RASSEGNA STAMPA - Ottobre 2008
In questa pagina verranno riproposti gli articoli, pubblicati dai quotidiani locali,
che ci perverranno, riguardanti Scilla.
Si accettano suggerimenti da parte dei Gent.mi lettori
a cura di arbitrio editori:
arbitrioeditori@arbitrio.it
Pino d'Amico
Rocco Bellantone
Giusy Nuri
Giusj Santacaterina
Gli avvenimenti relativi la vita parrocchiale sono le protagoniste dello scillachiese.blogspot.com
La comunità di Scilla accoglie il nuovo parroco
La ‘Linea Blu’ ha di nuovo solcato il percorso della Costa Viola.
L’ostello per la gioventù più grande ed accogliente della provincia di Reggio Calabria.
SCILLA SU LINEA BLU. sabato rai 1 alle ore 14,30 (scarica pdf)
Scilla, una buona notizia dopo l’allarme lanciato dall’amministrazione
Favazzina, approvato il progetto di sistemazione idrogeologica
DON BRUNO SALUTA LA COMUNITÀ di SCILLA
Scilla, oppressa da anni da disagi provocati da un sistema idrico obsoleto e fatiscente.
Quale futuro per lo Scillesi d’America?
TERMINATO IL PERIODO DELLA VENDEMMIA
Scilla, la Commissione consiliare più volte ha chiesto un incontro con Cetola
Carenza delle risorse economiche, mancanza dei servizi e cittadini insoddisfatti.
PER LA SALVAGUARDIA DELLO STUDIO
‘Figurazioni’ esposte presso il  Castello Ruffo di Scilla.
Un milione di euro. Cifra da capogiro.
SCILLA, CICCONE NON SI DIMETTERÁ
<<VOGLIAMO ESSERE INFORMATI>>
SCILLA, TENTATO INCENDIO AL CALYPSO
<<NO ALL’ELETTRODOTTO A FAVAZZINA>>
Scilla, inaugurata la mostra di artisti calabresi. Aperta fino il 31 ottobre
IL GIAPPONE ALLA SCOPERTA DI  SCILLA
SCILLA, BILANCIO APPROVATO IN UN CONSIGLIO “FLASH”

Scilla, 31 ottobre
Gli avvenimenti relativi la vita parrocchiale sono le protagoniste dello scillachiese.blogspot.com
La Chiesa Madre intitolata a Maria SS. dell’Immacolata, la chiesa di San Rocco e quella dedicata a Santa Maria di Porto Salvo. E poi ancora le chiese dello Spirito Santo, di San Giuseppe, di San Giovanni Battista, di Santa Maria del Monte Carmelo ed infine la Cappella di "Santu Roccheddu”.
Le 8 chiese di Scilla con tutti gli avvenimenti relativi la vita parrocchiale sono le protagoniste dello scillachiese.blogspot.com, il blog nato circa un anno fa dalla fede e devozione che << un piccolo gruppo di ragazzi, ha verso le proprie chiese e ciò che rappresentano>>.
Ad accogliere i ‘visitatori’ del blog l’immagine della Madonna di Portosalvo con Gesù tra le braccia  attorniata dalle immagini delle restanti 7 chiese e con alle spalle la veduta di Scilla.
In un angolo poi loro:  Rocco, Alessandro, Eugenio, Costantino. I creatori del blog. Una ‘piantina’ annaffiata quotidianamente con foto, articoli ed interventi dedicati anche agli scillesi che vivono all’estero o in altre parti d’Italia.
Fino ad ora il blog ha avuto un totale di 7 mila e 508 visitatori e 618 messaggi contenuti all’interno del ‘GuestBook’, il libro in cui ogni iscritto al forum del sito può lasciare il suo messaggio.
L’argomento più recente non poteva essere altro che l’arrivo del nuovo parroco Don Francesco Cuzzocrea.
<< Scillachiese – così si legge - è fiero del suo operato, certo di aver dato degli utilissimi contributi a far riemergere preziose notizie di Storia della nostra Parrocchia e a far conoscere a chi ne fosse interessato le parti più nascoste o negate dell'attualità di questa Storia>>.
C’è poi il messaggio di una giovane che porge il Benvenuto a Don Francesco, esternandogli << la  soddisfazione, la stima e il rispetto, consapevole di iniziare, da oggi, una nuova pagina della nostra storia>> e ricordandogli che << da oggi questa è la sua casa, e noi, umile popolo di Dio che le è stato affidato, saremo la sua famiglia>>. Uno dei fondatori invece scrive << ci auguriamo che possa essere davvero il parroco di tutti >> anche se teme che questa missione potrebbe essere <<più difficile del previsto>> poiché <<rispetto, verità, e amore stanno alla base per costruire la comunione ma purtroppo questo non accade sempre, forse per quieto vivere o per altri motivi, sta di fatto che se mancano queste condizione le fondamenta della casa non saranno saldi come dovrebbero>>.
La buona volontà già c’è comunque. Lo dimostra la nascita del Blog. L’inno alla carità che appare nella home page del sito possa poi essere risposta allo sconforto ed al timore che qualcosa non possa andar bene. La Carità infatti <<tutto tollera, tutto crede,tutto spera, tutto sopporta>>. Coraggio allora ed auguri al nuovo parroco. Giusj Santacaterina - torna susu 

Scilla, lunedì 27
DON FRANCESCO CUZZOCREA SI INSEDIA
La comunità di Scilla accoglie il nuovo parroco
Grande festa ieri mattina a Scilla. L’intera comunità si è raccolta per dare il benvenuto al nuovo parroco, don Francesco Cuzzocrea. La Santa Messa di insediamento presso la parrocchia Maria SS Immacolata di Scilla-Favazzina è stata presieduta  dal arcivescovo Vittorio Mondello, con la presenza di altri sacerdoti come don Bruno Verduci, parroco uscente, e don Mimmo Marturano, già parroco di Scilla per 20 anni.  Accolto tra i canti dell’assemblea e la musica della banda di Scilla, don Francesco ha fatto ingresso in processione, accompagnato dall’arcivescovo, in una chiesa gremita di gente, tra cui  una folta rappresentanza della sua ex parrocchia di San Biagio di Gallico superiore, accorsa per essere vicina al sacerdote nell’ importante momento dell’inizio della sua nuova missione. Presenti  anche le autorità civili e militari locali.
Nel corso della funzione oltre ai classici riti esplicativi , come quello dell’aspersione dell’acqua benedetta all’assemblea, incensamento dell’altare, rinnovamento delle promesse sacerdotali, l’atto di insediamento, che esprimono il significato del servizio pastorale del parroco, non sono mancate parole di accoglienza e di benvenuto . Un rappresentante del consiglio Pastorale, Vincenzo Montemurro ha presentato la comunità parrocchiale scillese, con le sue attività, mettendo in luce anche gli aspetti socio culturali sia positivi che negativi. Monsignor Mondello, dopo aver ribadito la motivazione del trasferimento di don Bruno nella scelta di dargli nuovi incarichi, si  rivolge a don Francesco. Nel segno della <<continuità dell’operato dei suoi predecessori, dove continuità non è passività ma progressività>>, gli affida tre missioni da portare avanti nel corso del suo apostolato. L’ attenzione alle fragilità esistenti nella comunità, rifacendosi ad  uno dei temi cardini dello scorso convegno ecclesiale diocesano, la riscoperta e conoscenza della parola di Dio, seguire l’esempio di San Paolo, di cui quest’anno si celebra il bimillenario della nascita.
Proprio sulle parole di San Paolo << Non sono padrone della vostra fede ma collaboratore della vostra gioia>>, don Francesco si presenta alla comunità scillese, dichiarando il suo impegno alla costruzione della comunione <<dove nessuno si senta escluso>>. La festa di accoglienza al nuovo parroco è continuata nel salone parrocchiale con un momento di convivialità  e intrattenimento. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, 25 ottobre
La ‘Linea Blu’ di Donatella Bianchi e Marco Zavattini ha di nuovo solcato il percorso della Costa Viola.
