". In programma due rappresentazioni il 10 ed il 17 agosto.
A poco più di sette mesi dall'appluadito ritorno in scena, la Filodrammatica Scillese "Lorenzo Pontillo" può considerarsi, senza ombra di dubbio, uno dei principali punti di riferimento culturali della cittadina della Costa Viola. L'associazione parrocchiale-culturale, intitolata al compianto maestro Lorenzo Pontillo, si gode i meritati frutti di un non facile ritorno in auge a distanza di dodici anni dalle ultime performance, e si offre al pubblico scillese con due date estive nel mese di agosto. Sono in programma per il 10 ed il 17 agosto i remake di due fortunate rappresentazioni, inscenate nelle tourné natalizia e primaverile. Si tratta delle commedie brillanti "A fortuna va' e veni" di Ruggero Ciancio e Massimo Bruno, prevista per venerdì 10 agosto in occasione dell'inaugurazione della XXIV edizione della Sagra del Pescespada, e "U Malu Spiritu", di cui è autore Placido Cardonak, e che verrà presentata al pubblico il 17 agosto nella settimana di festeggiamenti in onore di San Rocco. Come ai vecchi tempi, la compagnia di teatranti scillesi torna ad esibirsi nelle serate importanti della stagione estiva, a testimonianza di un progetto artistico e culturale che continua a crescere sensibilmente. La "Lorenzo Pontillo" getta al contempo le basi per il futuro, lavorando per l'impostazione di due nuovi lavori che verranno presentati nel dicembre prossimo. "L'obiettivo - afferma il vice presidente dell'associazione Filippo Teramo - è quello di far tornare a recitare alcune delle vecchie glorie della Filodrammatica, come è già accaduto con Santo Perina e Carolina Cardona". Ma non solo. "Puntiamo ad instaurare delle positive collaborazioni con le scuole di questo territorio - prosegue Teramo - in modo da avvicinare i più giovani a questa arte, attraverso l'istituzione di corsi di teatro e di recitazione. In ottica prettamente scillese, il nostro vuole essere un tentativo di far riappropriare questa cittadina dell'amore per le proprie radici, per il proprio dialetto e, dunque, per la propria identità". Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, martedì 31
Il dott. Rocco Alberto Gioffrè interviene sulla questione dell'ospedale "Scillesi d'America" con n lettera aperta indirizzata all'assessore regionale Lo Moro ed al sindaco di Scilla.
Il dibattito innescatosi recentemente riguardo il destino cui andrà incontro lo Scillesi d'America, per effetto della proposta di piano sanitario regionale 2007-2009, apre agli interventi di professionisti ed esperti del settore della sanità. Tra questi, da menzionare è il pensiero del dott. Rocco Alberto Gioffrè, consigliere del presidio ospedaliero della Costa Viola dal 1978 al 1980, il quale, attraverso una lettera aperta indirizzata all'assessore regionale alla sanità Doris Lo Moro ed al sindaco di Scilla Gaetano Ciccone, chiede delucidazioni in merito alle funzioni di servizio che verranno mantenute con l'approvazione del nuovo piano sanitario, e si interroga sul ruolo decisionale che la Regione riveste rispetto al futuro dell'ospedale di Scilla. "Già Ospedale di zona ed Ente ospedaliero - come si legge dalla nota firmata dal dott. Gioffrè - lo Scillesi d'America deve il suo nome all'intervento di un nutrito gruppo di emigrati scillesi in USA, i quali nel 1946 ipotizzarono la realizzazione, a Scilla, di una struttura organizzata per il pronto soccorso: un ospedale. Nel 1948 un evento luttuoso (il sindaco di Scilla De Marco era deceduto per mancanza di mezzi di trasporto tra Scilla e l'Ospedale di Reggio) contribuì a trasformare l'idea in impegno preciso. Venne così creato nel 1949 lo Scilla Community Hospital Found, presieduto dal senatore di New York, On.le Avv. Anthony B. Gioffrè. Tale Comitato, per mezzo di semplici conviviali con lotterie abbinate, raccolse tra i calabresi e gli scillesi americani oltre 33 mila dollari nei primi due anni, tanto che nel 1952 venne consegnata a Scilla una somma sufficiente per la costruzione dell'Ospedale, il cui futuro Direttore Sanitario sarebbe stato il prof. Pietro Panuccio. "Per tre anni - prosegue Gioffrè nel suo excursus sulla storia dell'ospedale - l'edificio rimase abbandonato, finché nel 1959 venne nominato Presidente del Comitato Amministrativo il rag. Giuseppe Gioffrè, rappresentante diretto permanente del Community, che si attivò per individuare collaboratori e staff medico, e per dotare la struttura di tutte le apparecchiature necessarie… il 5 aprile 1961 l'Ospedale iniziò a funzionare: gli "Originari interessi dell'Ente", attraverso il Presidente Gioffrè, garantirono per 20 anni alla collettività una gestione corretta e dinamica, che consentì allo Scillesi d'America, tra i pochi ospedali italiani, a chiudere annualmente in attivo il bilancio". "Quale ultimo esponente di tali Originari Interessi - conclude Gioffrè - pur dimostrando enorme interesse ed apprezzamento verso il futuro centro per lo studio sulle cellule staminali…chiedo se tale funzione di servizio alla comunità venga ancora garantita così come voluto dai fondatori, e quale sia oggi il ruolo decisionale o di controllo degli Originari Interessi sulle scelte che si vorrebbero adottare". Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, lunedì 30
No alla chiusura dell’ospedale Scillesi d’America.
È questa la concorde conclusione dell’assemblea popolare svoltasi su iniziativa della Uil-Fpl e che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico composto da amministratori locali, medici, personale sanitario e cittadini giunti anche dai paesi limitrofi. Tuttavia, se alla fine tutti sono stati d’accordo nell’opporsi alla probabile morte del presidio, i vari interventi si sono differenziati dal chi sostiene a spada tratta la tutela del nosocomio e da chi, invece, prende in seria considerazione la parziale conversione in centro di ricerca clinica avanzata. La posizione del sindaco Gaetano Ciccone è di vigile attesa, poiché al momento non si è ancora riuscito a capire cosa voglia intendere il nuovo Piano Sanitario regionale nel passaggio in cui prevede per il P.O. la conferma dei servizi diagnostici di base. Il primo cittadino, parlando anche a nome degli altri sindaci dell’hinterland, non nasconde che il previsto passaggio del nosocomio dall’attuale giurisdizione dell’Asp 5 all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria è un punto fondamentale se effettivamente si vuole che Scilla continui ad essere dotata di una struttura sanitaria. Prevedere un futuro rimanendo in un’azienda oramai a carattere provinciale è un’utopia. Il segretario provinciale della Uil-Fpl Nuccio Azzarà, ha evidenziato che il sindacato continuerà nella lotta per la tutela del nosocomio, sorveglierà che non vi siano colpi di mano, ma con altrettanta chiarezza, la sollecitato tutti gli amministratori dei comuni appartenenti al bacino d’utenza a spingere politicamente affinché alcune scelte penalizzanti siano bloccate sul nascere. Quindi, la via degli emendamenti a favore dello Scillesi è quella da percorrere. Dallo stesso Azzarà è giunta una notizia poco rassicurante riguardo la prossima riunione che i sindacati avranno con il manager dell’Asp 5 Caruso. In quella occasione dovranno essere sottoscritti sia il piano delle assunzioni, sia quello della programmazione. In entrambi i casi pare che l’ospedale di Scilla sia stato escluso. A questa notizia il sindaco Ciccone si è opposto con vigore: “se questo dovrebbe essere vero e se il manager non inserirà il nostro ospedale siamo pronti a sostenere azioni democratiche di lotta molto dure”. E si perché, stranamente, con un Psr ancora in itinere, per lo Scillesi è iniziato un vero e proprio stato di abbandono, fatto di chiusa del reparto di Chirurgia per lavori di ristrutturazione mai iniziati, di interventi di ripristino di condizionatori promessi vanamente. A questo stato di cose bisogna porre rimedio e rispettare gli impegni assunti in precedenza. “Le risorse previste dall’Asp devono essere immediatamente utilizzate. – ha detto il sindaco Ciccone – Il manager avvii subito le procedure per la nomina del nuovo primario chirurgo”. Scilla e tutto il suo hinterland non chiudono le porte all’istituzione dell’Istituto sperimentale di ricerca clinica avanzata, ma voglio ampie garanzie che l’ospedale continui a vivere e venga potenziato adeguatamente di strumentazioni e professionalità. I dati statistici sino a tutto il 2006 sono il tesoro da poter mettere sulla bilancia della contrattazione politica. Lo Scillesi d’America non ha prodotto deficit, tutt’altro. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, lunedì 30
Una nuova riunione contro la paventata chiusura del presidio ospedaliero si terrà oggi pomeriggio presso la sala conferenze di castello Ruffo. Si tratta di un’assemblea popolare programmata dalle segreterie aziendali e provinciali della Uil-Fpl dello Scillesi d’America. All’importante incontro, che fa seguito all’assemblea dei dipendenti del nosocomio scillese, tenutasi venerdì scorso, sono stati invitati tutti i sindaci dei Comuni compresi nell’area di influenza sanitaria dell’ospedale e il commissario straordinario dell’Asp 5 di Reggio Calabria, Renato Caruso. "Il motivo che ha indotto l’Uil ad organizzare tale incontro scaturisce dalla decisione assunta dalla giunta regionale attraverso la proposta di piano sanitario regionale che prevede la chiusura dalle funzioni di presidio ospedaliero dello “Scillesi d’America”. – ha spiegato il segretario provinciale Uil-Fpl, Nuccio Azzarà - Tale eventualità viene con determinazione avversata dal nostro sindacato, da tutti i dipendenti dell’ospedale e cosa molto importante da tutti i cittadini ricadenti nell’ambito sanitario del suddetto ospedale. La posizione della Uil-Fpl, rimane quella che le strutture sanitarie vitali, funzionanti, che danno risposte ottime ai cittadini, non vengano assolutamente chiuse, ma decisamente potenziate. L’iniziativa assembleare ha lo scopo di creare le giuste sinergie tra sindacato, buona politica, operatori sanitari e cittadino, al fine di evitare un marchiano errore nella gestione della sanità, che non può assolutamente procedere nella più completa confusione". Il presidio ospedaliero scillese opera con quattro Unità operative: Chirurgia, Medicina, Riabilitazione cardio-respiratoria, Dialisi; sette servizi: Ginecologia, Endocrinologia, Ortopedia, Gastroenterologia, Cardiologia, Anestesia, Radiologia, Laboratorio di analisi. Inoltre, il nosocomio è dotato di Pronto soccorso ed è sede di Postazione emergenza territoriale del Suem 118. Che lo Scillesi d’America non sia da considerarsi un ramo secco lo rivelano i dati statistici annuali. Nel nosocomio sono presenti eccellenti professionalità cui l’utente si affida con sicurezza e fiducia. Tanto per fare qualche esempio, il servizio di Endocrinologia diretto da Ernesto Giordano nel 2006 ha effettuato 5.600 visite di pazienti giunti anche dalle Asl di Vibo Valenzia, Locri, Palmi e, soprattutto, da Reggio Calabria. Dal capoluogo infatti sono stati 1.640 i reggini abitanti esclusivamente nel centro città a rivolgersi alla struttura scillese. Dati che rivelano un incremento per il 2007 in considerazione che al 30 giugno le prestazioni hanno raggiunto quota 3.110. Analogo discorso per il servizio di Gastroenterologia del primario Giuseppe Naim, con 5.600 prestazioni nel 2006. Naim, inoltre, è una figura molto nota a livello nazionale e che ricopre il prestigioso incarico di vice presidente del consiglio nazionale della società italiana di endoscopia digestiva. Presso il servizio di Ortopedia sono state effettuate dal responsabile Carmelo Covani circa 4.000 prestazioni, mentre in Cardiologia, diretta da Michele Musolino si è giunti a quota 6.000. Per quanto riguarda, infine, l’unità operativa di Riabilitazione cardio-respiratoria, che è uno dei pochissimi centri presenti sul territorio calabrese insieme a quelli di Catanzaro, Siderno, Soriano, Reggio Calabria, i ricoveri sono stati 461. Tuttavia, come afferma il primario Ermete Tripodi, il trend è in evidente crescita anche per l’anno in corso. Davanti a questi dati eloquenti è necessario ricercare una soluzione che tenga principalmente conto delle richieste precise che giungano dal territorio. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, lunedì 30
Comunicazioni del sindaco di Scilla Gaetano Ciccone.
