Scilla, ecco cosa cambierà dopo il dissesto finanziario.
Bova: «Non ce la facciamo». Il dissesto ora è ufficiale
Dal consiglio arriva il crac.
Alla scoperta delle bellezze del nostro territorio.
Non ci sono strutture, lo sport si ferma
Consiglio, dopo pranzo manca il numero legale
“Terremoto, io non rischio”
Scilla partecipa con i volontari Prociv Usars
Quattro eccellenze d’impresa e cultura “made in Calabria”
Raccolta firme contro dissesto del Comune
La stagione del turismo si allunga. Perina soddisfatto delle attività
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Scilla, ecco cosa cambierà dopo il dissesto finanziario.
Quali saranno le conseguenze del crac finanziario per il Comune di Scilla? Il dissesto, ufficialmente dichiarato con l’approvazione del consiglio comunale con i voti della maggioranza, crea non poche perplessità ai cittadini di Scilla, preoccupati per l’eventualità di pagare a proprie spese i debiti accumulati dall’ente. In primo luogo iniziamo a capire cosa succederà all’interno di Palazzo San Rocco. Lo strumento giuridico del dissesto finanziario, disciplinato dagli art. 244 e seguenti del TUEL, ha avuto un’importante modifica con l’introduzione della procedura semplificata dello stato di dissesto. La nuova normativa, che tende ad avvicinare il dissesto alle procedure concorsuali di natura civilistica, garantisce la necessità di assicurare al Comune la continuità di esercizio nonostante il grave stato di crisi, in quanto gli squilibri economici-finanziari che lo hanno causato non possono portare ad una forzata chiusura dell'attività dell'Ente. L'art. 244 TUEL stabilisce che, si ha stato di dissesto finanziario, se l'Ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili, ovvero esistono nei confronti dell'Ente locale crediti di terzi cui non si possa fare validamente fronte né con il mezzo ordinario del ripristino del riequilibrio di bilancio, né con lo straordinario riconoscimento del debito fuori bilancio. Il successivo art. 245 individua nell'organo straordinario di liquidazione e negli organi istituzionali dell'ente i soggetti della procedura di risanamento, affidando al primo il compito di provvedere al ripiano dell'indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge, e imponendo ai secondi di assicurare condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria, rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto. Lo strumento del dissesto crea una rottura tra il passato e il futuro, permettendo all’ente locale di ripartire libero dai debiti e con la messa a disposizione dell’OSL (Organi Istituzionali di Liquidazione) dei crediti e del patrimonio, che dovranno essere gestiti in funzione liquidatoria. La procedura semplificata prevede che siano gli stessi creditori ad attivarsi per dimostrare l’esistenza del loro credito, entro un termine perentorio stabilito dall’organo di liquidazione. A seguito del definitivo accertamento della massa passiva e dei mezzi finanziari disponibili, l’organo predispone il piano di estinzione delle passività. «è una procedura da sostenere- si legge nella relazione del revisore dei conti- in quanto permette un notevole risparmio di risorse finanziarie e la soluzione di problematiche che spesso si trascinano da anni. La transazione e il relativo pagamento consentono al creditore di ottenere l’immediata liquidità, dall’altra parte sollevano l’ente da peso degli interessi e dalle rivalutazioni monetarie». Dalla data della deliberazione di dissesto fino all’approvazione del rendiconto della gestione da parte dell’OSL, inoltre, non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell'ente per i debiti che rientrano nella competenza dell'organo straordinario di liquidazione, le procedure esecutive pendenti sono dichiarate estinte, i debiti insoluti non producono interessi. Gli enti locali non possono contrarre nuovi mutui, con eccezione di quelli con oneri a totale carico dello Stato o regioni. La normativa prevede conseguenze anche per gli amministratori che la Corte dei Conti riconosce come responsabili nei cinque anni precedenti il verificarsi del dissesto finanziario, con l’impossibilità di ricoprire per un periodo di dieci anni incarichi istituzionali.
Giusy Nuri (Calabria ora 28/10/12) torna sopra |
Bova: «Non ce la facciamo». Il dissesto ora è ufficiale
Dal consiglio arriva il crac.