Aveva lasciato dietro di sé una traccia indimenticabile regalando alla Costa Viola ed alle sue bellezze un grande momento da protagonista. Ed ora, a distanza di anni, ha baciato nuovamente le coste che da Villa San Giovanni giungono colorate e selvagge fino Palmi.
La ‘Linea Blu’ di Donatella Bianchi e Marco Zavattini ha di nuovo solcato il percorso della Costa Viola. Sabato scorso infatti, nel programma di Rai Uno, telecamere puntate sullo Stretto di Messina. Da Reggio, con la Settimana del mare, fino ad una nuotata subacquea alla scoperta del relitto mercantile affondato nella acque dello Stretto, per concludere a Chianalea, il borgo dei pescatori. E proprio dal tipico borgo di Scilla è avvenuto il collegamento con il professore di biologia marina Corrado Piccinetti,  insieme alla conduttrice Donatella Bianchi che da 15 anni ormai percorre senza sosta gli 8mila chilometri delle coste italiane per esplorare fondali, luoghi e tradizioni del mare nostrum, e con la collaborazione dell’agronomo Rosario Previtera.
Piccinnetti, a bordo di un piccolo peschereccio, ha spiegato la ‘pesca piccola’, particolare tipo di pesca che viene messa in pratica proprio nelle acque dello Stretto a cui a causa delle correnti variabili e del fondo accidentato e molto profondo.
Rosario Previtera, dal canto suo e grazie alla sua esperienza decennale nel settore, si è poi occupato dei terrazzamenti della Costa Viola e dell’antico borgo di Chianalea, uno tra i posti più belli d’Italia a cui l'interesse dei media e delle trasmissioni televisive nazionali, hanno apportato grande visibilità e continuano a farlo.
Previtera si riferisce ad iniziative come Linea Verde, Made in Calabria Channel, la stessa Linea Blu e Sabato e Domenica, che hanno reso protagonista la Costa Viola con le sue mille sfaccettature ed i suoi siti rari.
<<Piccoli tasselli – ha affermato Previtera -che alla fine costruiscono il puzzle della crescita e dello sviluppo grazie all'interessamento di uomini o associazioni che sanno promuovere con passione le valenze ambientali, paesaggistiche e storico-culturali e le risorse del territorio. Ora è il momento di amplificare i progetti di sviluppo che con fatica stiamo portando avanti da molto tempo affinché  l'offerta turistica settoriale possa concretizzarsi realmente>>. All’interno di Linea Blu, Previtera, pur trovandosi in riva al mare durante la messa in onda del programma, ha ricordato come i cittadini di questi luoghi siano <<con un piede in mare ed uno in vigna>>. Non di solo ‘frutti di mare’ si vive infatti sulla Costa Viola, ma anche iniziative come Armacia, vino dei terrazzamenti, prodotto dalla cooperativa Enopolis Costa Viola ed alle 25 aziende riunite nell’ ‘Ecostrada del vino e dei sapori della Costa Viola’.
<<Se si pensa che fino a  qualche tempo fa la Costa Viola era non altro che un lido a ridosso tra il  confine di Villa e Scilla mentre oggi è definita come vera e propria area geografica e come comprensorio viticolo-terrazzato ad alta valenza ambientale riconosciuto in tutta l'Europa – ha concluso Previtera - allora vuol dire che il lavoro intrapreso con tanti sacrifici ha dato i suoi frutti. Ma occorrerà continuare per mantenere viva l'attenzione e l'interesse su questo estremo lembo d'Italia>>. Giusj Santacaterina - torna susu 

Scilla, 24 ottobre
L’ostello per la gioventù più grande ed accogliente della provincia di Reggio Calabria.
Sarebbe dovuto diventare l’ostello per la gioventù più grande ed accogliente della provincia di Reggio Calabria. L’ennesima opera tanto acclamata, pubblicizzata e soprattutto realizzata con non poche risorse economiche. 
Fiore all’occhiello tra le strutture ricettive del reggino costruita nel 1996, a tutt’oggi, il grandissimo fabbricato che sorge sulle colline di Scilla invece altro non è che un’ accogliente rifugio per topi e spazzatura. L’ostello è più o meno facile da raggiungere per una persona automunita. Dalla strada statale 18 ci si incanala nella strada di via Petrello percorrendo una lunga salita facente parte di una strada asfaltata ma trascurata ed incorniciata da erbacce. Alla fine della strada ad accogliere i visitatori ci pensa un grande cancello in ferro arrugginito. Dovrebbe servire a proteggere l’ostello che si intravede dai lati del cancello invece è estremamente facile oltrepassarlo ed accedere alla struttura. In molti giurano che quel cancello, fino a pochi mesi fa, fosse rimasto sempre aperto. E questo spiegherebbe lo scandaloso spettacolo che si prospetta già guardando l’albergo dall’esterno. Vetri rotti, finestre mancanti, porte inesistenti. Insomma, è evidente che molti cittadini ‘civili’ abbiano fatto festa alla struttura appropriandosi indebitamente di porte, saracinesche e battenti. Lo  scenario all’interno non muta, anzi, è addirittura peggiore. Pavimenti frantumati o estratti per essere riutilizzati da chissà chi, impianto e fili elettrici rubati, sanitari sradicati o mancanti, porte interne inesistenti (ma una volta c’erano, lo dimostrano i solchi nei muri). Circa 50 camere, con bagno interno, in più saloni per la mensa o per le feste e stanze probabilmente da adibire a reception, uffici o quant’altro ancora. Migliaia di metri quadri suddivisi in un piano sotterraneo, un primo piano e due piani rialzati lasciati completamenti allo sfascio. In più terrazzi e balconi a iosa.
All’ultimo piano infatti trova spazio un enorme terrazzo a strapiombo sul mare, posto proprio nella punta di montagna che sorge dal lato opposto al castello di Scilla che negli anni ’70 era l’ ostello più caratteristico del paese. Un panorama mozzafiato. Uno scenario unico e pittoresco che però viene completamente rovinato dallo scempio che offre al proprio interno la struttura. Preservativi, mozziconi di sigarette, vetri rotti, spazzatura. Ci sono persino un telo mare ed alcune candeline rosa. Qualcuno probabilmente avrà festeggiato su quel terrazzo un compleanno all’insegna dell’ ‘ originalità ’. Anche se da festeggiare non c’è proprio niente. Non si può festeggiare l’abbandono, l’arretratezza ed il sottosviluppo, perché è di questo che si parla quando simili strutture vengono lasciate a sé stanti ed in balia di vandali ed incivili.
Per fortuna che, almeno l’ascensore l’hanno risparmiato: la tromba dell’elevatore è infatti vuota, ma solo perché non è stato mai costruito, altrimenti si sarebbero rubati anche quello. Giusj Santacaterina - torna susu

Scilla, venerdì 24
SCILLA SU LINEA BLU. sabato RAI 1 alle ore 14,30 (scarica pdf)

Scilla, venerdì 24
SCUOLE, IL TAR ACCOGLIE L’ISTANZA
Scilla, una buona notizia dopo l’allarme lanciato dall’amministrazione
Finalmente una buona notizia per la cittadinanza scillese dopo l’ondata di panico diffusasi tra genitori, insegnanti  in seguito alla diffusione della comunicazione sul taglio delle scuole di periferia. Già da mesi il dirigente scolastico Romeo aveva informato della riduzione in atto dell’organico docenti, ponendo la questione sulla difficoltà di organizzare le classi. A conferma di quanto già preannunciato, l’Ufficio scolastico provinciale di Reggio Calabria ha trasmesso  nei giorni scorsi all’Istituto comprensivo di Scilla una nota dove si comunica la soppressione di un corso di studi delle scuole premontane e montane di Melia e Solano. Notizia che aveva allarmato l’amministrazione comunale stessa, che ha voluto tempestivamente intervenire. Infatti, la Giunta Comunale, con la delibera del 15-10-2008, ha deciso di presentare ricorso al TAR regionale contro il provvedimento della Gelmini, in linea con il comportamento tenuto da altri comuni limitrofi. Proprio ieri è pervenuta al Comune la copia del decreto emesso lo scorso 22 ottobre, con il quale il Presidente del TAR per la Calabria (Sezione staccata di Reggio Calabria) ha provvisoriamente accolto l’istanza cautelare del Comune di Scilla avverso il provvedimento ministeriale che interessava la soppressione delle scuole della Frazione di Melia di Scilla. L’efficacia del provvedimento è sospesa fino alla prima udienza in camera di consiglio, fissata per la discussione collegiale dell’istanza cautelare per il prossimo 5 novembre.