Scilla - Nei giorni scorsi il sindaco di Scilla Gaetano Ciccone ha dato comunicazione di alcuni interventi operati recentemente dall'amministrazione comunale. Lo scorso 26 luglio il primo cittadino scillese si è recato a Lamezia Terme per firmare una convenzione per l'operatività del progetto di realizzazione di un ascensore panoramico. Un'opera costituita da due vani, dalla capienza di 13 persone ciascuno, che collegherà la piazza San Rocco alla Marina Grande, con una stazione intermedia prevista in uno spiazzale lungo la provinciale Scilla-Melia, in prossimità della Chiesa Matrice. L'intervento è reso possibile da un finanziamento dell'Unione Europea di 2.400.000 euro, ed il comune di Scilla dovrà produrre l'appalto entro il 31 dicembre 2007. Ciccone ha inoltre informato sui passi avanti compiuti per la realizzazione di una barriera soffulta parallela alla costa della frazione di Favazzina. E' stata predisposta una convenzione con la Terna e l'Arpacal, alla presenza dell'assessore Neri e del Genio Civile Opere Marittime di Reggio Calabria, in base alla quale si è stabilito che il materiale di risulta che deriverà dalla costruzione della galleria Favazzina-Melia, nell'ambito dei lavori per l'elettrodotto "Sorgente-Rizziconi", verrà destinato al ripascimento delle coste. Poiché si è preventivata la possibilità che dall'operazione possa derivare lo spargimento di scorie naturali, il comune, d'accordo con gli enti suddetti, ha individuato un sito di ripulitura nei pressi del torrente Favazzina. Il progetto esecutivo verrà appaltato entro la fine di quest anno. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, lunedì 30
Rocco Alberto Gioffrè, interviene con una lettera aperta indirizzata alla Lo Moro
Sulla questione della possibile dismissione dello Scillesi d’America dalle funzioni di presidio ospedaliero, l’architetto Rocco Alberto Gioffrè, interviene con una lettera aperta indirizzata all’assessore regionale alla Sanità Doris Lo Moro e al primo cittadino di Scilla Gaetano Ciccone. Il professionista reggino, consigliere dell’ospedale dal ’78 all’80, intende conoscere se le funzioni di ospedale, quindi di servizio alla comunità sarà ancora garantito così come voluto dai fondatori. Inoltre l’architetto chiede di sapere quale sia oggi il ruolo decisionale o di controllo degli organi istituzionali sulle scelte che si vorrebbero adottare. “Già ospedale di zona ed ente ospedaliero, - scrive il professionista – lo Scillesi deve il suo nome all’intervento di un nutrito gruppo di emigrati scillesi negli Usa, i quali nel 1946 ipotizzarono la realizzazione a Scilla, di una struttura organizzata per il pronto soccorso: un ospedale. Nel ’48 un evento luttuoso (il sindaco Rocco De Marco era deceduto per mancanza di mezzi di trasporto tra Scilla e l’ospedale di Reggio) contribuì a trasformare l’idea in impegno preciso. Venne così creato nel 1949 lo “Scilla comunity hospital fund”, presieduto dal senatore di New York Anthony Gioffrè. Tale comitato, per mezzo di semplici conviviali con lotterie abbinate, raccolse tra i calabresi e gli scillesi americani oltre 33 mila dollari nei primi due anni, tanto che nel ’52 venne consegnata a Scilla una somma sufficiente per la costruzione dell’ospedale, il cui futuro direttore sanitario sarebbe stato il professore Pietro Panuccio”. Quella dello Scillesi, è una esaltante pagina di storia che esalta l’impegno sociale di emigrati che non dimenticano le proprie origini e gli impellenti fabbisogni e propri concittadini. Una storia narrata dall’architetto Gioffrè che così continua. “Il Comunity dovette raccogliere altri fondi per sopperire alle maggiori spese delle imprese edilizie, ma le ’56, con il coordinamento del Comitato italiano presieduto dal notaio Giuseppe Gioffrè, la costruzione venne ultimata. Per tre anni l’edificio rimase abbandonato, finchè nel ’59 venne nominato presidente del Comintato amministrativo, il ragionier Giuseppe Gioffrè, rappresentante diretto permanente del Comunity, che si attivò per individuare collaboratori e staff medico, e per dotare la struttura di tutte le apparecchiature necessarie. Ottenute le autorizzazioni occorrenti, il 5 aprile 1961 l’ospedale iniziò a funzionare: gli originari interessi dell’Ente, attraverso il presidente Gioffrè, garantirono per 20 anni alla collettività una gestione corretta e dinamica, che consentì allo Scillesi, tra i pochi ospedali italiani, a chiudere annualmente in attivo il bilancio. Quest’opera era stata realizzata e donata alla collettività scillese con l’unico e fondamentale scopo di attuare un servizio sanitario continuo ed efficiente. Pur dimostrando enorme interesse ed apprezzamento verso il futuro centro per lo studio delle cellule staminali, centro che, se realizzato così come era possibile ma non voluto, già negli anni ’60, avrebbe certamente risolto moltissimi dei problemi medici in cui ancora oggi ci dibattiamo”. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, lunedì 30
Ospedale "Scillesi d'America". Ma di cosa si tratta esattamente?
Mentre da una parte infuriano le polemiche sulla futura destinazione dell’ospedale “Scillesi D’America” che, per come previsto dal piano sanitario regionale, mantiene in ogni caso i servizi di diagnosi di base, dall’altra la grande novità, cioè l’intenzione da parte della Regione di realizzare un istituto di Ricerca avanzata. Ma di cosa si tratta esattamente? Il Piano, sanitario regionale parla di “Istituto di ricerca clinica e terapie cellulari”, quindi una struttura principalmente dedicata, così come è scritto nel piano “alla produzione, impiego e ricerca di terapie avanzate, con la realizzazione di una ‘cell factory’ per le cellule staminali e di laboratori avanzati per la ricerca in ambito cardiovascolare, neurologico, emato-oncologico e della patologia cronica”. Attenzione però a non confonderla con la sola ‘cell factory’ già presente all’interno dei “Riuniti”. L’istituto di ricerca avanzata previsto nell’ospedale di Scilla è altra cosa, e comprende, oltre alla cell factory reggina, attività pluridisciplinari di ricerca attualmente presenti all’interno dell’azienda ospedaliera “Bianchi – Melacrino – Morelli”. Quindi, una sorta di ‘piattaforma avanzata’ della ricerca che sinergicamente esprimerebbe un potenziale ragguardevole nel campo della scienza e sulle possibili applicazioni cliniche. Lo stesso istituto “promuoverà inoltre studi prospettici epidemiologici di popolazione nei settori indicati”, e la sperimentazione gestionale sarà aperta alla partecipazione di strutture pubbliche di particolare qualificazione quali le Università e istituti di ricerca, ma anche dei privati che possano apportare know-how soprattutto nel versante della produzione di farmaci e presidi innovativi”. Senza entrare nel merito delle attuali polemiche, di sicuro si tratta di un istituto che se realizzato rappresenterebbe il ‘fiore all’occhiello’ per quanto riguarda la ricerca non solo per il territorio di Scilla, ma per l’intera Regione. Di tutto questo ne avevamo parlato nei giorni scorsi con il professore Pasquale Iacopino, direttore del Centro unico regionale dei trapianti, cellule staminali e terapie cellulari “Alberto Neri” dell’azienda ospedaliera reggina, durante la presentazione proprio al castello Ruffo di Scilla del progetto di ricerca riguardo l’applicazione delle cellule staminali nelle complicanze del diabete, per il quale lo stesso Iacopino è il responsabile scientifico."Stiamo lavorando molto a questo tipo di ricerca – esordisce il professore - dall'applicazione delle cellule staminali nelle complicanze del diabete a quella nel tessuto cardiaco. Proprio su quest'ultimo punto il gruppo reggino ha portato avanti uno studio che in questo momento è in fase di valutazione Altri ancora ne sono stati programmati per una ricerca che ha bisogno di spazi adeguati, tecnologie sofisticate ma soprattutto deve sottostare a tutta una serie di norme che impongono livelli di qualità sempre crescenti". Nello spiegare cosa ci riserva il futuro nei prossimi decenni a livello di ricerca e sulle possibili applicazioni cliniche, il direttore del centro non ha dubbi. "Non solo creare spazi e laboratori, ma soprattutto reclutare 'cervelli'. Perchè tutte queste cose richiedono personale che si dedica costantemente e con entusiasmo alla ricerca. Noi facciamo parte di un network, Prometeo, formato da tanti giovani ricercatori di tutto il mondo. Se vogliamo andare avanti su questa strada dovremmo puntare a creare un gruppo molto forte, collegato con le varie università calabresi, per creare un humus di rapporti interpersonali per la realizzazione di determinati progetti scientifici che, tra l'altro, potranno avere importanti ricadute occupazionali". Sulla possibile realizzazione dell’Istituto avanzato di ricerca, la sua idea è abbastanza chiara. "Si tratta di una scelta intelligente. Secondo me lo stesso territorio deve avere l'idea che si tratta di un’occasione di sviluppo sia per Scilla, sia per la stessa Azienda ospedaliera reggina”. L’istituto verrebbe finanziato con risorse comunitarie ed in ogni caso non quelle destinate alla normale amministrazione sanitaria. "Tra l'altro – dice ancora Iacopino - lavorare nei settori avanzati di ricerca significa entrare in un mondo di finanziamenti e risorse a cui la Calabria accede con difficoltà e sono quelli su cui di più sta puntando l'Europa. Ci sono settori e industrie biotecnologiche che sono fortemente interessate a creare alleanze con chi si occupa di questa cose. D’altronde l'obiettivo del piano sanitario regionale è quello di creare un 'Cell factory' che sia fortemente integrata con l'ospedale di Scilla". Se a tutto questo si aggiunge che rispetto alla diagnostica avanzata, l’istituto di ricerca avanzata di Scilla sarà la struttura meglio dotata in tutta la regione, cioè a dire tac ultrasofisticata e risonanza di ultima generazione, può far capire invece il grande privilegio, tra l’altro, che gli scillesi si ritroverebbero proprio sotto casa. Domenico Grillone - torna susu
Scilla, lunedì 30
Due importanti opere per la cittadina della Costa Viola
L’iter burocratico per la realizzazione di due importanti opere per la cittadina della Costa Viola procede speditamente: a breve il progetto per l’ascensore e quello per il rinascimento delle coste della frazione Favazzina andranno in appalto. A darne l’annunzio è il sindaco Gaetano Ciccone, il quale ha rivelato che nei giorni scorsi, a Lamezia Terme, è stata firmata la convenzione operativa tra la Regione Calabria e il Comune di Scilla per il progetto dell’ascensore panoramico che collegherà piazza San Rocco alla spiaggia di Marina Grande con fermata intermedia al servizio di Castello Ruffo e Chianalea. Nel documento si stabilisce che l’amministrazione comunale dovrà produrre l’appalto entro il prossimo 31 dicembre. Per quanto riguarda il rinascimento delle coste di Favazzina, il primo cittadino ha riferito di avere sottoscritto una convenzione insieme ai rappresentati della società Terna, impegnata nella realizzazione dell’elettrodotto da 380 Kv, l’Ente Provincia, l’Arpacal. Nell’accordo, firmato alla presenza dei tecnici del Genio civile opere marittime e dell’assessore provinciale all’Ambiente, Giuseppe Neri, si stabilisce che tutto il materiale di risulta proveniente dal traforo della costruenda galleria del nuovo elettrodotto venga utilizzato per il ripascimento delle coste della frazione Favazzina. A tal proposito si è convenuto che gli inerti prima di essere collocati in mare siano sottoposti a lavaggio. Tali operazioni saranno compiute nella parte terminale dell'argine destro del torrente Favazzina. Per il ripascimento delle coste è già pronto il progetto esecutivo. Il sindaco Gaetano Ciccone ha confermato che entro fine anno l’opera sarà appaltata. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, venerdì 27
Oggi al Castello di Scilla si terrà l'assemblea popolare sulle sorti dell'ospedale "Scillesi d'America".
