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Scilla, martedì 30
SCILLA, IN CONSIGLIO COMUNALE QUATTRO PUNTI ALL’ODG
Nuova convocazione del Consiglio comunale di Scilla da parte del sindaco Gaetano Ciccone. L’appuntamento per i consiglieri è previsto questo pomeriggio (30 settembre) alle ore 17 presso la sala Adunanze del Municipio. Quattro sono i punti all’ordine del giorno. L’approvazione dei verbali della seduta precedente, salvaguardia degli equilibri di bilancio e verifica dell’attuazione dei programmi ex art. 193 d.lg n. 267/2000. La norma in questione stabilisce, infatti, che almeno una volta l’anno l’organo consiliare provveda con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato dei programmi. In tale sede , l’organo consiliare dà atto del permanere degli equilibri generali del bilancio o, in caso di accertamento negativo, adotta contestualmente i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali debiti o disavanzo. Torna ad essere oggetto di dibattito la questione sempre aperta relativa alle sorti dell’ospedale “Scillesi d’America”. Di recente la Commissione consiliare aveva stipulato un documento volto alla salvaguardia e potenziamento dei servizi sanitari già operativi. Nel corso del consiglio sarà esaminata la proposta del Piano Sanitario Regionale e discusse le prospettive per il presidio ospedaliero di Scilla. Il civico consesso si concluderà con le dichiarazioni del sindaco.
Qualora si rendesse necessario la seconda convocazione del Consiglio è fissata per giovedì 2 ottobre alle ore 18. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, martedì 30
CASTELLO RUFFO, CONFRONTO TRA ESPRESSIONI ARTISTICHE
“FigurAzioni”è il nuovo evento d’arte , con cui il Consorzio Cerere prolunga la stagione espositiva presso il Castello Ruffo di Scilla. Una collettiva in cui giovani e meno giovani metteranno a confronto varie espressioni artistiche. In un’atmosfera fortemente innovativa dal 1 al 31 ottobre a Scilla l’Associazione Artistica Culturale “mediTERRAnEaMENTE”di Locri, in collaborazione col Centro Regionale per il Recupero dei Centri Storici Calabresi “CERERE” e l’Associazione “ULYSSES”, presenteranno le opere degli artisti coinvolti i quali racconteranno tratti di vita, esprimeranno diversi linguaggi.
Valentina Giovinazzo, Marco Gemelli, Francesco Scialò, Angela Pellicanò, Davison Macrì, Roberto Schirripa, Giusy Sergi , Demetrio Giuffrè, Emanuele Murdaca e Christian Schirripa, sono gli artisti, provenienti da realtà e territori differenti del Reggino e della Locride, che con la loro maestria, originalità e creatività esprimeranno il loro essere traducendo in espressione artistica una aspetto del tutto innovativo dell’arte. Oltre ad essere esempio di grande fascino estetico o ideologico, l’arte diventa una chiara espressione di rigetto verso tutte quelle convenzioni anticulturali che fanno da sfondo alla realtà di ogni giorno, attraverso la denuncia e la provocazione contro un modo di vita considerato grottesco specialmente nel territorio calabrese, dove il tempo scorre senza futuro e senza colori. Come diceva il grande Duschamp, “l’ARTE” non può essere un impegno formale, né basarsi su una falsa coerenza, ma deve aprirsi e assumere le tematiche stesse della vita”.
Questo spiega il nome dell’evento, “FigurAzioni”, che vuole essere un monito per prendere visione dalle “Figure che innescano il meccanismo d’Azione”, dettate dall’espressione artistica di per sé, dall’amore per l’Arte e della propria Terra,alle istallazioni che affermano una resistenza attraverso rappresentativi linguaggi contro la realtà alienata della vita moderna.
Gli artisti rappresenteranno il loro percorso, con il contributo critico del prof. Luigi Amato.
La mostra sarà inaugurata domani alle ore 19.30 e rimarrà aperta fino al prossimo 31 ottobre.
Questi gli orari:da martedì a venerdì dalle 8.30 alle ore 12.30; sabato e domenica, orario continuato. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, domenica 28
SCILLA, TECNICI BIOMEDICI A CONFRONTO
Nella sala convegni del Castello “Ruffo”7° congresso regionale per discutere la legge 251/100
Si è svolto presso la sala convegni del Castello Ruffo di Scilla il 7° congresso regionale dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico.
Dopo una accurata relazione del Presidente uscente Dott. Carmelo Laganà, che ha messo in risalto l’attività dell’associazione negli ultimi tre anni focalizzando in modo prevalente l’impegno profuso da tutti i componenti del direttivo, nel chiedere con forza a tutte le istituzioni competenti l’applicazione della legge 251/00 riguardante la dirigenza delle quattro aree delle Professioni Sanitarie.
A tale proposito l’ultimo intervento è stato effettuato in data 9 settembre, in particolare con l’On. Egidio Chiarella, componente la terza Commissione consiliare regionale.
Infatti lo stesso ha recepito l’emendamento correttivo del Piano Sanitario Regionale fatto dal direttivo Antel in collaborazione con la Consulta Regionale delle Professioni Sanitarie atto a modificare ed integrare l’attuale proposta di PSR, chiedendo infatti di inserire nel piano un articolo che preveda l’applicazione della legge 251 con l’istituzione in ogni Azienda Sanitaria della dirigenza per le quattro aree professionali e pertanto anche quella dell’area Tecnica Sanitaria.