Grande soddisfazione da parte dell’assessore alla Pubblica Istruzione Domenico Mollica, che si augura che << il percorso intrapreso possa portare ad avere risultati positivi, come quelli ottenuti a Calanna e ad altri comuni che hanno scelto di impugnare il provvedimento ministeriale volto alla riduzione degli organici delle scuole>>. In varie occasioni l’Assessore Mollica ha messo in evidenza i gravi disagi a cui gli allievi e famiglie andrebbero incontro, sottolineati anche in alcune missive indirizzate agli organi scolastici competenti e al Ministro Gelmini stesso. I genitori sono sempre più agguerriti e all’inizio dell’anno scolastico si erano dichiarati pronti a portare avanti una ferrea e dura battaglia per garantire che i figli possano tranquillamente esercitare il sacrosanto diritto allo studio, che questo provvedimento mira a penalizzare in modo decisivo. Un primo passo per impedire l’attuazione del suddetto provvedimento è stato fatto ma di certo genitori, insegnanti ed amministrazione non si fermeranno nel cercare di salvaguardare la scuola, l’unico punto di riferimento sociale, culturale  e istituzionale esistente nelle frazioni aspromontane, che, per assurdo, vogliono eliminare. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, mercoledì 22
LAVORI DI PROTEZIONE COSTIERA
Favazzina, approvato il progetto di sistemazione idrogeologica
La frazione di Favazzina sarà interessata presto a lavori di protezione e ricostruzione del litorale. Inoltre, la Giunta comunale di Scilla, con delibera del 15/10/2008, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di sistemazione idrogeologica del versante  area Torrente Favazzina.
Riguardo a quest’ultimo progetto, il Comune  aveva chiesto nel 2006 al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio la concessione di un contributo per l’esecuzione e sistemazione idrogeologica della suddetta area. Il Ministero aveva  inserito l’intervento segnalato nel 1° Piano Annuale per la mitigazione del rischio idrogeologico ai sensi del comma 432, art, 1 della legge finanziaria del 2006, assegnando in seguito al Comune un finanziamento di € 1.000.000,00.
In conseguenza degli eventi franosi, che si sono verificati lungo il versante Sud-Ovest del Torrente Favazzina, determinati da episodi di critica piovosità, destinati ad intensificarsi, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno intervenire al fine di regimentare le acque meteoriche superficiali ad al fine di realizzare opere di difesa del suolo per evitare il formarsi di frane. Gli interventi definiti nel progetto sono quelli ritenuti, dopo un’attenta analisi geologica, più urgenti e necessari, in quanto servirebbero ulteriori finanziamenti per completare tutte le opere di protezione idraulica e di difesa del suolo, che eviterebbero con una più elevata probabilità il verificarsi di eventi di frana o di scivolamenti di carattere alluvionale.
Le caratteristiche geomorfologiche del versante e la storia di come si sono sviluppati gli ultimi eventi di frana ed esondazione, hanno permesso di identificare tre zone in cui sono necessari degli interventi di messa in sicurezza idrogeologica. La prima (zona A), fascia di terreno che costeggia ambo i lati della strada intercomunale, che necessita di regimentazione delle acque superficiali ed opere di difesa e sostegno dei cigli  dei costoni; La seconda (zona B), ad elevata erosione superficiale che produce un detrito che in fase di pioggia si riversa nel Torrente, che necessita di interventi di protezione dell’erosione superficiale e  sistemazione delle piste di viabilità; Infine la zona C, parte terminale del Torrente Favazzina che necessita di interventi di consolidamento di argini e briglie, protezione delle sponde dell’alveo e pulizia dello stesso.
La Giunta Comunale ha aggiudicato i lavori riguardo il progetto “Opere di protezione e ricostruzione del litorale della Frazione Favazzina del Comune di Scilla”. Da questo progetto generale è stato stralciato il progetto di difesa e riqualificazione costiera del tratto litorale situato a Nord della fiumara Favazzina in direzione Bagnara inserita nell’Accordo di Programma Quadro- Difesa del suolo ed Erosione Costiera della Regione Calabria, con un finanziamento di € 1.500.000,00.
La tipologia di intervento prevede un sistema di protezione integrato che distribuisce sulla fascia costiera l’azione di attenuazione ondosa e di protezione morfologica ed assicura anche il soddisfacimento dei requisiti paesaggistici, ricreazionali ed ecologici.
Dalla foce della fiumara Favazzina verso Nord in direzione Bagnara il sistema di difesa sarà costituito da: una scogliera emergente disposta parallellamente alla direzione della linea di riva, dalla lunghezza di 15 m; una scogliera soffolta, della lunghezza complessiva di 370 m.
Il tempo per dare ultimati i lavori, decorrente dalla data di consegna degli stessi, è stabilito in 12 mesi.  Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, martedì 21
DON BRUNO SALUTA LA COMUNITÀ di SCILLA
Scilla, gli è stata affidata una missione presso la parrocchia di Vito
Don Bruno Verduci ha salutato la comunità scillese. Dopo cinque anni di attività pastorale svolta presso la parrocchia Maria Santissima Immacolata di Scilla, è giunto il momento del congedo del sacerdote. Un saluto giunto prematuramente rispetto alla durata novennale del suo mandato, ma la decisione del Vescovo Vittorio Mondello è stata quella di affidare a  don Bruno una nuova missione presso la parrocchia di san Nicola di Bari a Vito di Reggio Calabria, dove per la presenza dell’Università convoglieranno molti giovani. Sono stati vani i tentativi di un gruppo di parrocchiani di rimandare il trasferimento, ma dalle parole del sacerdote durante la Santa Messa di saluto di domenica scorsa, trapela felicità e serenità per questo nuovo incarico, perché <<un sacerdote accetta sempre  la volontà del Signore col sorriso sulle labbra>> ha dichiarato facendo riferimento all’esempio di Madre Teresa di Calcutta. I ringraziamenti sono giunti dal rappresentante del consiglio pastorale, e poi in seguito da una bambina, un giovane, un genitore. L’adorazione eucaristica perpetua, dove giorno e notte si alternano circa 400 adoratori provenienti anche da altre parrocchie per adorare Cristo nel Sacramento, il SS Rosario del sabato sera, la preghiera per la santificazione dei sacerdoti, sono alcune delle iniziative promosse dal parroco nell’ambito di una pastorale che ha messo  al centro  preghiera e spiritualità e che per le quali la comunità ha espresso il suo grazie. Oltre ai riconoscimenti e i sentiti auguri per il suo nuovo mandato, non sono mancate parole di rammarico nei confronti di chi non ha apprezzato e ha criticato l’operato del parroco. Un apostolato intenso da tutti i punti di vista, anche sul piano delle  polemiche e dei malcontenti, purtroppo a discapito dell’unità di una comunità ormai divisa.  Tanto forte la lode e il clamore da parte dei  presenti, quanto significativa l’assenza di molti.