Scillesi d'America, cresce l'interesse sulle sorti del nosocomio della Costa Viola. Domani (oggi per chi legge), presso la sala convegni del Castello Ruffo di Scilla alle 17e30, la segreteria provinciale di Reggio Calabria UIL-FPL terrà un'assemblea pubblica per dibattere ed assumere decisioni riguardo la possibile chiusura del presidio ospedaliero di Scilla. Alla riunione popolare sono stati invitati a partecipare tutti i primi cittadini dei comuni compresi nell'area di influenza sanitaria dello Scillesi d'America, ed il Commissario Straordinario dell'ASP N°5 di Reggio Calabria, dott. Renato Caruso. Come si legge dal comunicato firmato dal segretario provinciale UIL Nuccio Azzarà, "il motivo che ha indotto la UIL ad organizzare tale incontro, scaturisce dalla decisione assunta dalla giunta regionale attraverso la proposta di piano sanitario regionale, che prevede la chiusura delle funzioni di presidio ospedaliero dello Scillesi d'America". "Tale eventualità - prosegue la nota - viene con determinazione avversata dal sindacato UIL-FPL, da tutti i dipendenti dell'ospedale e, cosa molto importante, da tutti i cittadini residenti nell'ambito sanitario del suddetto ospedale. La posizione della UIL-FPL, rimane quella che le strutture sanitarie vitali, funzionanti, che danno risposte ottime ai cittadini, non vengano assolutamente chiuse, ma decisamente potenziate". "L'iniziativa assembleare - conclude il messaggio di Azzarà - ha lo scopo di creare sinergie tra sindacato, buona politica, operatori sanitari e cittadino, al fine di evitare un marchiano errore della gestione della sanità, che non può assolutamente procedere nella più completa confusione". La marcia per l'ospedale di Scilla parte dunque da questa assemblea promossa dalla UIL-FPL. Gli organizzatori della manifestazione confidano soprattutto nella presenza dei sindaci del comprensorio. Un effettivo coinvolgimento delle istituzioni politiche locali, coniugato alla mobilitazione di dipendenti e cittadini, rappresenta l'imprescindibile punto di partenza da cui procedere per una convinta campagna a favore dello Scillesi d'America. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, Mercoledì 25
Sagra del pescespada di Scilla in programma dal 10 al 12 agosto. vedi programma
Anche quest’anno Scilla festeggerà la sua Sagra del Pescespada. La manifestazione gastronomica e culturale, divenuta ormai un appuntamento consolidato nel calendario degli eventi estivi scillesi, celebra la sua XXIV edizione. L'iniziativa è in programma da venerdì 10 a domenica 12 agosto presso il porto della cittadina del basso Tirreno, risultato dell'organizzazione dell'Associazione Culturale Chianalea, con il contributo della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria e del Comune di Scilla. La tre giorni della Sagra di Scilla sarà caratterizzata dalla degustazione delle specialità culinarie marinare, come il pescespada alla griglia e le penne alla "ghiotta", ma anche da momenti di intrattenimento, cultura ed informazione. L'agenda delle attività prevede, per la serata di presentazione del 10 agosto, l'esibizione della compagnia teatrale "La Filodrammatica Scillese - Lorenzo Pontillo", mentre l'11 agosto si terrà un convegno dal titolo "Passerelle, pescaturismo, ittiturismo", con a seguire proiezioni di interessanti filmati e consegne di speciali riconoscimenti. Domenica 12 agosto spazio infine alla musica ed alla visione di un affascinante dvd sui "Fondali scillesi tra colori e abitatori", realizzato dall'Associazione eco ambientale Abyss. La sagra di quest anno intende unire ai colori della tradizione marinara di Chianalea, il nuovo che avanza, rappresentato appunto dal pescaturismo e dall'ittiturismo. Dopo anni di promozione e divulgazione delle peculiarità del borgo Chianalea, l'omonima associazione culturale si prefigge, con l'inizio di questa sagra, l'obiettivo di dare concretezza al progetto di sviluppo di attività turistiche alternative, che consentano al visitatore di apprezzare di Scilla non solo le bellezze paesaggistiche, ma anche i sapori tipici e tutto ciò che gravita attorno l'intramontabile mestiere della pesca. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, Martedì 24
Un torneo di calcio a 5 in memoria di Giacomo Donato
Un pallone che rotola su un campetto di calcio spesso contiene più significati di quanti se ne possano immaginare. E' il caso del 1° torneo di calcio a 5 Memorial "Giacomo Donato". Nato il 22 gennaio del 1981, Giacomo Donato, originario di Scilla, è scomparso prematuramente all'età di 18 anni il 3 marzo del 1999. Allora a stroncargli la vita, negli anni più belli della gioventù, fu un violento incidente stradale, sulla provinciale Scilla-Melia nei pressi del tunnel. In quel luogo da otto anni sono posti dei fiori in memoria del compianto Giacomo, sempre impresso nel ricordo della comunità scillese. Da quel giorno Giacomo ha legato il proprio nome all'Aido, l'associazione italiana dei donatori di organi, offrendo una parte della propria esistenza a chi, grazie a lui ed alla generosità della sua famiglia, oggi può ancora vivere. La manifestazione sportiva in suo onore, in programma dal 31 luglio al 15 agosto sulla spiaggia di Scilla, vede coinvolte oltre l'Aido, anche l'Avis e l'Adspem, per una positiva collaborazione con la parrocchia Maria SS. Immacolata di Scilla e Favazzina, che si occupa dell'organizzazione dell'evento. Le iscrizioni sono aperte sino al 27 luglio, a squadre composte da massimo otto giocatori di età compresa tra i 15 e i 30 anni. L'iniziativa consentirà di raccogliere dei fondi da destinare a questi enti, per una campagna di sensibilizzazione che intende rendere partecipe l'intera cittadinanza. Da segnalare inoltre è il contributo importante offerto dai commercianti e dai ristoratori scillesi. In tantissimi hanno immediatamente risposto presente, in segno di solidarietà e rispetto nei confronti di Giacomo e dei suoi familiari, e per dare forza congiuntamente ad un'attività che vuole trasmettere un messaggio deciso a favore della donazione. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, Martedì 24
Illecita coltivazione di canapa indiana.
Le campagne di Solano e dintorni si confermano aree predilette per l’illecita coltivazione di canapa indiana.
Nei giorni scorsi, ampi territori sono stati rastrellati dai carabinieri della Stazione di Bagnara, i quali hanno operato fianco a fianco con il personale della Squadrone cacciatori di Calabria. I miliari dell’Arma hanno compiuto la bonifica con il supporto aereo dei colleghi dell’8° Elinucleo di Vibo Valenzia. L’operazione ha consentito di individuare complessivamente ben 3.850 piantine di cannabis. Nelle ultime ore si registrano nuovi ritrovamenti. Gli uomini del maresciallo Francesco Managò hanno scoperto in località La Loggia una coltivazione costituita da arbusti di altezza variabile (3,50-4,20 metri). Gli agenti forestali e del Nucleo investigativo di polizia ambientale del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Reggio Calabria, invece, sono intervenuti nella zona di Valle di Ladro, dove ignoti curavano una rigogliosa piantagione mimetizzata all’interno di un bosco di castagno. In questo caso, il rinvenimento ha consentito al Cfs, di sequestrare e distruggere circa 1.200 piante di cannabis alte oltre due metri. pinodamico@arbitrio.it
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Scilla, domenica 22
La spiaggia in zona Oliveto nel comune di Scilla langue nel degrado totale.
"Lo sviluppo che non c'è". Con questo slogan Calabria Ora nelle settimane scorse ha stigmatizzato il desolante stato di degrado della frazione Favazzina di Scilla. Allora si parlò, senza mezzi termini, del rischio di una vera e propria emergenza ambientale, con inevitabili ricadute su quel che oggi resta delle aspirazioni turistiche di questa falcidiata striscia di costa. Ma il caso di Favazzina non è purtroppo il solo a rientrare nella poco speciale categoria delle zone di mare abbandonate a sé stesse, destinate ad un lento ma inesorabile decadimento che, anno dopo anno, si consuma sotto gli occhi di tutti. La zona Oliveto ne è un esempio lampante. L'Oliveto si trova in prossimità dell'intersezione dello svincolo autostradale con la statale 18. Un meraviglioso scorcio di costa, dalle indiscusse bellezze naturali, legato a Chianalea da una tracciato di pietre e sabbia, perfetto per un soggiorno tranquillo, perché lontano dai clacson e dai frastuoni della caotica Marina Grande. Un identikit che tutte le mete balneari vorrebbero impersonare. Peccato che l'Oliveto col tempo, e soprattutto per effetto del disinteresse del Comune di Scilla, abbia smarrito la propria identità originaria, palesando ad oggi delle sconcertanti condizioni di abbandono. La zona gode di un buono stato solo in prossimità degli insediamenti privati, ma mostra uno scenario raccapricciante in tutto il resto del suolo pubblico. Una sorta di discarica abusiva, con enormi potenzialità di sviluppo se non si prenderanno al più presto dei provvedimenti, è stanziata all'entrata della zona, condita dalla presenza di una carcassa d'automobile. Il sentiero, costeggiato da un piccolo torrente, porta alla spiaggia, che trasgredisce qualsiasi norma di rispetto ambientale, con sporcizie e residui di spazzatura dappertutto. Capita che il depuratore, adiacente la zona in questione, giochi a volte dei brutti scherzi, causando perdite di cattivi odori e scarichi di liquami a mare. Non è il massimo per questo piccolo lembo di spiaggia, dal quale peraltro si gode di un paesaggio mozzafiato, col la rocca del Castello Ruffo a dominare sul porto e sulla pittoresca schiera di case di Chianalea che danno sul mare. Un vero peccato non perseguire una politica per la ripresa e lo sviluppo di un suggestivo posto come questo, capace se curato ed attrezzato adeguatamente, di rappresentare un'altra valida alternativa turistica a Marina Grande e Chianalea. Peccato davvero: "lo sviluppo che non c'è". Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, venerdì 20
Si è svolta nella mattina di oggi l'assemblea generale dei dipendenti dell'ospedale "Scillesi d'America", organizzata dal sindacato della UIL .
"Lo Scillesi d'America non è ancora un pugile andato al tappeto".
