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Le meraviglie delle otto chiese
Scilla «Promuovere la conoscenza del ricco patrimonio architettonico degli edifici di culto presenti a Scilla», questo l’intento del convegno “La tutela della Chiesa dello Spirito Santo in Scilla nel racconto con le sue origini-I marinai scillesi sulle rotte del Mediterraneo nei secoli XVII e XVIII e le loro congreghe”, tenutosi domenica mattina nella Chiesa dello Spirito Santo nell’ambito delle Gep.Nel weekend numerosi visitatori hanno potuto ammirare le opere d’arte custodite nelle otto Chiese di Scilla, le cui vicende storiche sono state trattate durante il convegno. Si è discusso dei rapporti commerciali di Scilla con Venezia e l’alto Adriatico, che avevano favorito anche una crescita culturale e portato alla realizzazione di edifici di pregio, come appunto la Chiesa dello Spirito Santo, per il cui restauro è pronto un finanziamento di circa 400 mila euro. Dopo la proiezione di un filmato (sulle immagini antiche e recenti delle chiese scillesi) ad opera di Tommaso Briganti, sono intervenuti: il sindaco di Scilla, Gaetano Ciccone, l’ assessore provinciale alla cultura, Santo Gioffrè, il parroco di Scilla, don Francesco Cuzzocrea, Lucia Loiacono dell' Ufficio Diocesano Beni Culturali, Pietro Bova e Rocco Panuccio del gruppo parrocchiale beni culturali, lo storico Francesco Arillotta, Giuseppina Vitetta, funzionario tecnico della Sovraintendenza Reggio-Vibo, Roberto Banchini, soprintendente Sbap Reggio e Vibo Valentia. Francesca Meduri Il Quotidiano del 28 settembre 2010 torna sopra |
Patrimonio culturale. Concluse le due giornate
Finanziati 401 mila euro per restauro della Chiesa dello Spirito Santo
Si sono concluse ieri le due Giornate europee del patrimonio culturale. Un'iniziativa, ideata nel 1991 dal Consiglio europeo, a cui ha aderito la parrocchia Maria SS. Immacolata di Scilla, allo scopo di far conoscere e promuovere il patrimonio architettonico, artistico, culturale presente nelle otto chiese scillesi. Sono stati aperti al pubblico i luoghi sacri, tra cui eccezionalmente i matronei della chiesa Matrice, dove si possono ammirare gli antichi reperti della vecchia chiesa cinquecentesca. Un gruppo di volontari è stato impegnato nelle visite guidate per accompagnare i visitatori alla scoperta del ricco patrimonio artistico e storico, architettonico, archivistico e librario, che si trova all'interno di questi luoghi sacri.
Per l'occasione si è svolto all'interno della suggestiva Chiesa dello Spirito Santo un convegno dal titolo “La tutela della Chiesa dello Spirito Santo in Scilla nel racconto con le sue origini-I marinai scillesi sulle rotte del Mediterraneo nel XVII e XVIII secolo e le loro congreghe”.
In questa occasione è stata ufficializzata la notizia del finanziamento da parte del Ministero per i beni e attività culturali di circa 401 mila euro per il restauro conservativo della settecentesca chiesa.
Un intervento urgente per l'edificio sacro, che ha ricevuto il supporto e disponibilità di sostegno da parte di Santo Gioffrè, assessore provinciale alla cultura, e un'opportunità che va sfruttata nel migliore dei modi, perchè <<le risorse per la cultura sottolinea- sono sempre più scarse>>.
L'architetto Giuseppina Vitetta ha illustrato i dettagli del progetto, che vedrà una prima fase di diagnosi e di indagine sull'individuazione del tipo e delle modalità degli interventi, che non andranno ad intaccare l'identità originaria della chiesa. Un filmato introduttivo, prodotto da Tommaso Briganti, ha proposto immagini nuove e antiche delle chiese di Scilla “belle ma fragili”, per evidenziare bellezza e splendore, resistiti alle varie calamità naturali e belliche, e anche le attuali criticità.
Sono intervenuti per il saluto iniziale il sindaco Gaetano Ciccone e il parroco don Francesco Cuzzocrea. Lucia Loiacono dell'Ufficio Diocesano Beni Culturali ha spiegato il progetto delle Chiese-Museo, un itinerario esplorativo delle ricchezze contenute nei luoghi sacri scillesi. Hanno testimoniato la grande attenzione della comunità parrocchiale al recupero e conservazione del patrimonio sacro scillese, Pietro Bova e Rocco Panuccio del gruppo parrocchiale Beni Culturali. Quest'ultimo ha illustrato il lavoro certosino del gruppo di volontari di catalogazione dei beni presenti al fine di avere una visione completa dell'entità del patrimonio da tutelare. L'excursus dello storico Francesco Arillotta ha fatto conoscere il passato glorioso di Scilla, un crocevia di traffici marittimi, di rapporti commerciali e di scambi culturali con il resto del Mediterraneo, in particolare con Venezia, che ha portato alla nascita di 4 congreghe e alla realizzazione delle varie chiese. Un patrimonio inestimabile distrutto e andato perso in gran parte a causa sia degli eventi bellici che tellurici del 1783 e 1908. Quello che è rimasto va conservato e valorizzato, come ha anche ribadito Roberto Banchini, soprintendente SBAP RC-VV, che ha in programma delle iniziative per la salvaguardia del patrimonio dei terrazzamenti della Costa Viola. Giusy Nuri (Calabria Ora 27/09/10) torna sopra
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Giornate Europee del Patrimonio culturale
Le chiese di Scilla si aprono ai visitatori
Nella Chiesa madre si trovano antichi marmi risalenti al 1500
Un tour alla scoperta di un patrimonio architettonico, artistico e culturale eccezionale, quello delle chiese di Scilla.
Sabato 25 e domenica 26 settembre 2010 si celebrano le GEP, Giornate Europee del Patrimonio culturale, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa per potenziare e favorire la conoscenza del patrimonio storico e artistico ed il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. Un'occasione unica, che la parrocchia Maria SS Immacolata non si è lasciata sfuggire per far conoscere il proprio patrimonio artistico e culturale, costituito dalle proprie Chiese-Museo.
La parrocchia scillese è , infatti, impegnata attivamente nella valorizzazione e promozione delle sue antiche chiese e , da circa un anno, ha costituito un gruppo dedito ad inventariare e ordinare i beni artistici e culturali, in vista di un progetto più ampio volto alla costituzione di un museo d'arte sacra.
Intanto, un primo esperimento verrà fatto in questo weekend dove la parrocchia, d’intesa con l’Ufficio Diocesano Beni Culturali, aprirà al pubblico gratuitamente le sue otto chiese e i luoghi sacri che comprendono il patrimonio artistico e storico, architettonico, archivistico e librario. Eccezionalmente la visita verrà estesa ai locali dei “matronei” della Chiesa Madre ove si trovano i marmi pregiati della chiesa del ‘500.
Un gruppo di volontari, interessati e sensibili alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico sacro scillese, dopo un mini corso di formazione svolto da Lucia Loiacono dell’Ufficio Diocesano beni Culturali, guideranno le visite. Verranno organizzate visite guidate per gruppi, con prenotazione obbligatoria, della durata di circa un’ora, con inizio alle ore 10,00, alle ore 12,00, alle ore 16,00, alle ore 17,00.
Per l'occasione è stato organizzato un convegno, che si svolgerà domenica alle 9 nella chiesa dello Spirito Santo, dal titolo”La tutela della Chiesa dello Spirito Santo in Scilla nel racconto con le sue origini-I marinai scillesi sulle rotte del Mediterraneo nel XVII e XVIII secolo e le loro congreghe”.
La due giorni si concluderà con la tradizionale traslazione della statua di San Rocco, che tornerà nella sua cappella all'interno della rispettiva Chiesa. Giusy Nuri (Calabria Ora 24/09/10) torna sopra
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In mostra le bellezze di otto chiese
Scilla La parrocchia “Maria Santissima Immacolata” di Scilla e Favazzina, guidata da don Francesco Cuzzocrea, parteciperà, nel fine settimana, alle Giornate Europee del Patrimonio (Gep), ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa per potenziare e favorire la conoscenza del patrimonio storico e artistico ed il dialogo e lo scambio culturale tra i Paesi europei. La parrocchia scillese, decidendo di prendere parte all’evento, si propone dunque di valorizzare il proprio patrimonio artistico e culturale, costituito dalle proprie Chiese-Museo. Per evidenziare, appunto, l’importanza culturale delle Chiese di Scilla e per condividere con i visitatori la particolarità e la ricchezza delle opere d’arte nelle stesse custodite. Domani e domenica, quindi, l’apertura straordinaria, sia mattina che pomeriggio, delle otto Chiese site nella cittadina della Costa Viola. I luoghi sacri, che meritano davvero di essere visitati per il grande patrimonio artistico e storico, architettonico, archivistico e librario, saranno aperti al pubblico gratuitamente. Eccezionalmente la visita verrà estesa al locali dei “matronei” della Chiesa Madre dove si trovano i marmi pregiati della Chiesa del ‘500. Durante le due Giornate Europee del Patrimonio verranno organizzate visite (della durata di circa un’ora) per gruppi, con prenotazione obbligatoria, nei vari edifici religiosi. Per maggiori info ci si può rivolgere alla parrocchia di Scilla- Gruppo beni culturali, telefonando al numero 0965/754092. Come si legge sul sito Internet ufficiale della parrocchia scillese, www.parrocchiascilla.it, informazioni indispensabili saranno offerte nel corso di due giornate formative, oggi e domani pomeriggio (ore 17) nella Sacrestia Chiesa San Rocco dove sarà presente la dottoressa Lucia Loiacono dell’Ufficio Diocesano beni culturali. «La parrocchia si legge inoltre sul portale delle Chiese di Scilla desidera ringraziare coloro i quali prenderanno parte attiva all’iniziativa, offrendo la propria collaborazione ad accogliere i visitatori ed a tenere le Chiese aperte al pubblico nei giorni 25 e 26 settembre 2010». Ed infine, l’invito a visitare le Chiese di Scilla: «Le persone disponibili, interessate e sensibili alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico- artistico costituito dalle nostre Chiese sono invitate a manifestare il loro interesse». Francesca Meduri Il Quotidiano del 24 settembre 2010 torna sopra |
Angela Carbone è ancora grave
Carabinieri al lavoro per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dell’esplosione
Scilla Proseguono le indagini sulla terribile esplosione che martedì sera ha distrutto un negozio di casalinghi lungo la via Libertà, nella parte alta della cittadina tirrenica. Le cause della deflagrazione, stando ai primi accertamenti, sarebbero da ricondurre allo scoppio di una o più bombole gas da campeggio. Dietro l’accaduto non dovrebbero esserci origini dolose, anche se si continua a lavorare per accertare la causa dell’esplosione. Sul fatto indagano i carabinieri della stazione di Scilla, guidata dal maresciallo Giuseppe Bonfardino, e quelli della compagnia di Villa San Giovanni, diretta dal Capitano Davide Occhiogrosso. Al lavoro anche i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche, che hanno effettuato i primi rilievi sul luogo. Il magistrato di turno ha invece disposto il sequestro di quel che è rimasto del locale, ormai ridotto ad un accumulo di macerie.
Insomma, si cerca di fare piena luce sull’esplosione che due sere fa ha suscitato panico e paura tra i cittadini scillesi. E che ha provocato il ferimento di tre persone, due in modo grave. La giovane proprietaria del negozio, Angela Carbone, 25enne di Sant’Eufemia in Aspromonte, ancora in gravissime condizioni al Centro grandi ustionati di Catania, ed un’altra donna, Giuseppina Maccarrone, 44enne di Scilla, ricoverata in terapia intensiva presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. La signora, che al momento dello scoppio si trovava a passare nei pressi del negozio assieme alla figlia diciassettenne, non sarebbe comunque in pericolo di vita. Fortunatamente la ragazzina non ha riportato ferite preoccupanti, ed attualmente è in cura presso l’ospedale “Scillesi d’America”. Sono queste tre donne, dunque, le malcapitate protagoniste dell’episodio accaduto martedì sera, anche se sembra che frammenti e schegge derivati dalla deflagrazione abbiano colpito di striscio alcuni passanti. Dunque, l’esplosione avrebbe potuto portare conseguenze ancora più gravi. Incessante è stato il lavoro dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Reggio Calabria e di quelli del distaccamento di Villa San Giovanni, entrati subito in azione per spegnere le fiamme. Da rimarcare il discutibile atteggiamento di alcuni abitanti nella zona colpita dall’esplosione. Pur essendo stato udito il “botto” in tutta la parte alta del paese, non sono state in poche, tra le persone residenti praticamente a due passi dal negozio, a dire di “non aver visto e sentito nulla”. Francesca Meduri Il Quotidiano del 23 settembre 2010 torna sopra |
Accidentale fuga di gas. Ipotesi più accreditata
Il giorno dopo l'esplosione a Scilla rimane un buco nero
È una scena inquietante quella che si assiste passando da via Libertà a Scilla. Il pianoterra dell'immobile di tre piani, adibito da qualche mese a negozio di casalinghi, è completamente distrutto. È rimasto un buco nero pieno di detriti di ogni genere ed è annerita parte della facciata dell'edificio. Anche all'interno gli altri due piani sono stati fortemente danneggiati.