Il parroco ha lasciato in eredità sette parole, che racchiudono l’essenza dell’essere cristiani: Amore, Gratitudine, Perdono, Gesù, Maria, Preghiera e Chiesa. E con l’immagine di Cristo in croce, che ci fa capire come <<la salvezza per ogni cristiano passa da un cuore trafitto>>, ha concluso la sua omelia. Salutato con gioia da parte della cittadinanza cinque anni fà, <<accolto dalle braccia di Maria>>, così ora don Bruno va via, portando con sé il tesoro di una ricca esperienza maturata nella parrocchia scillese. Si chiude un capitolo di storia  per la comunità, che in questa settimana si preparerà all’arrivo del nuovo parroco, don Francesco Cuzzocrea. Da giovedì sera inizierà il triduo di preparazione, con momenti di preghiera comunitaria, che si concluderà domenica mattina con la Santa Messa di insediamento. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, 20 ottobre
Scilla, oppressa da anni da disagi provocati da un sistema idrico obsoleto e fatiscente.
In un comune a ‘vocazione turistica’, soprattutto nei mesi estivi, la mancanza d’acqua non può che essere un problema grave che lede l’immagine del paese e provoca continui disagi alla popolazione.
E’ il caso di Scilla, oppressa da anni da disagi provocati da un sistema idrico obsoleto e fatiscente.
Per cercare di risolvere la faccenda, mercoledì scorso, presso il salone municipale di Scilla, si è tenuta una riunione che ha visto protagonisti il comune di Scilla e la Società Risorse Idriche Calabresi. All’ incontro hanno partecipato il sindaco Gaetano Ciccone, l’assessore Domenico Mollica, il dottor Michele Rendina e l’ingegnere Andrea Lanuzza, rispettivamente responsabile affari generali Sorical e responsabile del Compartimento di Reggio Calabria.
Durante la riunione si è innanzitutto giunti ad una conclusione in relazione agli arretrati, in termini  di risorse economiche, che il comune deve consegnare alla società. L’importo sarà versato con rate di 15mila euro al mese.
<< L’amministrazione si impegna a mantenere gli impegni presi con Sorical per garantire alla stessa società le giuste spettanze – ha dichiarato l’assessore Mollica – sicuri che la Sorical possa in futuro risolvere il problema della siccità idrica che per vari motivi non è stato ancora risolto>>.
A proposito della rete idrica, stando a quanto dichiarato dallo stesso assessore, pare che qualche importante passo avanti verso la risoluzione dell’annosa questione sia stato già compiuto.
Il pozzo sito in località Scagnato, dopo anni di chiusura causata dall’abbassamento di una falda che provocava la fuoriuscita di fango anziché acqua, è stato attivato permettendo così il recupero di 2 litri d’acqua al secondo. Sicuramente poco per fornire un intero paese, <<ma – ha aggiunto Mollica – ad esso si uniscano i 13 litri recuperati con i lavori di presa e drenaggio nelle gallerie di Contessella di Solano>>.
La Sorical si è soprattutto impegnata a sistemare la rete idrica interna con un controllo costante delle perdite del sistema idraulico e la sostituzione di circa 10 saracinesche centrali.
Quanto spera adesso la cittadinanza è aprire il rubinetto e veder scorrere l’acqua 24 ore su ventiquattro: << Speriamo di riuscirci al più presto>> ha concluso Mollica.
E lo sperano gli scillesi che dell’ ‘oro blu ’, come ogni paese sulla faccia della terra, non possono e non devono farne a meno. Giusj Santacaterina - torna susu

Scilla, 20 ottobre
Quale futuro per lo Scillesi d’America?
Una domanda che in molti, scillesi e non, si sono posti negli ultimi anni. Se l’è domandato anche la Commissione Consiliare Speciale di Studio sull’Ospedale scillese, istitutita nello scorso luglio al fine di studiare e verificare le condizioni generali in cui versa il chiacchieratissimo nosocomio.
Nessuna risposta però è pervenuta alla suddetta commissione che aveva posto una domanda di tale portata non ad un personaggio qualunque bensì al prefetto Cetola, presidente della commissione straordinaria dell’Asp5 .
<< Con nostro profondo rammarico nulla di positivo è sortito, se non un espresso rifiuto ad incontrare la Commissione>>.
Lo dichiarano gli stessi membri dell’organo consiliare istituito anche allo scopo di mettere in evidenza di fronte le autorità politiche e sanitarie alcune necessità proprie dell’ospedale: potenziare l’organismo ospedaliero, andare incontro ai bisogni sanitari della popolazione e poi ancora sensibilizzare gli organi politici responsabili  dello Scillesi d’America.
Queste alcune delle motivazioni che hanno spinto il presidente della Commissione, Domenico Diano, e gli altri membri dell’organo, gli assessori Domenico Mollica e Filippo Cotroneo ed i consiglieri Antonio Santacroce ed Antonio Pirrotta, ad emanare una nota stampa in cui gli stessi evidenziano il disinteressamento degli ‘addetti ai lavori’ nei riguardi delle gia’ citate problematiche.
Tra queste anche il trasferimento di alcuni chirurghi presso altri presidi ospedalieri e la mancata nomina dei primari per i reparti di Medicina, Chirurgia ed ostetricia.
<<Sopra ogni cosa – scrivono i membri della Commissione – volevamo rappresentare i timori della popolazione scillese e dei lavoratori dell' Ospedale, in relazione al palese e generale depotenziamento che lo Scillesi d’ America sta sopportando>>.
Ma, a quanto pare, neanche questo è servito. Mentre tutti, ancora, continuano a domandarsi quale sara’ il ruolo futuro della struttura ospedaliera. Giusj Santacaterina - torna susu

Scilla, domenica 19
TERMINATO IL PERIODO DELLA VENDEMMIA
Significativi incrementi al Sud. La viticoltura vanta un glorioso passato nel territorio scillese.
Terminato il periodo di vendemmia a Scilla. Quest’anno, per via di una stagione calda e siccitosa, è iniziato anticipatamente e si è concluso a fine settembre. Secondo quanto stimato dall’Unione Italiana Vini, nel 2008 la vendemmia nelle regioni del Sud dovrebbe registrare significativi incrementi. Anche secondo Rocco Picone, esperto delle tradizioni agricole e vinicole scillesi, quest’anno la vendemmia ha prodotto un vino di ottima qualità, di 13° gradi, con l’uva tradizionale locale (malvasia, prunesta, nocera, pietronero).
La viticoltura vanta un glorioso passato nel territorio scillese con una storia ultrasecolare che si è tramandata fino ai nostri giorni. Un’attività  vivamente colorata di folclore, che univa lavoro, festa e divertimento. Ma  purtroppo, oggi, la vendemmia è sempre  più raramente praticata, da circa 400 ettari di terreno coltivato a vite si è passati a poco più di 20 ettari.
<<La viticoltura –spiega Picone- si è ridotta in parte per gli espropri fatti per la costruzione dell’autostrada Sa-RC e in parte per la mancanza di manodopera>>. La coltura tipica dei vigneti nella zona è quella dei terrazzamenti, difficilmente accessibile a mezzi meccanici. Un lavoro a braccia, che richiede sacrificio e dedizione e che le nuove generazioni sono poco propense a svolgere. Inoltre, i vigneti subiscono gli effetti negativi del gran numero di incendi che ogni anno divampano nel periodo estivo e bruciano le vicine boscaglie.