Dopo ampio dibattito sulla relazione del presidente uscente si è passati alla elezione degli organi statutari dell’associazione, vedendo riconfermato Carmelo Laganà alla presidenza dell’ANTEL regionale.
Inoltre, lo scorso 18 settembre al congresso Nazionale dell’Antel tenutosi a Roma, Laganà è stato riconfermato Consigliere Nazionale con 300 voti a pari merito con i primi tre eletti. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, martedi 23
<<Scilla: un fallimento totale>>
la minoranza rinnova al sindaco, Gaetano Ciccone, l’invito a dimettersi (leggi manifesto)
Tornano a farsi sentire i consiglieri del gruppo “Uniti per Rinnovare”. Stavolta con un manifesto da un titolo che non lascia spazio all’immaginazione. “Scilla: un fallimento totale” e continua “Tutti zitti …decido solo io”. Di fronte all’atteggiamento del sindaco che continua a sostenere che “tutto va bene”, la minoranza non ci sta e cerca di richiamare l’attenzione su alcuni problemi su cui l’attività dell’amministrazione è per la minoranza <<inesistente e volutamente assente, incapace di assumere decisioni o proporre soluzioni utili per l’intera collettività>>. Le questioni sono sempre quelle più volte denunciate durante i consigli comunali e ancora una volta si chiedono le dimissioni del sindaco, poiché <<pur decidendo da solo…..ha dimostrato i suoi limiti e la sua incapacità totale a guidare lo sviluppo e la crescita di Scilla e delle sue Frazioni>>.
In particolare sulla questione ospedale, i consiglieri esprimono dissenso verso la posizione del sindaco, che durante una riunione tenutasi a Palmi a sostegno dell’Ospedale unico della Piana, avrebbe asserito che <<..difendere il proprio territorio non ha senso>>. Un’affermazione che si contraddice con le linee guida indicate dalla Commissione Consiliare, in sintonia con quella di numerosi consiglieri regionali, tendente a perseguire tutte le iniziative affinché si assicuri il mantenimento e il potenziamento dei servizi già operativi presso il nosocomio scillese.
Un’altra denuncia riguarda la mancanza di iniziative per indurre l’Ufficio Opere Marittime di Reggio Calabria a completare il progetto definitivo nei termini utili per accedere al finanziamento. Ricordiamo che la scadenza dei termini era prevista per il prossimo ottobre, dopodichè c’è il rischio che il finanziamento venga revocato.
I consiglieri inoltre chiedono di cogliere l’opportunità dei lavori sull’ A/3 per realizzare un collegamento con Jeracari. Questo sarebbe possibile aprendo un tavolo di concertazione con l’Anas e con le imprese esecutrici dei lavori sull’autostrada.
L’ultimo punto riguarda la questione Terna. L’Assessorato all’urbanistica della Regione Calabria, in sede di Conferenza di servizi, ha espresso parere contrario per l’autorizzazione alla “costruzione ed esercizio del nuovo elettrodotto in d. t. a 380 kv Sorgente Rizziconi autorizzazione del tratto Villafranca Tirrena (Me) Scilla (Rc) e delle opere connesse” poiché <<l’approdo dei cavi marini sul litorale Favazzina …. risulta incompatibile con lo sviluppo turistico e urbanistico dell’area in questione>>. In sintonia con questa posizione e contrariamente a quella espressa dal sindaco e dalla maggioranza, i consiglieri del gruppo “Uniti per Rinnovare” chiedono che l’approdo dei cavi venga spostato. Per ottenere la modifica del progetto i consiglieri si faranno promotori di una raccolta firme. Con questa si intende chiedere anche la tutela dall’inquinamento elettromagnetico dei centri abitati , nel rispetto del deliberato del Consiglio Comunale.
Ulteriori denunce riguardano la cattiva gestione dei rifiuti, la carenza d’acqua, il traffico caotico, il retrocedere di Scilla nelle classifiche delle località turistiche calabresi.
Per tutto questo e per altri problemi che per la minoranza sono ignorati dall’amministrazione, i consiglieri Perina, Cambareri, Pirrotta e Santacroce rinnovano l’invito al sindaco di dimettersi. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, lunedi 22
SCILLA, PARROCCHIA ANCORA DIVISA
Dopo il trasferimento di don Bruno e l’incontro con l’arcivescovo si cerca l’unità perduta
Lo striscione che per giorni ha inneggiato un “Grazie Don” sulla facciata della Chiesa Matrice sembrava far pensare che la comunità parrocchiale scillese si stesse preparando a salutare il suo parroco, don Bruno Verduci e a ringraziarlo dei suoi cinque anni di operato a Scilla. Invece la notizia del suo prossimo trasferimento alla parrocchia di “San Nicola di Bari” a Vito di Reggio Calabria ha scatenato la reazione di chi in questi anni lo ha sempre sostenuto. Una raccolta firme e una trasferta di un gruppo di parrocchiani in curia sono stati i modi per esprimere la solidarietà al parroco e un tentativo per prolungare la sua permanenza a Scilla. Ma la decisione della Chiesa è irrevocabile e non lascia spazio a ripensamenti. Mentre il gruppo di sostenitori si è raccolto nel cortile della curia in preghiera, il Vescovo Vittorio Mondello, apprezzando il gesto di affetto al sacerdote, ha ricevuto una rappresentanza del consiglio pastorale. La scelta del Vescovo è stata quella di trasferire don Bruno nella parrocchia di Vito, affidandogli la nuova missione di una pastorale rivolta ai giovani, considerata la presenza nel sito dell’ Università. Dopo aver tranquillizzato sul carattere non punitivo della sua decisione, il vescovo ha sottolineato l’impossibilità di posticipare al prossimo anno il trasferimento, in quanto questo già in passato era stato rinviato. Ma mentre il gruppo di parrocchiani promotori dell’iniziativa si adoperava a raccogliere le firme nel paese, la frattura all’interno della comunità scillese diventava sempre più evidente e non sembra attenuarsi. Tra la Scilla di chi sostiene il parroco e, approvando incondizionatamente la sua pastorale, non si rassegna al suo trasferimento e la Cariddi di chi non condividendone le scelte e non avendo trovato un punto di incontro di comunione, attende il nuovo parroco nella speranza di una ritrovata unità e armonia nella comunità. Da questa contrapposizione non ci sono né vincitori e né vinti, solo l’amarezza di una perduta comunione cristiana. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, sabato 20
SCILLA AVRÁ UN PORTO TURISTICO
Ad investire sulla cittadina della Costa Viola sarà una società privata
Mentre la cittadinanza scillese è ancora in attesa di novità sul progetto definitivo riguardante il prolungamento del porto, è giunta una notizia quasi sorprendente.
