RASSEGNA STAMPA - Febbraio 2013
In questa pagina verranno riproposti gli articoli, pubblicati dai quotidiani locali,
che ci perverranno, riguardanti Scilla.
Si accettano suggerimenti da parte dei Gent.mi lettori
a cura di arbitrio editori:

arbitrioeditori@arbitrio.it
Giusy Nuri
Francesca Meduri
Un regolamento per il pesce spada
Rendere ecosostenibile la pesca del pesce spada. È l’iniziativa che parte dal Comune di Scilla che ha predisposto un regolamento, già deliberato in giunta, da proporre alla Regione Calabria, che ha il fine di regolamentare la storica attività peschereccia, caratteristica dello Stretto di Messina. La pesca del pesce spada è stata oggetto di interventi regolativi da parte della Comunità Europea, al fine di salvaguardare la sopravvivenza delle specie protette dell’ecosistema marino, con norme molto severe che rischiano di renderla impraticabile. Per tale ragioni, è giunta da parte del consigliere delegato alla pesca Mariano Giordano la proposta, fatta propria dal sindaco, di presentare alla Regione Calabria un progetto di revisione della normativa vigente per sostenere la riapertura della pesca del pesce spada attraverso “reti da posta derivante”(nota come “palamitara”), basata sui principi dell’ecologia, al fine di instaurare un regime di pesca sostenibile e responsabile. Il regolamento prevede una serie di vincoli (misure, dimensioni, unità,distanze)a cui tali imbarcazioni devono attenersi. Tali norme rivolgono una particolare attenzione alla tutela della popolazione animale marina: nel periodo che va dal 20 luglio al 30 agosto, periodo della fecondazione nonché di maggiore traffico marittimo, la pesca con le reti dovrà essere sospesa; le eventuale cattura di uno squalo o tonno dovrà essere comunicata entro 24 ore fornendone tutte le caratteristiche al compartimento di competenza. Inoltre, si specifica che questo tipo di pesca non mette a rischio le specie protette, come tartarughe, delfini e pesci luna, perché le reti essendo abbastanza corte si possono liberare immediatamente, mentre per i cetacei di grossa stazza è necessario l’intervento della guardia costiera. Giusy Nuri (Calabria Ora 26/02/13) torna sopra
Salvare lo Scillesi d’America.
I cittadini sono pronti a sventolare le tessere elettorali Non si è fermata la battaglia della popolazione scillese per la salvezza dello “Scillesi d’America”. Gli Scillesi non solo sono pronti a sventolare le tessere elettorali, alla vigilia delle elezioni politiche, su sollecito delle associazioni scese in campo a difesa del presidio, ma non è da escludere un diretto intervento delle associazioni nel procedimento amministrativo in corso per chiedere l’annullamento del provvedimento che sanciva la cessazione della funzione ospedaliera del presidio. Non è passata, infatti, indifferente la notizia dell’accorpamento del Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo all’Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli, ma anzi ha contribuito a fomentare gli animi. «Le istanze, le mozioni, gli appelli, le firme, le proteste, tutte legittime avanzate dagli Scillesi, per il tramite del Comitato pro Ospedale di Scilla, - scrivono le associazioni pro ospedale- da sempre finalizzate al mantenimento delle funzioni ospedaliere dell’Ospedale di Scilla, in proprio o mediante l’accorpamento all’Azienda Ospedaliera reggina per garantire la tutela della salute dei cittadini del comprensorio ove ricade lo “Scillesi d’America”, sono state ignorate sia dall’Azienda Sanitaria che dalla politica». Ciò che il Governatore regionale non ha mai voluto neanche ascoltare dagli Scillesi diventa” inaspettatamente ed illogicamente” possibile ed attuabile per il vicino Ospedale di Melito. «Sarà forse perché gli Scillesi- si chiedono- si sono “permessi”, a difesa della propria salute, di adire la giustizia amministrativa per chiedere un giudizio sulla legittimità dell’operato del Governatore? ». La rappresentanza delle associazioni scillesi, già facenti parte del Comitato pro Ospedale di Scilla, stanno valutando la concreta opportunità di intervenire ad adiuvandum nel giudizio promosso dal Comune di Scilla per l’annullamento della delibera che disponeva la chiusura dell’Ospedale e l’avvio della sua riconversione in CAPT, tutt’ora pendente al TAR di Reggio Calabria, ritenendo giusto che i cittadini siano direttamente partecipi di questo importante giudizio per poter direttamente esprimere le proprie valutazioni e censure, che meritano una celere definizione. In tale sede, « sarebbe stato opportuno- fanno notare- avere presentato istanza di sospensiva del provvedimento impugnato». La rappresentanza delle associazioni scillesi non solo ritiene dannosa la chiusura dello “Scillesi d’America”, come Ospedale, ma ritiene altresì inopportuna e poco probabile la sua riconversione definitiva in Casa della Salute poiché tale soluzione richiede tempi e costi ingenti, la cui fattiva realizzazione resta subordinata all’assegnazione di somme economiche, che in un momento di grave crisi economica fa ritenere utopistica. Giusy Nuri (Calabria Ora 22/02/13) torna sopra