La carenza delle strade interpoderali rende difficoltoso l’accesso ai vigneti. <<Alcune strade - continua Picone - sono state abbandonate. Altre, a causa della scarsa manutenzione, si stanno degradando>>. Nonostante tutti questi impedimenti c’è ancora chi investe in questa affascinante attività e vuole valorizzarla. Rocco Picone, oltre a praticare l’attività viticola a livello familiare, è uno dei 100 piccoli proprietari di vigneti della Costa Viola, un’area di 20 km che comprende Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara, Palmi e Seminara, che nel 2004 hanno costituito una cooperativa, Enopolis-Costa Viola. Grazie ai contributi dei fondi comunitari la cooperativa svolge un’opera di salvaguardia  del territorio, miglioramento e valorizzazione della viticoltura, attraverso la produzione di un vino pregiato e stimato a livello nazionale, Armacía, dal nome delle armaciere i muri a secco che sostengono i terrazzamenti. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, sabato 18
QUALE FUTURO PER L’OSPEDALE?
Scilla, la Commissione consiliare più volte ha chiesto un incontro con Cetola
Quale futuro per il nosocomio “Scillesi d’America”? Con questo l’interrogativo, la Commissione consiliare speciale di studio sull’ospedale  continua a farsi portavoce  dei timori della popolazione scillese e dei lavoratori del nosocomio, in relazione al palese e generale depotenziamento in atto nella struttura. Continuano, infatti, gli spostamenti di alcuni chirurghi e , di recente, di un anatomopatologo presso altri presidi ospedalieri della Asp 5. Inoltre, la mancata nomina dei primari nei reparti di Medicina, Chirurgia e Ostetricia desta l’allarme sulle effettive sorti della struttura ospedaliera, che invece rappresenta un punto di riferimento fondamentale e sicuro non solo per gli scillesi ma per l’intero comprensorio. Infatti il dato messo in evidenza dal documento stipulato dalla Commissione stessa durante il periodo estivo, conferma l’ ampio bacino di utenza della struttura ospedaliera, che è stato stimato in circa 50.000 abitanti, con comuni ad alta densità abitativa, molti dei quali sono situati nella fascia aspromontana.
Ma a questa crescente preoccupazione, tra le righe del comunicato inviato ieri dalla Commissione consiliare, si legge un profondo rammarico da parte dei consiglieri  Domenico Diano, Domenico Mollica, Filippo Cotroneo, Antonio Santacroce, Antonio Pirrotta.  Istituita nel luglio del 2008, con delibera del Consiglio Comunale , la Commissione ha lo  scopo di studiare e verificare le condizioni generali in cui versa il nosocomio e, di conseguenza, evidenziare, presso le autorità politiche e sanitarie competenti,  le necessità per un potenziamento dell’organismo ospedaliero e i bisogni sanitari della popolazione scillese e del comprensorio. Tra le iniziative promosse dall’organismo allo scopo di sensibilizzare l’ambiente politico sia in ambito locale che regionale, ricordiamo l’invito rivolto ai sindaci del comprensorio a deliberare con atto d’impulso sulla rilevanza socio/sanitaria dello “Scillesi d’America”, i contatti con missive e incontri  “de visu” con gli Onorevoli regionali della provincia.
Ma è proprio da parte delle istituzioni che si sono alzati i muri per un dialogo costruttivo sulle sorti del presidio.  I consiglieri più volte hanno cercato un incontro con il  Commissario Straordinario della Asp5, Massimo Cetola ma con  vani risultati.  L’espresso rifiuto da parte dello stesso di incontrare la Commissione ha scatenato la reazione dei cinque consiglieri, che nonostante il rammarico e la crescente preoccupazione sul futuro del presidio, continueranno a portare avanti l’opera di sensibilizzazione presso le autorità competenti, sperando di ricevere delle risposte chiare, concrete e adeguate rispetto ai timori della popolazione scillese,di chi lavora presso la struttura e delle  famiglie emigrate in America, che con tanti sacrifici si sono impegnati a costruirlo. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, 17 ottobre
Carenza delle risorse economiche, mancanza dei servizi e cittadini insoddisfatti.
In parole povere: settore sanitario al collasso.
Una triste realtà che purtroppo sta mettendo radici proprio dove la crisi era già di casa.
L’ospedale Scillesi d’America è infatti, ancora una volta, al centro delle cronache reggine. Il problema questa volta riguarda la farmacia dell’ospedale, a quanto pare priva dei farmaci di fascia H, quei medicinali che sono a carico del servizio sanitario.
Sono circa 330 i farmaci di fascia H, molti dei quali introvabili quasi come pepite d’oro.
Farmaci, i cui prezzi variano dai 2 euro fino ai 9mila euro, utilizzati soprattutto per il trattamento di malattie oncologiche, ematologiche o patologie come la sclerosi laterale amiotrofica, malattia neurodegenerativa che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale .
Medicine reperibili, come previsto dal sistema legislativo, solo in pochissime farmacie.
Nella  provincia di Reggio Calabria a garantire l’erogazione di tali medicinali dovrebbero essere le farmacie degli ospedali di Scilla e Melito Porto Salvo ma, ultimamente, pare che questo servizio non venga garantito costantemente dai due presidi ospedalieri.
E’ il caso di Scilla dove alcuni pazienti hanno trovato enormi difficoltà proprio nel reperire i farmaci utili per la cura della sclerosi laterale, gravissima e rara patologia. Un fatto grave che produce non pochi disagi da chi è già penalizzato da stati fisici problematici: succede così che il paziente, debilitato a causa della malattia che lo costringe a letto, si ritrovi di fronte ad un livello di assistenza sanitaria scarso ed inadeguato.
Enorme disagio per il malato, imbarazzo anche tra i medici i quali, pur conoscendo bene la  situazione, si ritrovano con le mani legate. La causa di tali disagi? La mancanza di fondi da investire nel settore calabrese. Un settore sul punto di dichiarare bancarotta, con un debito pregresso che pare incolmabile. Un buco nero, una falla, che rischia di attirare a sé non solo i pazienti ma tutti coloro che nel settore medico lavorano.
La crisi si avverte ancora più nei mesi autunnali che, stando a quanto dichiarato da alcuni professionisti della medicina operanti proprio negli ospedali sopra citati, sarebbero i mesi in cui gli effetti di tale crisi si risentirebbero maggiormente. Basti pensare che gli stessi dottori non percepiscono gli stipendi a volte anche per tre o quattro mesi.
Anche il Tribunale per i diritti dei malati di Cittadinanza Attiva, movimento che promuove e tutela i diritti di cittadini e consumatori, ha fatto sentire la propria voce a proposito della delicata vicenda. Il Movimento avrebbe infatti ricevuto diverse segnalazioni della mancata presenza dei suddetti farmaci presso le due farmacie ospedaliere della provincia del reggino decidendo perciò di lanciare un appello finalizzato alla risoluzione del grave problema.
<< Addurre giustificazioni di certo non cura i nostri malati ma – sottolinea il Movimento in una nota - potrebbe innescare il reato di mancata assistenza. Data la gravità della situazione, desideriamo sapere, da chi di competenza, come si intende sopperire a questa grave disfunzione per dare delle risposte concrete ai nostri cittadini che, hanno il diritto di essere curati nel miglior modo possibile>>. Giusj Santacaterina - torna susu

Scilla, venerdì 17
PER LA SALVAGUARDIA DELLO STUDIO
Scilla, il Comune ricorre al Tar dopo la soppressione delle scuole di periferia
Già da mesi la notizia di una probabile chiusura delle scuole premortane e montane di Melia e Solano aveva messo in agitazione insegnanti e genitori delle frazioni del Comune di Scilla. Anche da parte della stessa amministrazione era partito l’allarme sulle conseguenze negative che la soppressione degli istituti poteva portare in queste piccole e periferiche frazioni, dove la scuola costituisce l’unico presidio di legalità. Per non parlare di tutta una serie di disagi che l’eventuale accorpamento delle classi di Melia e Solano all’istituto centrale di Scilla porterebbe agli allievi costretti a fare da pendolari, percorrendo quotidianamente strade poco agibili. Fra l’altro la scuola di Solano è situata a trenta km dal centro di Scilla e quella di Melia a 15. In varie occasioni genitori, docenti e amministrazione si sono riuniti per cercare insieme  soluzioni  per salvaguardare la sopravvivenza dei due istituti.