È stata una tragedia sfiorata quella accaduta ieri nel centro del paese alle 19 circa, provocato da un incendio,preceduto da uno scoppio, che ha messo in pericolo la vita delle persone lì presenti e creato panico fra la gente che, sentito il boato, si è precipitata sul posto.
In particolare, tre sono stati i feriti. Angela Carbone, di 25 anni, originaria di Sant'Eufemia, figlia della proprietaria dell'attività commerciale, è ricoverata al centro grandi ustionati di Catania per ustioni di secondo grado in varie parti del corpo. Due sfortunate passanti, madre e figlia, sono state travolte dall'esplosione e scaraventate a terra, colpite da una pioggia di schegge di vetro, provocata dalla rottura della porta d'ingresso, e ricoperte da scaffali e da una serie di oggetti presenti nel negozio. In particolare, non ci sono ancora buone notizie per la madre, Giuseppina Maccarrone,44 anni, gravemente lesionata e con una profonda ferita al cranio, che è ricoverata nel reparto di terapia intensiva all'Ospedale Riuniti. Migliori le condizioni della figlia R.F, di 17 anni, che ha riportato diversi tagli.
Altri passanti sono stati accidentalmente investiti dallo scoppio senza particolari conseguenze.
Sulle cause dell'esplosione, sono ancora in corso le indagini da parte della scientifica, giunta sul posto nella stessa serata. La tesi che rimane più accreditata è quella accidentale della fuga di gas e dello scoppio di alcune bombole da campeggio, che hanno provocato l'incendio. A quanto è stato detto, il negozio era stato appena riaperto dopo un periodo di ferie per carico merce. Giusy Nuri (Calabria Ora 23/09/10) torna sopra
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Esplode bombola in un negozio
Scilla - Un boato tremendo. Tre donne ferite, di cui una in gravissime condizioni. E’ il bilancio di un’esplosione che ha sventrato e distrutto un negozio di articoli casalinghi sito al piano terra di una palazzina in via Libertà e danneggiato l’appartamento al piano superiore. Probabile causa della deflagrazione, avvenuta ieri sera attorno alle 7:30 a Scilla, lo scoppio di alcune bombole gas da campeggio. I primi accertamenti escluderebbero l’ipotesi dolosa. Di certo, si sono vissuti veri e propri attimi di paura nel pieno centro del paese. L’esplosione ha fatto tremare tutta la parte alta della cittadina tirrenica, dove la gente si è riversata in strada non appena udito il “botto”. Terribile lo scenario sul luogo dell’accaduto, dove sono immediatamente intervenuti i carabinieri di Scilla guidati dal maresciallo Giuseppe Bonfardino e poi quelli della compagnia di Villa San Giovanni, diretta dal capitano Davide Occhiogrosso, e un’ambulanza del Suem 118. Tre, come già detto, le donne coinvolte gravemente nello scoppio. La proprietaria del negozio, Angela Carbone, 25enne di Sant’Eufemia in Aspromonte, soccorsa da alcune persone accorse sul luogo che l’ hanno trasportata in auto presso l’ospedale di Scilla. Da qui, data l’ evidente gravità delle condizioni della giovane, si è ritenuto necessario il trasporto presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, dove, constatate le diffusissime ustioni di secondo grado sul corpo della donna, ne è stato subito predisposto il trasferimento in elicottero presso il centro gravi ustionati di Catania. Le altre due persone ferite, trascinate via dall’onda d’urto dell’esplosione mentre passavano proprio davanti all’esercizio commerciale, sono Giuseppina Maccarrone, 44enne di Scilla, e la figlia diciassettenne, entrambe soccorse dall’ambulanza del Suem e trasportate nel presidio ospedaliero del paese. La signora, colpita gravemente da numerose schegge di vetro che le hanno procurato tagli e lesioni in tutte le parti del corpo, è stata poi ricoverata presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, mentre è andata per fortuna meglio alla ragazzina, rimasta in cura nell’ospedale del paese. Ingente il dispiegamento di Vigili del Fuoco. Terminate le operazioni di spegnimento del fuoco, i vigili hanno proseguito con le altre di sgombero della merce bruciata. Per consentire ai Carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche, nel frattempo arrivati sul posto, di effettuare i primi rilievi. Mentre il magistrato di turno, anche se non presente sul posto, ha disposto il sequestro del locale, oramai ridotto ad un accumulo di macerie. Francesca Meduri Il Quotidiano della Calabria del 22 settembre 2010 torna sopra |
Esplode una bombola di gas a Scilla, tre feriti
Completamente distrutto un negozio di casalinghi. Ustioni di secondo grado per la proprietaria
Tre feriti ha provocato l'esplosione, avvenuta ieri alle 19 circa al centro di Scilla, in via Libertà. Un negozio di casalinghi è esploso e andato completamente distrutto, provocando seri danni all'edificio di tre piani e il ferimento delle persone che si trovano sul posto. La proprietaria dell'attività commerciale C. A, 25 anni di Sant'Eufemia, gravemente ferita, ha riportato ustioni di secondo grado. Soccorsa da passanti e dopo un primo intervento all'Ospedale di Scilla è stata portata al Riuniti di Reggio Calabria, dove i sanitari hanno predisposto il trasferimento in elicottero presso il centro grandi ustionati di Catania. Ferite anche due passanti, G. M di Scilla, insieme alla figlia minorenne, che sono state soccorse dall'ambulanza locale e portate al nosocomio scillese. La donna, che è stata trasferiti all'Ospedale Riuniti, presenta alcune ustioni e lesioni da scheggia. Più lievi sono le condizioni della figlia,ricoverata a Scilla, che presenta microlesioni da taglio sul corpo.
La causa dell'esplosione è in corso di accertamento da parte della scientifica. Intanto il pianoterra dell'edificio è stato posto sotto sequestro. Per il momento è stata esclusa l'ipotesi dolosa. Probabilmente l'incendio è stato provocato dall'esplosione di alcune bombole da campeggio.
Il boato è stato talmente forte che è stato avvertito in tutto il paese. In particolare, i carabinieri della locale stazione, a poche centinaia di metri dal negozio, sono immediatamente intervenuti, con a capo il maresciallo Giuseppe Bonfardino, a cui si sono presto aggiunti i militari della stazione di Villa San Giovanni, con a capo il comandante Davide Occhiogrosso. Sul posto si sono precipitati anche i vigili del fuoco del comando provinciale di Reggio Calabria, diretto dal Comandante Marco Cavriani e di Villa San Giovanni , che per spegnere le fiamme si sono serviti di quattro autobotti, un'autoscala e un carro bombola. Giusy Nuri (Calabria Ora 22/09/10) torna sopra
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<<Per i plessi soluzione extra ordinem>>
Ruffa spiega la sopravvivenza della scuola media nelle due frazioni
Lunedi è stato il primo giorno di scuola a Scilla. Gli allievi della scuola media di Melia e Solano continueranno a frequentare i plessi delle rispettive frazioni, nonostante fino all'ultimo si sia paventata la chiusura. E così si sono acquietati gli animi, dopo le tensioni degli ultimi giorni, dovute al timore per gli abitanti delle frazioni di perdere la scuola media, uno dei pochi punti di riferimento e di aggregazioni rimasti.
Sulla riorganizzazione delle classi nei tre plessi, ha dato ulteriori precisazioni il nuovo dirigente scolastico, Antonio Ruffa, che, come lui stesso ha spiegato <<ha sostenuto e promosso a pieno la delibera del Consiglio d'Istituto, dopo aver ascoltato il parere tecnico della dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Caminiti, per venire incontro alle legittime esigenze del territorio sostenute dai sindaci di San Roberto e di Scilla e dal presidente del Consiglio d'Istituto Calarco>>. Nel corso dell'ultimo consiglio d'Istituto, infatti, sollecitati dai sindaci Vizzari e Ciccone e da Calarco, dopo l'ok giunto telefonicamente dalla dirigente Caminiti, il preside, insieme al vicario Crocè, al II vicario Cotroneo e dai docenti presenti si è prodigato a trovare una soluzione che potesse garantire il servizio scolastico a Scilla, Melia e Solano, nell'ambito dell'autonomia organizzativa, fermo restando il numero delle classi assegnate, le risorse umane disponibili e senza recare danno all'erario. E così si è giunti ad una soluzione “extra ordinem”, che permetterà anche per quest'anno alle scuole medie di Melia e Solano di sopravvivere.
Delle sette classi assegnate alla scuola secondaria di I grado di Scilla si sono formate: 4 classi (una I media- una II- due III) a Scilla; una pluriclasse a Melia, per consentire la frequenza degli alunni delle tre classi (in tutto 27), programmando interventi didattici al particolare modello organizzativo, dividendo in gruppi gli allievi, utilizzando docenti di matematica e di lettere con ore residue, prevedendo ore di potenziamento extra curricolare per le discipline di lingua straniera, arte, tecnologia e sport anche con i finanziamenti eventuali da parte del Comune. Infine, è stata formata a Solano una pluriclasse di 23 alunni di I e II media e una terza classe.
Il mantenimento dei plessi scolastici delle frazioni è stato così reso in extremis possibile grazie all'intervento dei sindaci e amministratori di Scilla e San Roberto e alla disponibilità dei docenti e del dirigente di risolvere il problema dal punto di vista organizzativo-didattico, per salvaguardare le esigenze primarie degli allievi e del territorio. Giusy Nuri (Calabria Ora 22/09/10) torna sopra
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Due milioni per i Comuni rurali
Fra gli altri coinvolti anche Scilla, Santo Stefano in Aspromonte e San Roberto
Più di 2 milioni di euro (2.179.934,00) per i Comuni della Comunità Montana “Versante dello Stretto” che hanno aderito al Piar (progetto integrato per le aree rurali) “Un arco a Mezzogiorno”. La Comunità Montana ed i Comuni di Scilla, Motta San Giovanni, Santo Stefano in Aspromonte, Cardeto, Sant’Alessio in Aspromonte, Laganadi, San Roberto e Calanna avviano la gestione dei finanziamenti acquisiti sui fondi Por 2007/2013 relativi alle risorse per le aree rurali. I fondi acquisiti consentiranno di realizzare un ampio programma di interventi sul territorio montano, in modo da ottenere immediati benefici occupazionali e di garantire il miglioramento delle infrastrutture nelle aree rurali aspromontane. La concessione del suddetto finanziamento è stata comunicata recentemente dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, a fronte del progetto Piar presentato nel 2009 dalla Comunità Montana “Versante dello Stretto” e coordinato con tutti i sindaci e gli uffici tecnici dei Comuni aderenti. A dare notizia dell’acquisizione di queste importanti risorse è il presidente della Comunità Montana “Versante dello Stretto”, Antonino Micari, che esprime la propria soddisfazione «per un così rilevante risultato che evidenzia, ancora una volta, la capacità di programmazione dell’Ente montano e la capacità di rappresentare le esigenze delle popolazioni montane ed i bisogni di difesa dei loro territori dai processi di abbandono e di marginalizzazione». Nel dettaglio, ecco come dette risorse sono ripartite fra tutti i Comuni aderenti al Piar. 260 mila euro a testa per i Comuni di Scilla, Sant’Alessio, Laganadi, San Roberto e Calanna. 300 mila euro andranno al Comune di Motta San Giovanni, mentre ai Comuni di Santo Stefano e di Cardeto andranno rispettivamente 165 mila euro e circa 211 mila euro. A tali somme si aggiungono all’incirca altri 200 mila euro che saranno investiti dalla Comunità Montana. Insomma, più che legittima la soddisfazione espressa da Nino Micari. «Il risultato scrive in una nota il presidente della Comunità Montana rappresenta anche un’occasione di riflessione sull’errore politico degli ultimi anni che si è compiuto, specie dai Governi nazionali, con la denigrazione delle Comunità Montane e delle funzioni prima assegnate». Pertanto Nino Micari si augura, ed in tal senso continuerà a battersi, «perché la Regione Calabria, così come sembra voler fare, apra una forte fase di riflessione e di confronto con tutti gli altri Enti montani, non solo con le specifiche rappresentanze, per attuare un processo di riforma e di riordino che porti a rafforzare il ruolo delle Comunità Montane, con risorse e funzioni delegate, e salvaguardare conclude Micari un ampio patrimonio di esperienze amministrative, professionali a rappresentative delle reali esigenze di sviluppo delle aree montane». Francesca Meduri Il Quotidiano del 21 settembre 2010 torna sopra
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All’ultimo minuto si sono salvate le due scuole di Solano e Melia
Scilla Si “salvano” in extremis i plessi scolastici di Melia e Solano Superiore. Il dirigente scolastico Antonio Ruffo e i docenti fanno un passo indietro rispetto alla decisione di due giorni fa di non dare l’ok alla formazione delle pluriclassi nelle sedi distaccate (non riconosciute dal Miur con un codice meccanografico) della scuola media statale “Minasi”. Il collegio dei docenti, appunto, dopo un ulteriore parere tecnico negativo da parte dell’ufficio scolastico regionale, aveva detto no allo svolgimento delle lezioni nelle strutture periferiche, sollevando la scuola da ogni responsabilità per eventuali danni a persone e/o a cose potenzialmente verificabili durante gli spostamenti dalle due frazioni per Scilla e viceversa. Tant’è che, venerdì mattina, il dirigente Ruffo, comunicando la chiusura dei plessi, si era già prodigato a richiedere ulteriori banchi e sedie per la scuola “Minasi” (situata nel centro di Scilla), la sola riconosciuta dal Miur. Ed invece nella preserata di venerdì ecco il “ribaltone”. Il Consiglio d’Istituto (genitori, docenti, personale Ata, e dirigente scolastico come membro di diritto) decide all’unanimità per la non chiusura dei due edifici. Dove, negli ultimi anni, l’attività didattica era stata sempre garantita grazie alla presenza di un nutrito corpo docente, pur non essendo dette scuole identificate dal Miur. Quest’anno, però, gli ulteriori tagli del personale docente e delle classi hanno messo in forte pericolo, sino all’ultimo, lo svolgimento delle lezioni fuori Scilla. Se non fosse arrivato l’ok del Consiglio d’Istituto, gli alunni di Melia e Solano, da domani mattina (primo giorno di scuola), si sarebbero dovuti recare a Scilla per studiare. E sarebbero stati costretti a percorrere lunge distanze, in quanto Melia e Solano distano da Scilla rispettivamente 15 e 33 km. Decisivi, per la risoluzione della questione, gli interventi degli amministratori locali. All’intenso pomeriggio di venerdì hanno dato un forte contributo i sindaci di Scilla, Gaetano Ciccone, e di San Roberto, Roberto Vizzari. I plessi di Melia e Solano resteranno aperti, e la ridotta competitività didattica dovuta all’istituzione delle pluriclassi sarà compensata con attività extra ordinarie, coperte dalla scuola e dal Comune. «E’ stata una vittoria della politica afferma il sindaco Ciccone la gente di Melia e Solano ha creduto nell’unità. E’ stata condotta una battaglia di protesta e di proposizione intelligente. In merito esprimo piena soddisfazione». Francesca Meduri Il Quotidiano del 19 settembre 2010 torna sopra |
Computer restituiti alla media “Minasi”
Un' altra buona notizia per la scuola media di Scilla. Gli allievi e docenti potranno finalmente utilizzare i computer e il materiale didattico, sottratti alla scuole lo scorso 14 giugno, nel periodo in cui si stavano svolgendo gli esami di licenza media.