Scilla avrà un porto turistico. A darne la comunicazione l’ufficio tecnico del comune, che informa che è stata avviata la procedura amministrativa per la realizzazione di un porto turistico nella località di Oliveto di Scilla. A voler investire sulla cittadina della costa viola è una società privata, che ha presentato un progetto preliminare per la realizzazione e gestione del porto turistico. La società marina Costa Viola S.r.l ha chiesto in concessione per 99 anni un’area demaniale marittima di mq 161.500, di cui 13.000 di area a terra e mq 148.500 di specchio acqueo antistante.
L’area corrisponde precisamente al tratto di costa che va dal depuratore di contrada Oliveto e il vallone Scirò.
5600 mq di terreno da espropriare per un progetto ambizioso che prevede un investimento complessivo di 40 milioni di euro. Oltre l’area portuale è prevista la costruzione di parcheggi, aree verdi, ristorante, bar, centro commerciale, minimarket, un’area tecnica per la riparazione di imbarcazioni, distributore carburanti e liquami.
In base al progetto si prevedono 636 posti barca e 397 posti auto. Così descritto il porto avrebbe un ruolo decisivo per il rilancio turistico ed economico scillese. Inoltre sarebbe così recuperata un’area ormai abbandonata, la cui posizione strategica verrebbe ad essere sfruttata al massimo delle sue potenzialità. In base all’avviso, entro 45 giorni che decorrono dal 2 settembre scorso, gli interessati possono presentare osservazioni ed eventuali domande concorrenti. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, giovedì 18
SCILLA, NUOVO LOOK PER LA CHIESA
Torna a risplendere la facciata barocca della chiesa dello Spirito Santo
Dopo circa un anno di lavori, è possibile ammirare la facciata dello chiesa dello Spirito Santo in tutto il suo antico splendore, che nonostante l’usura del tempo, le calamità naturali e umane, conserva intatto il suo originario fascino. La Chiesa settecentesca in stile barocco è stata interessata da maggio del 2007 da lavori di restauro, grazie ad un finanziamento di 300 mila euro della Regione Calabria ottenuto dal Comune di Scilla. Progettista e direttore dei lavori, l’architetto Giovanna Ardente che, soddisfatta del risultato di un lavoro svolto con passione e cura nei dettagli, spiega la tipologia di intervento che ha interessato l’edificio sacro. Nonostante lo stato di degrado riguardi principalmente l’interno della chiesa, l’eseguità della somma, la complessità e molteplicità dei materiali esistenti non hanno consentito un restauro conservativo totale. Si è preferito quindi operare sulle fronti esterne dell’edificio, con l’auspicio che possano essere possibili futuri interventi per rendere completa l’opera. Gli agenti atmosferici, l’azione dell’acqua, la vicinanza del mare sono alcuni dei fattori che hanno contribuito al deterioramento delle facciate. Per questo è stato necessario procedere ad un primo intervento di preparazione delle murature esterne, con il consolidamento mediante iniezioni di calce idraulica pozzolanica, rimozione del vecchio intonaco e pulitura mediante un antisale. Prima di effettuare la posa in opera degli intonaci, si è effettuata la rincocciatura delle parti mancanti, con materiali compatibili agli originali sia per forma e qualità. Per il piano inferiore, soggetto a fenomeni di risalita capillare e alla costante azione della salsedine, è stato utilizzato un tipo di intonaco deumidificante, mentre per il piano superiore un intonaco in grado di ricostruire la compattezza originaria. Molti altri interventi hanno riguardato l’accurata pulitura di tutti i materiali e trattamenti volti ad eliminare le cause di degrado. Una particolare attenzione è stata rivolta al campanile, che versava in un grave stato di deterioramento. Nel corso dei lavori è stata rinvenuta in prossimità della scalinata un’apertura di modeste dimensioni da cui è possibile scorgere le voltine della cripta, situata nei sotterranei della chiesa. Inoltre tutti i portoni sono stati restaurati e la scalinata laterale è stata risistemata. Eliminati tutti gli antiestetici fili elettrici o di altro genere, che attraversavano la facciata. Insomma un lavoro certosino da un risultato che si prospetta possa durare nel tempo, anche se necessiterà sempre di continui interventi. Infatti nessun lavoro di restauro può risultare duraturo se non si garantisce l’efficienza dei sistemi di smaltimento delle acque piovane. Questa è sicuramente una problematicità rimasta irrisolta, con il rammarico dell’architetto. A questo si unisce il dispiacere per non aver potuto operare all’interno, il cui stato di degrado è talmente avanzato che l’intervento sembra più che mai urgente se si vuole salvaguardare non solo un bene artistico, architettonico dal valore inestimabile ma un luogo sacro da sempre caro agli scillesi. Riguardo il corso dei lavori, l’architetto dichiara <<sono stati svolti nel pieno rispetto della normativa>>. E spiega che