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TOMACELLI DIEGO ANDREA
Vescovo, nato il 3 dicembre 1697 da Rocco e Grazia Gullì. Uomo versato e dotto nelle scienze e nelle lingue. A Napoli conseguì la laurea di dottore in Sacra Teologia poi a Roma dove perfezionò i suoi studi in scienze sacre e lingue orientali. Occupo la sede vescovile di Marsico Nuovo. Morì il 27 luglio 1766.
BOVA GIUSEPPE
Sacerdote e medico, nato il 4 gennaio 1697 da Giovanni e Giuseppa Costa. Studiò prima a Firenze e poi a Bologna dove prese la laurea in medicina.Valente studioso e dotto fondò a Scilla una scuola di medicina dove appresero gli studi molti concittadini. Morì ad ottantasei anni durante il terremoto del 5 febbraio 1783.
BOVA ROCCO
Astronomo, nato il 7 agosto 1743 da Francesco e Caterina Dieci. Finiti i primi studi a Reggio prese la laurea in medicina a Bologna dove studiò anche fisica, botanica e soprattutto astronomia. Insegnò in molte università e tornato a Scilla dopo il terremoto del 1783 si sposò con Maria Angela Minasi. Fu sindaco di Scilla nel 1798 e si prodigò a favore del suo paese contro la feudalità del Ruffo. Presentò per la prima volta il progetto per la costruzione del porto. Morì il 27 giugno 98.
BOVA MARIANO
Incisore, nato l'8 dicembre 1757, fratello del sopra citato Rocco. Fin da piccolo dimostrò un spiccato senso verso il disegno e la scultura. Studiò disegno e scultura a Napoli e perfezionò a Londra l'arte dell'incisione. Tra le moltissime opere da lui eseguite, rimangono famose quelle curate per il domenicano padre Antonio Minasi che illustrava molte vedute della Calabria e di Scilla. Ebbe l'incarico di professore di disegno nel collegio reale a Messina. Morì prematuramente il 9 aprile 1813.
MINASI ANTONIO
Domenicano, filosofo e naturalista, nato il 20 maggio 1736 da Rocco e Nicolina Dieni. Laureatosi in teologia alla regia università di Napoli, si specializzò in filosofia e scienze naturali. Visse prima nel convento di Soriano e poi in quello di Reggio di Calabria dove ebbe modo di studiare il fenomeno della fata morgana. Nel 1772, su incarico del papa Clemente XIV, si trovò ad insegnare botanica all'università di Roma. L'anno seguente fu di nuovo in Calabria insieme al disegnatore olandese Fortuyn per disegnare vedute del regno. Trattò con molta arguzia anche il fenomeno dello spaventoso terremoto del 1783. Dotto colto e sapientissimo, fu apprezzato da papi e sovrani e fu munifico con essi regalando loro frutti delle sue scoperte. Gli eventi che seguirono la rivoluzione francese portarono sconvolgimenti nel regno, il Minasi, non sopportando, per il suo tipo di cultura, tali eventi si esiliò a Malta e morì in un convento del suo ordine il 25 settembre 1806. Certamente il padre Antonio Minasi fu, insieme al Piria, uno degli uomini più illustri di cui Scilla diede i natali e di cui fu onorata di avere figli così sapienti e colti.
CARBONE FRANCESCO
Colonnello, nato il 20 agosto 1762 da Girolamo e Lucrezia Ruffo. Di carattere forte ed austero si arruolò nelle milizie provinciali raggiungendo ben presto il grado di tenente. Non venne mai meno al solenne giuramento di fedeltà al re, per questo fu odiato e persino condannato a morte dal governo provvisorio repubblicano. Nei fatti che seguirono il Carbone fu una figura di primo piano per il ritorno dei Borboni nel regno di Napoli. Nei fatti che seguirono il colonnello Carbone ebbe modo di distinguersi e con un'avveduta strategia riuscì ad infliggere una pesante sconfitta alle truppe francesi a Madia. Difese anche il suo paese natio, dai francesi prima e dagl'inglesi dopo. I vari cambiamenti che si succedevano, portarono all'allontanamento del Carbone dalla vita militare, si spense dimenticato da tutti a Cosenza nell'anno 1820.