Il furto aveva creato sgomento e l'indignazione nei cittadini, che si erano sentiti derubati da beni che appartengono alla collettività.
Dopo il tempestivo ritrovamento della refurtiva da parte dei carabinieri della stazione di Scilla,avvenuto lo scorso 24 luglio, il magistrato Enrico Riccioni, dopo essersi assicurato che i computer appartenevano alla scuola, ha ordinato il dissequestro e la restituzione all'avente diritto.
Sono stati restituiti ,nei giorni scorsi, precisamente, 4 computer e vario materiale (monitor lcd, mouse, tastiere, cancelleria) dal valore complessivo di circa 8.000 euro. Sono stati gli stessi carabinieri di Scilla, con a capo il maresciallo Bonfardino a restituire l'intera refurtiva alla scuola (ad eccezione del computer portatile che non è stato ritrovato), con l'apprezzamento del dirigente scolastico Ruffa e di tutto il corpo docente, che potrà finalmente riutilizzare i gli strumenti per le attività didattiche. Giusy Nuri (Calabria Ora 19/09/10) torna sopra
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I plessi di Melia e Solano continuano a fare scuola.
Ciccone e Vizzari: battaglia vinta ora garantire il rilancio
Gli allievi delle scuole medie di Melia e Solano frequenteranno gli istituti nelle rispettive frazioni, che continueranno a garantire il servizio scolastico. È la “battaglia vinta” di concerto dalle amministrazioni comunali di Scilla e San Roberto, con a capo i rispettivi sindaci, Gaetano Ciccone e Roberto Vizzari, che ieri hanno comunicato con soddisfazione la notizia alla cittadinanza di Melia. Un momento di gioia collettiva ma anche una valvola di sfogo per gli amministratori e il presidente d'Istituto Mimmo Calarco, dopo giorni di tensioni e di un lungo braccio di ferro con la dirigenza scolastica. La comunicazione data dal dirigente Ruffa della chiusura degli istituti non è andata proprio giù agli amministratori, che nel frattempo, come ha sottolineato il vicesindaco Francesco Bellantoni<<si trovavano in provveditorato per cercare possibili soluzioni>>. Occasione questa per cacciarsi qualche sassolino dalla scarpa sulla gestione complessiva negli ultimi anni della scuola, che per Bellantoni <<ha avuto un calo non indifferente>>.
Nella stessa serata , dopo un consiglio d'istituto particolarmente animato, si è arrivati a mettere un punto su una vicenda che sembrava ormai al capolinea. Gli amministratori di Scilla e San Roberto sono riusciti a far valere la propria strategia, con il consenso finale da parte del provveditorato agli studi. <<La dirigenza- ha spiegato Vizzari- nella sua autonomia può scegliere di utilizzare i plessi che ritiene più idonei nel territorio comunale>>. Come ha ribadito più volte Ciccone <<non ci saremmo comunque arresi, individuando la forma di protesta più idonea>>. Ad esempio, erano previsti anche incontri con il prefetto per aprire un tavolo di discussione.
E così con la formazione delle pluriclassi sia a Melia che a Solano si riuscirà a garantire il servizio scolastico, risolvendo il problema anche delle terze classi. In particolare, a Melia si formerà un'unica pluriclasse, con ore aggiuntive pomeridiane per gli allievi di terza media, che saranno a carico anche del Comune di Scilla.
Tamponando provvisoriamente il problema, bisogna adesso partire con la fase successiva, quella di garantire un'autonomia ed identità agli istituti e di garantirne il rilancio.
Già oggi le giunte comunali di Scilla, San Roberto e Bagnara approveranno una delibera con cui chiederanno all'assessorato provinciale all' istruzione che i plessi scolastici di Melia e Solano abbiano un proprio codice identificativo.
Gli applausi da parte delle famiglie presenti al lavoro di sinergia delle due amministrazioni confermano come la battaglia per difendere la propria scuola era sentita dalla popolazione come una lotta per i propri diritti e per la tutela del proprio territorio, <<che non vuole essere emarginato>>. Giusy Nuri (Calabria Ora 19/09/10) torna sopra
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Niente scuola a Solano e Melia
Scilla Niente scuola media a Melia e a Solano Superiore. Gli alunni residenti nelle due frazioni periferiche di Scilla dovranno frequentare le lezioni nella sede principale della scuola statale “Minasi”, nel centro della cittadina tirrenica. Nell’unica sede dell’istituto “Minasi” ufficialmente riconosciuta dal Miur, per il quale i plessi di Melia e di Solano non esistono, tant’è che non sono identificati con un codice meccanografico. E dati i sempre più numerosi tagli ordinati dal ministro Mariastella Gelmini, non sarà possibile, in quest’ anno scolastico, garantire lo svolgimento delle attività didattiche nei due edifici periferici, negli ultimi anni sempre funzionanti grazie alla presenza di personale scolastico docente e non. La “strage” dei precari della scuola, dunque, ha colpito duramente pure la scuola media di Scilla. Per “salvare” i plessi della “Minasi” si tenterà un ultimo tentaivo, questo pomeriggio, in una riunione a Melia. Si tratta, infatti, di una problematica certamente non facile da affrontare per l’amministrazione comunale e soprattutto per il neodirigente scolastico Antonio Ruffo, che, all’esordio in tale ruolo, si è ritrovato con una bella gatta da pelare. Proprio per questo, di concerto con le sue collaboratrici, Rita Crucè e Mimma Cotroneo, aveva deciso di rinviare l’inaugurazione dell’anno scolastico. Ma lo spostamento di qualche giorno delle lezioni non è servito a nulla. Lunedì mattina la campanella suonerà solo a Scilla, mentre gli edifici scolastici “a monte” resteranno chiusi. Facile prevedere proteste da parte dei genitori degli alunni di Melia e Solano, dopo che la “soluzione forzata” (per andare incontro alle esigenze delle famiglie), cioè un procedimento extra ordinem per creare delle pluriclassi a Melia e a Solano, non è andata a buon fine. Il collegio dei docenti non ha firmato la liberatoria necessaria per dare l’ ok alle lezioni nei due plessi. In sostanza da parte dell’organo collegiale non è arrivata l’uananime dichiarazione atta a sollevare la scuola da ogni responsabilità per eventuali danni a persone e/o a cose potenzialmente verificabili durante gli spostamenti dalle due frazioni per Scilla e viceversa. A scoraggiare la “soluzione forzata” pure un ulteriore parere tecnico negativo da parte dell’ufficio scolastico regionale. Comprensibili, ad ogni modo, le preoccupazioni dei genitori. I loro figli dovranno percorrere notevoli distanze per recarsi a scuola. Solano e Melia, infatti, distano rispettivamente 33 e 15 km dal centro di Scilla. E nel periodo invernale la percorribilità delle strade è spesso minacciata dal maltempo e dalla frane. Adesso, come spiegato dal dirigente scolastico Antonio Ruffo, sarà il Comune a dover provvedere, mettendo a disposizione degli scuolabus, al trasporto degli alunni verso Scilla. Francesca Meduri Il Quotidiano del 18 settembre 2010 torna sopra |
I plessi di Melia e Solano sono ufficialmente chiusi
Scilla, gli alunni convogliati nei locali dell'istituto Minasi
Lunedi mattina inizierà l'anno scolastico per gli allievi dell'Istituto comprensivo Piria di Scilla, ma la novità, non gradita a molti, è che i cancelli delle scuole medie di Melia e Solano rimarranno chiusi perchè gli allievi delle frazioni si recheranno nell'istituto Minasi di Scilla. Davanti alle due scuole rimane così solo un avviso, dove si da la comunicazione ufficiale della chiusura.
Si conclude così la lunga e rocambolesca vicenda dei due plessi delle frazioni aspromontane, già per la legge “inesistenti”, in quanto l'unico punto di erogazione legalmente riconosciuto per la scuola di I grado risulta essere l'istituto “G. Minasi” di Scilla.
Mentre negli anni scorsi il numero dei docenti e delle classi consentiva un'organizzazione tale da potere mantenere il servizio scolastico anche nelle frazioni, quest'anno la situazione è giunta al capolinea e la chiusura si è resa inevitabile.
Durante la settimana dagli incontri della dirigenza scolastica con gli amministratori erano emerse alcune possibili soluzioni volte al mantenimento del servizio scolastico. Soluzioni che sono state scartate dopo il parere negativo, che il dirigente scolastico Antonio Ruffa ha ricevuto da parte dei funzionari dell'Ufficio Scolastico Regionale.
Così adesso il Comune di Scilla dovrà garantire il trasporto pubblico degli alunni dalle frazioni verso la scuola centrale e dovrà provvedere all'ampliamento delle classi dell'istituto Minasi, nelle cui aule dovranno aggiungersi nuovi banchi.
Precisamente per la prima classe si aggiungeranno 7 allievi di Melia e 10 di Solano, per la seconda 5 di Melia e 13 di Solano, per le terze 15 di Melia e 15 di Solano.
Se ormai la situazione sembra definita, c'è da vedere se gli abitanti delle due frazioni aspromontane si rassegneranno all'idea di perdere la scuola media, con il rischio di incrementare lo spopolamento e l'isolamento delle periferie, e sia di vedere obbligati i figli a fare chilometri per raggiungere l'istituto scolastico. Già nelle scorse riunioni per discutere della questione, le famiglie avevano mostrato determinazione nel chiedere che sia mantenuto il servizio scolastico nelle frazioni e di non accettare nessun altra soluzione.