Questo è in sintesi il diktat emerso nel corso dell'assemblea generale, indetta dai componenti della Uil nella mattinata di ieri, e che ha registrato la partecipazione di un considerevole numero di dipendenti dell'ospedale e di molti cittadini scillesi. All'ordine del giorno, l'analisi della situazione attinente il futuro del nosocomio, con il pensiero ovviamente rivolto agli scenari aperti dal nuovo piano sanitario regionale. Al tavolo di discussione sono intervenuti il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Scilla Domenico D'agostino, il dirigente sindacale Uil Nuccio Azzarà, il direttore amministrativo Carcò e Gabriele Napolitano, responsabile del 118. D'agostino, nell'introdurre il dibattito, ha precisato "la necessità di affrontare la problematica che grava sullo Scillesi d'America, nell'interesse della struttura, di quanti vi lavorano e di chi usufruisce quotidianamente dei servizi che essa elargisce". "Questo ospedale - ha proseguito D'agostino - rappresenta un punto di riferimento per oltre cinquantamila utenti, e la sua chiusura causerebbe un vuoto incolmabile per l'intero hinterland". Nuccio Azzarà ha definito l'incontro "un'occasione importante perché si possa riflettere insieme e fare al contempo chiarezza, considerata la confusione che accompagna questo processo di ammodernamento della sanità in Calabria". Constatando con obiettività i disservizi di certi presidi ospedalieri della nostra regione, Azzarà ha confermato di credere fermamente nella causa del nosocomio di Scilla, aprendo al dialogo a tutti quegli enti e a quelle associazioni che intendono partecipare alla lotta per la difesa dell'ospedale. Chiaro dunque il messaggio di Azzarà: "il fronte si deve allargare". Ciò che si è fatto maggiormente notare è infatti l'importanza del coinvolgimento e dell'appoggio all'iniziativa, da parte della classe politica e dirigente e della cittadinanza locale, per la costituzione di un grande movimento di protesta, che raccolga le voci di dissenso dei rappresentati di tutto il comprensorio che usufruisce dei servizi dell'ospedale. In tanti hanno tenuto a sottolineare i progressi fatti registrare nel quinquennio 2001-2006, sottolineando anche la possibilità di una costruttiva convivenza, all'interno della stessa struttura, del presidio ospedaliero e del centro di ricerca avanzata promosso dal piano Lo Moro. Per tali motivi, i dipendenti opereranno sin da subito per la costituzione di un comitato pro-opsedale, e per l'organizzazione di un'assemblea pubblica che riunisca i primi cittadini dei comuni interessati al mantenimento dello Scillesi d'America. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, venerdì 20
Un tavolo di concertazione per la tutela del nosocomio scillese e i livelli occupazionali e un Comitato spontaneo pro ospedale. Queste sono le conclusioni cui è giunta l’affollata assemblea sindacale promossa dall’Uil-Fpl e che ha registrato la partecipazione di molti cittadini ed ha visto la presenza, tra gli altri, del dirigente amministrativo del Presidio ospedaliero unico “Melito-Scilla”, Antonio Carcò e del capo Dipartimento dell’Asp 5 e direttore sanitario dello stesso Scillesi, Domenico D’Agostino. La parola d’ordine è: no alla chiusura del Presidio ospedaliero. A tal proposito, il sindacato Uil-Fpl ha deciso di convocare un incontro pubblico con i sindaci e gli amministratori dei comuni che ricadono nel bacino d’utenza dello Scillesi, la popolazione, i vari vertici sanitari regionali e provinciali. Non è possibile prendere decisioni unilaterali senza il confronto democratico con il territorio. E’ necessario verificare le esigenze e le richieste dei residenti di una vasta area. Occorre programmare interventi che danno risposte ai bisogni dell’utenza. Queste in sintesi alcune delle voci sollevatesi nel corso dell’assemblea. In definitiva si reclama la massima trasparenza sul futuro del nosocomio, quella chiarezza che a leggere il nuovo Piano sanitario regionale appare ambigua. Dalla Costa Viola, le rivendicazioni sono precise: vi è la necessità di mantenere quei servizi divenuti nel tempo punto di riferimento sicuro non soltanto per l’hinterland ma anche per la vicina Reggio e mettere nelle condizioni di potere operare efficientemente i vari reparti che sono abbandonati da tempo immemorabile. Altro che chiusura, a Scilla si esige il rilancio per quella struttura voluta e realizzata a spese degli emigrati negli Usa. "Apriamo un tavolo di concertazione che trovi soluzioni operative innovative che salvaguardino la struttura ospedaliera, i livelli di sicurezza per i cittadini ed il posto di lavoro, veda l’avvio di una attività d’eccellenza (Istituto sperimentale di medicina clinica avanzata con cell factory per la produzione e applicazione delle cellule staminali) dove nello stesso nosocomio insistano due realtà Aziendali, – ha ribadito il segretario provinciale Uil-Fpl, Nuccio Azzarà – oppure tutti i servizi essenziali e di qualità passino sotto la giurisdizione dell’Azienda ospedaliera reggina". Da sottolineare il contributo del direttore del Suem 118 di Reggio Calabria, Gabriele Napolitano, il quale ha evidenziato come la legge nazionale, cui è su balterna quella regionale, indichi in 20 minuti i tempi massimi di soccorso in ambito extracittadino. Con la chiusura dello Scillesi d’America si violerebbe anche questa prescrizione dello Stato. I presidi più vicini, infatti, sarebbero il costruendo ospedale della Piana e i Riuniti, quindi abbondantemente fuori dei limiti orari per centri come Solano, Sinopoli, San Roberto, Melia, Gambarie. Da ieri, per lo Scillesi d’America è iniziata la lotta per la sopravvivenza. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, venerdì 20
Scendono in campo anche gli utenti dell’ospedale Scillesi d’America che indicano come proprio referente Vincenzo Caruso. Gli utenti fanno sentire la propria voce attraverso un documento pubblico. "Numerosi sono i pazienti che partono da Reggio per particolari necessità come Cardiologia, Unità operativa Cardiorespiratoria, Endocrinologia. – si legge nel volantino- Abbiamo valutato che una migliore utilizzazione delle risorse disponibili e delle spese occorrenti per la gestione è sempre possibile. Razionalizzare la gestione di due centri tipo Locri-Siderno o i vari ospedali della Piana non comporta grossi sacrifici all’utenza o al personale, ma fare sparire il Pronto soccorso e le degenze notturne, ci sembra un’esercitazione accademica fatta sulle carte anziché sulla pelle delle persone. Tenere una struttura che lavora poche ore al giorno è antieconomico. Proponiamo l’abbattimento del numero dei primari lasciando Medicina, Chirurgia, Oculistica, Otorino, Dermatologia, Ortopedia e qualche altro reparto. Le divisioni, i dipartimenti i vari gruppetti devono essere accorpati nelle grosse branche. Ci sta bene il risparmio ma non l’economia all’osso. Siamo disponibili a discutere le varie proposte". pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, giovedì 19
Assemblea di tutti i dipendenti del Presidio ospedaliero scillese convocata per venerdì mattina dalla Uil-Fpl.
Allo stato attuale il futuro per l’ospedale “Scillesi d’America” e, quindi, per i dipendenti appare alquanto nebuloso. Nella stesura attuale il nuovo Piano sanitario regionale non chiarisce in quali termini sarà concepita l’aggregazione all’Azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria. Di questo e di altro si parlerà nel corso dell’assemblea di tutti i dipendenti del Presidio ospedaliero scillese convocata per venerdì mattina dalla Uil-Fpl. L’organizzazione sindacale ha predisposto tre punti all’ordine del giorno: analisi della situazione attinente il futuro dell’ospedale; conseguenze sul mantenimento dei livelli occupazionali e sui livelli di sicurezza per i cittadini; decisioni. L’assemblea sarà coordinata dal dirigente sindacale Nuccio Azzarà e certamente aprirà una vertenza come è in atto in altri centri calabresi che, attraverso il nuovo Psr, rischiano il depotenziamento o addirittura la chiusura delle proprie strutture sanitarie pubbliche. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
da Calabria Ora
Scilla, giovedì 12
Prolungata sino alla fine del mese di luglio la mostra fotografica di Pasquale Arbitrio.
Scilla - L'ampio successo fatto registrare da "Il Castello di Scilla - Mille albe e una notte", la mostra fotografica di Pasquale Arbitrio, ha indotto Il Cerere dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria e l'Arbitrio Editori a prolungarne l'esposizione sino alla fine di luglio. La mostra personale del fotoreporter scillese, la cui chiusura era inizialmente prevista per lo scorso 8 luglio, sarà dunque di scena al Castello Ruffo di Scilla sino al termine di questo mese. Confermati gli orari di apertura e chiusura al pubblico, dalle 10 alle 12e30 e dalle 16e30 alle 20. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, mercoledì 11
“Il Castello di Scilla, mille albe e una notte” proroga fino a tutto luglio
Il successo di pubblico e di critica è andato ben oltre ogni più rosea previsione tanto da indurre il Cerere dell’Università Mediterranea e l’Arbitrio Editori a protrarre, sino alla fine del mese di luglio, la mostra fotografica “Il castello di Scilla – mille albe e una notte” di Pasquale Arbitrio. L’evento, che ha trovato il suo spazio naturale nelle sale del Cerere, un tempo scuderie della storica fortezza scillese, come da programma, doveva chiudere i battenti domenica scorsa. Tuttavia, i larghi consensi attenuti hanno determinato la posticipazione della personale fotografica sino a tutto luglio. L’organizzazione conferma gli orari di apertura vigenti: mattino 10,00-12,30; pomeriggio 16,30-20,00. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, lunedì 25 , fino a TUTTO IL MESE DI LUGLIO - APERTURA MOSTRA PROLUNGATA
“Il Castello di Scilla, mille albe e una notte” – mostra fotografica curata da Pasquale Arbitrio.
“Credo che alberghi nel cuore di ciascuno di noi un recondito desiderio, un sogno dal sapore fanciullesco, che vorrebbe a tutti i costi ridare valore a quel patrimonio ambientale e architettonico che ci appartiene ed è valore non soltanto del singolo, ma vero e proprio tesoro di un’intera comunità”. Sono dense di emozioni le parole del fotografo Pasquale Arbitrio, autore della personale mostra fotografica
“Il Castello di Scilla – mille albe e una notte”, organizzata da Arbitrio Editori ed in esposizione presso le sale del CERERE del Castello Ruffo dal 17 giugno all’8 luglio. Parole sentite, da cui emerge l’orgoglio del fotoreporter di origini scillesi nell’essere riuscito a dare forma all’ambito desiderio di tenere una propria mostra fotografica incentrata sul Castello Ruffo, il simbolo di Scilla per antonomasia. Sessanta scatti ad indicare un percorso assolutamente originale, attraverso il quale il visitatore viene guidato in un sorta di viaggio ideale, venendo gradualmente alla scoperta dei più suggestivi scorci di Scilla, secondo un armonico movimento che va dall’alba al tramonto, con sullo sfondo sempre la mitica Rocca che da sullo Stretto. Il tutto è incentrato sull’indivisibile simbiosi che lega Scilla al suo Castello, per un lavoro di documentazione fotografica che Arbitrio ha iniziato nel 1990, andando da allora sempre alla ricerca del flash più suggestivo. Il Castello Ruffo, assoluto protagonista di questo interessante percorso, viene immortalato da diversi ed originali prospettive: ora alle prime luci dell’alba da punta Pacì, ora al calar del tramonto da Scrisi e dal versante di Bova, ora agitato dalle tempeste del suo mare, tramortito dai fulmini o abbagliato dai fuochi di mezzanotte in onore di San Rocco. Il risultato è un lavoro assolutamente realistico, che racconta, senza filtri e senza ritocchi, lo scandire del tempo a 360°, 24 ore su 24. Un tempo che, fissando per un attimo lo scrupoloso mestiere dei pescatori al ritorno dalla caccia del pescespada, a Scilla sembra paradossalmente essersi fermato da secoli. “Mille albe e una notte” vuol significare proprio questo, l’inizio di infiniti giorni ed al contempo l’intramontabilità di un simbolo, qual'è il Castello Ruffo, che sembra proprio non conoscere fine. Questa mostra arricchisce ulteriormente il già vastissimo bagaglio artistico di Pasquale Arbitrio, frutto di quasi vent'anni di attività, coronati da più di 2.200 partecipazioni ad eventi legati alla religiosità ed al folklore popolare della Calabria, per un primato assolutamente unico in questo settore, in cui è forte il richiamo turistico e culturale. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, martedì 17
Cristian Tafuro, funambolica punta della Polisportiva Scillese nel campionato di serie D 2005-‘6, se ne andato nel fiore delle gioventù, pare per una delusione d’amore. Il forte attaccante di Cellino San Marco, cresciuto nelle giovanili del Lecce e punto di forza della squadra Primavera di mister Miggiano aveva da poco compiuto vent’anni. Con la maglia biancazzurra Cristian Tafuro aveva impressionato molti osservatori e direttori sportivi di club blasonati. Per il giovane talento pugliese, parente del cantante Al Bano, sembrava si aprissero orizzonti importanti nel mondo del calcio professionistico. Sempre pronto e disponibile con i compagni e i dirigenti era un autentico “bravo ragazzo”. Era il pupillo di mister Miggiano e del presidente Rocco Macrì. Tuttavia, Cristian, dopo la parentesi scillese, invece di calcare palcoscenici più importati, aveva deciso di non allontanarsi da casa. La scorsa estate, il presidente dell’Hinterreggio Franco Pellicanò, tentò in tutti i modi di convincere l’attaccante pugliese e farlo tornare in Calabria. Tutto vano. Tanta nostalgia per il suo paese d’origine, la famiglia, gli amici, quindi la decisione irrevocabile di tornare a giocare vicino casa, nel Novoli, squadra di Eccellenza pugliese. Nei giorni scorsi, sembrava che avesse superato il colpo per la storia d’amore finita. Il ds del Novoli, il quale ha informato immediatamente della tragedia gli ex dirigenti della Polisportiva Scillese, ha riferito di avere visto un Cristian raggiante per l’imminente partenza per la sede del ritiro precampionato. Invece, il furetto imprendibile della fascia sinistra, ha deciso di partire per un viaggio senza ritorno. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, lunedì 16
Successo per il vino autoctono scillese "Quarto di luna". Ad un anno di distanza raddoppiata la produzione.
"Quarto di luna", giovani vini crescono. Il vino autoctono della Costa Viola, frutto della passione dell'intraprendente scillese Carlo Arbitrio, brinda alla sua seconda produzione, raccogliendo consensi e pareri positivi al recente Festival dei Borghi di Chianalea. Per il 2007 l'Azienda Agricola Malaspina, cantina innovativa che continua a supportare l'attività di Carlo Arbitrio, ha optato per l'imbottigliamento di mille “Quarti di Luna”, il doppio rispetto allo scorso anno, dimostrando di credere nel progetto di rilancio della tradizione vinicola nella cittadina del basso Tirreno. "Quarto di luna" si presenta dunque con le migliori credenziali sulla scena dei nuovi vini calabresi, col suo color rosso rubino scarico, tendente al cerasuolo, il suo profumo intenso e fruttato, dal gusto pieno e caldo al palato. Un vino pregiato, che esprime al meglio la propria personalità in abbinamento ai piatti tipici della nostra terra. La conferma di "Quarto di luna" testimonia, nel suo piccolo, i netti miglioramenti dell'enologia calabrese, capace di riproporsi con forza e convinzione sul mercato nazionale. "Quarto di luna" evidenzia al contempo la ripresa e la valorizzazione della viticoltura anche a Scilla, per il mantenimento di un mestiere che storicamente sposa le proprie caratteristiche a quelle della cittadina della Costa Viola. "Considerate le difficoltà nel trovare le uve a Scilla - afferma Carlo Arbitrio - il volere perseverare su questo territorio è un aspetto importante. Il movimento nella nostra regione è in continua crescita, e perché si prosegua su questa strada è necessario che si intensifichino le sinergie tra produttori e ristoratori". Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, lunedì 15
Il futuro dell’ospedale disegnato dall’assessore Doris Lo Moro non convince gli scillesi.