In particolare, nei mesi scorsi, a fronte della riduzione dei plessi scolastici, il Consiglio Comunale aveva approvato un documento di protesta con cui  richiedeva agli organi ministeriali competenti di rivedere  la determinazione dell’organico della scuola di Scilla, confermando le richieste del dirigente scolastico Romeo, così da permettere agli alunni una completa fruizione del diritto allo studio ed evitare rischi di dispersione scolastica. L’Assessore alla pubblica istruzione Domenico Mollica, in una nota di protesta agli organi scolastici provinciali e regionali, aveva  messo in evidenza, oltre alle ricadute sociali ed educative, anche le difficoltà del Comune di garantire il trasporto degli alunni. Inoltre con l’accorpamento degli allievi, si verrebbero a formare classi numerose inadeguate alla struttura dell’edificio dell’istituto centrale.
Dopo la comunicazione nei giorni scorsi del taglio delle scuole di periferia, mercoledì scorso il sindaco Gaetano Ciccone, l’assessore alla pubblica istruzione Domenico Mollica e la Giunta comunale hanno deciso di presentare ricorso al Tar regionale contro la decisione del Ministro Gelmini, in linea col comportamento di altri comuni limitrofi. Con questa decisione la giunta comunale vuole salvaguardare la popolazione scillese dai gravi danni sociali, educativi e culturali, derivanti dall’attuazione del provvedimento. Oltre la Giunta, anche i cittadini di Solano e Melia sono pronti a mobilitarsi per salvaguardare il diritto allo studio dei propri figli. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, giovedì 16 ottobre
E’ la vita, con le sue peculiarità ma anche con i suoi spaccati quotidiani, la protagonista assoluta  delle ‘Figurazioni’ esposte presso il  Castello Ruffo di Scilla.
Prosegue infatti, all’interno del caratteristico castello sospeso sulla roccia scillese, la stagione espositiva prolungata dal Centro Regionale per il Recupero dei centri storici calabresi.
Interpreti della mostra intitolata ‘Figurazioni’ sono undici giovani artisti, provenienti dai territori del Reggino e della Locride, i quali hanno scelto di utilizzare l’arte come forma di denuncia e  stimolo nei confronti di una realtà statica e quasi ridicola come quella calabrese.
E’ attraverso le immagini, fotografate o ritratte, dipinte o scolpite, che la Patria, la luce, il pensiero e la stessa terra di Calabria prendono vita. Ed è dalle mani di Valentina Giovinazzo, Marco Gemelli, Francesco scialò, Angela Pellicanò, Davison Macrì, Roberto Schirripa, Giusy Sergi, Demetrio Giuffrè, Emanuele Murdaca e Christian Schirripa che nasce questo contributo innovativo. L’evento,  promosso dall’Associazione artistico – culturale “mediTERRAnEaMENTE” di Locri in collaborazione con il Cerere e l’associazione Ulysses, intende soprattutto lanciare un messaggio: tradurre in arte la realtà calabrese esprimento repulsione verso <<tutte quelle convenzioni anticulturali, contro un modo di vita considerato decisamente grottesco specialmente nel territorio calabrese, dove ogni giorno che se ne va è un giorno morto, senza traccia né futuro, senza colori, dove il tempo non ha più senso.
La terra dei mille Pinocchi, come la terra descritta da Christian Schirripa, annaffiata da menzogna e falsità e che nulla può far affiorare se non burattini di legno con il naso lungo.
Oppure gli emblematici ‘Un po’ di luce’ e ‘Metamorfosi’ di Valentina Giovinazzo ed Emanuele Murdaca, per poi passare alla Madre Patria di Marco Gemelli ed a tutte le altre bellissime opere, quadri e sculture singolari ed affascinanti, degli artisti nostrani.
Sicuramente un bel vedere, da non perdere. Consigliato agli appassionati, i curiosi e per tutti coloro che credono nell’arte e nella potenza della cultura. Le opere saranno esposte fino al 31 ottobre. Giusj Santacaterina - torna susu 

Scilla, 15 ottobre
Un milione di euro. Cifra da capogiro. Intendiamoci, non si tratta di una vincita al Superenalotto bensì dell’importo di un appalto aggiudicato lunedì mattina presso il comune di Scilla per i lavori di protezione e ricostruzione del litorale di Favazzina.
Il primo stadio del progetto di ricostruzione prevedrà la creazione di barriere frangiflutti nella zona est del torrente Favazzina.
La spesa complessiva dell’appalto a base d’asta è di 1 milione e 100mila euro di cui 11 mila per oneri connessi alla sicurezza e non soggetti al ribasso d’asta.
La società a cui è stato affidato l’incarico dovrà consegnare i lavori entro 12 mesi a partire dalla vincita all’asta, avvenuta appunto presso l’ufficio tecnico comunale nei giorni scorsi.
Grande soddisfazione espressa da parte dell’ingegnere Antonio Caratozzolo, responsabile dell’ufficio tecnico scillese, per la conclusione dell’iter burocratico avviato  già da mesi.
I finanziamenti, ottenuti per la realizzazione degli interventi necessari alla ricostruzione del litorale, sono stati erogati dal dipartimento 9 - Lavori pubblici della regione Calabria e rientrano nell’ambito del Programma quadro di Difesa del suolo ed erosione delle coste. Da tempo aleggiava nell’aria la volontà dell’amministrazione di avviare un programma di riqualificazione della costa.
Pare però che ad ‘accendere la lampadina ’non sia stata solo l’erosione costiera. L’input  probabilmente è partito già prima del 2007, quando già la Provincia di Reggio Calabria, il Comune di Scilla, ARPA Calabria e la società Terna, avevano siglato un accordo di collaborazione in cui, tra l’altro, si stabiliva che i materiali prodotti per l’interramento di una tratta del nuovo elettrodotto ‘Sorgente-Rizziconi’ sarebbero stati utilizzati per la ricostruzione e la protezione del litorale di Favazzina. Tali materiali, per un totale di circa 70mila metri cubi di terre e rocce prodotte nello scavo della galleria dedicata alla posa dei cavi, sarebbero dovuti essere quindi riutilizzati per aggiustare il litorale e ricostruire una barriera frangiflutti di fronte alla frazione marinara.
Notizie che avevano all’epoca diviso gli scillesi in due fronti: pro e contro l’iniziativa.
Vedremo adesso quale effetto avrà sui cittadini la notizia dell’imminente inizio dei lavori per la riqualificazione del litorale. Giusj Santacaterina - torna susu 

Scilla, Domenica 12
SCILLA, CICCONE NON SI DIMETTERÁ
<<Considero velleitaria la richiesta del gruppo “Uniti per Rinnovare”>>
Dopo circa venti giorni dalla data di affissione del manifesto realizzato dal gruppo consiliare “Uniti per Rinnovare”, intitolato “Scilla: un fallimento totale”, ecco che finalmente si fa sentire il sindaco Gaetano Ciccone, che replica alle accuse mosse dalla minoranza con un altro manifesto, “Bugie e Velleità”. Ma più che dare chiarimenti sulle questioni evidenziate, il Sindaco accusa i consiglieri di minoranza di dare una falsa impressione <<di una Scilla al collasso totale per la presenza ingombrante e inutile del sindaco e della sua amministrazione>>.