Dopo l’Evoli qualcuno pensi anche allo “Scillesi d’America”
L’Ospedale di Melito accorpato al Riuniti. E la promessa per lo Scillesi d’America? È l’interrogativo posto da Francesco Picone, uno dei rappresentanti delle associazioni Pro Ospedale “Scillesi D’America”, all’indomani delle dichiarazioni del Governatore Scopelliti in merito all’accorpamento dell’ospedale di Melito Porto Salvo all’azienda “Bianchi-Melacrino-Morelli”. Operazione che consentirà al “Tiberio Evoli” di mantenere la funzione ospedaliera, con ben 55 posti letto, 22 ambulatori e diversi servizi. Una notizia senz’altro positiva per la cittadina melitese e l’intera provincia, ma un’affermazione del Governatore non è andata giù a chi da tempo lotta per la salvezza dello Scillesi d’America. «Non c’è stato nessun parlamentare- afferma Scopelliti riferendosi al “Tiberio Evoli”-né alcun consigliere regionale della sinistra che abbia mai chiesto incontri o formulato proposte per questo ospedale, gli unici interlocutori sono i sindaci ed io sono sempre disponibile perché ho a cuore le sorti di questo territorio». A questo punto, per Picone, sorge spontaneo chiedersi: «Se per l’ospedale di Melito nessuno gli aveva chiesto niente- e non ci risulta sia così- e la comunità melitese si è visto ricevere in cortese dono tutta questa messe di servizi sanitari, lo stesso certo non può dirsi per l’ospedale “Scillesi d’America” di Scilla». Picone passa in rassegna i vari appuntamenti mancati del Governatore, in particolare quello con le associazioni scillesi per un confronto diretto richiesto sia dalla popolazione locale che dal sindaco Caratozzolo, per non parlare della proposta di legge del tutto ignorata, fatta propria da un sindacato e formalmente avanzata anche dalla Provincia di Reggio Calabria al Consiglio Regionale, che prevedeva proprio l’accorpamento dello Scillesi al Riuniti. Insomma, tutto si può dire, tranne che da Scilla non siano arrivate proposte per il mantenimento della funzione ospedaliera del presidio, ormai riconvertito in casa della salute. Inoltre, sulla stessa riconversione, in base alle indagini svolte dallo stesso comitato pro Ospedale, sono stati avanzati seri dubbi circa i costi, che supererebbero di gran lunga l’investimento previsto. Intanto il comitato, alla luce delle ultime esternazioni del Governatore di chiede: «Cosa ha impedito al Governatore Peppone di ascoltare prima le urla del popolo scillese, poi le richieste di un sindaco e infine la fattiva proposta avanzata da un’istituzione?» Uno “sgarbo maleducato”, per il portavoce Picone, consumatosi non solo contro la comunità scillese, sindaco in testa, ma anche contro la stessa Provincia di Reggio Calabria. Giusy Nuri (Calabria Ora 21/02/13) torna sopra
La cultura sale sul palco grazie a un protocollo
È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa stipulato di recente tra Comune di Scilla, Istituto d’Istruzione Superiore “M. Preti- A. Frangipane” di Reggio Calabria, Associazione culturale parrocchiale “Filodrammatica Scillese-Lorenzo Pontillo”, Associazione culturale teatrale “Scena Nuda”, Comitato Provinciale Federazione Italiana Teatro Amatori. Già da diversi anni tali organizzazioni avevano avviato con il comune di Scilla una collaborazione, concretizzata con l’attuazione di iniziative culturali, molto apprezzate nel territorio. Inoltre, la Filodrammatica scillese ha stipulato di recente con l’ente comunale una convenzione per la concessione in comodato d’uso dell’Anfiteatro comunale, sito nella villa comunale, per il triennio 2013/2015. Motivo più che valido per rendere ancora più proficua tale collaborazione, sigillata in un protocollo d’intesa, volto a favorire la promozione di iniziative che contribuiscano allo sviluppo e alla valorizzazione della cultura dell’arte teatrale del territorio reggino, con il particolare coinvolgimento dei giovani e delle scuole. Si intende,inoltre, favorire la cooperazione tra più realtà culturali locali, nazionali e internazionali per l’avvio di progetti congiunti di promozione culturale. In particolare, tra i vari obiettivi, il protocollo prevede il contributo dell’istituto “Preti-Frangipane” per la realizzazione di scenografie e costumi nelle diverse forme di spettacolo di volta in volta previste e la realizzazione, ove possibile, di un parco scenografie e costumi, che potrà essere utilizzato anche da soggetti diversi. Giusy Nuri (Calabria Ora 19/02/13) torna sopra
La minoranza si farà carico di sistemare il lungomare.