Nessuno vuol sentire parlare di chiusura del presidio ospedaliero, come invece dispone il nuovo Piano sanitario regionale. Nell’assenza totale dell’esecutivo comunale, la questione è stata sollevata dall’assessore al Bilancio del comunale di Bagnara, Giuseppe Pirrotta. A quest’ultimo si associa il consigliere Antonio Pirrotta delegato dal gruppo di minoranza scillese “Uniti per Rinnovare. "Lo Scillesi d’America sembra andare verso l’ignoto, tutto e il contrario di tutto sta passando sotto una coltre di silenzio che oltre ad essere segno di incapacità politica è una delle più grandi offese che gli amministratori possano fare ad un popolo che negli anni passati si è speso con grande senso civico e si è prodigato per il bene comune. – esordisce il consigliere d’opposizione - Siamo convinti che le grandi scelte politiche vanno condivise con il territorio e non possono essere imposte dall’alto".
È vero che il Psr decreta la fine dello Scillesi, tuttavia per Scilla si prospetta un futuro importante nel campo dell’alta ricerca scientifica.
"La notizia che esiste una volontà politica per trasformare l’ospedale in centro di ricerca vorremmo tanto che non fosse come la classica parola magica o lo specchietto per le allodole, anche perché pur nella sua importanza, tale novità, non ha una ricaduta pratica ed immediata sulle esigenze concrete dei cittadini. Il bacino d’utenza di questo ospedale è stimato in 50.000 abitanti. Per le popolazioni di Villa San Giovanni, Bagnara, Sant’Eufemia, Sinopoli, Melicuccà, San Procopio, San Roberto, Fiumara, Solano, Melia, l’ospedale di Scilla è sempre stato un punto sicuro di riferimento".
Si tratta quindi di un problema che supera i limiti municipali
"L’ospedale fornisce all’intero comprensorio servizi di diagnostica, dialisi, cardiologia, gastroenterologia, ortopedia, otorino, ginecologia, oculistica, endocrinologia. Il nosocomio dispone di tre reparti: Chirurgia, Medicina, Riabilitazione Cardiorespiratoria, che hanno avuto i loro alti e bassi, ma sono stati anch’essi vittime dell’incuria e del disinteresse politico. Non deve esistere una politica che possa fare il bello e cattivo tempo sopra le spalle dei cittadini. I politici ci spieghino il perché hanno deciso di chiudere il presidio di Scilla ed i contenuti positivi, se ci sono, della sua conversione in Istituto sperimentale di medicina clinica avanzata".
Qual è la vostra proposta?
"Oltre al Centro di ricerca, Scilla può benissimo ospitare una struttura ospedaliera valida che riesca a decongestionare e snellire l’enorme mole di lavoro degli Ospedali Riuniti e che continui a fornire tutti quei servizi di specialistica a beneficio di tutta la zona nord dell’Asp. Senza sostituirci a chi è demandato a operare in tal senso, pensiamo che per la posizione strategica lo Scillesi d’America, potrebbe diventare un’area di primo intervento con tutti i presidi necessari e con la possibilità di stabilizzare e di gestire il paziente anche per 72 ore prima di dimetterlo guarito o di trasferirlo ai Riuniti. Vi potrebbe essere anche la possibilità di individuare servizi particolari di specialità che potrebbero vedere dedicato in modo esclusivo lo Scillesi. Questo ospedale è stato costruito negli anni sessanta dalle famiglie di scillesi emigrati negli Usa. Siamo al 2007 e ci ritroviamo che pochi politici decidano il futuro di un intero comprensorio di comuni senza forse avere chiaro quello che vogliono fare o almeno non lo dicono. A questo modo di fare politica Scilla dice basta". pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, domenica 15
Attivati a Scilla i servizi bus-navetta ed i parcheggi a pagamento sul lungomare.
Arriva l'estate, ed il comune di Scilla predispone, come ogni anno, alcuni servizi nevralgici per la gestione della viabilità urbana. Il 13 luglio è scattato il servizio bus-navetta, che coprirà il percorso Marina Grande-Contrada Ieracari-Melia sino al 31 agosto. Una comodità rilevante per i tanti cittadini, visitatori e bagnanti, che evitano così il rischio di rimanere imbottigliati nell'infernale traffico estivo, che spesso si viene a creare nel tratto di strada che collega la piazza Matrice al lungomare. Concessionaria del servizio è la Costa Viola, che garantirà otto tratte tra andata e ritorno, dalle 8 alle 19e45. Capitolo parcheggi. Il sistema dei posteggi a pagamento sulla via Marina è entrato in vigore nella giornata di ieri, e durerà sino al 2 settembre prossimo. Posti a pagamento anche presso lo spiazzale dell'ex stazione ferroviaria. Invariato è il costo del posteggio per ogni ora, rimasto fisso ad un euro, ed anche quest anno sarà possibile stipulare, presso gli uffici comunali preposti, degli abbonamenti settimanali o mensili, rispettivamente al costo di trenta e cento euro. Le zone riservate ai residenti, riconoscibili dalle linee bianche, sono state collocate a Monacena, di fronte l'ex presidio della Guardia di Finanza e dietro l'ex scuola elementare. Una novità in senso positivo è invece la riduzione di due ore della fascia oraria a pagamento: sino alle 22, e non più sino a mezzanotte come lo scorso anno. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, sabato 14
Biologia e impiego dei progenitori endoteliali nell'arteriopatia obliterante periferica
La sala convegni del Castello Ruffo di Scilla ha ospitato, nella giornata di ieri con inizio alle ore 12, la Conferenza di Consenso focalizzata sul progetto "Biologia e impiego dei progenitori endoteliali nell'arteriopatia obliterante periferica". Un percorso di ricerca finanziato dal Ministero della Salute, nell'ambito del programma speciale del decreto legislativo n.502, cofinanziato dalla Regione Calabria, i cui responsabili scientifici sono il dottore Giuseppe Irrera ed il professore Pasquale Iacopino, direttore del "Centro Unico Regionale Trapianti di cellule staminali e terapie cellulari - Alberto Neri". Oggetto di dibattito dunque le innovative terapie cellulari, attuali aree di ricerca della medicina, sulle quali investe in maniera convinta l'Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli", impegnata nell'individuazione delle possibilità di cura per quei soggetti affetti da patologie gravi e debilitanti. Al proposito, nel corso dei lavori del convegno, si è ampiamente discusso del trattamento terapeutico in grado di contrastare il cosiddetto "piede diabetico", una patologia vascolare che può portare all'amputazione degli arti inferiori, e sulla quale le terapie cellulari, seppur utilizzate in fase sperimentale, hanno già dimostrato una straordinaria valenza, consentendo di evitare l'amputazione a parecchi pazienti. Nell'introdurre le prerogative del progetto, il professore Iacopino ha speso parole positive circa la concreta possibilità, prospettata dal fresco piano sanitario regionale, di vedere sorgere molto presto a Scilla, presso la struttura dello "Scillesi d'America", un avanzato centro di ricerca per il trattamento delle cellule staminali dell'azienda ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli" di Reggio Calabria. "Un istituto di questa portata - ha affermato Iacopino - può funzionare solo se riesce a creare attorno a sé alleanze con le istituzioni, con gli imprenditori e con le università. Un progetto che vuole integrarsi al complesso ospedaliero già esistente, coinvolgendo le risorse presenti sul territorio nel settore della medicina". Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, sabato 14
“Segnalazioni del cittadino”
E’ stato davvero devastante leggere gli interventi nella rubrica “Segnalazioni del cittadino”. In un paese che, oramai da anni, si spreca ad autodefinirsi ad alta vocazione turistica, si vive in una situazione da “quinto mondo”(passi la definizione perché citare terzo o quarto mondo significa offendere chi, non per proprie colpe, vive in situazioni tragiche). Ed invece in questo desolato e desolante fazzoletto di terra le colpe risiedono compresse tra Pacì e Oliveto. Non basta essere stati baciati dalla natura. Non sono sufficienti le tracce di uno storico passato. Il turismo è ben altra cosa. A Scilla non solo non esiste la cultura dell’ospitalità ma addirittura vi si alligna quella della totale ostilità verso il viver civile. E’ semplicemente allegorico il richiamo del sindaco che rivendica “Scilla centro d’eccellenza turistica”. Sicuramente le lettere giunte in redazione sono l’eloquente spaccato di vita cittadina. Ognuno di noi ha vissuto in prima persona le situazioni descritte e ogni scillese che ha conosciuto luoghi e filosofie di vita diametralmente opposte (non necessariamente molto distanti dalla cittadina della Costa Viola), evidentemente ha tenuto stretto dentro di se questa realtà denunziata dagli internauta. Lo ha fatto non per omertà ma per spirito di amor patrio. Si è illuso forse che l’evidenza dei fatti fosse solo frutto di una personalissima distorta analisi, una di quelle intuizioni che nascono in chi realmente ama la propria terra e che quindi è animato da profondo spirito critico. Tuttavia, le giuste osservazioni di giovani come Giulio Gambino o Santina 89 dovrebbero suscitare l’attenzione di chi amministra la cosa pubblica. Interessarsi e risolvere i problemi della gente dovrebbe essere l’azione principale di chi ha deciso di sua spontanea volontà di mettersi al servizio della collettività. Vorremmo sbagliarci, ma alla fine qualcuno arriverà ad assegnare ogni colpa agli acuti internauta. E’ già successo. Guai a mettersi contro il decrepito palazzo. Scilla annaspa anche grazie all’assenza di una vera classe dirigente. E’ sufficiente spingersi con il mouse in giù per rendersi conto che le cose vanno assai male e nessuno è intenzionato a cambiarle in meglio. Sono del settembre del 2004, le riflessioni di Pietro Bova proposte agli amministratori. Di quel “bello estetico”, dopo tre anni, non è rimasto proprio nulla, sola la pia illusione di un solerte cittadino che ha sperato di essere ascoltato. Le linee guida amministrative si palesano ben diverse: per il sindaco eccellenza turistica significa dotare Scilla di tante belle baracche. Servizi, imprenditoria, turismo in un unico contenitore di legno e poi, come amena scenografia, il caos viario e il parcheggio selvaggio: il villeggiante è così servito.
Pino d’Amico - torna susu
Scilla, venerdì 13
"Alba del Centenario"
Il gruppo scout Agesci Scilla 1° organizza per il primo agosto 2007 la cerimonia "Alba del Centenario".
Il gruppo scout Agesci Scilla 1° si fa promotore dell'iniziativa "Alba del Centenario". L'attività, in programma il primo agosto presso la località Terreni Rossi a Gambarie d'Aspromonte, rientra nell'ambito delle celebrazioni per il centenario dello scautismo in tutto il mondo. Proprio cento anni fa, Lord Robert Baden Powell, seguito da un manipolo di venti ragazzi sull'isola di Brownsea nella Manica, diede vita al primo campo scout in assoluto, ponendo la parola inizio su quello che sarebbe stato, nell'arco di pochi anni, uno dei movimenti giovanili più esteso e capillare mai esistiti. Fervono dunque i preparativi per l'attesa cerimonia anche tra i giovani scout della cittadina della Costa Viola, che hanno indetto un'apposita riunione il 23 luglio alle 19e30 nella sede del gruppo, presso la Chiesa Matrice, in modo da definire i dettagli logistici della cerimonia. La partecipazione all'evento è aperta a tutte le persone che nel passato hanno trascorso un piacevole periodo nell'associazione, ed ovviamente anche alle istituzioni locali. Sarà un'occasione per discutere, insieme ai rappresentanti del comune di Scilla, della richiesta avanzata alcuni mesi fa dal gruppo, per l'intitolazione di due villette comunali ai fondatori dello scautismo. Un'iniziativa, anche questa, mirata a celebrare il centenario del movimento scout, e sul cui buon esito gli scout di Scilla confidano molto. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, venerdì 13
Statale 18: L’Anas riapre il tratto Bagnara -Favazzina
Da alcuni giorni, a seguito di ordinanza del Compartimento Anas della Calabria, è stato riaperto al traffico il tratto Bagnara – Favazzina della Statale 18. Ufficialmente, l’arteria era chiusa dal primo giugno 2006, anche se il traffico veicolare da e per Bagnara si è snodato ugualmente a rischio e pericolo dei conducenti. La strada era stata chiusa in seguito a frane cadute negli anni scorsi. La direzione del Compartimento Anas, ha riferito che nel tratto sono stati eseguiti lavori di consolidamento delle zone a maggior rischio dalla Provincia di Reggio Calabria e, a seguito di uno studio commissionato dalla Regione all’Università della Calabria, è stato realizzato un impianto di pluviometri di controllo delle precipitazioni con rimando del segnale di allarme al superamento dei valori di allerta, in modo da monitorare costantemente le condizioni meteo che innescano i fenomeni pseudo-franosi. Nella scorsa primavera, inoltre, a seguito della conclusione dei lavori di competenza Anas, il Compartimento ha sottoscritto con la Protezione civile regionale un accordo di servizio teso a fornire procedure operative per la prevenzione del rischio da frana e di rapido intervento per l’eventuale chiusura della Statale 18 in caso di necessità. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, giovedì 12
Raduno scout a Gambarie riservato a tutti gli esploratori in attività e non.
