preoccupati
Mensile di politica, cultura e sport
Numero 1 torna a ospiti numero 2
La Redazione: Pietro Bellantoni, Giovanni Scarano, Ivan Pirrotta, Vittorio Palamara, Simona Bellantoni, Rocco Bellantone, Filippo Bellantoni,
Antonino Calarco, Antonio Barresi, Giuseppe Ribuffo.
Redazionale di Pietro Bellantoni
Quello che avete di fronte è il primo numero assoluto di "Contromano", un mensile di politica, cultura e sport scillesi, nato dall’idea di quattro amici seduti attorno ad un tavolo intenti a parlare dei soliti problemi della città. Il suo contenuto riguarderà Scilla in tutto e per tutto: non ci sarà nessuna divagazione sul nazionale ed internazionele. E’ un periodico fatto da ragazzi scillesi, che sarà letto dalla comunità scillese. Dire che l’idea di fare un giornale qui sia unica è senz’altro azzardato, in quanto, che io sappia, ci sono almeno due altri precedenti. Di certo il foglio storico del paese è "Insieme", ma l’unica analogia con "Contromano" è appunto il fatto di essere un giornale periodico, in quanto i nostri contenuti saranno senz’altro meno solidali e cristiani. L’altro precedente è costituito da quel "Preoccupati", creato e ideato da dei cari amici che, così poca fortuna ebbe. Sarei stupido ed arrogante se non dicessi che "Contromano" è figlio dell’idea avuta da quei ragazzi, ma, come è chiaro, tutto il nostro staff punterà senz’altro ad un superamento di quell’idea. Innanzi tutto crediamo fermamente nell’idea di un giornale duro, sfacciato, sarcastico e beffardo che attiri l’odio e l’amore della gente: perché puntare solo sull’amore del lettore vuol dire fare qualcosa di accademico, dell’inutile demagogia. Non è questo il nostro obiettivo. Scusate l’arroganza, ma il nostro è di fare qualcosa che serva veramente a tutta la comunità. Quello che vogliamo è di dare con i nostri articoli maggiore risonanza ai problemi grandi e piccoli che avvolgono il nostro paese. Ed è proprio per questo che abbiamo scelto "Contromano" come titolo di questa nostra opera, perché esprime appieno la nostra voglia di andare contro il sentire comune, contro l’ordine vigente delle cose, cercando sempre però di non essere distruttivi, ma costruttivi. È questo il tempo di fare polemica, di accendere discussioni. Fra qualche anno arriverà anche per noi la moderazione e la pacatezza, ma per adesso permetteteci di dire ciò che pensiamo come lo pensiamo, pur sapendo che così facendo andremo senz’altro incontro alla derisione di coloro che ritengano sia troppo da sopportare da ragazzetti presuntuosi e arroganti. Sappiamo tutto questo ma non abbiamo paura, anzi questo ci esalta. Andremo lo stesso contromano, per amore di Scilla cercando di rendere palesi problemi che non appaiono ma che minano alla bellezza della nostra terra. Sicuramente il vero "Contromano" non si manifesterà appieno in questo numero, non siamo certo dei giornalisti di mestiere, ma se avrete pazienza e fiducia in questi dieci ragazzi che Scilla ha partorito state pur certi che questo giornale migliorerà di numero in numero, e potrà diventare il manifesto scillese. Seguiteci calorosi, il nostro impegno e la nostra passione giovanile è al servizio di tutti.
MIRAGGIO PARCHEGGI. intervista al Sindaco Avv. Gaetano Ciccone di Filippo Bellantoni
In questi ultimi mesi l’amministrazione comunale ha intrapreso molti lavori per la valorizzazione del nostro paese, con l’intenzione di rilanciare l’industria del turismo; prima fra tutte la lodevole iniziativa di abbellire il nostro lungomare.