PIRIA RAFFAELE
Chimico e studioso, nato il 20 agosto 1814 da Luigi e Angela Tortiglione. Studiò prima a Reggio e poi a Napoli dove conseguì la laurea in medicina. Colto e d'ingegno assai acuto volse i suoi studi a Parigi, iniziò la carriera d'insegnamento portandolo a pubblicare un trattato di chimica inorganica. La sua fama di studioso lo portò a farsi conoscere in quasi tutta l'Europa. Insegnante di chimica all'università di Torino, nel movimento per l'indipendenza dell'Italia fu valente patriota e nel 1860 lo rivediamo, dopo tanto tempo, in Calabria a combattere per l'unità della nostra nazione. Nel 1861 fu eletto deputato e l'anno dopo ebbe la nomina a senatore. Morì, ancora studiando su i suoi libri, il 18 luglio 1865.
MINASI GIOVANNI
Sacerdote e storico, nato il 27 dicembre 1835 da Giacomo e Nicolina Colloridi. Frequentò il collegio dei Gesuiti e poi il seminario a Reggio Calabria e fu ordinato sacerdote a Roma. Tornato a Scilla fu nominato canonico nella nostra diocesi, ed in seguito canonico onorario alla curia metropolita di Reggio. La sua fame di ricerca e di studio lo portò a Napoli rimanendo fino al 1897. Attingendo all'archivio storico di quella città, il Minasi produsse una quantità di opere, alcune particolarmente interessate al nostro paese. Il suo primo lavoro fu " Rocco della Croce", cui seguì: " S. Elia di Reggio Cal." , "San Nilo di Calabria", "Chiese di Calabria dal V al XII secolo" e "Cassiodoro Senatore, ricerche storico-critico". Ritornato a Scilla continuò i suoi studi di ricerca e pubblicò altre numerose opere: "Don Annibale d'Afflitto, arcivescovo di Reggio", "Don Giovanni Andrea Monreale, arcivescovo di Reggio", "Padre Antonio Minasi, scillese dell'ordine dei Predicatori, studio biografico", "Vita di San Nilo abate", "L'abbazia normanna in Bagnara Calabra", "Il colonnello Francesco Carbone, scillese, cenni biografici" e "Notizie storiche della città di Scilla". Assistette in prima persona alle terribili calamità del terremoto del 1908 anche se ne uscì miracolosamente illeso. Morì a Scilla l'8 febbraio 1911.
FOCÀ ROCCO
Artista ed incisore del legno, nato il 2 novembre 1849 da Domenico e Lucrezia Fava. Appena undicenne, per la sua potenzialità e vena artistica, frequentò rinomate scuole e valenti maestri. Prima a Messina poi Napoli e Firenze. Divenne ben presto illustre maestro di disegno e valente artista nell'incisione del legno. Le sue opere furono apprezzate in tutta Europa e perfino oltre oceano. A Scilla rimane una sua espressiva opera: il portone centrale della chiesa di San Rocco. Morì prematuramente il 4 dicembre 1897.
BENEDETTO AGOSTINO
Pittore e scenografo, nato il 5 novembre 1945 da Giuseppe e Angela Varbaro. Ancora giovinetto dimostrò una particolare bravura per il disegno e così si diplomò giovanissimo all'istituto d'arte di Reggio Cal. Sentendo il bisogno di tecniche e metodi innovative e spinto dal suo senso artistico, emigrò prima a Roma e poi a Milano diplomatosi alla accademia di belle arti di Brera in pittura e scenografia. Nei suoi brevi anni di vita partecipò a mostre e rassegne d'alta caratura nazionale. Fu valente pittore di scene per il Piccolo Teatro di Milano. Stroncato da una breve ed inattesa malattia, morì a solo ventotto anni a Milano il 1973.