Sono passati due mesi dall’ultima mareggiata ma ancora il lungomare di Scilla non è stato “sistemato”. Una situazione inaccettabile per il gruppo di minoranza “Insieme per il progresso”, che non è più disposta ad aspettare che l’amministrazione si dia una mossa per mettere in sesto “il biglietto da visita” della cittadinae propone: «Il lungomare lo puliamo noi». «Siamo scandalizzati- spiega il capogruppo Ciccone- dalla richiesta avanzata dal sindaco e dall’assessore al turismo al presidente della Provincia di avere un contributo per pulire il lungomare, perché il comune è in dissesto e non ha i soldi per provvedervi». Insomma, per i consiglieri di minoranza l’amministrazione non è in grado a far fronte agli atti di ordinaria amministrazione, come la pulizia del lungomare, intervento che presenta un costo esiguo, che va dai 5 ai 10 mila euro. «Se proprio non si riescono a trovare i soldi- incalza Ciccone- bastava che gli amministratori rinunciassero all’indennità di un mese per coprire le spese, ma evidentemente non c’è questa sensibilità». Per l’opposizione, l’intervento di ripristino del lungomare non può più attendere, in particolare in vista della serata di San Valentino, dove molte coppie verranno a festeggiare a Scilla. I consiglieri, dunque, si faranno carico delle spese per la sistemazione. «Siamo disponibili a farlo con i nostri mezzi- propone Ciccone- e, se sono disponibili, con l’ausilio degli operai del comune, altrimenti agiremo autonomamente». Ciccone punta,inoltre, il dito sulla nomina di assessore di Antonio Santacroce, che creerebbe una situazione di incompatibilità con la nomina di revisore dei conti di Franco Santacroce, suo parente. Giusy Nuri (Calabria Ora 08/02/13) torna sopra
L’acqua nelle case di Melia.
Rilanciato il serbatoio Cinque litri di acqua al secondo confluiranno nel serbatoio di Melia di Scilla. Un primo passo compiuto dall’amministrazione scillese per rendere autonoma la frazione dal punto di vista del rifornimento idrico. Già alcuni litri d’acqua si erano recuperati questa estate, di recente con un ulteriore finanziamento regionale di circa 60 mila euro altri cinque litri d’acqua andranno a finire per caduta libera nel serbatoio della frazione preaspromontana. «Con questo intervento abbiamo sistemato le perdite- dichiara il sindaco Pasquale Caratozzolo- e pensiamo col tempo di riuscire a servire autonomamente l’intero territorio di Melia». A beneficiare del potenziamento idrico sarà anche il territorio di Scilla, in quanto i litri d’acqua provenienti dalla sorgente di Contestelle, prima destinati a Melia, saranno dirottati in buona parte su Scilla. L’intero iter dell’intervento è stato seguito dal consigliere Vincenzo Porpiglia. Per l’occasione è giunto a Melia il Governatore Giuseppe Scopelliti, accompagnato dal sindaco di Scilla Pasquale Caratozzolo, dal primo cittadino di San Roberto Roberto Vizzari e dal sindaco di Fiumara Stefano Repaci. L’incontro della comunità di Melia con il Presidente della Giunta Regionale si è svolto nei locali della delegazione comunale, dove,oltretutto, sarà realizzato a breve il Museo dei Vini. «Investire su Scilla è una scommessa per tutto il territorio» ha sottolineato Scopelliti,nel corso del suo intervento, ricordando, tra le altre cose, alcuni interventi per il rilancio del turismo. Tra queste la recente convenzione con un tour operator russo, che porterà nella provincia reggina circa 6 mila presenze, di cui buona parte confluirà nella cittadina della Costa Viola. Insomma, una giornata colma di buone notizie per l’area scillese che, oltre l’acqua, nei prossimi mesi potrà recepire anche un vero e proprio fiume di turisti, che contribuiranno a rilanciare l’economia dell’intero territorio. Giusy Nuri (Calabria Ora 06/02/13) torna sopra

BANDO
Formazione graduatoria
Aspiranti Agenti di polizia municipale