L’iniziativa del Gruppo scout dell’Agesci “Scilla 1°”, è inserita nelle celebrazioni mondiali per il centenario del primo campo scout sull’isola di Brownsea. Il raduno si svolgerà il primo agosto proprio a cento anni esatti dallo storico campo organizzato sull’isola britannica nell’estate del 1907. L’invito del Gruppo “Scilla 1°”, è rivolto a tutti coloro i quali hanno fatto parte degli scout. La celebrazione, infatti, organizzata in contemporanea su scala mondiale, sarà occasione per il rinnovo della promessa scout. Nell’ambito della programmazione del raduno, il Gruppo “Scilla 1°” ha fissato una riunione operativa che si svolgerà lunedì 23 luglio presso la sede del G ruppo sita in piazza Matrice con inizio alle ore 19,30. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, giovedì 12
Ospedale "Scillesi d'America" e la situazione finanziaria del comune di Scilla.
Il gruppo di opposizione "Uniti per rinnovare" ha distribuito alla stampa due comunicati inerenti l'ospedale "Scillesi d'America" e la situazione finanziaria del comune di Scilla.
L'assemblea pubblica tenutasi lo sorso lunedì, ha dato modo ai consiglieri di minoranza del gruppo "Uniti per rinnovare" di affrontare alcune delle più rilevanti problematiche del comune di Scilla. Attraverso un comunicato stampa, i consiglieri Antonio Pirrotta e Antonio Cambareri hanno espresso il punto di vista condiviso dal loro schieramento, in merito alla situazione dello "Scillesi d'America" e circa lo stato finanziario delle casse comunali. Pirrotta riferendosi al nosocomio di Scilla, ha affermato che "sembra si stia andando verso l'ignoto, tutto e il contrario di tutto sta passando sotto una coltre di silenzio che, oltre ad essere segno di incapacità politica ad ampio respiro, è una delle più grandi offese che gli amministratori della cosa pubblica possano fare ad un popolo che negli anni passati si è speso con grande senso civico e si è prodigato per il bene comune". Ricordando che il bacino di utenza dell'ospedale è stimato in 50.000 abitanti, senza dimenticare il rischio di abbandono cui potrebbero andare incontro tutte quelle famiglie con portatori di handicap o persone anziane non autosufficienti, Pirrotta dichiara che l'ospedale è "un diritto acquisito per gli scillesi", ed auspica al mantenimento dei servizi necessari di cui dispone l'ospedale. L'appunto del consigliere Antonio Cambareri ha trattato invece la situazione finanziaria del comune di Scilla. Riguardo il debito corrente con il tesoriere del comune, "esso supera - a detta di Cambareri - i due milioni di euro". Riferendosi al prestito obbligazionario di 2.500.000 euro, di cui l'amministrazione comunale usufruì nel 2004, Cambareri afferma che "per poter accedere a tale prestito la Giunta dell'epoca deliberò, con atto n.178 del 9/11/2004, di approvare il progetto per la realizzazione dei parcheggi", precisando che "tale progetto non fu mai redatto né approvato e le somme furono spese per altre cose". Secondo i nostri calcoli, il debito complessivo attuale del Comune dovrebbe avvicinarsi ai 7.500.000 euro". "La conseguenza più immediata - conclude Cambareri - è stato l'aumento delle tasse e dei tributi comunali".
Scilla, Mercoledì 11
Giuseppe Pontillo indirizza una lettera di protesta al Ministero della Salute.
Una lettera di protesta indirizzata Ministero della Salute, al fine di richiamare l'attenzione pubblica sulle interminabili file che i pensionati di Scilla devono affrontare all'ospedale "Scillesi d'America" in attesa di ricevere prestazioni specialistiche. Classe 1930, Giuseppe Pontillo è impegnato nelle battaglie sociali ininterrottamente dal 1965, ricoprendo da parecchi anni la carica di Capo Lega del Sindacato Pensionati della CGIL di Scilla. Una vita dedicata a campagne di sensibilizzazione, per mettere in evidenza annosi disservizi, che gravano sulla categoria dei pensionati più che su qualsiasi altra fascia sociale. Adesso il dissenso del sindacalista Pontillo, si concentra su un male cronico che caratterizza il nosocomio della cittadina della Costa Viola, un vorticoso labirinto burocratico che rischia di risucchiare letteralmente i pensionati scillesi. Pontillo freme dalla voglia di far sentire la propria voce, e così indirizza all'attenzione del Ministero della Salute di Roma, all'Assessorato per la tutela della salute della Regione Calabria ed al Centro Direzionale dell'USL n°11 di Reggio Calabria, una sentita missiva di protesta. "Sono anni che nel mio piccolo sto cercando di sensibilizzare i vari responsabili del servizio sanitario a tutti i livelli, al fine di modificare l'assurda, anacronistica, stupida e dispendiosa procedura, per la quale i moltissimi pensionati avanzati di età, nonostante ne siano esenti, sia per reddito che per patologia, dovranno ugualmente sottoporsi ad ore di fila presso le strutture ospedaliere per autocertificare di non possedere alcun reddito, nel momento in cui chiedono una prestazione specialistica. Tale procedura, a mio modesto parere, potrebbe avere un senso logico qualora la si chiedesse soltanto per la prima volta; al contrario i nostri pensionati dovranno autocertificare presso l'ufficio ticket , ogni qualvolta che chiedono qualche visita, di non possedere alcun reddito, pur recandosi sempre nella stessa struttura ospedaliera. Perché non munire il nostro pensionato, se ne possiede i requisiti per l'esenzione del ticket, di una tessera rilasciata dalla struttura ospedaliera o dalla Direzione Centrale, previa certificazione reddituale rilasciata da C.A.F. attraverso un modello I.S.E.E. tutto a costo zero, liberandolo da questa odiosa ed inutile procedura". A conclusione del suo vibrato reclamo, il sindacalista Pontillo si chiede come sia possibile che "se da una parte si rivendicano efficienza e servizi a favore dei ceti più deboli, al contrario si applicano procedure assurde che complicano la vita dei nostri pensionati, per i quali siamo particolarmente impegnati". Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, Mercoledì 11
Chiusura del Festival dei Borghi più Belli d'Italia.
"Svelare in modo semplice e autentico l'immenso patrimonio di storie e identità, cultura e tradizioni che i borghi del nostro Paese rappresentano". E' un messaggio innovativo quello lanciato da Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, nell'introduzione agli ambiziosi progetti prefissi dal Club de "I Borghi più belli d'Italia". Una associazione nata nel 2001, rappresentata dalla figura trainante di Fiorello Primi, ed in grado oggi di associare 108 comuni di tutta Italia, nell'ambito di un programma mirato a dare concretezza alla volontà di valorizzare patrimoni storici, artistici, culturali ed ambientali del Bel Paese. Da due anni a questa parte, il Club dei Borghi festeggia <<il fascino dell'Italia nascosta>>, allestendo dei grandi Festival che negli anni a venire attraverseranno l'intero Stivale. La prima è andata in scena dal 31 agosto al 3 settembre 2006, presso i comuni di Castellaro Lagusello e Borghetto, in provincia di Mantova e Verona. Allora parteciparono anche di Scilla e Santa Severina, ricevendo nell'occasione una speciale bandiera, in segno di un simbolico passaggio di consegne per l'organizzazione della seconda edizione del Festival. Il resto è storia di questi giorni, con l'affermata chermes cultural-popolare da poco consumatasi tra i vicoli dei due pittoreschi borghi calabresi. Santa Severina ha bagnato l'inaugurazione ufficiale del Festival nella giornata di giovedì 5 luglio. I riflettori si sono spostati successivamente su Scilla, per tutto il week end dal 6 all'8 luglio. La cittadina della Costa Viola ha accolto la manifestazione con un corteo per le stradine del quartiere Chianalea, assoluta regina di questo evento ed addobbata a festa per la speciale circostanza. Si è assistito ad una tre giorni piuttosto frenetica, con suoni e danze popolari a farla da padrone, specialità e gusti tipici in esposizione presso gli stand preparati dai rappresentanti dei borghi partecipanti, e momenti di cultura ed informazione tenutisi al Castello Ruffo. Tra le foto ricordo sono ritratti gli allegri suonatori e danzatori dei gruppi folkloristici di Scilla e Campo Calabro, ed i tenori del Coro del Pollino di Morano Calabro. Gli scatti più divertenti immortalano i ragazzi dello stand del comune di Scilla, mentre tra i momenti istituzionali vanno annoverati il convegno su "Il turismo sostenibile, volano di sviluppo dei piccoli centri" e la mostra dedicata a "I Relitti di Calabria", con l'assessore Vita, principale organizzatore dell'evento, a fare da Cicerone all'assessore al turismo della Regione Calabria Nicola Adamo. Proprio Adamo, nel corso del convegno di sabato 7 luglio, ha speso parole positive in merito al Festival, sottolineando come sia prerogativa dell'Assessorato al Turismo della Regione Calabria stringere sinergie con associazioni come quella del Club dei Borghi, per la proposta sul mercato di itinerari turistici integrati tra le diverse regioni del Mezzogiorno. Il Festival ha chiuso i battenti nella serata di domenica 8 luglio. Un corteo finale ha visto sfilare tutti i protagonisti della manifestazione, dai tantissimi artisti ai primi cittadini dei borghi più belli d'Italia. Per Scilla e per Chianalea si è trattato del giusto epilogo di un'eccellente passerella, con riscontri notevoli a livello di immagine. Le difficoltà di certo non mancano, ma la strada indicata dai principi di fondo del Club dei Borghi è quella giusta. Perseguire percorsi per un turismo alternativo e di primo livello, attraverso la valorizzazione delle proprie peculiarità naturali, architettoniche e culturali, è l'obiettivo da porsi per il rilancio turistico che questa cittadina merita. Rocco Bellantone -torna susu
Scilla, martedì 10
Ha riscontrato pareri positivi l'assemblea pubblica
Ha riscontrato pareri positivi l'assemblea pubblica, indetta nel pomeriggio di ieri dal gruppo consiliare di minoranza "Uniti per rinnovare". Una tavola rotonda alla quale è stata invitata a partecipare la cittadinanza, per tracciare un bilancio della politica amministrativa scillese ad un anno dall'ultima tornata elettorale, ed al contempo incentivare nuove manovre per coinvolgere quanti auspicano in un sensibile cambiamento del paese. La riunione è stata aperta dall'intervento del consigliere Rocco Bueti, capogruppo dell'opposizione in consiglio comunale, il quale gha affermato che "questa riunione deriva dalla consapevolezza che non si è riscontrata da parte della popolazione l'apporto sperato, e che dunque occorre rendere partecipi maggiormente i cittadini per dare una risposta incisiva a questa carente amministrazione". Nel denunciare l'inagibilità democratica dei consigli comunali di Scilla, Bueti ha incentrato le proprie riflessioni sui lavori di ammodernamento dell'autostrada, sulla viabilità urbana e sul piano strutturale in forma associata. Successivamente ha preso la parola il consigliere Antonio Pirrotta, che ha posto l'accento sull'inquinamento elettromagnetico, e soprattutto sulla complicata vicenda dell'ospedale "Scillesi d'America". Pirrotta ha avvertito sulla necessità di una mobilitazione di massa, affinché il nosocomio non perda le sue funzioni principali, considerata l'importanza che riveste non solo per Scilla, ma per tutto il comprensorio. Particolarmente acceso è stato l'intervento del consigliere Santo Perina, incentrato sul porto e sull'ostello per la gioventù, "snodi fondamentali da cui si decidono le sorti dello sviluppo del paese, e che purtroppo latitano da anni in una fase di totale apatia". Antonio Cambareri infine ha relazionato in merito alla pesante situazione finanziaria delle casse comunali, parlando di un debito complessivo che ammonterebbe a circa sette milioni di euro. Il dibattito è proseguito sulle problematiche evidenziate dai consiglieri. Rocco Giordano, consigliere forzista di minoranza, ha invitato gli scillesi a darsi una scossa per non lasciare che lo "Scillesi d'America" chiuda definitivamente i battenti, invocando inoltre un radicale cambiamento perché il paese progredisca realmente nel settore economico, turistico e sociale. Ad emergere è stata dunque la sentita preoccupazione per quelle che saranno le sorti dell'ospedale, ritenuto da tutti una struttura da cui il paese non può prescindere, ed in generale il disappunto per come l'attuale amministrazione si stia orientando nel gestire la cosa pubblica. Rinnovamento e democrazia sono i concetti con cui si conclude questo incontro, e da cui il gruppo di opposizione riparte nel suo confronto con la cittadinanza, nonché nelle battaglie che verranno in seno al consiglio comunale. L'iniziativa rivela una forte anima di dissenso fra la popolazione scillese. Nel chiudere i lavori, Bueti ha ribadito che sul dialogo e sul contatto diretto con la gente, continuerà a muoversi il gruppo di opposizione, nella convinta speranza di un maggiore supporto da parte dei cittadini. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, domenica 8 - da Calabria Ora
II Festival dei Borghi più Belli d'Italia sbarca a Scilla.