Proteste e battaglie a parte, l'unico fatto certo è che i tagli in atto nella scuola non sembrano voler fare sconti a nessuno. Giusy Nuri (Calabria Ora 18/09/10) torna sopra
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Caratozzolo difende l’ospedale
Scilla Tra pochi giorni il Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ufficializzerà la nuova rete ospedaliera e territoriale della sanità regionale. Secondo indiscrezioni anche lo “Scillesi d’America”, che già in passato ha rischiato di essere fatto fuori, potrebbe chiudere i battenti. A manifestare apprensione per le sorti del presidio ospedaliero cittadino, che soddisfa le esigenze di una vastissima utenza, è l’ex primo cittadino scillese (dal 1988 al 1992) Pasquale Caratozzolo, che ha pure ricoperto degli incarichi nelle strutture istituzionali regionali.
Caratozzolo, in una lettera aperta, si rivolge al Governatore Scopelliti, Commissario regionale alla sanità, pregandolo di salvare l’ospedale del paese. «Credo non sia necessario presentarmi scrive l’ex sindaco di Scilla essendo stato suo leale dirigente al Consiglio Regionale e per otto anni dirigente dell’assessorato alla sanità e componente del consiglio sanitario nazionale». Poi la premessa dell’appello in favore dell’Ospedale. «Corre insistentemente voce sulla probabile chiusura o per dir meglio conversione totale della struttura. Non mi permetto minimamente - aggiunge Caratozzolo - di intrattenermi su problemi tecnici, ha validi collaboratori che, conoscendo il problema, possono suggerire soluzioni diverse mirate al raggiungimento dell’obiettivo della economicità e dell’efficienza». Ma non può fare a meno, Caratozzolo, che si dice profondo conoscitore della sensibilità del Governatore, di rimarcare «che con la conversione si effettua un primo torto, e grave, a tutti quei cittadini scillesi lavoratori che, prima e dopo la seconda guerra mondiale, sono partiti con la famosa valigia di cartone per gli Stati Uniti d’America ed hanno voluto generosamente ricorda l’ex primo cittadino scillese promuovere una raccolta fondi, frutto del loro lavoro, per la costruzione di un ospedale nel proprio paese». Lo “Scillesi d’America” appunto. «Ospedale continua Pasquale Caratozzolo rivolgendosi al Governatore che lei, a quanto si dice, su proposta dei suoi esperti, si accinge a convertire e a fargli perdere le funzioni ospedaliere». Fin qui il «torto» ai danni degli emigrati scillesi. «Il secondo torto tuona Caratozzolo lo perpetra nei confronti degli scillesi residenti, che perdono la possibilità, anche per l’insufficienza dei trasporti, di poter godere di servizi importanti per la propria salute, somministrati da professionisti validi e preparati». Ed ancora, secondo Caratozzolo «se non ci fosse stata la riforma sanitaria, l’ospedale di Scilla avrebbe continuato a erogare con serietà e professionalità tutti quei servizi sanitari cui era abilitato». Lo “Scillesi d’America” , infatti, ricorda inoltre l’ex dirigente del Consiglio Regionale, «sia ieri, come struttura privata, che dopo la riforma, come struttura pubblica, fino a pochi anni addietro veniva considerata una delle più valide, dato il personale di grande capacità professionale». Insomma, non ci sta l’ex sindaco ad un’eventuale riconversione della struttura che, «né gli Scillesi d’America né il paese di Scilla possono supinamente accettare». Infine, l’appello vero e proprio: «La prego Presidente venga a Scilla, visiti l’Ospedale, per rendersi conto della vera realtà». Una realtà che, stando a Caratozzolo, necessita solo di «piccoli interventi» affinché possa essere pienamente efficiente. Ma non si possono dimenticare, secondo l’ex sindaco, «alcuni servizi eccellenti» offerti in un punto strategico, «svincolo dell’A3 a pochi passi dal costruendo Ponte sullo Stretto». Francesca Meduri Il Quotidiano del 17 settembre 2010 torna sopra |
Al lavoro sulla rupe del castello dei Ruffo
Scilla Sarebbero dovuti iniziare lo scorso primo settembre ma per motivi logistici partiranno solo lunedì prossimo i lavori di ispezione, pulizia superficiale ed eventuale disgaggio leggero sul costone roccioso sovrastante la banchina del porto di Scilla. La rupe sulla quale si erge il castello Ruffo sarà dunque sottoposta ad una ricognizione completa, al fine di ottenere una perizia definitiva sullo stato della stessa. Per stabilire, una volta per tutte, se dal costone roccioso ci sia un rischio effettivo di caduta massi. Nell’eventualità di tale pericolo, numerosi i disagi che sono ricaduti sugli abitanti del quartiere di Chianalea, a causa dei divieti di transito, sosta e parcheggio imposti nella banchina del porto dalla Capitaneria di Porto. Ad eseguire gli interventi sulla rupe, su incarico della Provincia di Reggio Calabria, sarà l’impresa Geobrugg Italia s.r.l., che ha fatto presente che l’altezza del costone ed i ristretti spazi immediatamente sottostanti richiedono, per evidenti ragioni di sicurezza, l’inibizione all’attracco delle imbarcazioni presso il molo sottostante l’area di lavoro e l’interdizione alla navigazione di una fascia di specchio acqueo di circa 8-10 metri a partire dal ciglio banchina. Da qui altri divieti della Capitaneria di Porto, mentre il Comune ha ordinato, per tutta la durata dei lavori, l’interdizione alla circolazione pedonale, veicolare e la sosta sulla via Grotte (quella che porta a Chianalea).Il ritardo nell’avvio degli interventi sulla rupe è stato comunque “compensato” dalla ripresa, dopo lo stop estivo (mese di agosto), dei lavori di realizzazione dell’ascensore. Il “collegamento meccanizzato” tra piazza San Rocco e Marina Grande dovrebbe entrare in pieno funzionamento nella prossima estate. Procedono in modo spedito i lavori per la costruzione di due gallerie: una verticale di 60 metri, nella parte sottostante piazza San Rocco, l’altra orizzontale di 50 metri, con imbocco previsto tra il ristorante “Krataiis” e la Chiesa “Spirito Santo”, nella zona di Marina Grande. Insomma, i luoghi dove la ditta costruttrice ha aperto i cantieri per realizzare l’opera che, stando agli annunci, dovrebbe ridurre del 30% la mobilità interna. Francesca Meduri Il Quotidiano del 17 settembre 2010 torna sopra
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Corsi di musica col gruppo “Scilla”
Scilla Da venerdì 3 ottobre, alle ore 16, partiranno i corsi di formazione musicale promossi dall’Associazione Musicale Scilla, presieduta da Clemente Scarano. Le lezioni saranno impartite dal maestro Domenico Tedesco presso la sede musicale sita in via Parco, nei locali della scuola media “Minasi”, dove sarà possibile avere maggiori informazioni sui vari corsi e sulle modalità di iscrizione agli stessi. Teoria e solfeggio, strumentazione a fiato (flauto, oboe, clarinetto, sax, tromba, tromboni, eufoni, bassi e percussioni), didattica concertista, preparazione d’ammissione al conservatorio musicale “F.Cilea” di Reggio Calabria: questa la ricca offerta proposta dall’associazione, che invita la cittadinanza scillese «a considerare tale opera e a partecipare in forma attiva iscrivendo i proprio figli ai corsi di formazione per il perdurare dell’associazione negli anni futuri e per un maggior accrescimento del gruppo». Insomma, il presidente Scarano si augura una grande risposta all’iniziativa. Francesca Meduri Il Quotidiano del 17 settembre 2010 torna sopra
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Caratozzolo:<<Grave torto chiudere l'ospedale>>
Scillesi D'America, l'appello dell'ex sindaco a Scopelliti
L'ospedale “Scillesi d'America” rischia la chiusura. È da anni che se ne discute ma sembrava che il rischio chiusura fosse sventato e che il presidio scillese fosse ritenuto ormai un fondamentale punto di riferimento sanitario della Provincia, che riesce a coprire un bacino di utenza di circa 55 mila abitanti. Invece, le ultime insistenti voci sulla chiusura e riconversione della struttura ospedaliera hanno spinto l'ex sindaco di Scilla ed ex dirigente al consiglio regionale, Pasquale Caratozzolo, ad intervenire sulla questione e a rivolgersi in una lettera aperta al Governatore Scopelliti.
<<Desidero farle sapere- scrive- che con la conversione si effettua un primo torto, e grave, a tutti quei cittadini scillesi lavoratori, che prima e dopo la seconda guerra mondiale, sono partiti per gli Stati Uniti D'America ed hanno voluto generosamente promuovere una raccolta fondi per la costruzione di un Ospedale nel proprio paese natio, appunto L'Ospedale “Scillesi d'America”. Ospedale che lei, a quanto si dice, su proposta dei suoi esperti, si accinge a convertire e a far perdere le funzioni ospedaliere>>. Il secondo torto, che per Caratozzolo deriverebbe da tale chiusura, lo pagherebbero gli scillesi residenti, che a parte la consistente caduta economica, perderebbero l'opportunità <<di godere di servizi importanti per la propria salute, somministrati da professionisti validi e preparati>>.
Considerando la professionalità dei servizi sanitari che l'ospedale, sia ieri come struttura privata, che dopo la riforma, come struttura pubblica, riesce a garantire, tant'è <<che fino a pochi anni addietro era considerata una delle più valide>>, l'ex sindaco ribadisce che <<nè gli Scillesi d'America né il paese di Scilla può supinamente accettare questa eventuale riconversione>>.
<<Il popolo di Scilla- chiede- aspetta da lei certamente un provvedimento ed una procedura di responsabilità per quegli amministratori che ignorando le richieste e le segnalazioni, pervenute nel tempo, non hanno preso i dovuti provvedimenti provocando il lento degrado e la bassa percentuale di utilizzo della struttura>>.
Dopo queste premesse, invita il presidente Scopelliti a visitare personalmente la struttura, per rendersi conto dei piccoli interventi necessari per ripristinare “una struttura efficiente”, che è in grado di erogare servizi eccellenti e dalla posizione strategica, a pochi passi dallo svincolo autostradale e dal costruendo Ponte sullo Stretto. Oltre l'invito, l'ex sindaco lancia al governatore un'idea per il mantenimento della struttura ospedaliera. <<Si è pensato, per non togliere le funzioni ospedaliere ad un'eventuale gestione dell'Ospedale di Scilla da parte dell'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria?>>. Giusy Nuri (Calabria Ora 17/09/10) torna sopra
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Le scuole “fantasma” di Silano e Melia
I due plessi a rischio chiusura: per lo Stato non esistono
Il fenomeno del dimensionamento scolastico non ha risparmiato la scuola media di Scilla, che si trova a fare i conti in questi giorni con una complessa e delicata riorganizzazione delle classi. Già l'anno scorso si era paventata la chiusura dei plessi delle frazioni periferiche di Melia e Solano, ma che si era riuscita in extremis ad evitare. Quest'anno , a causa dell'ulteriore riduzione degli allievi e dell'organico , la situazione è giunta “al limite” e pone seri e delicati problemi di riorganizzazione dell'intero apparato al nuovo arrivato dirigente scolastico, Antonio Ruffa. Coadiuvato dal collaboratore vicario Rita Crocè e dal secondo collaboratore Mimma Cotroneo, il nuovo preside sta studiano a fondo la problematica, tanto da rinviare “il primo giorno di scuola” a lunedi, per individuare la soluzione idonea a difesa delle esigenze del territorio e del diritto allo studio, nel rispetto della vigente normativa.
Basta dare un'occhiata al sito Intranet del Ministero dell'istruzione per comprendere la radice del problema. Infatti secondo i dati del Miur esiste solo un codice identificativo per la scuola secondaria di primo grado, quello dell'istituto Minasi di Scilla, non facendo nessuna menzione ai plessi di Melia e Solano, che per l'attuale normativa “non esistono”. Un problema che la scuola scillese affronta da anni, ma gli ulteriori tagli rendono sempre più difficoltoso il mantenimento delle classi della scuola media nelle due frazioni.
Secondo le indicazioni ministeriali quest'anno si dovranno formare due classi per i 46 allievi della prima media, altre due classi per i 46 allievi della seconda e tre classi per i 66 allievi della terza. Dati che non fanno riferimento agli allievi provenienti da Melia e Solano, che figurano iscritti alla scuola media Minasi.
Con questi numeri, appigliandosi all'art. 11 4°comma del DPR 81/09, si potrebbe arrivare ad “una soluzione extra ordinem”: una pluriclasse per la prima e seconda media di Melia; una pluriclasse per la prima e seconda di Solano, una sola terza che verrebbe formata o a Melia o a Solano.
Una soluzione “estrema”, ma che per essere applicata necessita non solo dell'approvazione unanime da parte di tutti gli organi collegiali, ma anche di una dichiarazione da parte di tutti i docenti della scuola secondaria di I grado al fine di sollevare la scuola da ogni responsabilità per eventuali danni a persone e/o a cose che potrebbero verificarsi durante gli spostamenti “per e da” le frazioni (Melia e/o Solano). Una serie di passaggi che varranno attentamente vagliati in questi giorni. Il preside si sta già attivando per incontrare i docenti, genitori e amministratori, con cui ha già avuto diversi confronti.