Impossibile ogni percorso alternativo
Dichiarato il dissesto nel Comune di Scilla. Se ne parla da mesi, da quando l’amministrazione Caratozzolo appena insediata a palazzo San Rocco aveva messo mano ai conti comunali, prospettando fin da subito questa possibilità. “Scelta nefasta” per la minoranza, che ha cercato di scoraggiare fino all’ultimo manifesto pubblico alla vigilia del consiglio dove si invitava il sindaco alle dimissioni per incapacità di evitare un fallimento che porterebbe al collasso l’economia locale. L’assessore al bilancio Ciccio Bova nella sua relazione non ha lasciato spazio a dubbi: «le verifiche effettuate dall’on.le Corte dei Conti Sezione Controllo per la Regione Calabria hanno portato alla luce un cumuli di debiti, maturati nel corso dell’ultimo decennio e in buona parte occultati dalla contabilità ufficiale, di tale proporzione da rendere oggi impossibile ogni percorso alternativo alla dichiarazione di dissesto». Un disavanzo di 4.894.299,10 euro risultante dal consuntivo 2010 impossibile da ripianare neppure ricorrendo all’alienazione del patrimonio immobiliare dell’ente, a cui si aggiungono debiti fuori bilancio per 3.694.087,34 euro non ancora riconosciuti. La dichiarazione di dissesto, quindi, si è prospettata essere per gli amministratori l’unica alternativa possibile, al fine di evitare la dichiarazione di dissesto per iniziativa della Prefettura, con il conseguente scioglimento del consiglio comunale. La relazione del revisore dei conti Daniele Palumbo ha fatto luce sulle cause che hanno generato il dissesto. «L’occultamento del disavanzo “sostanziale”, a fronte di un avanzo di amministrazione dichiarato per poche migliaia di euro, ha creato, nel tempo, tensioni finanziarie con il ricorso a continue esponenziali anticipazioni di tesoreria». Forme di finanziamento a cui si ricorre, in genere, in via eccezionale, per carenze di liquidità temporanea, ma in questo caso divenuto un modus operandi tale da far emergere la permanente situazione deficitaria. Sia nella relazione dell’assessore al bilancio che in quella del revisore si indica la via del dissesto non solo come unica alternativa possibile, ma anche come strada privilegiata per iniziare un risanamento finanziario dell’ente, libero da debiti pregressi così da garantire la continuità de servizi pubblici indispensabili alla collettività. Servizi pubblici, come l’erogazione dell’acqua da parte della Sorical, che erano già messi a repentaglio, considerato il progressivo aumento degli interessi. La dichiarazione dello stato di dissesto è passata con otto voti della maggioranza. Dei due consiglieri “indipendenti”, si è astenuto Porpiglia e invece ha votato a favore Giordano. Contrari i consiglieri di minoranza, che hanno sollevato dubbi sulla stessa legittimità del provvedimento, che ritengono essere inficiato dalla relazione sullo stato economico dell’ente della consulente Lucia Rachiele, di cui si è messa in discussione la stessa modalità di assunzione.
Giusy Nuri (Calabria Ora 27/10/12) torna sopra |
Alla scoperta delle bellezze del nostro territorio.
Concluso il programma “Calabria Jones” nell’Istituto comprensivo di Scilla. Utilizzando un finanziamento del Fondo Europeo Sociale in attuazione del Piano d’azione 2011-2013. Per La Realizzazione di Itinerari Didattici Integrativi, l’Istituto “R. Piria” ha portato a termine un’attività extrascolastica “Calabria da scoprire” con un programma intenso di cinque giorni dedicati alla scoperta del patrimonio artistico calabrese. Cinque giornate nelle quali quaranta ragazzi della scuola secondaria di I grado di Scilla, Melia e Solano sono diventati piccoli-grandi esploratori, facendo un viaggio indietro nel tempo nell’antica Kroton, accompagnati dall’esperto guida archeologica Gianluca De Francesco e dai due docenti tutor, Domenica Cotroneo e Paola De Benedetto, alla scoperta delle bellezze di San Giovanni in Fiore e Santa Severina, Le Castella e i suoi fondali, la magnificenza di Capocolonna e i percorsi nei boschi adiacenti e, infine, la città di Crotone con i suoi musei e la sua antica storia.
