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Caso Censum Spa: Da domani sarà sciopero ad oltranza.
Senza stipendio da dieci mesi, intanto il sindaco di Scilla assume un impegno
Continua lo stato di agitazione dei lavoratori Censum Spa, che annunciano lo sciopero per venerdi 30, riservandosi di prolungare la protesta ad oltranza. La ditta Censum si occupa di accertamento e riscossione dei tributi per conto del Comune di Scilla, anche se risulta che di recente l’ente ha rescisso il rapporto, per gravi inadempienze, con delibera di giunta. I lavoratori, che non percepiscono stipendio da dieci mesi, intendono rivalersi nei confronti dell’azienda nelle sedi competenti, iniziando a chiamare il Comune di Scilla alla responsabilità in solido e a chiedere, allo stesso, di bloccare eventuali cauzioni versate a garanzia dell’appalto. Già la Fisascalt Cisl, lunedi scorso, aveva proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti e chiesto un incontro al sindaco e ai dirigenti dell’azienda per chiarire la situazione del gravissimo arretrato retributivo. Se da un lato nessun cenno di dialogo proviene dalla Censum, una promessa di impegno è pervenuta dal sindaco Caratozzolo, in un incontro con il segretario della Fisacalt Francesco Spanò e i dipendenti. Essendo l’azienda anche inadempiente nei confronti del Comune di Scilla, il sindaco chiederà il risarcimento danni nei confronti dell’ente, sommando anche le mensilità spettanti ai dipendenti. Il primo cittadino non si è espresso circa il futuro occupazionale dei cinque giovani lavoratori. Rescisso il rapporto con la Censum, non si sa ancora come funzionerà l’ufficio della riscossione dei tributi, molto probabilmente comunale, in considerazione della difficile situazione in cui si trova attualmente il comune, reduce dalla dichiarazione di dissesto finanziario. Si attende, pertanto, l’arrivo dei commissari, a cui spetterà il compito di fare chiarezza anche su questa situazione.
Giusy Nuri (Calabria Ora 29/11/12) torna sopra |
Giordano: più controlli ai commercianti abusivi.
Il consigliere Mariano Giordano, delegato al commercio, punta il dito sull’evasione fiscale, come principale causa dell’attuale crisi economica e come realtà fortemente radicata nella cittadina. Giordano lamenta che «la lotta all’evasore sia improntata sul controllo massiccio verso gli esercenti, professionisti e artigiani che esercitano il loro lavoro con la legalità amministrativa dovuta». Pertanto si chiede: «perché da sempre non sono effettuati controlli contro l’esercizio di tutti quegli esercenti abusivi che sono almeno quanti quelli legali? Eppure -fa notare il consigliere -vendono alla luce del giorno ogni tipologia di merce», a cui si aggiunge la categoria dei professionisti e artigiani abusivi, anche essi tanti quanto quelli legali. Tutte realtà esistenti nel territorio di Scilla che, per Giordano, «creano ricchezza per loro stessi nonché squilibri, disparità, slealtà verso tutti quelli che vogliono vivere nella legalità». Per il consigliere delegato al commercio, «questo dimostra che l’Italia ha due facce: quella dei furbi che vanta anche vantaggi sociali, in quanto risultano disoccupati, e quelli degli onesti che subisce il carico tributario imposto e la repressione tipo “Sceriffo di Nottingham”. Spero -conclude- che non debba venire Robin Hood a fare rivivere la Costituzione Italiana, scritta per il nostro popolo come fondamento di democrazia e giustizia».