Se la proposta non dovrebbe essere approvata, allora gli allievi di Melia e Solano sarebbero costretti ad accorparsi all'istituto Minasi, unico punto di erogazione legalmente riconosciuto per la scuola di I grado; in questo caso il Comune di Scilla dovrebbe garantire il trasporto degli alunni dalle frazioni verso il capoluogo, con non pochi disagi per gli allievi, considerando la distanza tra le frazioni e il centro abitato e la viabilità “precaria” soprattutto nei mesi invernali. Entrambe le prospettive non sono gradite agli abitanti delle due frazioni, che vorrebbero vedere garantite la formazione di tutte le tre classi della scuola media nei rispettivi plessi. Prospettiva, che considerata l'attuale situazione di tagli che sta colpendo tanti altri comuni calabresi, si fa sempre più utopistica.
Intanto, un'altra notizia negativa arriva dal comune di Scilla. Il ricorso al Tar contro il provvedimento ministeriale che prevede tale dimensionamento è stato nuovamente rigettato. Giusy Nuri (Calabria Ora 16/09/10) torna sopra
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La “Minasi” alla prova Gelmini
Per il ministero dell’Istruzione i plessi di Solano e Melia non esistono
Scilla Anche la scuola media “Minasi”, con sede nel centro cittadino, si ritrova a dover fare i conti con la riforma Gelmini. Le sedi distaccate (che in realtà tali non sono) dell’istituto, ossia quelle delle frazioni di Solano e Melia, rischiano seriamente di chiudere.
Per il Miur, infatti, i due plessi non esistono. Non vengono identificati con un codice meccanografico, attribuito solo alla struttura centrale “Minasi”. Di fatto, però, negli ultimi anni, le due strutture sono sempre state funzionanti, seppur con diverse difficoltà. Essendo già da qualche anno, detti plessi, a rischio chiusura (da evidenziare la recente risposta negativa del Tar). Ma “soluzioni forzate”, rese possibili soprattutto dalla disponibilità di un nutrito corpo docente, avevano tamponato il problema. Cosa che non sembra possibile quest’anno, considerata l’ulteriore “strage” di docenti precari. Da qui l’impossibilità di garantire gli insegnamenti e le lezioni nelle due frazioni periferiche di Scilla. Quest’anno alla scuola media “Minasi” sono state assegnate solo sette classi: due prime (totale alunni 46), due seconde (totale alunni 46), tre terze (totale alunni 66). Tutte, secondo il Miur, nella sede ufficiale dell’istituto. Dunque, con Melia e Solano tagliate fuori. Certo è che contro gli effetti della riforma Gelmini sono sul piede di guerra i genitori degli alunni di Solano e Melia. Così come quelli di tanti altri paesi “sperduti” della provincia reggina. I giovanissimi studenti delle due frazioni scillesi potrebbero essere costretti ad affrontare lunghi e disagiati viaggi verso Scilla centro, da cui Solano e Melia distano rispettivamente 33 e 15 km. Comprensibili le preoccupazioni dei genitori, ma è anche vero che il numero degli alunni (a Melia 7 in prima, 5 in seconda e 15 in terza a Solano 10 in prima, 13 in seconda e 15 in terza) “stona” alla grande con le normative vigenti. I genitori, però, non ci stanno. Ed hanno fatto sentire le loro ragioni al neo dirigente scolastico Antonio Ruffo, che dice: «Stiamo cercando in tutti i modi di andare incontro alle esigenze delle famiglie. Con la vicepreside Rita Crucè e la docente Mimma Cotroneo lavoriamo da giorni, di concerto con i soggetti interessati alla vicenda. Abbiamo per questo spostato l’inizio delle lezioni a lunedì». Ecco l’ “idea” del dirigente, che sarebbe comunque una “grande forzatura” extra ordinem: una pluriclasse (prima e seconda) a Melia, una pluriclasse a Solano (sempre prima e seconda) ed una sola terza o a Melia o a Solano. Idea che non soddisfa i genitori di Solano, ma che ora è l’unica strada possibile da percorrere. Intanto, stamattina ci sarà una riunione preliminare in cui Ruffo illustrerà al sindaco Gaetano Ciccone e agli amministratori delegati di Melia e Solano tutta la problematica.
Anche perché il Comune dovrebbe eventualmente farsi carico del trasporto degli alunni dalle frazioni al centro del paese. Oggi pomeriggio, invece, il primo passaggio della “grande forzatura”. Tutto dipende dal consiglio dei docenti, che dovrà votare all’unanimità l’idea preventivata, con una dichiarazione che sollevi la scuola da ogni responsabilità in merito agli spostamenti cui gli stessi insegnanti sarebbero soggetti. Domani mattina, invece, riunione con i genitori di Melia e Solano, che dovrebbero dare la loro disponibilità per la formazione delle pluriclassi. Nel pomeriggio di domani si pronuncerà, infine, il consiglio d’istituto. Ma è ovvio che tutto dipende dall’ ok del collegio dei docenti. Senza la sua liberatoria, lunedì mattina la campanella suonerà soltanto nella scuola media centrale. Francesca Meduri Il Quotidiano del 16 settembre 2010 torna sopra |
Meduse e parcheggi. A Scilla meno bagnanti
Bilancio estate 2010: calo di presenze anche di sera
Le piogge di settembre hanno fatto terminare prima l'estate scillese che di solito si dilungava fino a fine mese. Quindi, è possibile cominciare a fare i primi bilanci sui mesi tanto attesi soprattutto da parte di chi del turismo balneare ne ha fatto fonte di guadagno per attività di tipo stagionale o in generale per tutte quelle interessano l'ambito della ristorazione e ricezione. Il litorale scillese, nonostante siano lontani i tempi della Bandiera Blu, continua ad essere considerata fra i più puliti della Calabria, secondo la classifica di Legambiente, che le ha assegnato anche quest'anno le quattro vele nella Guida Blu Touring Club e fra i più belli d'Italia secondo la classifica del sito Virgilio. A fronte di questi importanti riconoscimenti, non è stato difficile notare che la spiaggia delle Sirene non è stata affollatissima come gli scorsi anni, sebbene continui ad essere fra le più frequentate della provincia. Per Enrico Pescatore, presidente dell'associazione commercianti “Scilla Futura” due sono i fattori che hanno contribuito a questo calo: mancanza di parcheggi e l'invasione di meduse. Il primo è un problema atavico per Scilla, ma reso più grave quest'anno dalla perdita di circa 200 posti macchina per via dei lavori in corso per la realizzazione sia dell'ascensore che per il nuovo parcheggio nell'ex piazzale della Ferrovia, che hanno occupato delle aree in genere destinate alla sosta delle autovetture. <<È necessario consorziare tutti i lidi per installare una rete antimedusa >> è la proposta del presidente di Scilla Futura per risolvere il secondo problema, che ha costituito un rilevante deterrente per i bagnanti della zona, con un rimedio sperimentato con successo in un lido a Chianalea. Mantenere costantemente spiagge e acque pulite è il rimedio per Pescatore per mantenere “vivo” il turismo balneare, la vera risorsa per Scilla.
Il calo non risparmia le presenze serali. <<Sono mancati i motivi di richiamo, - conclude- ad eccezione delle serate organizzate dall'associazione dei commercianti, con il patrocinio del Comune che hanno riscosso un ottimo successo>>. Nonostante l' handicap organizzativo, vi è un dato incoraggiante: a discapito di una crisi che investe il settore turismo in ambito regionale, Scilla “resiste” e continua ad attirare per la sua naturale bellezza e per la sua rinomata ristorazione.
Se, infatti, l'interland reggino si orienta verso altre mete, cresce l'interesse a conoscere Scilla da parte dei turisti provenienti dal resto d'Italia e dall'estero. Il tutto esaurito nei circa 30 B&B e nelle sei strutture alberghiere conferma questa curiosità verso l'antico borgo. A questa si aggiunge il riscontro positivo rilevato dall'assessore al turismo, Antonino Vita da parte dei vacanzieri che hanno scelto Scilla, perchè conosciuta attraverso i media televisivi o nelle riviste specializzate o in una delle fiere del turismo in cui è costante la presenza del Comune di Scilla. <<La strategia che ho portato avanti in questi anni- spiega Vita- è comunicare le nostre risorse all'esterno a costo zero per attirare la gente a Scilla>>. In vista di un miglioramento per il futuro conclude: <<Bisogna cercare di mantenere i costi e di sollecitare le attività a mettere in promozione pacchetti con ristorazione e mezza pensione o pensione completa>>. Giusy Nuri (Calabria Ora 15/09/10) torna sopra
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Scilla Futura
Bilancio positivo per gli eventi estivi
Scilla Enrico Pescatore ringrazia online. Il presidente di “Scilla Futura”, nel fare un bilancio degli eventi estivi organizzati dall’associazione dei commercianti, artigiani ed operatori di Scilla, ricorda quanti lo hanno aiutato e sostenuto. In particolare, il locale Comitato Festeggiamenti Civili nelle persone di Antonio Gullì (presidente), Franco Minutolo, Carmelo Oliveri e soprattutto Daniele Polistena (socio pure di “Scilla Futura”) i quali si sono distinti per «impegno e abnegazione», contribuendo alla riuscita delle manifestazioni. Tra queste, a dare indubbiamente maggiori soddisfazione è stata la prima edizione (a luglio) della Festa della Birra, per 3 serate (anzi 4) sul lungomare del paese. Ed in merito alla serata in più Pescatore applaude il sindaco Gaetano Ciccone e ringrazia il Comune per il patrocinio dei vari eventi, per i contratti della luce, Siae e installazione dei palchi. Francesca Meduri Il Quotidiano del 12 settembre 2010 torna sopra
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Economia, ricette per la crisi
Melia di Scilla Puntare sul Mediterraneo per una Calabria mai più isolata e fuori dal mondo. Tutti d’accordo gli ospiti dell’incontro dal titolo “Soluzioni e proposte per uscire dalla crisi” che nel primo pomeriggio di ieri ha chiuso l’intensa tre giorni di dibattiti, conferenze e seminari della seconda edizione della “Summer School”, iniziativa organizzata dall’associazione studentesca Ius Rhegium. Anche la giornata conclusiva della manifestazione ha offerto spunti interessanti, grazie agli apprezzabili contributi di Alberto Sarra, sottosegretario riforme e semplificazione amministrativa della Giunta regionale, di Federica Roccisano, dottorando di ricerca facoltà di Economia a Cosenza, di Angela Giunta, dottorando di ricerca Diritto del Lavoro a Napoli. Come anticipato, dal dibattito (moderato da Andrea Casu, responsabile ambiente Gd) sono emerse quelle che potrebbero essere le soluzioni per risolvere la crisi economica. Ed in particolare come dovrebbe agire la politica per far in modo che in Calabria si avvii finalmente un percorso di crescita e di sviluppo. Per Alberto Sarra un ruolo importantissimo viene giocato dalla formazione dei giovani. La convenzione che la Regione ha stipulato con le principali università italiane dovrebbe portare alla creazione di una scuola di alta formazione per neolaureati, «i quali, al termine dei corsi, ha spiegato Sarra verranno inseriti negli apparati burocratici regionali, dove potranno dimostrare le loro capacità». Ma è l’isolamento della Calabria il problema principale. Alberto Sarra ha ricordato che la Giunta regionale si è arricchita della delega politiche del Mediterraneo, «perché in prospettiva bisogna guardare all’area in questione. Abbiamo strutture eccezionali (porto di Gioia Tauro) che sono sottodimensionate», ha affermato il sottosegretario che ha inoltre evidenziato l’importanza del potenziamento della rete infrastrutturale per aumentare gli scambi economici e commerciali. Anche secondo Federica Roccisano, che ha prima fatto un excursus storico sulla crescita economica, è fondamentale «lo sfruttamento della nostra posizione geografica, in particolare quella di Reggio Calabria che è baricentrica rispetto al Mediterraneo. Dunque bisogna incentivare le politiche economiche e di integrazione in quest’area, dando opportunità di esportazione alle imprese locali». Nel corso del dibattito è comunque stata ribadita l’importanza dei valori della legalità e della giustizia, che nella nostra terra vengono sempre meno “grazie” all’azione della criminalità organizzata. «E’ ovvio ha rimarcato Andrea Casu che dove non c’è legalità è più difficile lo sviluppo». Certo è che la Calabria, già di per sé rimasta indietro, non poteva non risentire della crisi economica generale. Che ha avuto i suoi effetti negativi sul mondo del lavoro, come spiegato da Angela Giunta: «Nel mercato del lavoro ha suggerito - c’è bisogno che venga superato il “dualismo” tra contratti indeterminati e contratti flessibili. Un paese moderno non può accettare questo sistema perché viene generato un sistema di precariato con cui il lavoratore disperde la propria professionalità. Occorrerebbe il modello della flessicurezza, come nel Nord Europa. Ciò significherebbe ritoccare la disciplina dei licenziamenti, nel caso del licenziamento per motivo economico». Angela Giunta ha infine indicato tre strumenti per uscire dalla crisi: riforma della disciplina dei licenziamenti, riforma degli ammortizzatori sociali ed efficienti politiche attive del lavoro. Francesca Meduri Il Quotidiano dell’11 settembre 2010 torna sopra |