la sospensione dei lavori sopravvenuta in corso d’opera, dettata dall’esigenza di una perizia di variante, è stata addirittura proficua perché ha consentito una buona asciugatura dei muri. <<Nonostante l’eseguità delle risorse e grazie alla serietà della ditta e alla comunione d’intenti con il responsabile del procedimento, il risultato mi sembra una conquista>> conclude l’architetto nel suo excursus del lavoro compiuto. Adesso la chiesa è restituita alla comunità nella sua nuova veste, ma il trascorrere del tempo e gli agenti atmosferici non sono gli unici nemici della salvaguardia di questo prezioso bene. Anche l’incuria e l’inciviltà possono contribuire al deterioramento dell’ edificio, che invece va custodito con cura e con il massimo riguardo da parte della cittadinanza. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, lunedì 15
AL CASTELLO IL CONGRESSO REGIONALE DELL’ANTEL
Si terrà il prossimo martedì 16 settembre presso la sala convegni del castello Ruffo di Scilla, il congresso regionale dell’Antel (Associazione nazionale tecnici di laboratorio). “Il tecnico di laboratorio biomedico presente e futuro alla luce delle ultime disposizioni legislative” sarà il tema su cui si confronteranno i partecipanti al congresso. Aprirà il dibattito la relazione di Carmelo Laganà, presidente regionale Antel. Seguiranno gli interventi di Alessandra Baldari, segretario provinciale CGIl Sanità, Domenico Serrano, segretario provinciale CISL, Nuccio Azzarà, segretario provinciale UIL, Bruno Ferraro, segretario regionale FIALS, e dei responsabili delle professioni sanitarie. Nel corso della giornata si svolgeranno le votazioni per il rinnovo del direttivo regionale. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, domenica 14
MALTEMPO CONTRO GLI INCENDI
Il caldo ha colpito duramente la Costa Viola. Cominciano le sospirate piogge
Dopo il caldo afoso, le alte temperature, gli incendi che fino a venerdi sera hanno interessato il territorio tra Scilla e Bagnara, arriva la tanto attesa rinfrescata. Non solo temperature più basse e una gradevole frescura ma piogge e temporali. Chi aveva programmato un ennesimo weekend in spiaggia potrebbe rimanere deluso dalle previsioni climatiche di questi ultimi giorni, ma mai come ora l’acqua è così attesa come manna dal cielo. A soffrire è soprattutto l’agricoltura a causa della siccità dovuta all’assenza di piogge nel periodo estivo. Per non parlare della carenza d’acqua, che con l’arrivo delle piogge potrebbe ripristinare le falde acquifere e scorrere nei rubinetti.
L’arrivo del maltempo è gradito non solo per chi non sopporta più il caldo torrido estivo, ma diventa un bene per la società.
Dopo i primi temporali di sabato pomeriggio, secondo le previsioni meteorologiche tutta l’area dello Stretto dovrebbe essere colpita da stamattina da forti temporali e piogge intense.
Domenica le temperature crolleranno fino a +22/+23°C in pieno giorno. Dopo un leggero e momentaneo miglioramento, da lunedì 15 il tempo sarà nuovamente in peggioramento. Così l’inizio dell’anno scolastico coincide con l’apertura di una settimana più fresca dal richiamo autunnale.
Anche se dal prossimo martedì è previsto il ritorno del bel tempo, le temperature saranno più fresche, grazie anche all’arrivo della ventilazione settentrionale.
Può darsi che il caldo arrivi di colpo nuovamente, ma intanto la gente si gode un maltempo, che mai è stato così benvenuto. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, sabato13
CTS LANCIA ALLARME NEL MEDITERRANEO
Dati sconfortanti: crescono la pratica di pesca illegale e le barche che fanno uso di reti killer
Le temperature alte di questo inizio settembre ci invitano a rimandare possibili bilanci della stagione estiva, che sembra tardare a concludersi. Grazie ai dati della campagna del Cts,voluta dal Ministero dell’Ambiente, è possibile però tirare le somme sulle condizioni del Mediterraneo e dei suoi abitanti.
Da più di un mese si è concluso il viaggio del veliero dei delfini, che ha fatto tappa lo scorso 24 luglio a Scilla. Dopo 45 giorni, 22 tappe e 1480 miglia percorse, i ricercatori al bordo del veliero sono giunti a delle conclusioni piuttosto allarmanti. I rifiuti sono in netto aumento, il clima acquatico è mutato ed è sempre più praticata la pesca illegale. I 175 milioni di residenti lungo le fasce costiere, che raddoppiano d’estate, producono dai 30 ai 40 milioni di tonnellate di rifiuti solidi. Il 70% dei materiali di scarto che finisce a mare è di plastica, materiale che non viene smaltito nemmeno in 1000 anni.
Il traffico nautico è in aumento ovunque e mette a repentaglio le specie mediterranee. In particolare, la maggior parte dei cetacei muore a seguito di uno scontro con imbarcazioni.
La temperatura sempre più calda delle acque altera l’ecosistema e mette a rischio la sopravvivenza di molti animali, minacciati anche dalla comparsa di specie aliene, che approdano dal canale di Suez e Gibilterra.