«Un itinerario didattico organico e completo – commenta il Dirigente Scolastico prof. Antonio Ruffa – perché siamo riusciti a coniugare l’aspetto archeologico del progetto con la parte storica e naturalistica. Molteplici gli obiettivi dell’iniziativa –precisa - : insegnare ai ragazzi a conoscere e valorizzare l’immenso patrimonio artistico che la nostra regione possiede; favorire l’integrazione di alunni disabili ed extracomunitari nell’ottica di una scuola aperta e democratica; e infine quello di prevenire e ridurre l’abbandono e la dispersione scolastica». A conclusione del progetto gli alunni della scuola media hanno fatto tesoro dell’esperienza vissuta riproducendo al computer immagini dei luoghi visitati. Di tutto il materiale prodotto saranno realizzati cartelloni da esporre e un dvd da conservare.
Giusy Nuri (Calabria Ora 21/10/12) torna sopra |
Non ci sono strutture, lo sport si ferma
Lo sport a Scilla non ha vita facile. Dopo essere rinato con il fondamentale contributo della polisportiva “San Filippo Neri”, per iniziativa dalla Parrocchia Maria SS Immacolata, che ha riportato, dopo anni di assenza, il calcio, calcetto femminile e la pallavolo mista e per iniziativa privata, il mini basket, ecco che si cade sempre sulla stessa questione: la mancanza di strutture sportive. La recente chiusura della palestra della scuola media “G. Minasi”per inagibilità ha mandato in fumo il sogno di una nuova stagione sportiva scillese. Si trattava, infatti, dell’unica struttura utilizzata dai giovani atleti per gli allenamenti e per le partite, ma che rimane chiusa per un tempo indefinito in quanto necessita di una completa ristrutturazione e messa in sicurezza. «Questo significa – fa sapere Roberto Dascola del direttivo della Polisportiva- la fine della squadra di pallavolo mista e della scuola di pallavolo, mentre la squadra di calcetto femminile dovrà trasferirsi per gli allenamenti nel campo sportivo di Ieracari, con notevoli disagi nei mesi invernali». La stessa sorte della pallavolo tocca alla scuola di mini basket, portata avanti da diversi anni dalla giovane Caterina Bova. Resiste il calcio che utilizza da sempre il campo sportivo di Ieracari. «Purtroppo al momento non c’è nessuna soluzione- continua Roberto- e anche l’amministrazione comunale, che abbiamo incontrato per parlare della questione, non ci ha dato speranze». La storia si ripete, dunque, anche qualche anno fa la squadra di pallavolo scillese ha dovuto chiudere battenti e migrare altrove proprio per l’inadeguatezza delle strutture. Questa volta, però, ad essere stata chiusa è proprio la stessa palestra. Quindi per chi volesse praticare gli sfortunati sport rimanendo a Scilla c’è solo da aspettare che si intervenga per la ristrutturazione.«Chiediamo- sollecita Roberto- un aiuto alla Provincia perché possiamo ritornare ad usufruire in tempi brevi della palestra per poter continuare a praticare sport e a farlo praticare ai nostri ragazzi». Giusy Nuri (Calabria ora 15/10/12) torna sopra |
Consiglio, dopo pranzo manca il numero legale
Rimandati i punti più importanti lasciati in coda all’odg
Doveva essere un consiglio comunale determinante per capire qualcosa di più sull’imminente dissesto, ma dei dodici punti previsti all’ordine del giorno solo cinque sono stati approvati dopodiché i lavori dell’assise, dopo la pausa per il pranzo, non sono stati più ripresi per mancanza del numero legale. Gli argomenti più scottanti, infatti, erano previsti in coda all’odg e se ne è rimandata la discussione alla prossima settimana. Dovevano essere discusse le delibere della Corte dei Conti sul rendiconto esercizio 2009, sul bilancio di previsione esercizio 2011 e sul rendiconto esercizio 2010 e rispettive misure correttive, che avrebbero dovuto mettere in evidenza