L’associazione Ius Rheginum ha consegnato gli attestati agli studenti iscritti all’iniziativa
A colloquio con Gentiloni e Ferrante
Melia di Scilla E’ calato dunque il sipario sulla seconda edizione della “Summer School”, iniziativa che la Ius Rheginum ha organizzato con il patrocinio dell’Università Mediterranea ed il Consiglio degli studenti, la Regione Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, l’Ente Parco dell’Aspromonte, il Rotaract Club “Unimedia-Parallelo 38”. Un grande contributo, come hanno più volte sottolineato in questi giorni i componenti dell’associazione promotrice, è stato dato dal professore Massimiliano Ferrara, direttore generale del dipartimento cultura della Regione Calabria, che ha coordinato il progetto formativo. Un progetto che si è sviluppato durante una tre giorni che ha visto intrecciarsi diverse tematiche di stretta attualità affrontate egregiamente da importanti personalità del mondo accademico e di quello politico. Destinatari delle varie lezioni gli studenti universitari partecipanti alla “Summer School”, i quali hanno così potuto consolidare le loro idee e conoscenze su: comunicazione, Area Metropolitana dello Stretto, Mezzogiorno e federalismo, questioni sociali, libertà d’informazione, sviluppo sostenibile. Sugli ultimi due argomenti, trattati nel corso della seconda giornata dell’iniziativa, sono intervenuti, tra gli altri, il deputato già ministro delle telecomunicazioni Paolo Gentiloni (l’informazione nell’era di Internet e della banda larga) e il senatore Francesco Ferrante (speech su “le opportunità per un futuro sostenibile”). Insomma, non si è fatta mancare proprio nulla la “Summer School”, considerati pure i validissimi contributi offerti dai senatori Roberto Zaccaria (ex presidente Rai) e Luigi De Sena (ex prefetto di Reggio Calabria). Moderatori di alcuni incontri sono stati gli stessi rappresentanti della Ius Rhegium, come il presidente Giovanni Crea, il segretario Filippo Surace ed il responsabile rapporti ateneo ed Enti locali Antonino Castorina. A margine dell’incontro di ieri, il presidente Crea ha consegnato gli attestati di partecipazione agli studenti universitari. Per quelli iscritti in Giurisprudenza il riconoscimento di 2 crediti formativi. Lunedì si chiude l’altro evento organizzato dalla Ius Rheginum, “Accesso al futuro”, con Walter Veltroni ospite del seminario conclusivo ad Architettura. Francesca Meduri Il Quotidiano dell’11 settembre 2010 torna sopra
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I numeri del federalismo secondo Naccari
Melia di Scilla “Il federalismo indeterminato - Diritti nazionali o diritti geografici?”, è il titolo del libro con cui Demetrio Naccari Carlizzi focalizza l’attenzione su un argomento ampio e complesso, oggetto di varie posizioni ideologiche. L’autore, che ha presentato un’anteprima dell’opera nel corso dello speech “Mezzogiorno & Federalismo: una questione nazionale?”, tenutosi nella prima giornata della “Summer School”, analizza in modo dettagliato le diverse ipotesi di federalismo, fornendo “un contributo all’analisi economica della legge delega sul federalismo che solleva ragionevoli dubbi in merito alla natura salvifica di tale riforma, da più parti data per scontata e indicata come la panacea di tutti i mali”. Secondo Naccari “il federalismo è uno strumento importante, ma va letto nei numeri”. Da rilevare, infatti, “l’assenza di dati su cui fondare la riforma”. Riforma la cui utilità per il Paese è strettamente collegata, sempre stando all’autore del libro, al tipo di federalismo che verrà scelto e agli strumenti che saranno utilizzati. La speranza di Demetrio Naccari Carlizzi è che il libro possa contribuire a “mettere da parte luoghi comuni e faziosità”, anche perché il federalismo “è divenuto una sorta di formula neutra a cui frettolosamente affidarsi per fornire all’azione pubblica ipotesi di ripresa e di competitività finanziarie poco credibili”. Per Naccari non si possono non evidenziare “le forti contrapposizioni della riforma alle teorie e ai principi di Richard A. Musgrave e Ronald Coase”, due veri e propri maestri del federalismo: “Senza una corretta indagine sui fattori d’incidenza e sui vari contesti storici e politici ha spiegato l’autore - la legge sul federalismo non offre un quadro intero degli effetti complessivi. In assenza di dati chiari sulla finanza pubblica si può ipotizzare ha aggiunto Naccari Carlizzi -solo un federalismo fiscale indeterminato con riflessi positivi non per tutti». Ad esempio non per le regioni più deboli, “dove l’assenza di politiche adeguate si tradurrebbe solo in un affievolirsi dei diritti civili e sociali a favore dei diritti geografici altrui”. Insomma, Naccari Carlizzi chiede un confronto più attento ed equilibrato sul federalismo. Francesca Meduri Il Quotidiano del 10 settembre 2010 torna sopra |
Giustizia, un progetto di tre anni
Melia di Scilla Un progetto di tre anni che infonda serenità nel lavoro della giustizia calabrese. E’ ciò che proporrà alla Commissione Parlamentare Antimafia il senatore Luigi De Sena, «per mettere a disposizione dei magistrati strutture, mezzi, risorse, assistenza e tecnologie che consentano agli stessi di svolgere la propria attività con tranquillità». Un progetto ambizioso e costoso, la cui realizzazione si aggirerebbe attorno ai 30-40 milioni di euro.
De Sena è fiducioso. Sente che l’idea potrebbe andare in porto, anche perché «se sono state finanziate le quote latte, è possibile finanziare pure la giustizia calabrese». Speranza, questa, che il senatore esprime alle “giovani menti al lavoro” della Summer School, nel corso dell’incontro dal titolo “Questioni sociali e repressione penale”. Insomma, De Sena chiede un’azione concreta indirizzata al contrasto della criminalità organizzata. Quella concretezza che non ha visto nelle parole dei politici presenti tre giorni fa all’assemblea dell’Anm, tant’è che la loro è sembrata «una partecipazione dovuta». Secondo il senatore del Pd, infatti, «la legalità non va predicata, ma va praticata. Nei vari incontri sulla legalità suggerisce De Sena sarebbe utile prima di tutto fare dei sondaggi sull’osservanza delle regole, per verificare il livello di rispetto della legalità». Valore altrettanto importante è quello della solidarietà: «Serve pure quella istituzionale e interistituzionale asserisce De Sena in quanto non è molto praticata». E poi la questione meridionale, che De Sena definisce la «vera questione morale d’Italia». Il senatore si appella quindi ai giovani del Sud, alle loro capacità ed al loro impegno, perché «noi del Sud dobbiamo dimostrare di essere all’altezza della sfida economica». Dunque, la voglia di riscatto del Sud deve partire dai giovani. Così la pensa pure l’avvocato Armando Veneto, che non ci sta a vedere un Meridione «che viene fatto fuori per far vincere sempre la legge del più forte». Ai giovani, secondo Veneto, spetta il compito «di ripulire la politica dalla sporcizia. Quella politica collusa con la mafia». Ed ancora: «Una politica che pretende di risolvere i mali della giustizia con il processo breve tuona Veneto è una politica scellerata». Il dibattito, introdotto da Filippo Surace, segretario della Ius Rhegium (associazione organizzatrice della “Summer School”), si è avvalso pure dei contributi di Pietro Cutrupi, tenente colonnello della Guardia di Finanza di Reggio (analisi geopolitica dell’area Mediterranea), e di Emanuele Pierpaolo, dottorando di ricerca di diritto penale Università di Milano (la multiculturalità nel diritto penale). Francesca Meduri Il Quotidiano del 10 settembre 2010 torna sopra |
Scilla è dalla parte della legalità
Scilla Due importanti documenti sono stati approvati nell’ultima seduta del consiglio comunale di Scilla.
Nel primo, il consiglio comunale condanna, all’unanimità, i recenti atti incendiari che hanno colpito nella stagione estiva i beni, le strutture e le attrezzature di operatori turistici e commerciali e gli autoveicoli di cittadini scillesi e di turisti.
Manifesta indignazione e ferma disapprovazione nei confronti di «tali ignobili atti, che arrecano ingenti danni a patrimoni privati e sconfortano le vittime, le loro famiglie e le attività produttive».
E dunque il rammarico per «gli esecrandi gesti criminali che colpiscono anche la città intera e la popolazione tutta, determinando evidenti danni all’immagine turistica di Scilla».
L’assemblea pubblica di Scilla, unitamente al rammarico ed allo sconcerto per gli infami atti, esprime altresì «solidarietà e vicinanza alle vittime per gli ingenti danni subiti». Invita la Prefettura e tutte le forze preposte «al controllo della sicurezza pubblica affinché sia implementata la vigilanza del territorio».
Il consiglio comunale scillese si impegna così a «promuovere ogni iniziativa utile per diffondere, principiando dalle giovani generazioni la cultura della legalità, il rispetto dei valori democratici e l’aspirazione verso la pacifica convivenza civile».
Nell’altro documento il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale, preso atto del gravissimo ed inquietante attentato perpetrato nei confronti del Procuratore Generale Salvatore Di Landro, intendono «manifestare pubblicamente ed esplicitamente i sentimenti di sdegno e decisa condanna nei confronti di un gesto assolutamente vile ed esecrando, che comprensibilmente sconforta la persona, la sua famiglia, la magistratura, le istituzioni democratiche e la Calabria intera».
L’amministrazione comunale di Scilla esprime coralmente «la stima ed i sensi di convinta ammirazione delle capacità investigative, della distinta professionalità e della doti umane del Dott. Salvatore Di Landro; assicura la più sincera e convinta solidarietà e incoraggia il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello e l’Istituzione rappresentata a proseguire nella apprezzata e proficua azione di contrasto alla criminalità».
Ed infine l’augurio che «la costante ed instancabile attività di indagine, contrasto e prevenzione dei reati ottenga rinnovati ed importanti risultati ed assume l’impegno a promuovere ogni iniziativa utile per diffondere, soprattutto nelle giovani generazioni, la cultura della legalità ed il rispetto delle regole e dei valori democratici». Insomma, una seduta tutta improntata sui temi della legalità e del rispetto del vivere civile. Francesca Meduri Il Quotidiano del 9 settembre 2010 torna sopra |
A spasso tra democrazia e potere
Melia di Scilla L’importanza della distinzione tra libertà d’informazione e libertà di comunicazione al centro dell’incontro di apertura della seconda edizione della “Summer School”, che ha visto protagonista il Senatore del Partito Democratico e professore di Diritto Costituzionale Roberto Zaccaria, ex presidente della Rai.