L’accusa è quella di attribuire al sindaco espressioni mai pronunciate e posizioni mai espresse in contrasto con la iniziativa asserita dall’amministrazione comunale riguardo la questione relativa al futuro dell’Ospedale “Scillesi d’America”. L’espressione in questione riguarderebbe l’affermazione pronunciata dal sindaco <<…difendere il proprio territorio non ha senso>> durante una riunione svoltasi a Palmi sull’ospedale unico della Piana che, secondo la minoranza andrebbe in contrasto con le posizioni  indicate dalla Commissione consiliare.
Dopo aver smentito tale affermazione, si passa alla questione porto. Questa volta il sindaco risponde alla denuncia rivoltagli di inattività  per portare a termine le procedure, accusando la  minoranza di avviare iniziative, come l’email al ministro Di Pietro e la raccolta firme, nel tentativo di prendersi i meriti per la realizzazione dell’opera.
La stessa cosa vale per la proposta avanzata nel manifesto riguardo il collegamento con Ieracari. Il sindaco sottolinea che tale proposta è inattuabile, poiché già l’Anas e l’impresa esecutrice dei lavori sulla A3 hanno rinunciato al riempimento del torrente Valle d’Angelo dopo il parere contrario dell’autorità preposta al controllo dei correnti.
L’ulteriore replica del sindaco riguarda la posizione espressa dalla minoranza riguardo il progetto di potenziamento del collegamento elettrico della Sicilia con il continente. L’accusa è non solo quella di fare propria la posizione assunta dall’Assessore all’Urbanistica della Regione Calabria, in sede di conferenza dei servizi presso il Ministero dello sviluppo economico,   ma anche di riportarla come posizione ufficiale. <<Si tratta di una posizione  minoritaria rispetto a quella ufficialmente espressa dalla Giunta Regionale della Calabria- spiega- inoltre l’amministrazione comunale ha già ottenuto dalla Terna che il tratto della rete dell’approdo alla stazione elettrica di Melia venga realizzato senza alcun impatto negativo per l’ambiente>>.
Chiude la questione lanciando una provocazione a proposito di clientelismo, di cui il sindaco è stato più volte tacciato dalla minoranza. Infatti si chiede se <<dietro l’interesse collettivo dell’ambiente ci sia quello di qualche proprietario che per l’interramento dei cavi potrebbe vedere deprezzato il suo terreno>>.
Dopo questo excursus di smentite e accuse rivolte alla minoranza, il sindaco conclude rispondendo all’invito alle dimissioni. Non solo non si dimetterà, ma considera questa richiesta velleitaria. Infatti per il primo cittadino scillese i consiglieri del gruppo “Uniti per Rinnovare” non possono rappresentare un alternativa di governo << in quanto non hanno ancora dimostrato di essere usciti dalla loro minorità>>Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, Venerdì 10
<<VOGLIAMO ESSERE INFORMATI>>
Statale 18 “Uniti Per Rinnovare” si rivolge al sindaco Ciccone, al prefetto e all’Anas
Continuano i disagi a danno della popolazione scillese causati dalle recenti precipitazioni atmosferiche. La caduta della frana nel tratto compreso tra Scilla e Favazzina ha causato l’interruzione e la chiusura al traffico della statale 18. Non è di certo la prima volta che un evento calamitoso si verifica nel tratto compreso tra Bagnara e Scilla, segno di una fragilità del sistema geologico di tutta la costa al punto da renderla insicura e pericolosa per l’incolumità dei cittadini. Accanto a questa, anche la strada comunale Scirò-Forio-Fronte è stata interrotta in diversi punti ed invasa dai detriti riportate dalle acque piovane ed altre ancora sono state interessate da interruzioni causati in gran parte dai lavori in corso nei cantieri operativi per la costruendo autostrada. Nel mare si è riversata un’abbondante quantità di detriti in diversi punti fra cui quello, dove circa due anni fa, un evento di uguale natura causò il deragliamento del treno in prossimità  del centro abitato di Favazzina.
Tutti questi disagi sono stati rilevati dal gruppo consiliare “Uniti per Rinnovare”che con un’interpellanza rivolta al sindaco di Scilla, al prefetto di Reggio Calabria e all’A.N.A.S-Ufficio autostrada Sa-Rc chiedono di essere informati sugli interventi già assunti e che si intende assumere per rendere praticabile sia la strada statale che le altre strade comunali interessate. Inoltre i consiglieri Perina, Cambareri, Pirrotta e Santacroce chiedono di essere messi al corrente sulle iniziative assunte per la messa in sicurezza del territorio costiero a rischio idrogeologico e di eventuali inondazioni costiere e marine causate dall’accumulo di terriccio derivante dai lavori sull’autostrada. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, Lunedì 6
SCILLA, TENTATO INCENDIO AL CALYPSO
Fallito il tentativo di incendio del  Calypso Pub a Marina Grande di Scilla.
Sabato alle ore 3.15 un ignoto ha lanciato  sul tetto del locale un pezzo del combustibile “diavolina”. Fortunatamente l’incendio non si è sviluppato, grazie alla pioggia che in quel momento imperversava. Le forze di polizia hanno accertato che la “diavolina” è stata lanciata dalla Statale 18 verso le Arcate Monacina, dove si trovano, oltre il Calypso, anche altri locali. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Villa San Giovanni. Sull’episodio indagano anche i carabinieri della locale stazione di Scilla, diretta dal maresciallo Bonfardino. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, Lunedì 6
<<NO ALL’ELETTRODOTTO A FAVAZZINA>>
SCATTA RACCOLTA FIRME
Nel documento pubblicato alcuni giorni fa,  i consiglieri del gruppo “Uniti per Rinnovare” hanno ribadito la loro posizione riguardo alla questione Terna, in sintonia con quella espressa dall’Assessorato all’urbanistica della Regione Calabria in sede di Conferenza di servizi e contraria a quella della maggioranza. I consiglieri annunciavano di attivarsi per chiedere alle autorità competenti lo spostamento dell’approdo dei cavi relativi all’elettrodotto “Sorgente Rizziconi”  in un sito alternativo, diverso da quello previsto sulla spiaggia di Favazzina. L’attuale proposta progettuale è localizzata in ambito di notevole interesse paesaggistico-ambientale per cui costituirebbe un danno irreversibile allo sviluppo della zona. Inoltre, l’opera è collocata in adiacenza del centro abitato di Favazzina, per cui costituirebbe un problema per la salute dei residenti. Per queste ragioni, fra l’altro, evidenziate dall’Assessorato all’urbanistica della Regione Calabria, i consiglieri si sono fatti promotori di una raccolta firme per ottenere la modifica del progetto. Con questa si intende chiedere anche la tutela dall’inquinamento elettromagnetico, nel rispetto del regolamento approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 38/12/2006 concernete la disciplina dei campi elettromagnetici prodotti da impianti fissi di telefonia mobile e radiotelevisivi presenti nel centro abitato di Scilla e frazioni. Due richieste, quindi,  con cui i consiglieri di minoranza e i cittadini firmatari chiedono alla società Terna, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, al Dipartimento politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, al Sindaco di Scilla, di attivarsi per la salvaguardia dell’ambiente e della salute della collettività. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, venerdì 3
“FigurAzioni” al Castello Ruffo
Scilla, inaugurata la mostra di artisti calabresi. Aperta fino il 31 ottobre
Un nuovo evento artistico promosso dal consorzio Cerere è stato inaugurato lo scorso 1 ottobre presso il castello Ruffo di Scilla. Artisti giovani e meno giovani della Locride e del Reggino in una collettiva che mette a confronto espressioni e esperienze artistiche diverse. l’Associazione  Artistica Culturale “mediTERRAnEaMENTE”di Locri, in collaborazione col Centro Regionale per il Recupero dei Centri Storici Calabresi “CERERE” e l’Associazione “ULYSSES”,  presentano le opere degli artisti coinvolti. Un gruppo eterogeneo in  uno spazio dedicato all’arte contemporanea, dove  accanto ad artisti emergenti spiccano i nomi di artisti di fama internazionale come Angela Pellicanò. Nuovi talenti calabresi che mettono da parte lo stile accademico per un’arte innovativa, che vuole essere non solo contemplazione di bellezza e fascino estetico ma denuncia e provocazione. Nelle opere esposte si avverte il disagio di chi, vivendo in una terra difficile dove anche l’arte contemporanea stenta a trovare gli spazi adeguati, vuole esprimere un desiderio di cambiamento, un tentativo di dare un svolta ad una realtà stagnante e grottesca. Ed ecco che la Calabria viene rappresentata come la terra dei pinocchi, delle menzogne e delle illusioni  alimentate dalla politica e dalle istituzioni, raffigurate da  un grande annaffiatore. Colpisce la grande immagine  di un’anziana signora su un tetto, dove la scala e le vecchie ciabatte posizionate accanto alla foto, sono le fatiche per raggiungere i traguardi ma anche la speranza di farcela. Portano a riflessioni oltre confine, una bandiera della Cina, in una doppia dimensione,  vuole denunciare l’ancora diffusa pratica della pena di morte; un uovo col marchio del Mac Donald’s lancia una provocazione sulla multinazionalità e consumismo selvaggio; un espressivo volto ci riporta ai ghetti di New York; mentre la cruda scene di un sacrificio porta ad una riflessione sull’atrocità della guerra.