Giusy Nuri (Calabria Ora 26/11/12) torna sopra |
Ecco gli effetti del dissesto: a Scilla, Imu alle stelle
Sulla seconda casa si passa dallo 0,76% al 10,60%
Le dimissioni del vicesindaco non sono passate sotto silenzio nel corso dell' ultimo consiglio comunale. Mollica si è seduto al tavolo da consigliere indipendente, in rappresentanza del PRI, ma la sua posizione non è sembrata essere irreversibile. Dalla maggioranza sono giunti vari tentativi di riconciliazione, allo stesso tempo, il sindaco non ha fatto cenno alla nomina di un nuovo vicesindaco o alla consegna delle deleghe ai lavori pubblici, ambiente, edilizia popolare ad altri consiglieri. Mollica, d'altronde, nel motivare le sue dimissioni ha sottolineato: «é stato un modo per scuotere la maggioranza». Non si escludono, quindi, una volta superati i dissapori con il sindaco, un ritorno in giunta del vicesindaco. Attualmente però rimane consigliere di opposizione e non si è detto nulla di eventuali ripensamenti. Nel corso dell' assise i consiglieri hanno eletto il nuovo revisore dei conti, nella persona del dott. Francesco Santacroce, votato dalla sola maggioranza, mentre la minoranza ha preferito uscire dall'aula, contestando le modalità di voto e presunte incompatibilità. Intanto, iniziano a palesarsi i primi effetti negativi del dissesto. Sono state infatti aumentate le tariffe delle imposte comunali, così come prevede la normativa per i comuni in dissesto. In particolare, l' Imu per la prima casa è stata innalzata da 0,4% allo 0,6 %, per la seconda casa dallo 0,76% al 10,60%, l'addizionale irpef é passata dallo 0,6% allo 0,8%, la tassa sulla pubblicità e manifesti é aumentata del 50 %, mentre quella sull'occupazione degli spazi pubblici del 100%. «Un danno di circa 500 euro a famiglia» fa notare il capogruppo della minoranza Ciccone, che rinfaccia la promessa della maggioranza di mantenere intatte le aliquote comunali, perché già ai massimi livelli. È stata approvata la modifica del piano triennale delle opere pubbliche, per via di nuovi finanziamenti in arrivo che riguardano il risanamento della vecchia discarica e interventi alle scuole di Scilla, Melia e Solano. Sono stati elette, infine, le componenti della Commissione Pari Opportunità. Oltre l'assessore Loredana De Lorenzo, che siederà di diritto nella commissione, faranno parte: Grazia Briganti (avvocato), Lucrezia Lagana' (consulente del lavoro e presidente Ac), Francesca Macrì (medico), scelte dalla maggioranza, mentre Rachele Facciolà e Martina Catalano sono le due giovani attive nell'associazione Scilla, indicate dalla minoranza.
Giusy Nuri (Calabria Ora 27/11/12) torna sopra |
Caratozzolo: ecco perché abbiamo dichiarato il dissesto
«Era divenuto impossibile amministrare il Comune scillese»
A quasi un mese dalla dichiarazione del dissesto, come aveva già anticipato il sindaco Caratozzolo qualche settimana fa, si rompono gli indugi sul “perché del dissesto” con un manifesto pubblico a firma dell’amministrazione comunale. Un modo per informare la cittadinanza sulle cause che hanno portato al default e, soprattutto, per precisare che «il sindaco e consiglieri di maggioranza sono stati costretti dalla legge a prendere atto di una situazione debitoria ormai divenuta insostenibile che evidenziava, ogni giorno, l’impossibilità di amministrare il Comune. Tutti giorni pervenivano atti o richieste di pagamento di debiti pregressi a cui non si riusciva a dare risposte con soluzioni possibili. La Sorical- continua il manifesto- era pronta a ridurre l’erogazione di acqua potabile, gli interessi passivi aumentavano in maniera progressiva di giorno in giorno, gi stipendi dei dipendenti incominciavano a subire ritardi, altri servizi (Enel, nettezza urbana, depuratore)rischiavano di essere interrotti per l’eccessivo indebitamento del Comune nei loro confronti». La maggioranza, già nel corso della campagna elettorale, aveva denunciato il grave deficit finanziario, impegnandosi , in caso di vittoria, a fare chiarezza sulla questione , approvando bilanci che rispecchiassero la reale situazione del Comune. Una volta insediatisi, si è subito accertato che il bilancio 2010 riportava un disavanzo di 4.800.000 euro. L’amministrazione tende a precisare l’impossibilità di effettuare un piano di risanamento, in quanto , nonostante il periodo del ripiano del disavanzo è stato innalzato da tre a cinque esercizi per i comuni a rischio dissesto, tale procedura non poteva essere applicata al Comune di Scilla, «data la posizione deficitaria già rilevata dalla Corte dei Conti, che aveva chiesto l’adozione di misure correttive». Stesso motivo per cui l’ente non ha potuto avvalersi del fondo di rotazione. A tutto questo si aggiungono «i debiti fuori bilancio pendenti mai accertati e mai riconosciuti ma comunque esistenti», il cui importo complessivo si raggira intorno ai 3.600.000 euro, che sommati al disavanzo corrente supera gli 8.400.000 euro. Chiede l’amministrazione, rivolgendosi al miglior esperto di economia: «Come fa il Comune di Scilla a recuperare 8.400.000 euro in tre anni?». Domanda che rivolge anche a coloro i quali sostenevano che il dissesto era inesistente. A chi «disse che le cifre accertate non erano veritiere e cercò di ridimensionare la portata del disavanzo arrivando ad affermare che la questione è di carattere politico o personale» ribadisce che «l’amministrazione attuale ha preso atto, con rammarico, di una situazione debitoria crescente creata negli anni passata e adesso divenuta insostenibile», evitando così un intervento della Corte dei Conti per adottare lo stesso provvedimento con il conseguente scioglimento del consiglio comunale. Un ulteriore chiarimento, quindi, sulle cause che hanno determinato il dissesto, ma poco si sa ancora di quelle che saranno le conseguenze per l’ente e soprattutto per i cittadini.