Aumentano le barche che fanno uso di reti killer. Una pratica che penalizza gli operatori che rispettano le normative.
Un trend positivo di questa campagna 2008 riguarda gli avvistamenti diretti in mare di delfini. Dal 26 giugno al 7 agosto 2008 l’equipaggio del Veliero ha osservato 160 delfini, rispetto ai 94 dello scorso anno, e ben tre capidogli. Questo dato mette in evidenza la presenza dei delfini nel Mediterraneo, nonostante le forti minacce.
L’esito non incoraggiante della campagna del Cts riguarda le condizioni generali del Mare Nostrum. Naturalmente questi dati dovrebbero far riflettere sullo stato del mare che bagna le nostre coste e ,in particolare, di favorire la diffusione di attività ecocompatibili , di gestire il traffico nautico in modo che non interferire con gli spostamenti dei grandi mammiferi, ridurre la velocità e combattere la pesca illegale. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, mercoledì 10
LA “LUCE MEDITERRANEA” DI SPANTI
La mostra pittorica dell’artista reggino illumina il Castello Ruffo
Un percorso pittorico caratterizzato da un’immensa e straordinaria luce, è quello che si intraprende nel visitare la mostra personale di Santo Spanti presso la sala Cerere del Castello Ruffo di Scilla.
Dopo il successo della personale di Kiki Flaming e Angela Pellicanò, il Consorzio Cerere continua l’opera di valorizzazione dell’antico castello esponendo presso le sale espositive la personale di un artista reggino di rilievo. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 16 alle 19 fino al prossimo 21 settembre. Santo Spanti, nato a Reggio Calabria, già docente presso il liceo artistico di Cosenza e Savona, ormai vive e opera a Parigi. Ormai affermato in Italia e oltre frontiera, ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche nazionali ed internazionali, ottenendo significativi riconoscimenti.
Il legame dell’artista con la sua terra si rinsalda, per una casuale quanto felice occasione,a Scilla, che con il suo richiamo mitologico è sempre stata costante fonte di ispirazione. Questo sito nel percorso personale dell’artista assume un significato particolare, fortemente simbolico. La chiave di lettura che meglio consente di avvicinarsi ai dipinti di Spanti è quella poetica. La poetica del ritorno/nostos,archetipo fondante della cultura greca che racchiude in se la ricchezza dei contenuti della scoperta, la forza delle radici, dell’identità non confondibile.
L’intensa luce mediterranea, che caratterizza tutta la sua straordinaria produzione artistica, è il segno dell’approdo a Scilla che, per Spanti, appare ineluttabile. Nella sua trascendentale capacità di fissarsi per sempre, questa luce domina in tutti i dipinti come un marchio indelebile. Una luce metafisica capace di trasfigurare ed illuminare ancor’oggi, pur dopo secoli di devastazioni fisiche e morali, il senso di armonia e di bellezza che qui, nel cuore del Mediterraneo, l’umanità ha elaborato, codificato e trasmesso ai posteri. Il senso dell’approdo a Scilla si colloca nella continuità di questo segno dominante che attraversa il lungo viaggio pittorico di Spanti. Le singole opere pittoriche vanno guardate come frammenti, folgorazioni di una luce che rappresenta la rotta già tracciata dal momento della partenza. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, martedì 09
UN’OCCASIONE PER METTERSI IN GIOCO
Andrea Attinà si è aggiudicato il trofeo dedicato ad “Antonio Panuccio”
Si è svolta domenica pomeriggio la tanto attesa traversata Favazzina-Scilla ,una gara di nuoto in acque libere, iscritta alla Fin. Dopo essere stata rinviata per ben due volte a causa delle sfavorevoli condizioni meteorologiche, finalmente domenica il tempo favorevole ha consentito lo svolgersi della manifestazione sportiva. All’inizio erano circa quaranta gli iscritti alla gara, ma poi a causa dei continui spostamenti si è arrivati a nove nuotatori. Tre di questi si sono ritirati interrompendo il percorso. I sei arrivati al traguardo hanno attraversato 3,7 km di un mare calmo e limpido, nonostante la corrente contraria per tutto il percorso e il morso di qualche fastidiosa medusa. Al porto di Scilla si è tenuta la cerimonia di premiazione alla presenza del sindaco Gaetano Ciccone e degli organizzatori, tra cui il presidente del club nuoto “A. Panuccio”, Giuseppe Panuccio. Ad aggiudicarsi il 25° trofeo dedicato ad “Antonio Panuccio”, il giovanissimo Andrea Attinà. Gli altri premi sono stati consegnanti agli altri cinque nuotatori, che in ordine di classifica sono: Giuseppe Saia, Marco Caminiti, Bruno Pecora , Emilio Pecora e lo scillese Carlo Arbitrio. Così si è conclusa la 35° edizione della traversata, che nonostante la contrarietà meteorologiche nel mese di agosto, è riuscita a regalare agli appassionati di nuoto un’occasione per mettersi in gioco, portando avanti una tradizione tutta scillese. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, martedì 09
SCILLA E BAGNARA LE ZONE PIÚ COLPITE
La Calabria continua a bruciare. Tra domenica e lunedì più di 100 roghi attivi in tutta la regione, complice il caldo torrido con temperature che hanno toccato i 40° , lo scirocco che ha soffiato in più punti del territorio e l’opera dei piromani. Con segnalazioni giunte da tutta la regione la Calabria si conferma come la regione più colpita dalle fiamme di questo inizio settembre.