Nella suggestiva location del “Villaggio del Pino”, a Melia di Scilla, è dunque partita la tre giorni di dibattiti e conferenze su temi di stretta attualità organizzata dall’associazione universitaria Ius Rhegium. Ed è stato proprio uno dei suoi soci fondatori, Antonino Castorina, dirigente nazionale dei Giovani Democratici, ad introdurre il dibattito sulla comunicazione, evidenziando la necessità, per le nuove generazioni, di «una buona comunicazione al servizio di una buona politica». Tema, questo, sul quale Castorina ha richiamato il pensiero di Mitterand sintetizzato nella frase «vince le elezioni chi racconta al proprio popolo ciò che il proprio popolo vuole sentirsi raccontare». Insomma, il rappresentate della Ius Rhegium ha manifestato l’esigenza che la situazione politica venga descritta in modo veritiero e reale, con una comunicazione credibile che lanci messaggi autentici. «Mentre dal 1994 ha affermato Castorina si ha una comunicazione che va a determinare lo scenario politico». Dunque, un’informazione libera è ciò che chiedono fortemente le “giovani menti al lavoro” della “Summer School”, per costruirsi delle idee fondate sul basilare concetto di verità. Certo è, come ha spiegato Zaccaria, che è necessario saper distinguere tra libera informazione e libera comunicazione. E farlo sulla base degli articoli 21 e 15 della Costituzione Italiana. Questa la premessa della relazione giuridica dell’ex presidente della Rai, che poi si è spiegato meglio: «Nel caso dell’articolo 21, e parliamo di diritto dell’informazione, si parla ad un pubblico indeterminato. Non esiste la segretezza in questo caso. La libertà d’informazione è quella che ha meno limiti. Nell’articolo 15, ha aggiunto Roberto Zaccaria e qui si parla di diritto della comunicazione, l’elemento di fondo è una comunicazione intersoggettiva, indirizzata a più soggetti determinati che ascoltano. Ecco perché in questo caso c’è la segretezza, dunque la diversità rispetto alla libera informazione». Ed ancora Roberto Zaccaria, sollecitato dalle domande del giornalista Rai Gregorio Corigliano, ha posto un quesito per niente facile da risolvere: «La libertà d’informazione, nella società contemporanea, è una libertà o un potere?». Un quesito che, secondo Zaccaria, «è un vero dubbio», e pertanto «un dilemma che lascio in sospeso, in quanto in un regime democratico è ovvio che la libertà, per definizione, deve avere pochi limiti. Ma è anche vero ha chiosato il Senatore del Pd che la democrazia vuole che il potere sia limitato». Dunque il dubbio rimane, considerato anche ciò che sta accadendo nel panorama nazionale dell’informazione e della comunicazione. A tal proposito, sempre pungolato da Corigliano, Roberto Zaccaria ha detto la sua sull’attuale direzione del Tg1: «Non si è mai fatto un così ampio uso dell’editoriale di tendenza nella Tv pubblica ha sottolineato un uso che è invece giustificabile nelle televisioni private. Perché l’editoriale di tendenza è incompatibile con la funzione pubblica esercitata dalla Rai, la Tv di Stato». Ancora informazione (online) oggi alla “Summer School”, con il direttore responsabile di www.strill.it , Giusva Branca, e con l’ex ministro delle telecomunicazioni Paolo Gentiloni. Francesca Meduri Il Quotidiano del 9 settembre 2010 torna sopra |
Scilla, passa a maggioranza il bilancio consuntivo 2009
Scilla Approvato il conto consuntivo 2009 nell’ultimo consiglio comunale. Il sindaco Ciccone comunica che il bilancio «è in pareggio» e la maggioranza dà l’ok al documento. Esprimono voto contrario i quattro consiglieri (Antonio Cambareri, Antonio Pirrotta, Santo Perina, Antonio Santacroce) di “Uniti per rinnovare”, da sempre contestatori dei conti comunali. Secondo loro, infatti, il rendiconto «non è reale né realistico», ma solo frutto «di operazioni contabili fittizie che ne falsano, in modo palese, il risultato».
Dunque, il documento approvato «non evidenzia assolutamente la situazione economico-finanziaria del Comune». Situazione che “Uniti per rinnovare” descrive sempre più dissestata, tant’è che «non si dispone delle risorse per il pagamento degli stipendi al personale». Ribadisce la regolarità del bilancio Gaetano Ciccone, il quale risponde alle accuse: «Il nostro debito è pari zero. Gli stipendi non sono stati pagati per mancata disponibilità di cassa, a causa di ritardi nell’erogazione dei fondi». Il primo cittadino definisce il proprio comportamento «cristallino», sia sulla redazione del conto consuntivo, sia su tutto il resto. Ad esempio sulla scuola e sull’ospedale. Nel primo caso, la scuola media di Scilla potrebbe pagare le conseguenze della riforma Gelmini. Il plesso periferico di Solano è infatti a serio rischio, ed il sindaco Ciccone ed il vicesindaco Francesco Bellantoni promettono il massimo impegno. Altrettanto incerto è il destino dell’ospedale “Scillesi d’America”, dopo la riorganizzazione dei presidi sanitari annunciata dal Governatore Scopelliti. Per il sindaco Ciccone «l’ospedale offre servizi di eccellenza. Se non risulterà inferiore ad altri presidi, lotteremo fino in fondo per mantenerlo». E sempre sull’ospedale il neo assessore Domenico Diano ricorda «il lavoro dei medici e degli infermieri». Anche su dette questioni non sono mancate stoccate da parte della minoranza: «Tutto va in sofferenza tuona Perina perché non c’è mai stato un progetto ad ampio respiro». Per quanto attiene l’ordine pubblico, il sindaco informa che intende investire nella sicurezza. A breve sarà indetto pure un concorso per migliorare il Corpo dei Vigili Urbani (altre 2 unità). Approvata pure l'acquisizione al patrimonio comunale di una scala, costruita da ignoti, a Chianalea. Francesca Meduri Il Quotidiano dell’8 settembre 2010 torna sopra |
Zaccaria apre la Summer school
Melia di Scilla Nella splendida location del “Villaggio del Pino” parte oggi la seconda edizione della “Summer School”, la tre giorni di incontri, seminari e dibattiti su temi di stretta attualità organizzata dall’associazione universitaria Ius Rheginum.
Tre giorni in cui “Giovani menti al lavoro” (titolo dell’iniziativa) cercheranno di tener ben presenti i preziosi e validi contributi che giungeranno dagli importanti relatori presenti alla manifestazione, per entrare in possesso di quella formazione necessaria ed indispensabile al fine di costruire nel Mediterraneo “un’etica consolidata per un’economia di Pace” (sottotitolo dell’iniziativa). Numerosi gli Enti e le associazioni che hanno voluto dare il proprio contributo alla “Summer School”: l’Università Mediterranea e il Consiglio degli studenti, la Regione Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, l’Ente Parco dell’Aspromonte, il Rotaract club “Unimedia-Parallelo 38”. Coordinatore del progetto formativo è il professore Massimiliano Ferrara, responsabile del dipartimento cultura della Regione Calabria.
Si parte oggi dunque. Tre gli appuntamenti in agenda. Si comincia alle ore 13:00. Dopo i saluti del preside della facoltà di giurisprudenza Attilio Gorassini, Antonino Castorina, dell’associazione organizzatrice, introdurrà l’incontro che vedrà il giornalista Rai Gregorio Corigliano intervistare Roberto Zaccaria, già presidente della Rai, oggi Senatore del Partito Democratico e professore di Diritto Costituzionale. Alle 18:00 si parlerà di “Prospettive dell’Area metropolitana dello Stretto” con: Domenico Nicolò, presidente del corso di scienze economiche della facoltà di giurisprudenza; Antonio Caridi, assessore regionale alle attività produttive; i deputati Roberto Occhiuto e Franco Laratta; Enrico Costa, presidente del corso di urbanistica facoltà di architettura; Guglielmo De Giovanni Centelles, accademico pontificio. Alle 20:30 lo speech “ Mezzogiorno & Federalismo: una questione nazionale?”, con la presentazione del libro “Il federalismo indeterminato: diritti nazionali o diritti geografici?”, di Demetrio Naccari Carlizzi. Seguirà una discussione con l’autore.
Domani mattina, alle ore 11, è in programma l’incontro dal titolo “Questioni sociali e repressione penale”, con il senatore Luigi De Sena, Armando Veneto, avvocato già sottosegretario, Pietro Cutrupi, tenente sottocolonnello Guardia di Finanza Reggio Calabria, Emanuele Pierpaolo, dottorando di ricerca diritto penale Università di Milano. Alle ore 18:00 si discuterà di “Informazione online tra libertà e responsabilità”, assieme all’ex ministro delle telecomunicazioni Paolo Gentiloni, agli uomini di www.strill.it Giusva Branca (direttore responsabile) e Raffaele Mortelliti (editore responsabile), al vicepresidente del consiglio regionale Alessandro Nicolò. In serata, alle 20:30, lo speech “Le opportunità per un futuro sostenibile”. Interverranno il senatore Francesco Ferrante ed il presidente dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte, Leo Autelitano. Dopodomani, venerdì 10 settembre, giornata di chiusura della “Summer School”. Alle ore 11:00 il convegno “Soluzione e proposte per uscire dalla crisi”, nel corso del quale sono previste le relazioni di Federica Roccisano, dottorando di ricerca facoltà di economia a Cosenza, Angela Giunta, dottorando di ricerca diritto del lavoro università di Napoli, Alberto Sarra, sottosegretario riforme e semplificazione amministrativa Giunta regionale. Insomma, tre giorni di dibattiti e incontri che sapranno certamente chiarire alcune importanti questioni che stanno occupando lo scenario politico (e non solo) nazionale. Francesca Meduri Il Quotidiano dell’8 settembre 2010 torna sopra |
Consiglio comunale acceso.
Polemica sulla realizzazione dell’eletrodotto Mollica lascia la squadra
Scilla La Terna Spa compensa il Comune per la realizzazione dell’eletrodotto 380kv Sorgente-Rizziconi (i cui cavi passeranno da Favazzina) e scoppiano le polemiche nell’ultimo consiglio comunale, che vede inoltre l’ex assessore alla pubblica istruzione Domenico Mollica, ora solo consigliere di maggioranza, rivelare che a primavera si candiderà in una lista diversa da quella a sostegno di Pasqualino Ciccone, aspirante sindaco del Pd e fratello dell’attuale primo cittadino Gaetano Ciccone. Questi, in apertura della seduta, esprime «forte e netta condanna» per l’attentato ai danni del procuratore generale Salvatore Di Landro, attorno al quale si stringe ovviamente tutto il civico consesso. Gaetano Ciccone ringrazia poi Mollica per «il contributo dato in questi 9 anni» e ricorda altresì che l’assessore dimissionario lascia per «impegni e motivi personali». Ma in realtà c’è dell’altro. «Ribadisco i miei impegni personali e la mia profonda stima verso il sindaco dice Mollica sono ancora qui per ripagare la fiducia che i cittadini mi hanno dimostrato. Tuttavia a primavera sosterrò una nuova squadra, per pensare ad un nuovo futuro. Senza rancore nei confronti di nessuno». L’ex assessore, da pochi mesi aderente al Pri (con cui si è candidato alle regionali), conferma dunque che non sempre c’è stata condivisione con l’operato del sindaco. Sull’argomento, ad ogni modo, non torna più Ciccone, che presenta invece il nuovo assessore (alla viabilità) Domenico Diano. Capitolo rimborso da parte della Terna Spa (società responsabile in Italia della trasmissione dell'energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione su tutto il territorio nazionale), il che significa, come annuncia il sindaco, l’entrata nelle casse comunali di 684 mila euro. Ed ecco che il gruppo di opposizione “Uniti per rinnovare” (Antonio Cambareri, Antonio Pirrotta, Santo Perina, Antonio Santacroce) si scatena ed accusa il sindaco e la maggioranza di aver pensato solo ad «assicurarsi la riscossione del denaro dovuto dalla Terna al Comune per risarcirlo del danno ambientale che recherà la costruzione dell’opera». Un’opera il cui progetto iniziale prevedeva l’approdo dei cavi alla terraferma nel Comune di Villa: «L’allora sindaco di Villa, Rocco Cassone, vi si oppose, rinunciando al denaro. Mentre rinfaccia il gruppo “Uniti per rinnovare” il sindaco e la maggioranza del Comune di Scilla, senza nessuna resistenza e nessuna eccezione, hanno accettato la localizzazione dei cavi a Favazzina, secondo un percorso scelto liberamente dalla Terna». «C’è solo un motivo tuona ancora Cambareri che giustifica la felicità del sindaco per i soldi arrivati, e cioè che adesso potranno essere pagati gli stipendi ai dipendenti comunali». Per Santacroce «questa amministrazione ha venduto il territorio, i diritti dei cittadini e la loro salute». Ciccone risponde così alle accuse: «Bisogna sgomberare il campo da alcune inesattezze e menzogne di natura politica o dirette a favorire gli interessi di privati cittadini. È stata la Terna a non giudicare adatto il litorale di Villa, scegliendo così Favazzina». Francesca Meduri Il Quotidiano del 7 settembre 2010 torna sopra |
Ordine pubblico: reso noto documento siglato in aula
A distanza di circa un mese dagli ultimi episodi incendiari che hanno scosso, nel bel mezzo della stagione estiva, la cittadinanza scillese e i tanti turisti in vacanza a Scilla, arrivano parole di indignazione e buoni propositi da parte del consiglio comunale. Dopo la discussione nell'ultima assemblea consiliare, dello scorso 3 settembre, sull'esame dell'ordine pubblico, è stato reso pubblico il documento approvato all'unanimità dai consiglieri. Condanna ai recenti atti incendiari che hanno colpito nella stagione estiva i beni, le strutture e le attrezzature di operatori turistici e commerciali e gli autoveicoli di cittadini scillesi e di turisti, disapprovazione verso tali ignobili atti, che colpiscono tutta la cittadinanza e l'immagine turistica di Scilla e solidarietà alle vittime per i danni subiti. Sono questi i punti, discussi in consiglio, che sono confluiti nel documento, che ieri è stato affisso per le strade del paese, in un manifesto, che riporta il testo dell'ordine del giorno approvato nel civico consesso.