D’estate migliaia di persone vengono a Scilla per la spiaggia e lo splendido mare, e pregevole è stata l’iniziativa di piantarvi delle palme per migliorare ulteriormente il panorama Scillese. Però se da una parte l’iniziativa è senz’altro da apprezzare non altrettanto si può dire per la locazione che è stata data alle piante. Forse non si è tenuto abbastanza conto di un problema che da anni affligge il nostro paese: i parcheggi.
Nella zona sud del lungomare e precisamente dalla fontana delle grazie fino a Monacena, i parcheggi sono stati notevolmente ridotti, poiché ogni pianta occupa quasi la metà di un parcheggio. Non siamo noi dei tecnici per poter stabilire quale potesse essere il modo migliore per evitare il ridimensionamento dei parcheggi, ma pensiamo che una soluzione migliore si potesse trovare.
Cosa faremo quest’estate? Ammireremo le palme aspettando il miraggio di un parcheggio??!!
E’ un problema sicuramente rilevante e per questo abbiamo ritenuto opportuno rivolgere le nostre domande e i nostri dubbi al primo cittadino scillese, il sindaco Gaetano Ciccone.
Il lungomare scillese, insieme a Chianalea, è il fiore all’occhiello del nostro paese, l’iniziativa di abbellire il lungomare è stata molto apprezzata, ma secondo noi si è pensato più all’estetica che alla funzionalità?
"In merito a quale aspetto? "
Non crede che i parcheggi siano stati ridotti dal cattivo posizionamento delle palme? Addirittura è stato totalmente occupato un posto riservato ai portatori di handicap.
"Per quanto riguarda il parcheggio riservato ai portatori di handicap non c’è problema perché nel rifacimento del piano parcheggi per la stagione 2002 saranno rifatti e anzi, è intenzione di questa amministrazione migliorare il rapporto tra parcheggi riservati e parcheggi liberi perché questo oggi è assolutamente deficitario e pensiamo di arrivare ai limiti consentiti dalla legge.
Per quanto riguarda il discorso che le palme avrebbero occupato spazio riservato a parcheggi io non sono di questo avviso, infatti in quella zona modificheremo completamente la struttura dei parcheggi, trasformandoli a spina di pesce. Si aumenterà così il numero di posti auto anche se dovremo eliminare i parcheggi lato monte.
Un fatto negativo invece è che il cordolo dell’aiuola, dove sono state piantate le palme, che è stato costruito a triangolo viene fuori in modo molto spigoloso e questo potrebbe essere un pericolo eventuale per la circolazione sia dei veicoli che dei pedoni. Ci siamo resi conto dopo l’esecuzione di questo inconveniente e abbiamo messo già in programma il cambiamento della parte terminale dell’aiuola."
C’è qualche progetto per risolvere il problema parcheggi?
"Il problema parcheggi è un problema molto serio, credo sia il problema principale anche se noi pensiamo di riuscire a risolverlo definitivamente entro la fine del nostro mandato.
Pensiamo alla costruzione di più mega-parcheggi sfruttando la misura Urban 1-5 della regione Calabria (misura di accesso ai finanziamenti del POR Regionale con finanziamenti europei); noi intendiamo di dover fare dei grossi parcheggi, tenendo conto del luogo dove essi andranno ad essere posizionati, di almeno tre opportunità:
- L’area antistante la stazione ferroviaria, demolendo tutto il muro di accesso e facendo un fabbricato a più piani;
- L’area del torrente Livorno;
- L’area che ricade all’interno del torrente Annunziata (idea questa che mi piace particolarmente) necessita di molti soldi e speriamo di poter inserire nel progetto Urban).
Il progetto dovrebbe essere articolato nel seguente modo: una copertura molto alta in modo da consentire ogni sicurezza dal punto di vista idrogeologico, non sappiamo se sarà consentito l’accesso dalla via Nazionale ma sicuramente dallo svincolo autostradale e l’ultimo piano dovrebbe servire come collegamento stabile tra Ieracari e San Giorgio, dalla zona prospiciente al campo sportivo fino alla via Libertà."
Cosa ne pensa del nostro giornale?