le criticità dei conti comunali, che porteranno l’ente al default. Nessuna conferma ufficiale in merito ma l’imminente scadenza del 31 ottobre per l’approvazione del bilancio di previsione del 2012 non lascerà più spazio ai dubbi circa la volontà dell’amministrazione comunale di fare la dichiarazione di dissesto. D’altronde il disavanzo di 4.601.659,19 euro , risultato dall’ultimo consuntivo, per il sindaco Caratozzolo non lascia intravedere alternative. Nel corso del consiglio comunale svolto nella mattinata sono stati approvati importanti punti, tra cui la determinazione dell’aliquota Imu. La nuova imposta sugli immobili ammonta per le abitazioni a 04 % per le categorie a2- a6, tra cui rientrano gli anziani e i residenti all’estero e ex coniugi, a 060% per le abitazioni signorili e villini, 02 % per le case rurali e , 09 % per altri immobili. Approvata anche la convenzione in forma associata del servizio tecnico tra il Comune di Cardeto e il Comune di Scilla, che prevede un incarico presso il comune di Scilla dell’ingegnere dell’ufficio tecnico di Cardeto. New entry contestata dalla minoranza, che avrebbe preferito vedere un professionista scillese alla guida dell’ufficio tecnico dell’ente, ma necessaria per la maggioranza in quanto, considerata l’impossibilità di nuove assunzioni, urge coprire il vuoto nell’ufficio, attualmente composto solo da tecnici, della presenza di un dirigente ingegnere. Infine approvato il regolamento per i consigli di quartiere e di frazioni, quali organi territoriali rappresentativi delle esigenze della popolazione, nonché di partecipazione e collaborazione con l’amministrazione comunale.
Giusy Nuri (Calabria Ora 14/10/12) torna sopra |
“Terremoto, io non rischio”
Scilla partecipa con i volontari Prociv Usars
Scilla parteciperà alla campagna “Terremoto – io non rischio”, che si svolgerà sabato 13 e domenica 14 ottobre in cento comuni a elevato rischio sismico o ritenuti particolarmente rilevanti per una efficace informazione alla popolazione su questo tema. Tra gli oltre 1.500 volontari di 12 organizzazioni nazionali di protezione civile impegnati in 102 piazze ci saranno i volontari dell’associazione Prociv Usars, che partecipano alla campagna con punti informativi allestiti in piazza San Rocco. Qui i volontari si adopereranno a distribuire materiale informativo, rispondere alle domande dei cittadini sulle possibili misure per ridurre il rischio sismico e sensibilizzarli a informarsi sul livello di pericolosità del proprio territorio. Nata da un’idea del Dipartimento della Protezione Civile e di Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, la campagna “Terremoto - io non rischio” - giunta alla sua seconda edizione - è realizzata in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in raccordo con le Regioni, le Province e i Comuni coinvolti.
Protagonisti dell’iniziativa sono proprio i volontari di dodici organizzazioni nazionali di protezione civile, formati sul rischio sismico, che diventano quindi attori di un processo di diffusione della conoscenza che culminerà in questo fine settimana. Per favorire la sensibilizzazione dei cittadini rispetto al rischio sismico, è stato scelto di coinvolgere nelle diverse piazze le associazioni di volontariato che operano ordinariamente sul territorio, promuovendo così la cultura della prevenzione: volontari più consapevoli e specializzati, cittadini più attivi nella riduzione del rischio sismico. L’elenco completo delle associazioni coinvolte e delle piazze, divise per Regioni, è disponibile sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove è possibile consultare anche la sezione “Domande e risposte” sul rischio sismico, sulla sicurezza degli edifici e sulle regole di comportamento da tenere in caso di terremoto.