Giusy Nuri(Calabria Ora 25/11/12) torna sopra |
La maggioranza cerca di ricucire lo strappo
La notizia delle dimissioni del vicesindaco Domenico Mollica e il suo passaggio all'opposizione ha gettato scompiglio all'interno della maggioranza. Un tentativo di riconciliazione proviene dagli stessi consiglieri di maggioranza della lista Scilla Domani, che in una nota stampa esprimono tutto il loro disappunto per la decisione assunta dal vicesindaco. «Tale decisione, alquanto inaspettata, - si legge nella nota- non è condivisa dal gruppo consiliare, che ha sempre apprezzato l’impegno dell'assessore Mollica nell' esercizio delle proprie funzioni amministrative». Per i consiglieri, alla base del dissenso di Mollica vi sono incomprensioni con il sindaco Pasquale Caratozzolo, ma tengono a precisare che tali discrasie non riguardano gli altri componenti della compagine amministrativa, in quanto "la loro attività amministrativa è condivisa, discussa e concertata con il sindaco e, nei limiti delle possibilità, con gli altri componenti della maggioranza". Il vicesindaco aveva, infatti, motivato le sue dimissioni , lamentando un "accentramento dei poteri nelle mani del sindaco" , che renderebbero, di conseguenza, le deleghe prive di affettive funzioni. I consiglieri non ci stanno e difendono a spada tratta l operato del sindaco, «che si dedica con passione e disinteressato impegno all' attività amministrativa ». "Un lavoro di squadra" che per i consiglieri non è mai venuto meno, nonostante le limitazioni oggettive imposte dalla situazione economica del comune. Inoltre, i consiglieri si augurano che i frantesi tra sindaco e vicesindaco possano essere discussi e chiariti e sperano che «l’amico Mimmo Mollica, in rappresentanza del partito di cui fa parte (PRI) possa collaborare con la maggioranza». Sicuramente nel prossimo consiglio comunale, che si terrà lunedì, il vicesindaco chiarirà ulteriormente la sua posizione e il sindaco non mancherà di dire la propria.
Giusy Nuri (Calabria Ora 24/11/12) torna sopra |
Stato di agitazione per i lavoratori Censum
Stato di agitazione per i lavoratori dell’Azienda Censum SPA, che non percepiscono stipendio da oltre nove mesi. Una grave inadempienza da parte della ditta che si occupa di accertamento e riscossione dei tributi per conto del Comune di Scilla, che rischia di creare seri problemi nei rapporti con l’ente appaltante. Lo stato di agitazione è stato proclamato lunedi dalla Fisascat Cisl: «le motivazioni poste dalla Censum non avrebbero motivo di esistere, considerata la qualità del servizio che svolge». Il segretario generale del sindacato ha chiesto al sindaco di Scilla, Pasquale Caratozzolo, «per chiarire una situazione che rischia di degenerare e mettere a rischio il futuro occupazionale. Tale situazione penalizza e umilia i diritti dei lavoratori che quotidianamente svolgono le loro mansioni con la massima responsabilità». Si riservano inoltre ulteriori forme di protesta.