"Penso che sia una iniziativa interessante che va aiutata e sostenuta, mi fa piacere che dei ragazzi si mettano insieme con l’idea di far qualcosa e decidano di fare un giornale, secondo me è un segnale della crescita culturale della nostra città."
Sicuramente le parole del sindaco sono soddisfacenti e di fronte ad esse non possiamo far altro che avere fiducia nelle promesse fatte.
W LE SALA GIOCHI di Antonino Calarco
Scilla è una splendida località turistica, che offre diverse forme di intrattenimento a coloro che ne hanno fatto meta delle proprie vacanze estive: insomma, a Scilla, d’estate, i turisti non hanno proprio di che annoiarsi. Ma per coloro che trascorrono 12 mesi all’anno a Scilla? Ai suoi abitanti il paese cosa offre? Ben poco! Forse per questa ragione, negli ultimi due anni si è verificato un vero e proprio "boom" delle sale giochi.
Il nostro piccolo paese sembra essere carente di stimoli e di interessi da fornire ai giovani scillesi, che dovrebbero raccoglierli e farli propri, occupando i loro pomeriggi vuoti. E’ proprio questa carenza la causa di sale giochi sempre più gremite di ragazzi che sperperano i loro soldi e il loro tempo, due beni che ognuno di noi potrebbe impiegare in modo migliore, e perché no, anche costruttivo!
Ma non è questo l’unico problema, c’è da aggiungere la mancanza di luoghi e di strutture dove coltivare i propri interessi e le proprie passioni: ad esempio, dal punto di vista sportivo, Scilla presenta un’unica società di calcio maschile, chiunque volesse praticare un qualsiasi altro sport è costretto ad andare fuori paese a costo di notevoli sacrifici. Ma lo sport è solo un banale esempio, mancano tante altre cose: un corso di recitazione che organizzi qualche spettacolo o un gruppo musicale, oltre la banda, potrebbero essere due attività in grado di raccogliere notevoli consensi nell’ambito giovanile e suscitare l’interesse di molte persone. Sembra che in questo periodo ci si stia dando da fare per realizzare una biblioteca comunale che mancava da lungo tempo. Penso che la realizzazione di questa struttura possa risultare veramente un’ottima idea in quanto potrebbe facilitare chiunque ha già la passione per la lettura e magari stuzzicarne l’interesse di qualcuno che non ce l‘ha. Inoltre se ben fornita risulterebbe un’ottima fonte di informazione su ciò che riguarda la storia di Scilla: notizie che sono difficilmente reperibili.
E infine c’è da citare quello che è il più grave dei problemi: la mancanza di lavoro. Ma questo, a mio giudizio, non è un problema relativo al paese di Scilla che, essendo molto piccolo ha una offerta di lavoro limitata e credo poco consona alle aspettative della maggior parte di giovani laureati o diplomati, che sono obbligati ad uscire, non da Scilla, bensì dalla Calabria per trovare un posto di lavoro accettabile o quantomeno gratificante, e per questo sono propensi ad allontanarsi da casa già per frequentare l’Università. Il problema è dunque più generale e Scilla credo non possa offrire soluzioni, a parte qualche piccola iniziativa privata.
GLI SCOUT A SCILLA di Vittorio Palamara
È dal 1950-51 che esistono gli Scout a Scilla, in modo continuativo, anche se nel corso del tempo non ci sono stati contemporaneamente tutti i gruppi Scout.
Io ho trascorso tre anni e mezzo negli Scout, e posso dire che sono stati degli anni bellissimi, che hanno arricchito la mia già bella vita. Ma quest’anno, non avendo più stimoli, ho preso un‘amara decisione: di non praticare più. Così ho abbandonato questo gruppo, che pian piano sta scomparendo. Gli Scout si articolano in cinque gruppi: le coccinelle, i lupetti, il reparto, il noviziato e il clan. Le coccinelle, a Scilla, hanno cessato la loro attività nell’anno 1986-87; i lupetti nell’anno 1991-92; il reparto quest’anno per mancanza di capi gruppo; il noviziato ancora per fortuna resiste, non ha ancora chiuso i battenti, e il clan a quanto pare si è fuso con il noviziato ed è ancora sostenuto da quei pochi elementi che lo frequentano.