La situazione più critica si registra nel cosentino., dove le fiamme hanno minacciato alcune abitazioni. Non da meno la provincia di Reggio Calabria. A Sant’Eufemia d’Aspromonte, un bosco, difficilmente raggiungibile, è stato interessato dalle fiamme ed è stato necessario l’intervento di canadair. Un vasto incendio è stato domato, a fatica, domenica scorsa nel territorio di Scilla. Non va meglio nel territorio di Bagnara.
A mettere in difficoltà la Protezione Civile è la dispersione delle risorse a disposizione di tanti interventi contro roghi di medie dimensioni sparsi in tutta la regione.
L’intenso lavoro svolto dagli equipaggi dei mezzi aerei impegnati nella lotta agli incendi boschivi, ha permesso lo spegnimento della maggior parte dei roghi e le operazioni proseguiranno fino a quando le condizioni di luce consentiranno di operare. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, lunedì 08
SCILLA, DON VERDUCI LASCIA IN ARRIVO DON CUZZOCREA
Durante la Santa Messa di ieri (domenica) don Bruno Verduci, da cinque anni parroco di Scilla, ha annunciato il suo prossimo trasferimento in un’altra parrocchia. Il vescovo Vittorio Mondello lo ha destinato alla parrocchia di San Nicola di Bari di Vito a Reggio Calabria. Don Bruno, non nascondendo la sua emozione per questa nuova missione affidatogli e la commozione nel lasciare la comunità scillese, ha reso noto all’assemblea il nome di chi lo succederà a nuovo parroco della parrocchia Maria SS. Immacolata di Scilla. Si tratta di don Francesco Cuzzocrea, già parroco della parrocchia di San Biagio di Gallico Superiore. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, domenica 07
“Il grande inganno” a Scilla
Il saggio di Nicola Gratteri presentato ieri al Castello Ruffo
“Il grande inganno” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, edito da Pellegrini nella collana Educare alla legalità, è stato presentato ieri a Scilla nella sala convegni del Castello Ruffo in un incontro promosso dall’assessorato al turismo del comune di Scilla in collaborazione col circolo Rhegium Julii. Un titolo emblematico per raccontare la grande tragedia che da più di un secolo continua a devastare la Calabria.e ,come più volte ha sottolineato l’autore, l’intero mondo occidentale. Questo saggio, che raccoglie in un’unica edizione curata appositamente per le scuole parti centrali di “Fratelli di sangue” e 15 testi selezionati e commentati di autori calabresi che hanno affrontato il tema della ‘ndrangheta, nasce dall’esigenza di dialogo con i giovani. <<L’idea di questo libro- esordisce Gratteri- nasce dalle domande che i ragazzi mi rivolgono nelle scuole>>. Il magistrato che investe il suo tempo libero nel portare avanti percorsi educativi nelle scuole, sottolinea l’importanza di far conoscere il fenomeno della ‘ndrangheta ai giovani, mettendo da parte discorsi morali, ma facendo capire loro la non convenienza economica di diventare “affiliati della ‘ndrangheta”. Sulla praticità e la concretezza degli esempi di vita quotidiana e soprattutto sull’essere testimoni credibili e coerenti che Gratteri punta nei suoi numerosi incontri nelle scuole per far richiamare l’attenzione sul fenomeno, dopodichè è possibile intraprendere un percorso verso la legalità. Il magistrato ha messo in luce molti aspetti dell’organizzazione mafiosa, diventata “più forte e arrogante” negli anni perché più ricca e potente grazie al traffico internazionale di cocaina e dai confini che hanno superato da tempo quelli calabresi. <<La ‘ndrangheta è presente ovunque c’è da gestire soldi e potere>> sottolinea più volte, puntando l’attenzione soprattutto sulla dimensione europea del fenomeno e della carenza di una legislazione europea antimafia. La preoccupazione espressa dal magistrato in merito alla potenza economica della mafia non è tanto quella di riuscire ad avere la leadership su qualsiasi attività imprenditoriale, e quindi di togliere la libertà economica tipica della democrazia, ma quella di riuscire a comprare i mezzi di comunicazione e quindi di conseguenza il pensiero, creando una “filosofia di vita”. Alla fine del suo interessante excursus sui passaggi fondamentali della storia della ‘ndrangheta, dà due ricette. Una a brave periodo e una a lungo periodo. Sul breve periodo richiama alla necessità di modifiche normative a livello nazionale e europeo e sulla certezza della pena e di sistemi alternativi di pena. Sul lungo periodo si inserisce quest’ultimo lavoro, nello spiegare ai giovani il male che la ‘ndrangheta sta facendo al mondo occidentale.