Giusy Nuri (Calabria Ora 21/11/12) torna sopra |
Scilla, Mollica si dimette: «Caratozzolo accentratore»
L’ex vicesindaco resta in consiglio da “indipendente”
Il vicesindaco Domenico Mollica si dimette e passa all’opposizione da consigliere indipendente. Un’altra grossa tegola cade sull’amministrazione Caratozzolo, che reduce dalla dichiarazione del dissesto finanziario, si trova ad affrontare un altro grave impasse, stavolta all’interno della sua stessa maggioranza. Le dimissioni del vicesindaco, infatti, pongono forti interrogativi sulla sopravvivenza della stessa maggioranza, che rischia di precipitare. Già due consiglieri, in passato, si erano dichiarati indipendenti: Giordano e Porpiglia. Ma se da un lato Giordano sembra essersi riconciliato con la maggioranza, adesso è proprio lo stesso vicesindaco a dare uno strappo forte alla coalizione di Caratozzolo. Salvo, dunque, ulteriori colpi di scena la maggioranza resiste con sette consiglieri. Scelto dal primo cittadino per l’incarico di vicesindaco nonché assessore con delega ai Lavori Pubblici, Edilizia Popolare, Ambiente, in quanto con i suoi 316 voti è risultato essere il consigliere più votato dell’ultima tornata elettorale, Mollica dopo un anno e mezzo sceglie di uscire dalla giunta e rimanere nel consiglio comunale da indipendente, nel ruolo di capogruppo del Partito Repubblicano. Quali sono le motivazione di questa inaspettata uscita di scena? Secondo l’ex vicesindaco sono venute meno le parole d’ordine che hanno caratterizzato la campagna elettorale della lista “Scilla Domani”, ovvero “gioco di squadra, condivisione di obiettivi e lavoro in sinergia”. Quello che Mollica lamenta è “un accentramento di tutte le funzioni nella persona del sindaco”, per cui «le deleghe sono state affidate sulla carta, ma senza mai mettere i componenti di Giunta nelle condizioni di operare, in quanto costantemente scavalcati dall’azione personale del sindaco che partecipa in maniera esclusiva alle riunioni ufficiali e non condivide le strategie e i risultati». Mollica dichiara di non essere disponibile a fare da “testa di legno”, né ad avallare e votare scelte a scatola chiusa, riferendosi ad importanti progetti come quello del porto turistico. D’altronde Mollica non è nuovo a decisioni di questo tipo, la sua vena “indipendente” era già nota dai tempi in cui si era dimesso dalla giunta Ciccone, di cui non condivideva le scelte amministrative. Adesso esce dalla giunta in quanto non si sente nelle condizioni di poter operare, in base alle sue deleghe, e portare avanti i progetti, che ritiene primari per lo sviluppo locale, come l’opere compensative di Anas e Terna, risorse idriche. Chiarisce che mantiene le distanze dal gruppo di opposizione “Insieme per il progresso” e condivide la scelta non facile dell’amministrazione di dichiarare il dissesto finanziario. Che ci siano nell’aria nuove elezioni nella cittadina scillese? Di sicuro tutto dipenderà da come uscirà da questo duro colpo la coalizione Caratozzolo.