E così pian piano sta svanendo un’attività che a Scilla ha sempre lasciato un bel ricordo in tutte le persone che l’hanno praticata. Ogni volta che mi trovo a parlare con una qualsiasi persona che ha vissuto negli scout questa è sempre disponibile ed entusiasta di raccontare i suoi trascorsi e la sua vita scout. Ma a quanto pare nessuno si interessa di questa realtà. Inoltre le persone praticanti arrivati all’ultima tappa spesso si perdono e non tornano più tranne qualche caso. Negli ultimi anni gli Scout sono andati avanti grazie ad alcune persone completamente estranee, cioè persone che non hanno frequentato e conoscono poco o niente l’ambiente e hanno voluto fare quest’esperienza con risultati non proprio positivi.
E allora considerando che gli Scout sono un bene della comunità scillese e quindi della parrocchia io mi domando perché le catechiste e i catechisti abbondano, e i capi Scout si estinguono.

IL CASO
Nella serata del quattro c.m. sulla spiaggia di San Giuseppe è stata trovata una "Chelonia Mydas" o più comunemente chiamata tartaruga di mare.
Da una prima analisi non si è riuscito a capire se la vistosa lesione del guscio sia dovuta alle pale di qualche imbarcazione o se la tartaruga già morta sia andata a sbattere ripetutamente contro gli scogli.
Il Comune ha chiesto agli enti competenti di poter tenere la tartaruga, dopo i dovuti processi di conservazione, per poterla esporre assieme al cetaceo arenato qualche mese fa nella spiaggia di Favazzina, nel nuovo museo del mare che è già in fase di realizzazione.
LE RAGAZZE A SCILLA
IL PARERE DI LUI
di Antonio Barresi
In questi ultimi anni molti scillesi della mia età hanno trovato sfogo per i propri interessi sia sociali sia sentimentali fuori paese. Le cause di questo allontanamento tra i ragazzi sono ben altre, probabilmente alcune volte entra in gioco l’invidia o la gelosia. Spero che i ragazzi miei coetanei non se la prendano se parlo di loro con un po’ di durezza, ma mi piacerebbe esprimere ciò che penso. Credo di poter parlare di cattivo comportamento delle ragazze scillesi perché alcune questioni hanno colpito me in prima persona, facendomi capire come un’amicizia si possa rompere in cinque minuti per delle incomprensioni causate, come ho detto prima, dall’invidia e dall’egoismo. Molte ragazze a Scilla litigano fra loro per un ragazzo, questo è normale alla nostra età e forse questi scontri continueranno ad esserci anche quando cresceremo. Ma la cosa che non concepisco è che l’amicizia, ciò che per me nella vita ha più valore, si possa spezzare per una sciocchezza. In passato ho assistito ad alcune scene che mi hanno fatto capire quanto noi maschi siamo impotenti nei confronti delle ragazze, nel senso che non ci rendiamo conto che alcune volte veniamo usati come oggetti con cui fare dispetti ad altre ragazze. Un altro difetto che le ragazze dimostrano di avere è l’invidia verso le coetanee più estroverse e appariscenti: questo tipo di comportamento si manifesta parecchie volte, fin quando non si raggiunge lo scopo che è quello di escluderle dal gruppo di cui fanno parte. Di due cose sono contento invece: ho scoperto che ci sono delle ragazze veramente degne della mia amicizia e di quella di molti altri ragazzi per il semplice motivo che sono oneste e sincere e spero continuino ad esserlo. L’altra è che non tutte le ragazze sono fanatiche e dispettose, ma sono semplici e pronte ad aiutare un amico o un’amica nel momento di bisogno. Scusate se mi sono permesso di "offendere" qualcuna di voi, ma se penso queste cose un motivo ci sarà. Sono un ragazzo che le cose le dice in faccia e per questo spero che queste molte mie riflessioni servano alle persone di sesso "F", e che imparino a fare come me senza sparlare alle spalle, probabilmente si troverebbero meglio nella società.