Ecco perché il titolo “FigurAzioni”, dove la figura diventa azione. Quello di Valentina Giovinazzo, Marco Gemelli, Francesco Scialò, Angela Pellicanò, Davison Macrì, Roberto Schirripa, Giusy Sergi,  Demetrio Giuffrè, Emanuele Murdaca e Christian Schirripa è un modo di fare arte che esce dai canoni  standart e tradizionalisti, che pur se molto apprezzato all’estero, con difficoltà riesce ad imporsi nel panorama artistico nostrano. L’idea del gruppo, nel mettere a confronto percorsi e linguaggi differenti incoraggiano nel  tentativo arduo di valorizzare l’arte contemporanea e portarla anche nei piccoli centri, per dare attraverso l’arte un messaggio di cambiamento, speranza e resistenza contro la realtà alienata della vita moderna. La mostra  rimarrà aperta fino al prossimo 31 ottobre.
Questi gli orari:da martedì a venerdì dalle 8.30 alle ore 12.30; sabato e domenica, orario continuato.  Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, giovedì 2
IL GIAPPONE ALLA SCOPERTA DI  SCILLA
La troupe di un’emittente televisiva nipponica tra i vicoli di Chianalea
L’Estremo Oriente vuole conoscere Scilla. Il fascino del piccolo paese della costa viola sembra abbia raggiunto e conquistato gli orientali e in particolare i giapponesi. Grazie alla costante presenza dell’immagine di Scilla alle grandi kermesse nazionali e internazionali, continua l’opera di promozione turistica portata avanti personalmente dall’assessore al turismo Nino Vita. In particolare, durante la partecipazione  di Scilla alla borsa internazionale del turismo a Tokyo nello scorso novembre, in qualità di comune appartenente al Club dei “Borghi più belli d’Italia”, i giapponesi hanno particolarmente apprezzato la bellezza del borgo scillese. Ecco perché nei giorni scorsi un gruppo di giapponesi si raggiravano soprattutto tra i vicoli di Chianalea, impegnati nella ripresa  più suggestiva e nel voler conoscere in modo più dettagliato possibile usi e costumi della gente del posto. Si trattava della troupe di un’emittente televisiva giapponese interessata a fare un reportage su Scilla e altri due comuni calabresi di Bova e Spelunga, che verrà trasmesso nel corso di un programma televisivo. Persone provenienti da una cultura lontana anni luce dalla nostra mostra interesse per i piccoli borghi italiani, in particolare quelli calabresi. Questa è la dimostrazione che le nostre bellezze paesaggistiche e naturali e il nostro ricco bagaglio di tradizioni e cultura , spesso sottovalutati dagli abitanti stessi, non abbiano confini e riescano a conquistare anche chi vive dall’altra parte del mondo e magari  li guarda con invidia. Dall’apprezzamento mostrato dal Giappone verso Scilla si spera possa scaturire un interesse che non si limiti all’immagine del  borgo, che fa sempre la sua figura ovunque presentata, ma si possano fare  passi in avanti che intendono collocare la cittadina in un circuito turistico internazionale. Giusy Nuri - torna susu 

Scilla, giovedì 2
SCILLA, BILANCIO APPROVATO IN UN CONSIGLIO “FLASH”
La proposta passa a maggioranza. Opposizione polemica
Un consiglio comunale flash quello di martedì scorso, durato meno di un’ora. Dei quattro punti dell’ordine del giorno, solo i primi due sono stati oggetto di dibattito e votazione. A causa di motivi personali, il sindaco Gaetano Ciccone ha dovuto rinviare la discussione degli altri due punti a data da destinarsi. Questi riguardano l’esame della proposta del Piano Sanitario Regionale e delle prospettive per il presidio ospedaliero di Scilla. Per ultimo, le dichiarazioni del sindaco.
Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, il bilancio 2008 è tornato ad imporsi come argomento centrale. Il 30 settembre era l’ultimo termine previsto dal d.lg 267/2000 per la salvaguardia degli equilibri di bilancio e verifica dell’attuazione dei programmi. Il sindaco ha dichiarato che nonostante le enormi difficoltà si è riusciti a mantenere un equilibrio di bilancio, che è stato approvato dalla maggioranza .Una difficoltà che, secondo Ciccone, è generale e investe tutti i piccoli i comuni. Questo è stato anche l’allarme lanciato al Governo da parte del presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Non è concorde la minoranza che parla di <<un equilibrio finanziario virtuale>>. Gli argomenti sostenuti dal consigliere Santacroce del gruppo “Uniti per Rinnovare” sono gli stessi del bilancio precedente. <<Rispetto lo scorso anno- sottolinea Santacroce- le  differenze sono sostanziali e peggiorative, anche se la maggioranza continua ad affermare che gli equilibri sono garantiti, che il patto di stabilità viene assicurato, che i conti del Comune continuano ad essere regolari e che pertanto nessuna variazione deve essere operata>>. E continua nell’elencare le conseguenze della non felice situazione finanziaria delle casse comunali. I ritardi nei pagamenti del personale, il mancato pagamento delle forniture o altre partite debitorie, l’aumento del debito corrente, la riduzione dell’anticipazione di cassa di cui il Comune usufruiva in precedenza. Queste sono alcuni tra i risultati dell’attività amministrativa, messi in luce dalla minoranza, a cui si aggiungono la non esecuzione di alcune opere come <<un progetto dei parcheggi mai approvato dopo che il Comune ha incassato il prestito obbligazionario>>.
Il consigliere Pirrotta richiama l’attenzione sulla necessità di garantire alcuni servizi essenziali come la raccolta differenziata, che nonostante i sempre più alti tributi pagati dalla cittadinanza, continua ad essere inefficiente. Ma per il sindaco Ciccone tutto questo non sussiste e dopo aver rapidamente sottolineato la celerità del pagamento degli stipendi, il buon rapporto con la Corte dei Conti, gli imminenti lavori a Favazzina e un progetto sui parcheggi che sta andando avanti, ribadisce che la difficoltà finanziaria in cui versa il comune dipende da una crisi generale. <<Il rinnovo contrattuale dei dipendenti totalmente a carico dei comuni e l’abolizione dell’Ici, porta- secondo Ciccone- i comuni che hanno poche risorse nella condizione di non fare politica>>. Ma dà il merito all’ amministrazione di riuscire ad usufruire di finanziamenti esterni  dal Ministero e Regione Calabria per portare avanti l’attività amministrativa e i progetti in corso. Giusy Nuri - torna susu