Giusy Nuri (Calabria Ora 20/11/12) torna sopra |
La città di Scilla si candida ad essere “Gioiello d’Italia”
Il Comune ha partecipato al bando di Ministero e Anci
Che Scilla fosse conosciuta come la “perla della Costa Viola” è cosa nota, ma a breve la cittadina potrebbe fare il salto di qualità, divenendo “Gioiello d’Italia”. Non si tratterebbe, questa volta, di un epiteto informale, ma di un riconoscimento ufficiale di un marchio di qualità e di eccellenza. La Giunta ha approvato l'adesione e partecipazione del Comune di Scilla al Bando "Gioielli d'Italia" edizione 2012 previsto dall'Accordo-Quadro siglato tra il Ministero per il Turismo e l'ANCI, per la promozione del turismo nazionale. L’obiettivo generale dell’iniziativa è quello di promuovere l'Italian Life Stile, creando una rete di eccellenza e qualità nel campo dell'ospitalità turistica ed attribuendo uno specifico riconoscimento a favore di quei Comuni medio-piccoli che evidenzino una particolare attrattività turistica. Il bando è finalizzato alla selezione di venti Comuni, ai quali verrà riconosciuta l’appartenenza al circuito “Gioielli d’Italia” e che saranno protagonisti di una campagna di promozione turistica. Scilla, infatti, avrebbe tutti i requisiti per ottenere tale marchio: possesso del patrimonio architettonico e/o naturale documentabile, conservato e fruibile per il turista, capacità di attrazione e accoglienza turistica, presenza sul territorio di un sistema di attrattive, attuazione di politiche di promozione dell’offerta culturale, attuazione di iniziative volte a favorire l’accoglienza, l’accessibilità e l’informazione turistica, vocazione turistica non del tutto sviluppata o adeguatamente sviluppata. Un’opportunità, quindi, per quei comuni che ancora non hanno sviluppato in pieno le proprie potenzialità turistiche e in cui la valorizzazione ricettiva non è stata adeguatamente ottimizzata. Dopo essere entrata, alcuni anni fa, nel circuito dei “Borghi più belli di Italia”, Scilla potrebbe acquisire un nuovo prestigioso riconoscimento, con la speranza che oltre poter vantare un marchio in più possa finalmente far decollare la sua vocazione turistica.
Giusy Nuri (Calabria Ora 15/11/2012) torna sopra |
In attesa del manifesto i cittadini s’interrogano
Dissesto, a breve le delucidazioni del sindaco Caratozzolo
La dichiarazione di dissesto del comune di Scilla tiene sulle spine i cittadini. C’è attesa tra la popolazione di avere delucidazioni in merito. Da palazzo San Rocco non arrivano ancora notizie certe. Si aspetta la nomina dei commissari che provvederanno al risanamento finanziario dell’ente. Sindaco, giunta e consiglio resteranno, infatti, in carica ma verranno coadiuvati da una commissione espressamente designata dal Ministero degli Interni, che si occuperà del disavanzo pregresso, mentre l’amministrazione gestirà il bilancio “risanato”. Di certo è intenzione del sindaco Caratozzolo fare chiarezza su quali saranno le conseguenze del crac finanzario, informando prossimamente la cittadinanza tramite un manifesto pubblico. Di cose sul dissesto ne sono state dette tante. La minoranza ha delineato scenari non di certo ottimistici per la cittadina, insieme all’associazione Scilla, che durante l’iniziativa della raccolta firme contro il dissesto, ha sottolineato le conseguenze negative di tale provvedimento: aumento della misura massima delle imposte e tasse locali, impossibilità di contrarre mutui per investimenti ed interventi, collocamento in mobilità del personale in eccedenza, impossibilità di stabilizzare i precari, essere governati da un’amministrazione controllata. La dichiarazione di dissesto finanziario rappresenta senza dubbio un punto di svolta, ma a pagarne il prezzo sarà ancora una volta la cittadinanza. Sia l’assessore al bilancio Bova che il sindaco hanno più volte parlato di “punto di partenza”: lasciarsi alla spalle una situazione debitoria pregressa per ripartire da zero. Gli amministratori stanno continuando a lavorare , portando avanti i progetti in itenere. «La macchina amministrativa sta andando avanti» ha dichiarato il sindaco durante l’ultimo consiglio, annunciando il finanziamento dei due Pisl che interessano il comune di Scilla: “La Città dei Castelli”, con Scilla comune capofila, con un finanziamento di 500 mila euro che riguarderà il completamento del recupero e del Castello e del quartiere di Chianalea; “Le Terre della Fata Morgana”, con Reggio Calabria comune capofila, con un progetto che riguarderà la manutenzione dell’Ostello della Gioventù (1.901.000,00 euro) e due progetti che prevedono l’istituzione di marchi di qualità territoriale e un grande itinerario paesaggistico. Il sindaco ha assicurato che i Pisl continueranno il proprio iter, indipendentemente dal dissesto. A breve sarà nominato un dirigente che seguirà il Pisl sulle “Terre della Fata Morgana”. Rimarrà intatto il finanziamento di 5 milioni di euro per un parcheggio multipiano nella stazione ferroviaria, in quanto finanziato dalla Regione Calabria. Rimane aperto l’interrogativo sulla sorte di tutti gli altri progetti che miravano allo sviluppo della cittadina.