IL PARERE DI LEI di Simona Bellantoni
Ciò che si intende per amore, nella maggior parte dei casi, viene oggettivamente percepito e manifestato in modo differente dai due sessi, maschile e femminile. Sicuramente, essendo io un esponente del gentil sesso , punterò lo sguardo più sull’atteggiamento delle ragazze, scillesi e non, piuttosto che su quello dei ragazzi che, francamente, conosco meno.
In generale una ragazza si innamora molto più facilmente di un ragazzo: la prima cosa che la coinvolge è ovviamente l’aspetto fisico ed è solo una bugia affermare il contrario: diciamola tutta anche l’occhio vuole la sua parte. Subito dopo scatta il sentimento vero e proprio, non più sotto l’aspetto dell’attrazione fisica, ma dell’amore. Il fatto di sentirti bene solo accanto al tuo ragazzo è inizio d’amore. Molte volte l’amore viene inteso in modo sbagliato, perché, a mio avviso, non si ama solo per avere come molte ragazze pensano. Un altro punto molto importante che onestamente non saprei collocare in una scala gerarchica sono i soldi: il benessere, non neghiamolo, è un fattore che distingue dal resto della società, quindi cercare di migliorare il proprio stato sociale è uno degli obiettivi delle ragazze. L’errore che noi commettiamo sempre è quello di litigare per un ragazzo, cosa che, nell’altro sesso non accade poi così spesso.
La cosa che odio delle ragazze è che non sono mai semplici come preferirei che fossero, certo la bellezza conta, ma anche la semplicità. Infatti passeggiare d’estate in via Marina è diventato ormai un "pret à porter" dove rivalità, trucco, fanatismo ed altezzosità salgono in passerella nascondendo il vero io di ognuna. Penso che quello che conta veramente nella vita è avere un cervello e non chilometri di rimmel sulle ciglia, tanto prima o poi si invecchia tutti, a meno che non si ricorra ad un bisturi.

L’ANGOLO DEL MITO: INTERVISTA a PASQUALE ARBITRIO di Rocco Bellantone
Le feste natalizie si sono ormai concluse ma abbiamo comunque deciso di regalarti una bella intervista per tornare un pò indietro nel tempo, non più di tanto poi. Per cominciare ci tracci quello che è stato il tuo percorso calcistico?
"Ho iniziato la mia breve carriera calcistica partecipando al Campionato Allievi con la Scillese negli anni 70' e contemporaneamente facevo parte della rosa della 1°squadra. Ho militato anche nel Sant'Eufemia per due anni vincendo un campionato di 2°Categoria e la classifica marcatori con 25 reti. Negli ultimi anni ho disputato una stagione nei Valvoloni".
E goal, tanti eh…
"Si, goal tanti. Giocando in squadre sempre ben attrezzate per il campionato al quale partecipavano, essendo poi anche il gruppo molto unito e conoscendoci noi giocatori a memoria era cosa automatica concretizzare il gioco della squadra".
E appunto il goal, che cos'era, che cos'è ancora oggi per te?
"Considero il goal il concretizzarsi del lavoro svolto durante la settimana da tutta la squadra. Anche il goal meno importante ai fini del risultato ha sempre lo stesso valore emotivo".
La più bella emozione che ti hanno dato tanti anni di calcio?
"E' difficile individuare in una sola emozione tanti anni di calcio condivisi con i compagni di squadra. Già vestire i colori bianco-azzurri della Scillese era qualcosa di gratificante per me. Ritengo che una delle più belle gioie mi sia stata data dalla vittoria del campionato vinto con il Sant'Eufemia. E' stato molto importante per me vedere la stima da parte di quel paese nei miei confronti e poter partecipare anche alla realizzazione del programma prefisso dalla società".