Ieri giornata inaugurale, oggi mostre e convegni al Castello Ruffo.
IL Festival dei Borghi più Belli d'Italia sbarca a Scilla.
La manifestazione nazionale, giunta quest’anno alla sue seconda edizione, è stata accolta nel pomeriggio di venerdì dalla cittadina della Costa Viola. Un misto di suoni, colori e balli popolari ha dato vita ad un coreografico corteo d'apertura, accompagnando sino al borgo di Chianalea tutte le autorità presenti, ed i rappresentanti dei comuni giunti sino alla punta dello Stivale da mezza Italia. Protagonisti della giornata i suonatori e i danzatori dei gruppi folk "Le Sirene di Scilla" e "A Funtanedda" di Campo Calabro, supportati nel loro ingresso a Chianalea dalle voci del Coro del Pollino di Morano Calabro. Dalle 18 via all'apertura di numerosi stand, con vendita e degustazioni di una miriade di prodotti tipici dei Borghi più Belli d'Italia. Mentre col calar della sera, i sindaci di Scilla e Santa Severina, Gaetano Ciccone e Bruno Cortese, seguiti da Fiorello Primi, presidente del Club dei Borhi, Umberto Forte e Nino Vita, assessore al turismo di Scilla, hanno percorso le stradine di Chianalea, per un saluto ai visitatori e per assaporare la coinvolgente aria di festa. Sabato le attenzioni maggiori sono state rivolte al Castello Ruffo, centro di due interessanti iniziative. Alle 19 si sono tenuti un convegno su "Il turismo sostenibile volano di sviluppo dei piccoli centri", ed un'affascinante mostra dal titolo "I Relitti di Calabria". Si è trattato di due momenti culturali e di informazione, che ben si sono sposati con la filosofia di questo Festival, mirato alla valorizzazione delle peculiarità dei piccoli centri d'Italia, per la ricerca di innovative modalità nel promuovere percorsi di turismo alternativo. Sempre sabato, molto spazio è stato dedicato alla musica, con le esibizioni del complesso bandistico Città di Morano Calabro e del cantastorie Danilo Montenegro del comune di Santa Severina. Domani infine (oggi per chi legge) la serata conclusiva. In programma, per una chiusura ad effetto del Festival, ancora tane melodie, con la banda Città di Scilla, il concerto del gruppo etnico "Megali Ellada" di Bova, e lo spettacolo musicale organizzato da "Castellaria". Un degno epilogo, per una tra giorni nel segno delle tradizioni, degli usi e dei sapori scillesi. Un'occasione unica per il borgo di Chianalea e per Scilla di far conoscere la propria immagine e le proprie potenzialità, nell'ambito di uno dei Festival culturali e popolari più affermati d'Italia. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, domenica 8 - da Il Quotidiano
II Festival dei borghi più belli d'Italia
La riscoperta del fascino della tradizione nell'architettura dei borghi antichi, nelle feste paesane, nell'artigianato locale, nella gastronomia genuina, questo e tanto altro ad animare la Seconda edizione del Festival dei Borghi più belli d’Italia, organizzata dal Club de “ I Borghi più belli D'Italia”. La Manifestazione inaugurata a Santa Severina (KR) il 5 luglio con il seminario “Valorizzazione e Promozione dei piccoli centri per il Turismo Sociale e Solidale”, proseguirà fino ad oggi a Chianalea di Scilla. La Venezia del Tirreno, borgo incantevole per il suo palcoscenico naturale, recentemente ritornata alla bellezza delle origini, diviene per l’occasione una meravigliosa vetrina che spazia dai borghi della Lombardia, passando per la Campania, la Calabria e la Sicilia ed altri borghi, veri gioielli del patrimonio culturale ed ambientale del Bel Paese. In Calabria oltre a Chianalea fanno parte del prestigioso Club, Altomonte, Bova, Fiumefreddo Bruzio, Gerace, Morano, Stilo e Santa Severina. La manifestazione turistico-culturale è stata patrocinata dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Crotone, dall’ANCI, dalla Comunità Montana “Versante dello Stretto”. Appositi stand allestiti lungo la strada principale hanno permesso di degustare ed acquistare i prodotti tipici dei Borghi, mentre artisti locali hanno improvvisato lungo le strade dei borghi eventi musicali e culturali caratteristici. La valorizzazione della tipicità del borgo, unitamente alla rivalutazione del patrimonio di storia, di arte e cultura, di bellezza e gradevolezza dell'ambiente, di buona cucina, di tradizioni e tranquillità, ha permesso di promuovere una nuova forma di turismo, capace di guardare all’ Italia dei centri Minori, sconosciuta ai più e che attraverso queste manifestazioni può essere apprezzata dal grande pubblico. L’occasione è anche quella di intessere un confronto tra i vari borghi, adottando politiche e criteri ambientali ed architettonici comuni, che consentano di mantenere inalterate le caratteristiche peculiari di queste piccole realtà. Al Castello di Scilla vi è stato anche il taglio del nastro della Mostra “La Calabria dei Relitti”, una serie di scatti che sviluppano il progetto di promozione del turismo subacqueo calabrese. Nel pomeriggio poi, alla presenza dei Sindaci e degli Assessori dei Borghi provenienti da tutta Italia, si è svolto il Convegno su “ Il Turismo sostenibile volano di sviluppo dei piccoli centri”, in cui esperti del settore e amministratori si sono confrontati sul tema della qualità ambientale, sulla ricerca di criteri comuni di illuminazione dei Borghi, sulla tematica della promozione della crescita turistica della nostra regione, sulla messa in rete dei comuni come sistema vincente e volano irrinunciabile di sviluppo. Uno dei problemi maggiori per i piccoli borghi è infatti spesso l’isolamento e la mancata valorizzazione. In un’ottica tutta nuova, capace di inquadrare i borghi come la vera risorsa del nostro Paese, capace anche di dar voce alla nuova tendenza turistica che guarda con curiosità alle identità locali della meta prescelta, sarà possibile promuovere il vero turismo di qualità. Al termine del convegno il “Cantastorie” Danilo Montenegro, offerto da Santa Severina, ha intrattenuto i presenti con il fascino di un’arte antica. Mara Nasso - torna susu
Scilla, sabato 7
“Non mancare, Scilla è di tutti noi”
Con lo slogan “non mancare, Scilla è di tutti noi”, il gruppo consiliare d’opposizione “Uniti per rinnovare” ha convocato un’assemblea pubblica nel corso della quale saranno analizzati i punti salienti che hanno interessato la cittadina tirrenica negli ultimi dodici mesi. Quello di “Uniti per rinnovare” è una sorta di rapporto alla cittadinanza sull’andamento della gestione della cosa pubblica ad un anno dal rinnovo del civico consesso. Il capogruppo Rocco Bueti e i consiglieri Antonio Cambareri, Santo Perina, Antonio Pirrotta invitano la cittadinanza a partecipare alla riunione che si terrà domani alle ore 18,30 nell’aula consiliare di palazzo San Rocco. L’iniziativa ha il fine di tracciare il bilancio annuale, anche se una dettagliata informazione è stata data periodicamente sia a mezzo stampa sia parlando con i cittadini che di volta in volta hanno interpellato la minoranza. L’incontro vuole dare voce a quanti intendono dire la loro, al solo scopo ricercare, col sostegno di una vasta opinione pubblica, percorsi utili e necessari per tirare fuori il paese dal degrado e dall’immobilismo. Nel corso della riunione saranno affrontate le seguenti tematiche: ospedale, inquinamento elettromagnetico, situazione finanziaria e tributi, porto, ostello della gioventù, collegamento Ieracari - San Giorgio, viabilità, piano strutturale comunale e pareri paesaggistici. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, venerdì 07
Uniti per rinnovare" invita la popolazione a partecipare ad un'assemblea pubblica
Il gruppo consiliare di minoranza "Uniti per rinnovare" invita la popolazione a partecipare ad un'assemblea pubblica che si terrà il 9 luglio alle 18:30.
Lo schieramento consiliare di minoranza "Uniti per rinnovare" chiama a raccolta la popolazione scillese. Per lunedì 9 luglio, alle ore 18e30 presso la sala del consiglio comunale, il gruppo di centrosinistra guidato dal consigliere Rocco Bueti, ha indetto un'assemblea pubblica con lo scopo di tracciare un bilancio ad un anno dal voto elettorale, e discutere insieme alla cittadinanza di alcune delle più importanti problematiche che gravano su Scilla. "Il gruppo consiliare "Uniti per rinnovare" - come si legge da un comunicato stampa - certo dell'impegno di continuare ad onorare il mandato politico ricevuto da oltre mille elettori, invita la cittadinanza a partecipare all'assemblea pubblica del prossimo lunedì 9 luglio". "L'iniziativa - prosegue la nota - vuole dare voce a quanti intendono dire la loro, al solo scopo di ricercare, col sostegno di una vasta opinione pubblica, percorsi utili e necessari per tirare fuori il nostro paese dal degrado e dall'immobilismo". Al centro della riunione cittadina vi saranno alcuni degli annosi problemi che pesano da parecchio tempo sullo sviluppo di Scilla, come l'intricata telenovela dell'ospedale "Scillesi d'America", l'inquinamento elettromagnetico, la situazione finanziaria municipale, i rebus irrisolti del porto e dell'Ostello per la Gioventù, il collegamento tra i quartieri di San Giorgio ed Ieracari, la viabilità urbana ed il piano strutturale comunale. "Uniti per rinnovare" confida nell'esito positivo dell'iniziativa, lanciando un sentito appello alla cittadinanza scillese: "Non mancare, Scilla è di tutti. Partecipa anche tu"! Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, mercoledì 4
II edizione del Festival Nazionale dei Borghi più belli d'Italia.
Programma delle attività a Santa Severina e Scilla dal 5 all’8luglio. dettagli
Scocca l’ora x per il II Festival Nazionale dei Borghi più belli d'Italia. Un’attesa lunga quasi un anno, per un evento di richiamo nazionale mirato alla valorizzazione ed alla promozione dei piccoli e caratteristici centri dello Stivale. Giunto alla sua seconda edizione, il Festival dei Borghi approda in Calabria,
ospite dei comuni di Santa Severina e Scilla dal 5 all’8 luglio. Il via alla quattro giorni folkloristica calabrese verrà sancito giovedì 5 a Santa Severina, con la speciale introduzione di Fiorello Primi, presidente del Club dei Borghi più Belli d’Italia, in presenza del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. Venerdì 6 luglio il Festival si sposterà a Scilla, per un week end scandito da danze e ritmi popolari, degustazioni e vendite di prodotti tipici, mostre e convegni. La cittadina della Costa Viola darà il benvenuto alle 18 a tutte le cariche istituzionali presenti, con un grande corteo che colorerà le vie del borgo Chianalea. In calendario l’esibizione dei gruppi folk di Scilla e Campo Calabro, l’apertura degli stands con specialità nostrane e non solo, ed il saluto del sindaco di Scilla Gaetano Ciccone e di tutte le autorità nella piazzetta di Porto Salvo. Sabato 7 luglio i riflettori si sposteranno sul Castello Ruffo, dove si terranno il convegno inerente “Il turismo sostenibile volano di sviluppo dei piccoli centri” e la mostra intitolata “I relitti di Calabria”, mentre in serata spazio alla voce del cantastorie Danilo Montenegro. Per la giornata conclusiva di domenica 8 luglio, tanta musica con la “Banda città di Scilla”, il gruppo “Etnico Megali Ellada” di Bova, e lo spettacolo musicale patrocinato dall’associazione “Castellaria”. Chiusura in grande stile, con la parata finale che vedrà sfilare tutti gli artisti che hanno preso parte al Festival ed i primi cittadini dei Borghi più Belli d’Italia. Rocco Bellantone - torna susu
Scilla, Mercoledì 4
Viabilità A3. Il prefetto De Sena: “4 anni di emergenza”
Per la mobilità della Calabria Meridionale si prevedono quattro anni di emergenza.