Giusy Nuri (Calabria ora 2/11/2012) torna sopra |
Chianalea e il Castello tra le escursioni a Scilla
I croceristi sono soliti ammirare Scilla durante il passaggio in mare nello Stretto. Di navi crociera da queste parti se ne vedono passare parecchie: tanti flash, belle foto ricordo con lo sfondo del borgo di Chianalea e tutto finisce lì. Per la prima volta ieri con l’attracco della nave crociera Voyager nel porto di Reggio Calabria, i croceristi hanno fatto un’escursione nella cittadina della Costa viola, ammirandone da vicino le bellezze. Due pulmann hanno fatto tappa a Scilla, una delle mete previste tra le escursioni a scelta insieme a Gerace. Tragitto: passeggiata per i vicoli di Chianalea e visita al Castello Ruffo. Un’escursione durata qualche ora dopodiché i pulmann in sosta in piazza Matrice hanno fatto rientro a Reggio. Il fascino intramontabile della rocca dei Ruffo e l’antico borgo marinaro hanno entusiasmato i turisti francesi. Chissà se questo contribuirà a convincere Costa Crociere ad inserire il porto reggino tra gli scali delle proprie crociere nel Mediterraneo, con tappa fissa nella perla della Costa Viola?Giusy Nuri (Calabria ora 2/11/2012) torna sopra |
Fitelab: Bergamotto al congresso nazionale
La FITELAB, Federazione Italiana Tecnici di Laboratorio Biomedico, ha appena concluso (24-27 ottobre) i lavori del 3° Congresso Nazionale, che è stato tenuto nei locali del Castello Ruffo di Scilla. Il programma, particolarmente intenso di contenuti a livello scientifico e professionale, ha previsto interventi di alto profilo e la presenza di interlocutori Istituzionali rilevanti, sia del Ministero della Salute come la Dott.ssa Santina Amicone Direttore del dipartimento delle Professioni Sanitarie e del Dott. Saverio Proia, delle Società Scientifiche che hanno voluto condividere l’organizzazione del Congresso stesso come la Simel e la Aipac-Mem e delle Rappresentanze professionali. Di particolare importanza è stata la sessione del 25 ottobre, durante la quale si è tenuto una interessante tavola rotonda con i rappresentanti delle istituzioni. Il Presidente Nazionale Carmelo Laganà è intervenuto con una sua relazione, ponendo diversi interrogativi che riguardano le nuove Competenze del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico che verranno implementate al Tavolo Tecnico istituito presso il Ministero della Salute tra lo stesso Ministero e le Regioni. Tra le nuove competenze il dott. Laganà ha chiesto che venga riconosciuta anche al personale TSLB la possibilità di poter effettuare i prelievi di laboratorio, di stabilire una volta per tutte che la Governance dei POCT è di competenza dei TSLB, di riconoscere ai tecnici di laboratorio la possibilità di potersi iscrivere ai corsi di specializzazione. Inoltre alla luce del nuovo decreto sulla rappresentatività, per il quale la Federazione ha già prodotto domanda di ammissione nello stesso, è stato chiesto che vengano integrati i componenti dei due osservatori nazionale presenti sia al MIUR che al Ministero salute, integrandoli anche con i rappresentanti della Fitelab. Da parte dei rappresentanti ministeriali si sono avute delle risposte abbastanza esaustive, riconoscendo l’impegno e gli enormi sforzi prodotti dalla Fitelab a tutela della Professione del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico. Il Convegno si è sviluppato in diverse sessioni scientifiche tra cui quella relativa alla Medicina di Laboratorio in Cardiologia, con il contributo del dott. Vincenzo Montemurro e una sessione dedicata al “Bergamotto”, che a detta dei relatori, possiede delle proprietà che fa abbassare il tasso di colesterolo nel sangue con grande beneficio di chi soffre di ipercolesterolemia. A questo dibattito hanno partecipato il Presidente del Consorzio del Bergamotto Ezio Pizzi e l’assessore provinciale alla Cultura Eduardo Lamberti Castronovo. Giusy Nuri (Calabria Ora 01/11/12) torna sopra |
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