Veniamo al presente: come vedi lo sport e il calcio oggi a Scilla?
"Sono lontano dallo sport agonistico da molti anni e pertanto non sono la persona giusta per rispondere a questa domanda. In ogni caso, il fatto che si è rivista una squadra scillese calcare i campi se pur di 3° Categoria potrebbe essere uno stimolo affinché Scilla torni a più alti livelli".
Hai qualche proposito, qualche idea per rivitalizzare lo sport a Scilla?
"Ognuno dovrebbe proporsi nelle proprie possibilità per costruire qualcosa di positivo. Soprattutto ai giovani un invito a partecipare alle attività sportive con lo spirito del gruppo e credere nello sport in tutte le sue varie discipline".
Un augurio al nostro giornale.
"L'iniziativa è lodevole dal punto di vista culturale e vi auguro di superare ogni momento di disagio con maggiore intensità per il proseguo delle vostre aspettative".
SIAMO TORNATI di Giovanni Scarano
Finalmente dopo 4 anni è tornata la prima squadra a Scilla. In questi anni la Scillese è diventata una delle squadre più forti della provincia a livello giovanile riuscendo a vincere largamente due campionati allievi provinciali e dando del filo da torcere anche nel campionato Under 18. In questo campionato la Scillese è riuscita a mettere sotto le squadre che partivano favorite per la vittoria finale riuscendo a vincere anche a Palmi (non si vinceva da vent’anni). Se la squadra non ha vinto il campionato è per il fatto che c'era un'assenza quasi totale di riserve e quando più di due titolari erano indisponibili la squadra si trovava a giocare con il secondo portiere in attacco come è successo nella partita giocata contro il Sant'Eufemia. Negli ultimi anni questi ragazzi ci hanno dato delle soddisfazioni enormi ed il merito è si loro che hanno sempre saputo lottare, ma è soprattutto del presidente allenatore Luciano Cardillo che li ha saputi crescere sia calcisticamente che umanamente insegnando loro l'umiltà ed il rispetto reciproco (doti fondamentali per una squadra di calcio), e li ha saputi tenere sempre uniti come fossero una famiglia. In questa stagione la squadra dovrà fare a meno di Nasone, Morabito e Cimarosa i quali hanno ricevuto offerte da parte di squadre che militano in campionati superiori. Quello che ha fatto il salto maggiore è stato Nasone che è stato ingaggiato dalla Nuova Vibonese, squadra che partecipa al Campionato Interregionale (CND), mentre Cimarosa è andato al Sant'Eufemia, squadra di Promozione e Morabito è stato ingaggiato dalla Bagnarese che disputa il Campionato di 1° Categoria. Insieme ad importanti partenze ci sono stati però importanti arrivi come: Pansera, Laganà, Pescatore, Cimarosa, Romano e Carina che con la loro esperienza sul campo possono aiutare e non poco i ragazzi di Cardillo.
La Scillese inizia il campionato con grandi prospettive e grande euforia conquistando subito 6 punti in due partite. Ben presto però i ragazzi si accorgono che il campionato di 3° categoria non è come il campionato giovanile e qui non sono ammessi rilassamenti; infatti nelle tre partite successive riesce a raccogliere soltanto un punto pareggiando con il Piale in casa e perdendo con il S. Giuseppe Rosarno fuori e con la Nuova Fossatese a Scilla. Ma adesso la squadra sembra abbia ritrovato lo spirito giusto e nelle ultime due partite ha portato a casa sei punti. Giunti all'ottava giornata (la partita con il S.Stefano è stata rinviata per impraticabilità del campo) la Scillese ha 13 punti e si trova al quarto posto in classifica. Non è ancora completamente fuori dalla lotta promozione, quindi da adesso in poi deve sbagliare pochissimo e giocare tutte le partite lottando fino alla fine, e speriamo che questi ragazzi riescano a darci grandi soddisfazioni come è successo parecchie volte in passato.
FORZA RAGAZZI!!!