Queste le previsioni del prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, il quale
sta preparando il piano di emergenza traffico in vista della demolizione, nell’ottobre prossimo, della corsia Nord dell’autostrada A3 fra il tratto di Scilla e Bagnara, 12 chilometri in tutto.
Un punto delicatissimo, considerato che lì si incanala tutto il traffico diretto verso Villa San Giovanni, porta d’imbarco per la Sicilia.
"In questi mesi - ha detto De Sena - ho cercato di predisporre un piano che potesse alleviare i disagi. Abbiamo persino tentato di organizzare il traghettamento del gommato sulla rotta Gioia Tauro - Messina. Ma ci siamo resi conto che non c’erano le condizioni".
Il piano d’emergenza per la A3 nel tratto reggino sarà pronto entro 10 giorni. Prevede l’attivazione di un comitato di protezione civile pronto ad intervenire nel caso di incidenti, un punto di elisoccorso a metà strada nella corsia Sud Scilla- Bagnara.
L’unica corsia autostradale non sarà l’unico problema: a breve partiranno anche i lavori di ammodernamento del porto di Villa San Giovanni con la costruzione del nuovo polmone di stoccaggio autoveicoli che renderà ancor più difficile il collegamento fra A3 e abitato di Villa.
Inoltre, nello stesso periodo (prossimi due anni) avverrà la costruzione della variante esterna di Bagnara. Esistono, insomma, forti preoccupazioni di strozzamento del traffico. Tanto che il prefetto De Sena non esclude di investire della questione il tavolo istituzionale “Calabria Sicura”, presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, Mercoledì 4
Lui originario di Scilla, lei straniera, entrambi trentenni sono finiti in manette con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. D. G., 29 anni e la moglie V. S. B., 28 anni, sono stati sopresi in flagranza di reato nel tardo pomeriggio di lunedì. I due coniugi, sono stati bloccati dalla Polstato mentre cedevano, nelle adiacenze della loro abitazione di Reggio Calabria, alcune dosi di eroina ad un tossicodipendente. Nel corso della successiva perquisizione dell’appartamento, eseguita dagli agenti della sezione Narcotici, delle Volanti e delle Unità cinofile dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretti dai vice questori aggiunti Diego Trotta e Filippo Leonardo, sono state rinvenute altre dosi di droga già confezionate, coltelli utilizzati per la suddivisione e partizione dell’eroina, ancora sporchi di sostanza e materiale vario. Dopo le formalità di rito, i coniugi sono stati condotti nella casa circondariale di via San Pietro. L’operazione antidroga della polizia di Stato è stata coordinata dal capo della Squadra mobile reggina Renato Cortese. Nel settembre dello scorso anno, D. G. era stato arrestato nella centralissima piazza Carmine dagli stessi agenti della narcotici mentre spacciava dosi di eroina assieme ad un complice pluripregiudicato a bordo di una maximoto. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, Mercoledì 4
L’onorevole Marco Lion (Verdi): "Revoca licenza a chi usa reti spadare"
Si preannunciano tempi duri per chi si ostina ad esercitare la pesca illegale. Nel mirino degli ambientalisti, i pescatori che utilizzano le reti da posta derivante del tipo “spadare” e “ferrettate”. I Verdi, infatti, reclamano pene più dure per i contravventori delle vigenti leggi e lo fanno dal pulpito più alto della politica italiana: la Camera dei deputati. E’ il presidente della commissione Agricoltura della Camera, Marco Lion (Verdi) a promuovere la severa azione di prevenzione e contrasto del fenomeno della pesca illegale. L’esponente dei Verdi propone un programma pluriennale di controlli unito a sanzioni più severe, come la revoca delle licenze per chi usa reti da posta derivante. "Solo il 18% dei pesci catturati con questo sistema, bandito dall'Ue nel 2002, è costituito dai pesci spada. - ha detto Lion in occasione del lancio della V edizione della campagna promossa da Cts Ambiente e ministero dell’Ambiente per la salvaguardia di delfini e altri cetacei che popolano i nostri mari - A maggio, un’operazione congiunta della Guardia costiera di Sicilia e Calabria ha portato al sequestro in mare di oltre 25 chilometri di reti illegali". Sul versante della costa reggina, il personale della Guardia costiera di Reggio Calabria, ha sequestrato 2,5 chilometri di reti illegali e 40 chilogrammi di pescato. L’operazione di polizia marittima è avvenuta a largo di Capo Spartivento, lungo la costa ionica, dove è stato intercettato un peschereccio appartenete alla marineria di Bagnara Calabra. "La pesca con le spadare, - ha concluso il deputato dei Verdi -, è tutt’altro che sconfitta". pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, lunedì 2
Autoarticolato in fiamme sulla A3
Incidente alle prime luci di sabato mattina sul tratto autostradale tra gli svincoli “Gallico” e “Porto”. Erano da poco trascorse le cinque e trenta quando un autoarticolato, all’altezza del Km 348 nella corsia ad ovest direzione nord-sud, ha preso fuoco nella parte posteriore. Pare che l’incendio sia stato causato in conseguenza dello scoppio di uno pneumatico. Le fiamme sviluppatesi, che hanno raggiunto il telone di copertura del mezzo, sono state provocate dal continuo sfregamento del cerchione, ormai scoperto, sull’asfalto. Solo grazie alla prontezza di reazione e all’esperienza maturata nel corso degli anni alla guida di pesanti mezzi dell’autista Antonino Cambareri di Scilla l’episodio non ha fatto registrare un epilogo più drammatico. Accortosi di quanto stava accadendo, probabilmente guardando dagli specchietti retrovisori posti ai lati della motrice, il Cambareri, aiutato anche dal fatto che nel luogo dell’accaduto vi era uno spazio ai margini della carreggiata più ampio, ha subito bloccato il mezzo. Con freddezza, riusciva di seguito a separare la motrice dal trasporto proprio per evitare che le fiamme potessero raggiungere il serbatoio del combustibile e provocare conseguenze ancora più gravi. Lo stesso autista, tra lo spavento e l’ansia del momento, è riuscito poi ad avvisare i vigili del fuoco.
Una seconda partenza con il capo squadra Pippo Cangemi raggiungeva nel volgere di pochi minuti il luogo dell’accaduto riuscendo ad avere ragione in poco tempo delle fiamme e, quindi, salvare buona parte della merce (bevande) trasportata. Intanto la polizia stradale e le squadre di soccordo dell’Anas, intervenuti prontamente, hanno provveduto a segnalare e delimitare, isolandolo, il posto. Sull’A3, inoltre, è giunto anche l’ispettore dei vigili del fuoco Carmelo Quattrone, del Comando provinciale di Reggio Calabria. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, domenica 1
“Scillesi d’America”. Pronto emendamento dell’assessore regionale De Gaetano
Alcune delle indicazioni riguardanti il nosocomio scillese contenute del nuovo Piano sanitario regionale, ancora in corso di approvazione da parte del Consiglio regionale, non hanno suscitato il gradimento dell’assessore regionale al Lavoro, Antonino De Gaetano. L’esponente del Prc, non vuole sentire parlare di chiusura del Presidio ospedaliero di Scilla. "In relazione al più ampio Psr - ha evidenziato l’assessore regionale - desidero fare alcune considerazioni, che ritengo doverose, in merito al futuro del plesso ospedaliero di Scilla. La struttura denominata “Scillesi d' America” rappresenta un centro di vitale importanza nell’organizzazione sanitaria della nostra provincia non solo per le eccellenze di cui dispone ma anche per la posizione strategica che occupa sul territorio. Nell’immediato futuro questa struttura è destinata, secondo il Piano, a diventare Istituto sperimentale di medicina clinica avanzata con cell factory per la produzione e applicazione delle cellule staminali, da accorpare all’Azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria. Voglio subito sottolineare l’importanza che andrà certamente ad assumere un tale centro di ricerca che mi auguro possa contribuire in maniera fattiva al progresso della ricerca e soprattutto possa diventare un riferimento di settore per tutto il Meridione d’Italia". L’assessore regionale al Lavoro, Antonino De Gaetano, ha quindi annunciato un emendamento al Piano sanitario regionale affinché la struttura rimanga ospedale di primo livello. L’importante questione sul futuro dell’ospedale di Scilla sta interessando il mondo politico in maniera bipartisan e le organizzazioni sindacali di categoria. Oggi, giunge l’intervento chiaro e forte dell’assessore di Rifondazione Comunista. Mesi addietro era stato il consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò ad ottenere dei fondi per l’avvio del servizio di Odontostomatologia, mentre il gruppo consiliare d’opposizione al Comune “Uniti per rinnovare”, ha sollecitato la convocazione di un consiglio comunale ad hoc. La cosa strana è che nessuna comunicazione e presa di posizione giunge dagli ambienti amministrativi locali. Palazzo San Rocco tace, ma certamente non si distinguono per eloquenza le altre municipalità ricadenti nel bacino d’utenza del nosocomio scillese. Un vasto territorio con circa 50.000 abitanti sta per perdere l’unico presidio ospedaliero pubblico nell’indifferenza totale delle varie amministrazione comunali. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, domenica 1
Pesce azzurro l’allarme dell’Istituto per l’ambiente marino costiero
Nonostante non ci sia ancora una serie storica di dati molto ampia, quanto emerge dai rilevamenti tra il 1997 e il 2006 effettuati dall’Istituto per l’ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche di Mazara del Vallo, mostra campanelli d’allarme. La riproduzione delle acciughe risente di elevate temperature mentre l’abbondanza di sardine risulta legata ai valori medi di upwelling costiero, cioè la risalita di acqua più profonda e ricca di nutrienti, un fattore che nello Stretto di Messina e nel Canale di Sicilia è innescato soprattutto dal vento.Alici e sardine, quindi, soffrono il caldo. A rilevare i sintomi della sensibilità del nostro pesce azzurro un gruppo di ricercatori dell’Iamc) di Mazara del Vallo in provincia di Trapani. Lo studio è stato condotto utilizzando metodi di stima diretti basati sulla biologia della specie, in particolare sulla produzione giornaliera di uova, e su dati idroacustici da ecosounder. "Nelle annate più calde, il 2003 e il 2006 - spiega Angelo Bonanno, ricercatore dell’Iamc del Cnr - si è riscontrata nello Stretto una minore abbondanza dell’acciuga. Raggiunto il picco di circa 26 gradi la curva della presenza delle acciughe scende perché la specie si riproduce nel periodo fra maggio e ottobre, in particolare a luglio, quando il maggior numero di adulti maturi depone le uova". E sopravvivere poi non è facile: "Per arrivare alla maturità bisogna che si verifichino una serie di condizioni" - afferma Bonanno. Un problema condiviso anche da un pesce azzurro di origine subtropicale sempre più diffuso in Mediterraneo, la sardinella aurita. Altro capitolo è quello della sardina, che si riproduce in inverno e sembra non risentire tanto della temperatura dell’acqua quanto dell’assenza di vento. pinodamico@arbitrio.it - torna susu
Scilla, domenica 1
Bonifiche aree demaniali. Il territorio di Scilla nel progetto regionale “Puliamo la Calabria”
Selle Aquile, Scrisi e la strada provinciale Scilla-Melia sono i siti da bonificare inseriti nel progetto “Puliamo la Calabria” voluto dall’assessore regionale all’Ambiente, Diego Tommasi. L’iniziativa, che interessa sessantatré Comuni calabresi per un totale di settantuno aree demaniali in corso di bonifica, si sta rivelando efficace grazie ai primi risultati abbastanza positivi. L’indicazione delle zone da ripulire è stata fatta dall’Afor. Il progetto della Regione è finalizzato al ripristino di quelle località che nel tempo sono divenute delle vere e proprie discariche abusive. Selle Aquile, prospiciente alla Boccata di Melia è invasa da tempo da ogni genere di rifiuti: lavatrici, materiali di risulta, copertoni, spazzatura. Analoga sorte per Scrisi dove, nonostante la chiusura della vecchia discarica comunale, qualcuno continua ad utilizzare quel luogo per scaricare di tutto. Anche alcune ben determinate aree che costeggiano la provinciale Scilla-Melia sono diventate punti di scarico, tanto da deturpare lo stupendo ambiente che domina lo Stretto. Per concretizzare “Puliamo la Calabria” la Regione si è avvalsa dei fondi Por impiegando nel progetto circa 15 milioni di euro. Nei giorni scorsi, nel fornire i primi dati dell’azione di bonifica, l’assessore regionale Tommasi ha anche annunciato che il progetto avrà una seconda fase con un impegno economico di 5,2 milioni di euro. Saranno così ripulite altre 450 aree sparse in 196 Comuni calabresi. pinodamico@arbitrio.it - torna susu