Giusy Nuri (Calabria Ora 11/10/12) torna sopra |
Quattro eccellenze d’impresa e cultura “made in Calabria”
Premio simpatia 2012: riconoscimenti a Caffo, Azzarà, Bonelli e Cirillo
Cerimonia di consegna sabato al Castello Ruffo del Premio Simpatia 2012 dall’associazione culturale “Incontriamoci sempre”, presieduta da Pino Strati. Quattro calabresi sono stati insigniti da questo riconoscimento, che giunge quest’anno alle sesta edizione. Ad essere premiata senza dubbio è stata la cultura calabrese, con le sue tradizioni, i suoi prodotti, la sua musica, ma anche i suoi valori di solidarietà , altruismo e coraggio. Valori, quest’ultimi, incarnati da Francesco Azzarà, operatore di Emergency rapito in Darfur e liberato dopo quattro mesi di progionia, premiato dal sindaco di Scilla Caratozzolo. Azzarà ha ringraziato tutti i calabresi per la vicinanza espressa alla famiglia durante il periodo difficile del sequestro. Un esempio di come è possibile fare impresa in Calabria ad alti livelli,conservando integra la lealtà, è Sebastiano Caffo, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori della Calabria e vicepresidente del gruppo Caffo, leader a livello internazionale nel settore della distilleria con marchi importanti come “Amaro del Capo”. Caffo ha ricevuto il premio direttamente da un'altra punta di diamante dell’imprenditoria calabrese, Pippo Callipo. Non è calabrese di nascita ma di adozione, tant’è che ha sposato con grande successo un progetto di rilancio della musica popolare calabrese nel mondo, Massimo Bonelli, A&R Manager CNI Music srl - Compagnia Nuove Indye. La sua intuizione di esportare la musica etnica, tra cui in primis la tarantella calabrese, ha portato a grandi risultati, e il progetto “Taranta projet” , che trascina nelle piazze migliaia di persone, ne è la dimostrazione. L’assessore al turismo Santo Perina, nel premiare Bonelli, anticipa uno sposalizio con il manager: «Stiamo portando avanti un progetto di ampio respiro». Un festival della musica popolare, che coinvolgerà direttamente Scilla, sarà uno delle nuove sfide di Bonelli. «È un’occasione storica per la musica calabrese , facciamo il modo che non faccia la fine dei botti di capodanno. È importante, per questo, coinvolgere gli imprenditori». È il suggerimento proveniente dall’ultimo dei quattro premiati, Marcello Cirillo, cantante e conduttore televisivo,originario di Caulonia , recentemente accostatosi alla musica folk calabrese, grazie all’incontro con Otello Profazio e Mimmo Cavallaro, da cui è stato premiato. In particolare ha collaborato con Mimmo Cavallaro nel suo primo album di musica popolare calabrese Rolìca. Il monito di Cirillo è stato accolto da Callipo che propone che il centenario del gruppo Callipo sia festeggiato con una grande manifestazione, che parte proprio da Scilla. La serata si è conclusa con il concerto di Mimmo Cavallaro, Cosimo Papandrea e Taranproject , che hanno animato a suon di tarantella e musica folk l’affollatissima piazza San Rocco.
Giusy Nuri (Calabria Ora 8/10/12) torna sopra |
Raccolta firme contro dissesto del Comune
L’associazione Scilla non vuole il default. «Evitabile attraverso vendita degli immobili».