Proprio sul lavoro nelle scuole e nell’educazione al rispetto delle regole si sono basati i numerosi interventi che hanno proceduto Gratteri. Il sindaco di Scilla ha posto la questione della chiusura delle scuole nei piccoli comuni di montagna come possibile causa di aumento della criminalità
Nella sua lunga relazione il giornalista Rai, Domenico Nunnari ha sottolineato il messaggio contenuto nel libro <<formare una coscienza civile contro la’ndrangheta e aiutare i ragazzi a leggere la storia dalla parte della legalità>>. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, sabato 06
DOMENICA LA 35° TRAVERSATA “FAVAZZINA-SCILLA”
A causa delle sfavorevoli condizioni meteorologiche, la traversata “Favazzina-Scilla” è stata rinviata nel mese di agosto per ben due volte. Gli organizzatori del Club Nuoto “A. Panuccio” non si perdono d’animo e, sperando nel buon tempo, hanno fissato una nuova data. La storica traversata, che quest’anno giunge alla sua 35° edizione avrà luogo domenica 7 settembre. L’ appuntamento per i partecipanti è nella spiaggia di Favazzina, da cui avrà inizio alle 16:30 la gara di nuoto in acque libere. L’arrivo è previsto per le ore 17:30 circa presso il porto di Scilla. Sempre nel porto alle ore 18:30 circa avrà luogo la premiazione e verrà consegnato al primo classificato il 25° trofeo dedicato ad “Antonio Panuccio”. I partecipanti attraverseranno 3,7 km a nuoto, in un tratto di mare notoriamente caratterizzato dalle forti correnti. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, sabato 06
<<GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO>>
Un primo incontro per impedire la chiusura della scuola media di Scilla
Quello di ieri presso la scuola media di Scilla è stato solo uno dei primi di una serie di incontri in cui genitori e docenti, insieme al sindaco Gaetano Ciccone e l’assessore alla pubblica istruzione Domenico Mollica, si riuniscono per studiare la problematica relativa alla possibile chiusura della scuola media di Melia e per cercare in sinergia la forma di protesta più idonea per impedirla. La prossima assemblea è prevista per il prossimo mercoledì 10 settembre nell’istituto di Solano Superiore.
Già quest’anno saranno soppresse tre classi della scuola media dell’intero istituto comprensivo di Scilla ma grazie al lavoro della dirigenza scolastica e alla disponibilità degli insegnati, si è riusciti ad evitare la chiusura dell’ istituto di Melia. Come ha spiegato la vicepreside Crocè, le tre classi della scuola media di Scilla saranno gestite per gruppi articolati , utilizzando al massimo le risorse di insegnanti presenti nell’istituto. Il problema si presenterà l’anno prossimo, poiché la riduzione del corpo docenti e la diminuzione degli alunni in ingresso, porterà inevitabilmente alla soppressione di altre classi. Per questo è necessario che la protesta parta da adesso affinché si riesca a trovare la soluzione più idonea per evitare la chiusura dell’istituto di Melia, che comporterebbe notevoli difficoltà per gli allievi a raggiungere il plesso scolastico centrale distante circa 15 km in un percorso di strada poco agibile. I genitori non si danno pace e sono disposti ad avviare qualsiasi forma di protesta, affinché i loro figli possano continuare ad esercitare con tranquillità e senza disagi il diritto allo studio, messo notevolmente a rischio dalla soppressione dell’istituto di Melia. <<Se non avremo delle risposte entro il 15 settembre- dichiara Domenico Calarco, vicepresidente del consiglio d’istituto, - ci fermeremo con i nostri figli nell’androne della scuola e impediremo l’inizio delle lezioni>>. Sono concordi i genitori degli allievi di Melia a portare avanti questa battaglia e chiedono che la scuola media di Melia abbia una propria autonomia da quella di Scilla e quindi un proprio codice, come del resto hanno la scuola elementare e materna. <<Abbiamo un codice a parte per i libri, abbiamo ottenuto al realizzazione dei laboratori d’informatica, perché non dovremmo avere una completa autonomia come scuola?>> chiedono i genitori con determinazione. Il sindaco Ciccone e l’assessore Mollica invitano ad un approfondimento della questione, attraverso il confronto con le soluzioni adottate in realtà regionali e nazionali che si trovano ad affrontare la stessa problematica per una proposta organica ed efficace.
<<Non è detto che ad essere penalizzata dovrà essere la scuola di Melia>> ha più volte sottolineato il sindaco Ciccone, chiarendo che i meccanismi del demensionamento potrebbero avere diverse opzioni. Dare autonomia alla scuola di Melia o fare leva sulla legislazione nazionale che privilegia i comuni montani. Qualsiasi strada si intraprenda per evitare la chiusura dell’istituto di Melia, quello che sembra assurdo e ingiustificabile a genitori, insegnanti e amministrazione, è che aldilà del problema logistico del trasporto, l’attuazione del provvedimento in questione rischia di favorire la dispersione scolastica e di conseguenza l’aumento della microcriminalità giovanile. Per questo è necessario un lavoro intenso di un anno di coordinamento insieme agli altri comuni della provincia interessati, per poter evitare un danno sociale e culturale di vaste dimensioni. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, venerdì 05
<<CONTRARI AL PROVVEDIMENTO>>
Scilla, genitori e insegnanti minacciano di non dare inizio alle lezioni
Non si danno per vinta gli insegnanti e i genitori degli alunni di Scilla, Melia e Solano Superiore e continuano la protesta contro il provvedimento ministeriale che vuole la chiusura dell’istituto di Melia e la cancellazione di ben tre classi, mettendo a rischio il diritto allo studio dei ragazzi dell’istituto comprensivo di Scilla. I promotori della protesta, con in testa il sindaco Gaetano Ciccone e l’assessore Domenico Mollica, si sono dati l’appuntamento oggi alle 11 davanti alla scuola media di Scilla, sede dell’istituto comprensivo, per dar luogo ad una manifestazione per chiedere alla Ministro Maria Stella Gelmini ed agli organi scolastici provinciali di sospendere il provvedimento. Genitori e insegnanti sono determinati a portare avanti questa battaglia e minacciano di non dare avvio all’anno scolastico che sta per iniziare. Una decisione forte che fa capire i gravi disagi a cui allievi, genitori e insegnanti andrebbero incontro con l’attuazione del provvedimento. Questi sono già stati evidenziati dal dirigente scolastico Demetrio Romeo con una lettera del 18 aprile scorso inviata all’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Calabria, dove si spiegava minuziosamente che << le frazioni montane di Melia e Solano Superiore, oltre ad essere spesso innevate, distano da Scilla Centro rispettivamente una 15 e l’altra 33 km>>. Considerata la mancanza nelle due frazioni di associazioni e centri sociali e culturali ,la lettera sottolinea il fondamentale ruolo della scuola che si pone come “l’unica alternativa alla strada e all’apatia del tempo vuoto”, tipico delle zone periferiche. Queste stesse ragioni sono state evidenziate dall’amministrazione comunale e ,in particolare, di recente, da una lettera dell’assessore alla pubblica istruzione Domenico Mollica indirizzata al Ministro Gelmini. L’assessore sottolinea come la mancanza di un presidio scolastico in queste frazioni rurali contribuisce all’abbandono e al degrado di queste realtà, dove la scuola è “l’unico sfogo socio-culturale ed educativo” e denuncia come tutto questo sia in controtendenza alle indicazioni del Commissariato UE dell’agricoltura di contrastare il fenomeno dell’abbandono delle aree rurali con l’incremento delle scuole e strutture di vario genere. Oltre a questi risvolti di carattere sociale e culturale,la lettera al ministro mette in luce la difficoltà del Comune a garantire un servizio di trasporto che permetterebbe agli allievi di Solano e Melia di raggiungere giornalmente il plesso scolastico di Scilla. Viene così ad essere messo seriamente a rischio l’esercizio del diritto allo studio degli allievi di Melia e Solano Superiore e invece ad essere favorita la dispersione e l’abbandono scolastico.