I consiglieri invitano, infine, la Prefettura e tutte le forze preposte al controllo della sicurezza pubblica ad implementare la vigilanza nel territorio, al fine di prevenire ed evitare ulteriori intimidazioni e attacchi criminali. Sorveglianza, salvaguardia e accrescimento degli spazi di democrazia sono gli impegni che il consiglio si assume di garantire alla cittadinanza, accanto ad ogni iniziativa utile per diffondere la cultura della legalità. Giusy Nuri (Calabria Ora 9/09/10) torna sopra
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Scilla, Mollica <<Mi candiderò contro Ciccone>>
L'aria della propaganda elettorale per le prossime elezioni comunali si respira anche nel consiglio comunale, nel corso di cui si cominciano a sciogliere alcuni nodi politici. Il primo exploit arriva da Domenico Mollica, di recente dimessosi dalla carica di assessore alla pubblica istruzione, che chiarisce la motivazione della sua scelta, arrivata per <<sopraggiunti impegni personali>>. Pur ribadendo la stima nei confronti del sindaco e dalla sua amministrazione, che è stata ricambiata nei vari interventi, Mollica esce allo scoperto con <<non condivido e quindi non mi candiderò con la lista di Ciccone ma con un'altra squadra>>. Avendo maturato questa scelta, Mollica, che già di recente si era avvicinato al Pri nella sua candidatura alle regionali, ha considerato opportuno lasciare la Giunta Comunale, pur rimanendo nella maggioranza come consigliere. Dopo la sua uscita dalla Giunta, ha fatto ingresso Domenico Diano, nominato assessore alla viabilità e che in passato aveva presieduto la commissione sulla sanità per seguire le vicende dell'Ospedale “Scillesi d'America”.
In risposta ai “pettegolezzi di piazza”, un altro chiarimento arriva dal consigliere Antonio Pirrotta. <<Chiarisco che faccio parte di un gruppo di opposizione chiamato “Uniti per Rinnovare” e, quando vi sono occasioni di confronto io, personalmente, scelgo il dialogo>>. Un dialogo per il bene comune, che lascia intravedere la possibilità di aderire ad un progetto costruttivo e positivo per il paese, ma che ancora per le prossime elezioni i giochi sono ancora aperti. Giusy Nuri (Calabria Ora 06/09/10) torna sopra
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Ordine pubblico L'aula approva il documento
Consiglio, ok al bilancio 2009, tra le critiche e accuse della minoranza
Le comunicazioni del sindaco Gaetano Ciccone e il relativo dibattito hanno occupato gran parte del consiglio comunale svoltosi lo scorso venerdi. Problema di dimensionamento scolastico,che mette a rischio l'istituto periferico di Solano, il futuro dell'ospedale “Scillesi d'America”, di cui si hanno buone speranze di una sua permanenza nell'ambito della ristrutturazione sanitaria in atto, sono alcune delle tematiche intrecciatesi nell'ambito del primo punto all'ordine del giorno. Nell'ambito della stessa discussione, è stato approvato all' unanimità un documento di espressione di solidarietà al procuratore Di Landro per il recente attentato e di condanna verso tutti gli episodi intimidatori, che hanno colpito anche altre rappresentanti delle istituzioni,tra cui il governatore Scopelliti. Un ulteriore documento si è votato in seguito al successivo dibattito sull'esame della situazione dell'ordine pubblico, dove si è fatto riferimento a tutti gli eventi criminali che hanno colpito la cittadinanza scillese e ai vari atti vandalici. Maggiore controllo nel territorio, impulso all' attività investigativa e l'organizzazione di un dibattito pubblico con gli organi competenti sono state le richieste che saranno inserite nel documento inviato alle istituzioni. Nessun esplicito riferimento, invece, alle circa 400 firme raccolte dal coordinamento “Basta indifferenza” con cui si è avanzata una richiesta alle stesse istituzioni di un incontro pubblico su tale problematica.
Le altre discussioni, non meno accese, hanno riguardato l'approvazione del conto consuntivo per l'esercizio 2009. Nonostante il pareggio di bilancio, non sono tardate ad arrivare le critiche della minoranza. <<Bilancio “copia e incolla”, che non rispecchia la situazione economica-finanziaria del Comune>> è l'accusa rivolta dal gruppo “Uniti per Rinnovare”, ancora in attesa di conoscere la situazione debitoria del comune, nonostante la richiesta della relativa documentazione avanzata lo scorso marzo. I toni accesi del gruppo di minoranza non si risparmiano neanche alla notizia dei circa 684.000 euro in arrivo al Comune dalla società Terna, per il risarcimento del danno ambientale per la realizzazione dell'elettrodotto Sorgente-Rizziconi che utilizzerà la spiaggia di Favazzina per l'approdo dei cavi elettrici. Una “boccata d'ossigeno” per le sofferenti casse comunali , ma che per i consiglieri non ripagano dei danni che subirà il territorio per un' opera , considerata sia per il vicesindaco Bellantoni che il primo cittadino “necessaria e inevitabile”, anche riguardo alla collocazione , in quanto la centrale elettrica si trova a Melia. Sempre riguardo la realizzazione dell'elettrodotto è stato votata dalla maggioranza l'autorizzazione a sottoscrivere l'atto costitutivo di servitù. Approvata, con l'astensione della minoranza, l'acquisizione al patrimonio comunale di una scala, costruita da ignoti, su suolo comunale a Chianalea e il ripristino del passaggio pedonale tra la via Annunziata e la battigia. Una buona notizia arriva dal sito della Prefettura, dove risulta che che nel progetto “marchio di qualità amministrativa” la struttura burocratica del Comune scillese sia sia aggiudicata la quarta posizione. Giusy Nuri (Calabria Ora 05/09/10) torna sopra
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Sulla sicurezza torna a riunirsi il consiglio comunale
Scilla Torna a riunirsi oggi pomeriggio alle 18:00, sessione ordinaria di prima convocazione, il consiglio comunale della cittadina tirrenica. Sei i punti all’ ordine del giorno stabiliti dal sindaco-presidente Gaetano Ciccone. Dopo la propedeutica approvazione dei verbali della seduta precedente, sono previste alcune comunicazioni del primo cittadino. Si passerà quindi a discutere il terzo punto all’odg, ossia l’esame della situazione dell’ordine pubblico. Un tema particolarmente importante per il paese, negli ultimi tempi più famoso per i numerosi episodi legati alla micro-criminalità che per le bellezze paesaggistiche. Pertanto sull’ordine pubblico ci sarà sicuramente un’ampia discussione. Il consiglio comunale sarà poi chiamato a votare per l’approvazione del conto consuntivo 2009, ed anche in questo caso si prevede un lungo dibattito. Seguirà il quinto punto all’ordine del giorno che mette al vaglio l’acquisizione al patrimonio comunale di una scala, costruita da ignoti, su suolo comunale, nel quartiere di Chianalea e il ripristino del passaggio pedonale tra la via Annunziata e la battigia. Infine, in relazione alla realizzazione dell’eletrodotto 380kv Sorgente-Rizziconi, i componenti del civico consesso scillese dovranno pronunciarsi sull’autorizzazione a sottoscrivere un atto costitutivo di servitù. Qualora si rendesse necessario, il consiglio comunale si svolgerà il prossimo 6 settembre, alle ore 18:00, con il medesimo ordine del giorno, e fino ad esaurimento del medesimo. Francesca Meduri Il Quotidiano del 3 settembre 2010 torna sopra
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«Ecco i miei obiettivi per Scilla»
Scilla - A primavera gli scillesi saranno chiamati alle urne per le elezioni comunali. Dopo dieci anni, Gaetano Ciccone dovrà abbandonare la poltrona di primo cittadino, sulla quale si era già accomodato dal 1983 al 1986. E sulla quale si era seduto, nel 1993, pure il fratello Pasqualino, che sarà candidato a sindaco nelle file del Pd. Sua avversaria potrebbe essere l’ex candidata (con la Lega) al Parlamento Europeo Carmen Santagati, che conferma: «Le voci sono vere, sto verificando le condizioni. Cioè la necessità di avere l’aggregazione della gente. Così sarei la prima a sacrificarmi. Stravolgendo la mia vita, in quanto vivo e lavoro fuori da 10 anni». Un sacrificio dettato dalla voglia di aiutare la sua Scilla, dove la situazione attuale «è insostenibile. C’è bisogno di qualcuno che abbia una visione diversa della gestione pubblica». Il colore politico non è un ostacolo per un’azione condivisa mirata al bene della comunità: «Nell’ottica di una mia candidatura, che maturerebbe in una lista civica, a nessuno sarebbero chiuse le porte. Perché le idee valide ci sono sia a destra che a sinistra. Ovvio che sarebbe auspicabile seguire la scia della Regione e dei Comuni vicini. Scilla è praticamente l’ultimo baluardo della sinistra, ed è rimasto immobile per decenni». Non ci sta, Carmen Santagati, ad essere definita una leghista, anche se è cosciente che, in una sua eventuale corsa alla guida del paese, gli avversari potrebbero usare come “arma” la sua esperienza con la Lega: «Io sono di estrazione centrodestra moderata. Ma non sono tesserata in alcun partito.Ho apprezzato i valori leghisti di concretezza ed efficienza, ma non sono d’accordo con l’antimeridionalismo e le secessioni». Ammette pure, la Santagati, che in un’eventuale lotta contro Pasqualino Ciccone sarebbe difficile vincere: «Sì, purtroppo è difficile. Ormai, oltre al fatto che la gente è rassegnata, si prende come dato di fatto questo dominio. Ma ritengo che a Scilla ci siano delle teste pensanti, e voglio stimolarle e sensibilizzarle. Perché dobbiamo riutilizzare le stesse persone che hanno impoverito un paese “bomboniera” come Scilla?». Un paese che la Santagati farebbe sviluppare creando «un’economia interna: stimolando l’imprenditoria e puntando su un turismo d’elite, non di massa. Con l’erogazione di servizi di lusso». Ed ancora: «Bisogna cogliere l’occasione dei fondi europei. Nei prossimi 5 anni, o ci affosseremo del tutto o prenderemo il volo». Alla base di tutto c’è la formazione professionale, da rivolgere ai giovani: «Ciò che si improvvisa è un fallimento», spiega la Santagati, che possiede un invidiabile curriculum di studi ed esperienze professionali. Tra i progetti per la sua Scilla pure una piattaforma energetica al porto ed un network turistico con gli altri Comuni della Costa Viola. Francesca Meduri Il Quotidiano del 3 settembre 2010 torna sopra
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Sulla banchina “Ruffo di Calabria” del porto di Scilla saranno eseguiti lavori di ispezioni
Scilla Da oggi fino al 20 settembre sulla rupe sovrastante la banchina “Ruffo di Calabria” del porto di Scilla saranno eseguiti lavori di ispezioni, pulizia superficiale ed eventuale disgaggio leggero. Dalle ore 7 di stamattina è in vigore un’ordinanza di interdizione alla circolazione pedonale, veicolare e sosta sulla via Grotte nel tratto della strada finale antistante la sede della delegazione di spiaggia e nella strada ricadente sulla banchina “Ruffo di Calabria”. Fino al 20 settembre sono pure vietati l’alaggio di imbarcazioni sulla banchina “Ruffo di Calabria” e sugli scivoli ivi esistenti, nonché l’ormeggio alla banchina stessa, la navigazione e la sosta di unità navali nell’antistante specchio acqueo per una profondità di 10 metri dal ciglio banchina. Francesca Meduri Il Quotidiano del 1° settembre 2010 torna sopra
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Consiglio comunale. In agenda consuntivo 2009 e i problemi di ordine pubblico
Torna a riunirsi il consiglio comunale di Scilla. Dopo la lunga pausa estiva il civico consesso si riunirà domani alle 18 per approvare il conto consuntivo per l'esercizio 2009. Ma questo non è l'unico punto ad essere oggetto di discussione. Dopo le comunicazioni del sindaco Gaetano Ciccone, tra i punti all'ordine del giorno è previsto l'esame della situazione ordine pubblico. Una problematica che merita sicuramente un approfondito dibattito, considerata la stagione estiva particolarmente “accesa e calda” a causa dei vari episodi incendiari, che oltre provocare danni alle vittime hanno minato fortemente l'immagine della cittadina, a tal punto da smuovere la reazione della società civile.
Inoltre, saranno sottoposti al vaglio dei consiglieri l'acquisizione al patrimonio comunale di una scala, costruita da ignoti, su suolo comunale, in località Chianalea e il ripristino del passaggio pedonale tra la via Annunziata e la battigia. Infine, con riferimento alla realizzazione dell'elettrodotto 380kv Sorgente-Rizziconi, si voterà sull' autorizzazione a sottoscrivere un atto costitutivo di servitù. Giusy Nuri (Calabria Ora 02/09/10) torna sopra
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