Dissesto finanziario alle porte? L’associazione culturale “Scilla” dice “no” e promuove una serie di iniziative per sensibilizzare la cittadinanza a dissuadere l’attuale amministrazione a portare il comune verso il fallimento. In conferenza stampa, la presidente Maria Gattuso lancia la prima iniziativa: una petizione popolare, dove i cittadini saranno chiamati a “dire la propria” sull’eventualità di un dissesto, che porterebbe la cittadina alla completa “paralisi economica”. Secondo la Gattuso, infatti, il default non è inevitabile ma sarebbero a disposizione dell’ente gli strumenti per un risanamento: una pianificazione finanziaria, con cui l’amministrazione potrebbe mettere in atto quelle azioni già previste per l’eventuale dissesto come la vendita degli immobili comunali e l’aumento dei tributi, evitando allo stesso tempo di perdere la possibilità di contrarre mutui per almeno cinque anni. A tendere una mano ai comuni a rischio default ci sarebbe, inoltre, il fondo anti-dissesto previsto dal decreto rivolto a tutti i comuni in difficoltà finanziaria. Si tratta di un’iniezione di liquidità (circa 500 mila euro) che permetterà ai Comuni che ne beneficeranno di far fronte ai pagamenti più urgenti e di gettare le basi per un progetto di recupero degli equilibri. Secondo la Gattuso il comune di Scilla potrebbe avvalersi di questo aiuto per attuare un piano di risanamento. «Come associazione- dichiara- vogliamo essere attenti a questo problema, perché ci riguarda tutti. Annunciamo, dunque, una raccolta firme perché la nostra opinione è quella della maggiorparte della cittadinanza, che non vuole l’immobilismo economico del paese e la perdita di importanti opere, come il parcheggio e la metanizzazione». Per Pasquale Sanfedele il dissesto metterebbe in ginocchio anche le imprese, che rischierebbero di chiudere i battenti. Ricorda, inoltre, al sindaco e alla maggioranza la promessa di risanamento finanziario fatta durante la campagna elettorale. «In caso contrario sarebbe più giusto- invita- rimettere il mandato agli elettori». Nei prossimi giorni, l’associazione “Scilla” inizierà la sua campagna contro il default, predisponendo gazebi in più punti e attraverso un volantinaggio, mentre la palla del si o no al dissesto rimane in mano al sindaco, che , conclusa la fase di accertamento dei conti comunali, salvo ripensamenti, a breve dovrebbe rimettere ai voti del consiglio comunale la dichiarazione di dissesto. Giusy Nuri (Calabria Ora 6/10/12) torna sopra |
La stagione del turismo si allunga. Perina soddisfatto delle attività
Destagionalizzazione. È questa una delle parole chiave per una crescita turistica di Scilla. Infatti, da come si è potuto ben vedere in questi ultimi giorni, dove le spiagge continuano ad essere frequentate per via di un clima tipicamente estivo, la bella stagione si è dilungata e, quindi, di conseguenza, anche il turismo deve adeguarsi a questa tendenza. Lo ha ben compreso lo stesso assessore al turismo Santo Perina che, nell’ambito della conferenza stampa di presentazione del “Premio Simpatia 2012”, ha fatto un bilancio della stagione estiva 2012, anticipando quella che sarà l’obiettivo dell’amministrazione comunale: destagionalizzare il turismo, incrementando le iniziative anche al di fuori dei mesi di luglio e agosto. In particolare nel mese di agosto, come ricorda Perina, tra le iniziative organizzate dalle associazioni, come la rassegna teatrale e il Festival del Pesce spada, e le feste parrocchiali vi è già un calendario colmo di eventi. Inoltre ha ricordato le diverse mostre pittoriche e il folto calendario di convegni al castello Ruffo, mentre tra i concerti, promossi dal Comune, Paolo Meneguzzi e Paolo Vallesi. Meglio, quindi, distribuire le iniziative anche nei mesi più tranquilli di settembre e ottobre, ma a già a partire da maggio e giugno, in modo tale da coprire l’intera stagione, che continua ad attrarre turisti fino ad autunno inoltrato. Positivo, inoltre, per Perina l’intero bilancio dell’estate, che resiste ad una crisi che investe l’intero settore. Il calo delle presenze si è notato anche a Scilla, che comunque ha registrato un boom nel periodo tra fine luglio e prime settimane di agosto. Rimane sempre un turismo “mordi e fuggi”, come hanno fatto notare direttamente all’assessore i ristoratori e albergatori, per cui Scilla rimane una tappa di passaggio, anziché una vera e propria meta turistica in cui soggiornare. In questo senso, si è notato un incremento di turisti stranieri, reso possibile anche per via degli Infopoint, istituiti nei comuni aderenti al progetto “Terre della Fata Morgana”. Molti gruppi di turisti stranieri in vacanza a Reggio Calabria venivano direzionati verso Scilla. Anche l’Infopoint scillese, ubicato alla stazione ferroviaria, ha dato risultati positivi, con circa 2500 visite, tant’è che l’assessore propone : «è un servizio necessario che occorre incrementare, in modo tale che ci sia un infopoint anche nei punti strategici di Marina e Chianalea».
Giusy Nuri (Calabria Ora 5/10/12) torna sopra |
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