Ma le vittime dell’attuazione di questo provvedimento non sono solo gli allievi e le famiglie, ma anche gli insegnanti che, rientrati dalle ferie estive, si sono ritrovati senza il loro posto di lavoro.
Per tutte queste ragioni insegnanti, genitori, allievi, insieme all’amministrazione comunale sono uniti e compatti nella protesta e determinati a chiedere la sospensione del provvedimento di chiusura dei plessi scolastici di Melia e Solano e la riattivazione delle classi soppresse, in attesa di rivisitare il danno sociale e culturale che il provvedimento rischia di causare. Giusy Nuri - torna susu
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Scilla, mercoledì 03
<<NON POSSO PIÚ GAREGGIARE>>
Rocco Migliorino ferito da uno sparo nella gara ciclistica di San Calogero.
Per Rocco Migliorino quella di domenica 31 agosto a San Calogero doveva essere una tranquilla gara ciclistica come le tante altre a cui ha partecipato invece ha rischiato di tramutarsi in una vera tragedia. Durante lo svolgimento del terzo “Trofeo città di San Calogero”, nei pressi della frazione Calimera, uno sconosciuto, armato di carabina o fucile, ha sparato sul gruppo di ciclisti. A rimanere vittima di questo sconcertante episodio è stato l’atleta scillese, Rocco Migliorino, 64 anni, vincitore di importanti premi in ambito provinciale, regionale e nazionale. Al momento dell’accaduto il ciclista non si è reso conto di essere ferito e pur avvertendo un forte bruciore e un dolore acuto al dorso ha continuato la gara per altri 50 km, raggiungendo il traguardo. <<Pensavo di essere stato colto da un malore fisico- racconta Migliorino- ma anziché aspettare l’ambulanza ho voluto proseguire e portare a termine la gara>>. Sebbene un compagno di gara l’avesse informato della macchia di sangue comparsa sulla maglietta, con sofferenza e lentamente ha continuato a pedalare, completamente ignaro della causa del suo stato. Giunto alla linea d’arrivo, è stato visitato dal medico di gara Pasquale Sottiletta, che ha prestato il primo soccorso. Nel certificato rilasciatogli risulta che è stato ferito da <<un corpo metallico di piccole dimensioni che ha determinato lacerazioni e perforazioni della maglietta indossata dallo sportivo e una lesione lacero contusa>>.
Dopo aver esporto denuncia contro ignoti alla locale caserma dei carabinieri di San Calogero, Migliorino è stato portato per ulteriori accertamenti prima all’ospedale di Scilla e poi presso l’Ospedale Riuniti dove è stato sottoposto ad una tac. Questa ha evidenziato che il corpo metallico corrisponde ad un piombino di 4 mm, proveniente da carabina o fucile, che è stato conficcato in un punto situato tra un’arteria e un polmone. Essendo una zona del corpo molto interna e particolarmente delicata, lo sportivo è in attesa di sapere a che tipo di intervento chirurgico dovrà sottoporsi per asportare il piombino. <<Ho rischiato di rimanere secco o invalido a vita>> dichiara Migliorino con molta preoccupazione per le sue condizioni di salute. Non nasconde il suo dolore per dover rinunciare alla sua passione più grande, quella per il ciclismo, che tante soddisfazioni le ha dato nel corso degli anni. Ancora incredulo, l’atleta continua nel corso suo racconto. <<Ho partecipato ad altre due gare a San Calogero e lì c’è brava gente>>. Rocco Migliorino non si spiega il perché dell’accaduto ed è in attesa che le indagini vadano avanti. Sottolinea che un compagno di gara ha sentito corpi metallici colpire alle ruote. Si pensa ad un gruppo di balordi di una frazione particolarmente a rischio di violenza, quella di Calimera. Questo episodio è sintomo di un forte degrado sociale e culturale, dove anche lo sport si trasforma in un’occasione per esternare violenza. Giusy Nuri - torna susu
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